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Inviato

Amelia Meadowcroft 

Amelia rispose con un cenno della mano e un sorriso che sperava sembrasse pieno di fiducia a quello della sposina. Il fatto che scott non indossi il cappello può essere positivo sussurrò ai compagni; e il fatto che abbiamo messo i bastoni tra le ruote ad un progetto di Menkap lo è di sicuro concluse.

Ora io andrei a riposare un paio d'ore. Ci vediamo alla cabina ristorante per le nove?


Inviato

George Banks

"Almeno starà meglio, quel povero disgraziato", commentò George, annuendo al congedarsi di Amelia. 

"Ma i nostri problemi sono tutt'altro che risolti. Anzi, penso proprio che ci siamo appena guadagnati un nemico...".

Inviato

Venerdì 10 Febbraio 1893 - ore 05:50 [sereno]

I compagni videro la coppia allontanarsi lungo la banchina, accompagnati dalle guardie e da un uomo a loro sconosciuto che era sceso dal treno. La grande stazione di Belgrado era pressoché vuota data l'ora e nessuno badava a quello strano gruppo

Inviato

Capitano Roderick Barrington

Il nemico lo avevamo già, George... E il fatto che ci conoscesse già ce lo aveva confermato... Sospirò Barrington Speriamo di aver fatto bene... Temo che quel cappello possa finire in testa a qualcun altro ora... 

Spoiler

Ma il barone? 

 

Inviato

Amelia 

Il barone! Esclamò la ragazza colta da un dubbio, o peggio ancora uno dei nobili russi; "peggio ancora" perché loro almeno sono simpatici.

Domani converrà che vada a parlare con Pyotr, non vorrei che Menkap iniziasse a corteggiarli.

Spoiler

Domattina Amelia cerca Pyotr Trubosky per parlare con lui.

 

Inviato (modificato)

Docteur Saroch

"Io invece temo che il cappello tornera' sulla sua testa, se quello sconosciuto che scorta gli Scott e' l'uomo di Menkhap e gli e' stato consegnato a parte. Ma non possiamo occuparcene ora. Abbiamo fatto il possibile per quella coppia, ora dobbiamo fare il possibile per il resto del mondo."

Il francese non si stava esaltando ne' parlando per piacer di retorica. La loro opera andava acquistando importanza man mano che il tempo passava e i rischi per la salute pubblica si palesavano sempre piu' grandi.

"Cerchiamo il Barone. Se prima volevo sapere dove fosse, ora diventa categorico scoprire dove sia... Sperando che non sia l'ennesimo attore in questa storia che si finge cordiale ma ci rema contro."

Modificato da PietroD
Inviato

Venerdì 10 Febbraio 1893 - ore 05:50 [sereno]

I compagni volevano confrontarsi con il Barone al più presto ma ricordavano che non alloggiasse sulla loro stessa carrozza ma su quella precedente

Mentre il treno lasciava Belgrado in direzione di Nïs, dove sarebbero giunti verso le 11, chiesero al capotreno dove alloggiasse

"Il barone von Hofler? Questo è un viaggio davvero sfortunato" rispose il capotreno "l'abbiamo sbarcato a Budapest alle 11: si è sentito male. Per fortuna con lui vi era la figlia, che lo ha accompagnato e a chiamato il loro dottore."

Inviato

Amelia 

Amelia sobbalzo' la figlia? Potreste descrivermela? Ricordava bene la giovinetta che cercava di convincerlo a non partire ed era quasi certa che fosse rimasta sulla banchina a Vienna. Avevamo appuntamento con lui tra poche ore e mi sorprende che se ne sia andato senza avvisare.  Comprendo che la salute viene certo prima di tutto ma ha forse lasciato un messaggio oppure ha detto qualcosa di particolare prima di scendere? 

Inviato
Spoiler

Dr. Leonard McCoy

– Star Trek Into Darkness

Docteur Saroch

Di fronte alla constatazione che, nuovamente, non era stato coinvolto quando qualcuno di sua conoscenza stava male, il francese diventò indisponente e cominciò ad agitarsi, scalpitando come un cavallo troppo a lungo chiuso nel box.

“Che diamine! Io sono un dottore, non sono un tecnico dei siluri!”

Aveva da riferire delle conclusioni agli altri, ma attese il momento in cui sarebbero stati soli

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Inviato

Venerdì 10 Febbraio 1893 - ore 05:50 [sereno]

Il capotreno descrisse ad Amelia la figlia che nelle fattezze risultò identica alla ragazza che avevano visto a Vienna in stazione con il Barone.

Poi si voltò verso il dottore "Mi spiace dottore. In realtà non sapevo che stesse male finché non ci siamo fermati a Budapest: lì abbiamo trovato un medico ad attenderci e la signorina mi ha detto che il padre stava male. Voi eravate ritirato nella vostra cabina in quel momento..." aggiunse scusandosi.

Inviato

Docteur Saroch"

Il francese si pinzo' la radice del naso con due dita, chiudendo gli occhi ed espirando. Quando smise quella posa aveva ritrovato la calma.
"Certo, certo. Scusate la veemenza, voi cercate solo di fare al meglio il vostro lavoro. Perdonatemi. Tornero' nella mia cabina, ma è possibile dare un'occhiata alla cabina del Barone? Tanto dovrebbe essere ormai vuota fino alla destinazione originariamente prevista."

Per giustificarsi e precedere una prevedibile obiezione, aggiunse "Lo stavo intervistando per un manoscritto che correla epidemiologia e genealogia delle casate europee, vorrei accertarmi che non mi abbia lasciato un messaggio o addirittura degli appunti in merito a quanto gli avevo chiesto di riportare alla memoria."

Inviato

Amelia 

La ragazza si spostò verso Barrington per chiedergli con più discrezione: so' che anche il solo guardarlo ti ha creato disturbo, ma potresti controllare che il fautore di tale malessere sia ancora al suo posto?

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Inviato

Capitano Roderick Barrington

Roderick annuì ad Amelia in silenzio, al solo pensiero con un peso nel cuore. Quando si trovò da solo, si prese la briga di controllare la cappelliera.

Spoiler

Controllo la cappelliera...E sfioro il fez 😥

 

Inviato

Venerdì 10 Febbraio 1893 - ore 06:00 [sereno]

"Beh penso che non vi siano problemi in proposito" rispose, forse sentendosi un po' in colpa, il capotreno alla richiesta di Saroch di visitare la cabina del Barone

Velocemente i compagni la raggiunsero trovandola vuota. Tutti i bagagli e gli oggetti personali del Barone erano stati portati via con lui, rimaneva soltanto una penna d'oca e un piccolo libro di preghiere scritto in tedesco. La stanza non era ovviamente ancora stata riassettata, togliendo il dubbio che qualche inserviente avesse portato via qualcosa.

Intanto con sollievo Roderik aveva controllato che la cappelliera fosse a posto.

Il treno proseguiva la sua corsa verso Nïs, vicino al confine con il regno di Bulgaria: avevano quasi cinque ore di tempo prima di raggiungerla

Inviato

Docteur Saroch

Il dottore mise i guanti e aprì il libro di preghiere, in cerca di annotazioni manoscritte. 
"Lo faremo recapitare per posta al Barone, non dubiti." tranquillizzò il capotreno prelevando anche la penna d'oca "dopo che avrò controllato che non siano contaminati, naturalmente."

Tornò a passo sicuro verso la propria cabina.

Inviato (modificato)

Venerdì 10 Febbraio 1893 - ore 06:00 [sereno]

Il medico tornò nella propria cabina: il piccolo libretto si dimostrò all'apparenza solo un libro di preghiere, senza alcun appunto. 

Ormai era quasi l'alba.
 

Modificato da AndreaP
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Inviato

Capitano Barrington

Il capitano si gettò sul letto della cuccetta cercando di dormire quanto minimo un'ora, prima di andare alla colazione. La nottata era stata in fin dei conti lunga e gli sembrava di non aver cavato un ragno dal buco, ancora non sapevano dov'era "Il Fez Sussurrante" né come poter fermare quel turco dalle sue ignote ma pericolose mire. Ancora nella sua testa vagava il pensiero del sangue di principe e di cosa potesse significare, oltre a quelle inquietanti sensazioni che avevano provato sia lui che il dottore leggendo l'Apocrypha. Ancora non trovava il bandolo della matassa e questo pensiero lo ossessionava. Almeno finché non chiuse gli occhi e crollò.

@AndreaP

Spoiler

...A proposito, ma il libro originale dell'apocrypha del barone è rimasto a noi?

 

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