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Capitolo 2 - Londra 1893: Il Fez Rosso Sangue


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Sabato 11 Febbraio 1893 - ore 13:40 [sereno]

Il professore intervenne:
Come vi dicevo stamattina purtroppo non ho idea dove l'abbiano portato ma so chi abbiamo contro: sono un culto chiamato "Figli del Fez Rosso Sangue".

"La storia del Fez è antica e risale al 16 secolo dove si trovano leggende nell'Impero Ottomano che parlano di questo oggetto terribile consacrato a Dei Innominabili, e citazioni si trovano in pergamene e frammenti scritti in Persiano, Arabo e Turco. Ma pare che solo questo culto abbia messo insieme tutte queste conoscenze nel libro chiamato Apocrifa del Fez."

"Qui in Costantinopoli il culto è guidato da questo Hyeronimus Menkhap, un inglese trasferitosi qui essendo seguace di un altro culto, i Fratelli della Pelle, che adorava 'Il Senza Pelle' sotto la guida di un tale Selim Makryat, un uomo senza scrupoli con cui sia io che Smith abbiamo avuto a che fare anni fa."

"Ma ho saputo che poco dopo essere giunto qui Menkhap abbia lasciato questo culto entrando a far parte dei Figli del Fez Rosso Sangue. E sotto la sua guida i Figli sono cresciuti, hanno recuperato un primo Fez e si sono messi alla ricerca di un leggendario tomo, il Fez che sussurra per avere pieno poter del Fez."

"Pare che Menkhap abbia l'appoggio di una ragazza dell'harem, Nisra la Figlia del Fato, capo Concubina del decadente principe Ramazan, ora in esilio sulle isole dei principi al largo di Costantinopoli. Era una discepola del famoso occultista chiamato il Francese, che ha una casa in Stamboul. E' con il suo aiuto che sono venuti a sapere che una coppia del "fez che sussurra" si trovasse a Londra ed è per inseguirli che ho mandato il mio studente a Londra."

"Ora loro mi chiedono il libro per la vita di mio figlio. Forse nelle sue pagine c'è la soluzione e questo lo scopriremo io e il capitano. Spero invece per voi altri che tutte le informazioni che vi ho dato vi siano utili per poterli anticipare"


@all

Spoiler

Ho riportato parte di quello già detto per vostra comodità

 

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Docteur Saroch

"Il Docteur la assiste già ora ricordandole che la prima cura sta nella prevenzione del danno. Non sarà con una mela al giorno che potrò guarirvi dalla morte, mia cara demoiselle ."

Il medico era decisamente contrario all'ipotesi di far fare da esca all'avventuriera.

"Senza considerare che, se vi rapissero, avrebbero semplicemente il doppio degli ostaggi."

Modificato da PietroD
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Amelia Meadowcroft 

Non è necessario farlo subito disse accondiscendente al dottore, andiamo pure a controllare musei e mercati, così ne approfittiamo per studiare i dintorni.  Poi, se proprio non troveremo altra soluzione ne riparleremo.

Nel frattempo come ci organizziamo per la sicurezza qui dentro? Se sono riusciti ad entrare una volta temo che possano riprovarci.

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Sabato 11 Febbraio 1893 - ore 13:40 [sereno]

Ricevute dal figlio del protessero le rassicurazioni sulla sicuereazza, rappresentate da una pistola e con il professore che affermava che ormai non avrebbero avuto alcun vantaggio nel tornare nella casa almeno fino allo scambio, lsciato il capitane allo studio insieme al professor Demir, i tre compagni affrontarono le strade di Pera, il quartiere di Costantinopoli in cui si trovavano, con Amelia che reggeva la cappelliera

@In giro per Petra

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Come avevano già notato prima, Petra era una zona particolarmente europea, tanto da non permettere di distinguerla da Parigi o Londra nei tratti dove non si poteva ammirare il Bosforo ed il corno dorato.

In giro si udiva parlare Francese ed Inglese, e i turchi presenti erano chiaramente appartenenti alla servitù

Vi era perfino una metropolitana che collegava Pera e Galata con Stambul, la parte turca della città.

Anche i negozi erano europei, e i compagni non persero tempo a miscelarsi alla gente che si aggirava nel mite primo pomeriggio

@all

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Scusate ero convinto di aver postato sabato

 

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Amelia Meadowcroft 

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Direi che Stambul meriterebbe una visita approfondita, disse la ragazza dopo una prima occhiata alla città occidentalizzata. Ma in particolare penso che dovremmo fare un giro sul luogo dello scambio: i porti Kasim Pasha, per capire cosa ci aspetta domani notte. 

 

Modificato da shadizar
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Sabato 11 Febbraio 1893 - ore 14:00 [sereno]

@In giro per Costantinopoli

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I tre amici si recarono alla metropolitana, per raggiungere poi Stambul. La stazione della metropolitana era affollata, costruita sotto terra in uno stile che ricovava quella di Londra.

Fu mentre entravano che i compagni videro un turco che apparentemente li seguiva. Banks l'aveva notato poco dopo che erano usciti dalla casa del professore e ora stava prendendo il treno con loro

 

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Capitano Roderick

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Seguo il professore al suo studio, portandomi dietro i due libri tenendoli comunque ben nascosti allo scopo di mostrarli solo a lui. Continuo a non sentirmi completamente a mio agio. Forse è la situazione, forse è stato il viaggio e la deprivazione del sonno.

Una volta appartati, gli mostro i due libri e gli spiego quello che abbiamo scoperto e letto, chiedendogli di decifrare le parti a me sconosciute.

 

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George Banks

A spasso per la metropoli

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"Bene. Abbiamo compagnia. E non ci hanno persi di vista un attimo, a quanto pare", commentò George. 

"Cerchiamo di capire se continua a starci attaccato al fondo schiena o se si toglie di torno", aggiunse, limitando le espressioni colorite per rispetto verso la donna che era con loro. 

 

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Sabato 11 Febbraio 1893 - ore 14:00 [sereno]

@In giro per Costantinopoli

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L'uomo non pareva volersi avvicinare ma li continuava a seguire. Aveva in mano un giornale turco che evidentemente non stava leggendo: i suoi occhi erano concentrati sui compagni

Anche quando salirono sul treno, questi salì nella stessa carrozza mantenendo distanza da loro.

@all

Spoiler

Fermo un momento la scena del capitano che sta studiando e mando avanti l'altra.

 

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George Banks

Stamboulizzando

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"Fa veramente schifo a non farsi notare. È persino peggio di un bobby", commentò George, guardando il loro pedinatore e sforzandosi di non ridere. 

"Quando siamo di nuovo sopra, bisogna proprio che troviamo il modo di beccarlo in un angolo. Perché mi sembra fin troppo incapace per fare qualcosa da solo", concluse poi il ragazzo. 

 

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Sabato 11 Febbraio 1893 - ore 14:10 [sereno]

In giro

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La metropolitana proseguì il suo tragitto uscendo in superficie per attraversare il corno dorato e, sempre rimanendo all'aperto si avvicinò alla stazione ferroviaria

Da lì poi sarebbe proseguita verso la zona del palazzo Imperiale e le due Moschee, per poi raggiungere il Grand Bazar dove avrebbe fatto capolinea

Gli amici dovevano decidere a che fermata scendere

 

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Docteur Saroch

In giro

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Il dottore sussurrò a George. 
"Qualora volesse procedere in una modalità... incruenta... potrei provvedere a fornire dell'etere." accompagnò la frase con leggero colpetto alla propria borsa "per indurre una innocua sonnolenza, atta a consentire forme più efficaci di contenzione prima che si risvegli."

 

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A spasso

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"Allora meglio scendere al Bazaar... ci saranno meno guardie, che attorno al Palazzo", suggerì George, ragionando su come sarebbe stata una situazione simile a Londra. 

"È più facile far sparire uno in un mercato affollato e con pochi poliziotti, che in una zona piena di sbirri e di curiosi ficcanaso rispettosi della legge".

 

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Docteur Saroch

In giro

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"Immagino che valga anche per lui. Con meno Guardie in giro, potrebbe avere più complici nascosti nella folla. Ma quanto a questo, mi affido completamente alla vostra esperienza. Scendiamo al Bazaar... per fare raccolta di spezie."

Provò a suggerire cosa avrebbero dovuto fingere di essere interessati a fare.

 

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Sabato 11 Febbraio 1893 - ore 15:10 [sereno]

La metropolitana si dimostrò presto più un treno che un mezzo sotterraneo. Superato il porto il percorso fu tutto in superficie fino a raggiungere il bazar: qui un fiume di persone scese per immettersi in un gigantesco spazio costituito da edifici bassi, vicoli, bancarelle e tendoni.

Gruppi di cani randagi si miscelavano a persone che si fermavano ad ogni dove.

L'uomo che seguiva i compagni continuò nella sua azione tenendosi a meno di dieci metri di distanza.

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