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Inviato

Wilhelm

Quel che abbiamo raccolto ci conduce a Middenheim: lì si sarebbe diretta Etelka Hertzen con la pietra di Morrslieb. Lì pare abbia radici Strasswald, con il quale dovremmo scambiare due chiacchiere. Lì credo troveremo la Mano Rossa che perseguita il nostro Rad.
Ma credo anche io che una visita ai Wittgenstein, che hanno abusato dei privilegi genersosamente loro concessi, sia doverosa da fare prima di andare a Middenheim. Forse capiremo anche se Dagmar fu davvero in grado di recuperare il frammento della luna maledetta.

Fece una pausa, poi guardò la giovane barda.
Ho anche riflettuto su quello che mi hai detto, Eike.
Non è una tua colpa, se la magia ti ha toccata e sorge in te spontanea. Non è giusto punirti per questo.
Ma devi renderti conto che essa non è affatto un dono, non è affatto una necessità come il respirare, non è affatto uno strumento per forgiare il futuro: è una condanna, una maledizione, un fardello che dovrai imparare a portare, di cui tu sola hai responsabilità nei confronti di te stessa, dei tuoi amici, di tutti.
Il suo uso ti mette in pericolo, che ti sia pronta o meno, che tu abbia studiato o meno, che tu abbia un pezzo di carta che ti autorizza o meno. Gli Wittgenstein sono l'esempio più chiaro di quanto sto dicendo.
Il suo uso mette in pericolo tutti noi del gruppo: abbiamo nemici che useranno questa tua abilità contro di noi, come arma che si ritorce, o come infamia da scagliarci addosso, siano essi cultisti del Chaos... o inquisitori di Sigmar. Potremmo tutti finire al rogo.
Il suo uso mette in pericolo il mondo stesso, perché la magia è una fessura che il Chaos usa per giungere a noi.

Il tono si ammorbidì
Ma come ho detto, non è giusto punirti per qualcosa che non hai scelto. Avrai la tua occasione di dimostrare di saper portare il tuo fardello con saggezza e determinazione. Continuerai gli studi che hai scelto fino ad ottenenere la bolla imperiale. Credo sia il compromesso più giusto, al momento. Quello che rispetta la vita e le sensibilità di tutti.
Ma di compromesso si tratta, uno che coinvolge tutti noi e non solo te stessa, quindi ci sono delle condizioni.
La prima: niente più segreti, reticenze ed omissioni tra noi: vale per tutti, perchè tutti siamo coinvolti, e perché serve ripristinare tra noi trasparenza e fiducia.
La seconda: quando avrai la tua certificazione, la magia verrà usata solo come risorsa estrema, quando tutto il resto avrà fallito e qualcuno di noi, o la missione che Urlic ci ha assegnato, saranno in pericolo mortale.

La voce del templare suonò più come una supplica, un favore chiesto ad una persona cara, che come un ordine imposto. Era, nondimeno, una voce forgiata nell'acciaio dei suoi giuramenti.


Inviato (modificato)

Olf tuttofare

@dm

Spoiler

"Direi meglio che nulla... è possibile averne una copia del documento intero in cui viene citata? 
Si sa inoltre perché è stata emessa questa Bolla nel 2054?"

Domando, pronto ad appuntarmi mentalmente le risposte.

@fabbro

Spoiler

Per quanto riguarda il ciondolo per Eike, vorrei fare una cosa ->del genere<- che si possa mettere su una catenina per una collana o un braccialetto
Se ti serve una prova di craft con 1IP arrivo a +8, se le sue attrezzature contano come "Artisian Tool" arrivo anche a +10.
Se posso prendere 20 o 10 lo faccio, secondo il manuale gli "High-quality item" hanno una CD di 15.

 

"Io non ho dei veri e propri programmi, ma sarei molto curioso di quello che hai imparato.
Ho anche raccolto qualche... poche... informazioni sulla Bolla dei Wittgenstein, che a quanto pare gli permette pure di non pagare le tasse.
Questo è quello che dice la causa di evasione in questione: 

"...i baroni Von Wittgenstein siano esenti da qualunque indagine o giudizio, civile o religioso, di qualunque natura o per qualunque causa, se non per volere del Gran Principe del Reikland o dell'Imperatore..."

Insomma stanno in una posizione piuttosto comoda."
Quindi ascolto il pippone di Wil in silenzio, ma le sue parole non dissolvono le mie domande sulla magia, anzi.
Do una veloce occhiata a Eike, poi mi rivolgo a tutti
"Ecco, a tal proposito, io ho tante domande sulla magia".
Commento mentre faccio sparire una moneta dalla mia mano, più per sfizio o abitudine che per teatralità, mi vedete spesso fare giochi di destrezza con monete o altri piccoli oggetti.
"C'è qualche differenza fra quella di Eike, quella di Caspar e quella di Radagast?
Insomma, la risposta è si, almeno per quanto riguarda quella di Radgast, alla fine la sua e quella dell'altro druido non funzionavano dove abbiamo trovato Etelka.
ma da cosa dipendono? Cioè, se uno dotato di magia volesse usare quella di Radagast piuttosto che l'altra? L'altre? Insomma, cosa dovrebbe fare?
Da quanto ho capito te Wil non le vedi sullo stesso piano, e neanche Rad, quindi non dovrebbero essere sullo stesso piano... Ma dubito che a qualcuno basterebbe ripetere quello che dice Rad mentre usa la sua magia per attingere dalla stessa fonte... o... no?"

 

Modificato da sani100
Inviato

Koigstag 3 Sigmarzeit 2512 i.c. - Mezzodì[nuvolo - inizio estate]

Ascoltando le parole degli amici Ludwig intervenne "Beh a quanto ho capito quel castello e  a qualche giorno di navigazione verso sud. E' molto imponente mi dicono gli altri marinai e anche malfamato. Nessuno vi si avvicina."

Poi sorridendo aggiunse "A Middenheim in barca non posso portarvi. Al massimo fino ad Altdorf, ma ci vorranno quasi sei giorni verso nord. E da lì dovrete andare a piedi"

Inviato

Radagast il Verde

Il Druido si annoiò a morte al pippone di WIl per cui si allontanò di qualche passo guardandosi intorno. Poi quando parlò Olf iniziò a scuotere la testa in maniera vigorosa. Era ovvio che il ragazzo non ci aveva capito una mazza ferrata.

"Olf, stai parlando di cose che non comprendi. La magia non è quel gioco di mani che tu stai facendo. E la mia non è magia. Io non studio. Io non ho un dono. Nessun dono. Io non sono magico. Per favore.." Si rivolse a tutti "...tagliamo qui questo discorso. Questa non è una fiera di merci e bestiame. Noi siamo persone che abbiamo delle capacità. Non siamo dei fenomeni da baraccone. Wil tu hai ragione, però secondo me, a questa sfilza di leggi e comportamenti che tu hai enunciato manca una cosa. Secondo me. Fondamentale. Noi siamo persone! Wil noi siamo persone fuori dal comune, straordinarie è vero. Particolari, giustissimo! Ma non bestie da macello o animali da circo. Noi non siamo degli animali da impagliare e mettere in un museo per farle vedere ai bambini. Ma soprattutto, non siamo mostri da mettere in gabbia. Wil, ascolta, la magia è come un fiume. Non puoi mettere un fiume in gabbia. Non lo puoi arrestare. Non puoi mettergli le manette. Un fiume scorre, che tu lo voglia oppure no. E non puoi farci niente, non lo puoi comandare. Per cui Wil io ti prego solamente di una cosa. Abbi rispetto per noi. Perché siamo persone, tutto qui. Persone normali che piangono, ridono, si innamorano, soffrono, amano. Persone. Tutto qui. Ecco Wil, questo volevo dirti. Non ci lottare, per favore. Non odiarci. Amaci! Così come siamo, per quello che siamo. Semplicemente, amaci!"

Il Druido concluse il suo lungo discorso allargando le braccia e avvicinandosi a Wil nella speranza di ricevere un abbraccio

Inviato

Eike

Ascolto con pazienza il discorso di Wil, e man mano che va avanti gli occhi mi si riempiono di lacrime. Quando conclude, il sorriso tremulo nel mio viso bagnato risplende di qualcosa più della semplice gioia. A passi soffici mi avvicino al templare porgendogli le mani; quando le prende tra le sue, ne approfitto per allungarmi sulle punte dei piedi a baciarlo, un rapido guizzo a sfiorare con le labbra la pelle ispida della guancia. Il fiato non basta a dare volume alle parole, ma il labiale è chiaro abbastanza: Grazie. Si volta a guardare gli altri, le domande fantasiose di Olf e l'incredibilmente dura, solida e sicura posizione del vecchio druido, nonché il povero capitano Ludwig, preso in mezzo a questioni più grandi di lui e pertanto più felice di concentrarsi sulle cose pratiche; persino il peloso, bavoso Huan, di nuovo costretto nei confini ristretti della barca. Sopraffatta, sciolgo la stretta di Wil e scappo a singhiozzare al riparo da occhi indiscreti in un anfratto della stiva. Quando finalmente riesco a calmarmi, mi lavo la faccia e risalgo in coperta, dove con tranquillità equivoca mi siedo a strimpellare sulla ribeca, ignorando bellamente occhiate ed espressioni curiose concentrandomi sulle corde. Quindi, prima tappa dai baroni Wittgenstein, giusto? chiedo a voce pacata, a nessuno in particolare.

Inviato

Wilhelm

So che la magia usata da Rad ha un'origine completamente diversa da quella di Eike o di Caspar. Altro non so disse il templare in risposta al dubbio di Olf.
Alle parole di Radagast, così come alle lacrime di Eike, non seppe invece rispondere Le prime gli suonarono completamente avulse dalla situazione, ma del resto era il solito Rad: impossibile capirlo fino in fondo. Quanto alla ragazza, la sua emotività intensa era parte di lei, della sua bellezza come della sua complessità. Sperò soltanto di aver fatto capire quanto dietro alle sue parole ci fosse un'intensa premura verso una persona a cui voleva bene.

Andiamo dagli Wittgenstein confermò Wil con un cenno verso Ludwig. Erano pronti a partire.
 

Inviato

Angelstag 5 Sigmarzeit 2512 i.c. - Pomeriggio[plumbeo - inizio estate]

Il viaggio risalendo il Reik durò due giorni e in un plumbeo pomeriggio di inizio estate i compagni videro la loro meta

Le torri scure del castello dei Wittgenstein erano costuite su imponenti scogliere che si ergevano dal Reik: il castello sembrava incombere minacciosamente sul fiume, proiettando la sua ombra oscura sulle acque sottostanti

Alla base delle scogliere affacciato sul grande fiume sorgeva il piccolo villaggio della baronia: Wittgendorf

Mentre Ludwig dirigeva verso i paese la der Sagen Gottes, gli amici videro poco più avanti nel fiume una barca che si avvicinava: l'equipaggio di questa gesticolava nella loro direzione per attirare la loro attenzione 

@all

Spoiler

Immagine del castello (ovviamente i mutati non ci sono, è tratta dalla copertina del modulo e li avevano disegnati per fare scena.)
https://drive.google.com/open?id=1LuTJZXIIAcAGitBZuZZnUVcEFdmWe_g0

 

Inviato

Eike

La minuscola coffa divenne la mia meta preferita: Ludwig non la usava molto, visto che il viaggio fluviale comportava poche variazioni all'assetto del pennone, era lontana dal viavai del resto dell'equipaggio sebben non dai rumori, e avara di distrazioni, una volta fatto il callo agli scorci del paesaggio; in pratica, il posto perfetto per distrarsi costantemente dalla lettura di un libro noioso come quello rifilatomi da Pogner. L'unico vero vantaggio era costituito dal fatto che, concentrandomi poco tempo alla volta, riuscivo a perlomeno a memorizzare quel poco che leggevo, senza necessità di tornare indietro a riprendere argomenti già trattati in precedenza. Decisamente più felice dell'accomodamento ottenuto con Wil, della ritrovata fiducia, dei sassolini levati dalle scarpe, insomma, della lavagna ripulita pronta ad essere riscritta tutti insieme, riuscì a portarmi parecchio avanti nell'affrontare il tomo. E fu proprio da li, il secondo giorno, che intravidi il fosco castello e la sua cupa mole incombere sulle acque del Reik. Quando finalmente mi accorsi della barca che ci veniva incontro, un pò ingenuamente commentai Guarda Ludwig, ci stanno salutando.. 

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Inviato

Wilhelm

Il templare affiancò Ludwig per autarlo a governare la barca mentre si avvicinavano a Wittgendorf.
Che ne dici?
Chiese all'uomo del fiume in riferimento agli uomini che, da un altro guscio, facevano loro cenni.
Secondo me possiamo scambiare quattro chiacchiere...

Inviato

Radagast il Verde

Il Druido quando vide quelle persone sulla barca gesticolare, non ci pensò due volte ed iniziò a salutare di rimando a quelle persone

"Che bello!! Incontrare persone socievoli di questi tempi ed in questi luoghi è davvero raro!!"

Inviato

Angelstag 5 Sigmarzeit 2512 i.c. - Pomeriggio[plumbeo - inizio estate]

"Non mi paiono pericolosi" rispose Ludwig facendo rallentare il naviglio

A bordo dev'altra barca vi erano due uomini che stavano manovrandola e una donna sulle trenta primavere evidentemente procace dai capelli rossi raccolti a coda  che doveva esserne il capitano e stava dando loro ordini

"Non avvicinatevi al castello." disse agli amici con un forte accento aspirato tipico della gente delle lontane Wasteland "E' un posto di grande malvagità. State sul lato est del fiume"

Inviato

Radagast il Verde

Gli occhi del Druido divennero a forma di cuore. Non lo si era mai visto così

"Madama, la ringraziamo per la sua dolcissima premura. Per ringraziarla posso invitarla a bere una tisana addolcente sulla nostra nave? Magari con qualche biscotto vicino..."

Inviato

Eike

Sia ringraziato il cielo che sto più vicino a lui che non a Rad, penso quando il vecchio druido si sdilinguisce per la formosa capitana: in effetti la mia postazione sulla coffa è quanto di più aereo si possa immaginare su una nave, a puro contatto con l'immensità del cielo, peraltro con una discreta copertura dietro alla quale nascondere le risatine. Visto che ci stiamo avvicinando, chiudo definitivamente il libro e lo ripongo nella sacca, dedicandomi all'opera di vedetta, nome con cui giustifico il mio fare la turista quando non ho voglia di studiare Sinistro lo è di sicuro.. come la metà dei castelli del mondo d'altronde.. commento a mezza bocca, lasciando scivolare le parole giu dall'albero fino sulla tolda .. come diavolo si fa a vivere in un posto del genere?  

Inviato

Angelstag 5 Sigmarzeit 2512 i.c. - Pomeriggio[plumbeo - inizio estate]

"Grazie vecchio, ma noi proseguiamo dritti verso nord" rispose la donna "voglio portare via la barca da quest'orrore il prima possibile"

"E poi c'è questo" aggiunse indicando un fagotto appeso all'esterno della barca: "galleggiava poco più avanti nell'acqua: cose del genere vanno bruciate al più presto"

E con un gesto tolse il telo che lo copriva. Sotto vi era il corpo di quello che doveva essere stato un uomo. Aveva gli arti slogati dal busto, la pelle si stava staccando a brandelli e sotto le ascelle crescevano escrescenze rosa gommose che parevano inquietanti piccoli tentacoli a ventosa.

@Eike

Spoiler

Alla vista del corpo la giovane donna fu presa da profondi conati di vomito

"I miei uomini l'hanno tirato su pensando fosse un affogato da seppellire e alla vista si sono sentiti male. Quindi datemi retta. Allontanatevi il più possibile"

E detto quello ricoprì il cadavere e fece muovere la barca verso nord continuando a ridiscendere il Reik

Inviato

Radagast il Verde

"Ciao bellezza, buon viaggio....aaaaaa"

Il Druido seguì con gli occhi la barca che se ne andava

"Che rosso fulgore... che rosso amaranto... che rosso... era perfetta per attirare le gracule! Avrei potuto parlare con tanti di quegli uccelli chiacchieroni!! Peccato..."

Il druido tornò al suo posto sulla punta della nave per niente scosso dalla vista del cadavere mostruoso, anzi...

Inviato

Wilhelm

Non ci fu bisogno che il templare dicesse nulla. Restò impassibile a guardare lo scambio di parole e, soprattutto, il fagotto orrendo che quelli dell'altra barca mostrarono loro. Era ancora più convinto della necessità di porre fine agli orrori degli Wittgenstein.
Quando la barca con la donna si fu allontanata, disse semplicemente: Attracchiamo. Poi tu Ludwig ti allontanerai sull'altra sponda. Scegli un luogo visibile dal castello e tieni sempre acceso un falò, così sapremo dove sei e che sei in salute.

Inviato

Eike

Mi ripulisco la bocca, ancora sconvolta da quell'istinto che mi rivoltato lo stomaco alla vista del corpo.  Aspetto finché la barca non si è allontanata per scendere sul ponte, madida di sudore appiccicaticcio Cos'era quello..? domando vaga, per nulla felice all'idea di avvicinarmi al castello ora che ho visto cosa potrebbe strisciarne fuori dalle viscere; non riesco neppure a credere che un istante prima stavo pensando a come prendere in giro l'evidente baldanza del druido nei confronti della procace capitana. Soprattutto, dobbiamo proprio andarci adesso? Manca poco al tramonto.. non mi piace l'idea di avvicinarci ora.. col buio in arrivo.. non potremmo ormeggiare sulla sponda lontana e presentarci a palazzo appena spunta l'alba? chiedo ancora, lasciando trapelare la paura nella voce 

Inviato

Olf tuttofare

"Si, approvo la proposta di Eike"
Aggiungo, dopo essermene stato per un po' in silenzio, un po' perché la vista del cadavere mi aveva decisamente turbato e un po' perché ancora ero a rimuginare sulla risposta del druido e del templare di qualche sera prima.
"A meno che non vogliamo chiedere riparo, ma se ce lo negassero non vorrei correre il rischio di passare una nottata a ridosso di un castello del genere."

Inviato (modificato)

Angelstag 5 Sigmarzeit 2512 i.c. - Pomeriggio [plumbeo - inizio estate]

Anche Ludwig fu d'accordo con l'idea di Eike e spostò la barca vicino alla riva est, ormeggiandola a qualche metro dalla costa.

Da quel lato vi era solo la foresta e la strada che da Kemperbad correva verso Nuln, ma nonostante ciò tutto pareva meno tetro del lato opposto

Mentre le ombre della sera calavano le luci del castello erano ben visibili in alto al promontorio, mentre il villaggio rimaneva cupo, con qualche debole luce visibile nelle molte case fortemente segnate dal passaggio del tempo


Festag 6 Sigmarzeit 2512 i.c. - Mattina [pioggia - inizio estate]

Aveva iniziato a piovere a metà della notte e, quando gli amici furono svegliati, l'aria era umida: la pioggia con il suo cadere rendeva tutto l'ambiente circostante come coperto da una cortina opaca

Lentamente il giovane mozzo mosse la barca verso la riva opposta attraversando il grande fiume

La Der Sagen Gottes venne condotta abilmente verso il molo di Wittgendorf, unico punto di attracco su un tratto di costa roccioso.  Un sentiero saliva vero di esso costeggiando un torrente che sfociava nel Reik portava al villaggio

Il molo era mal ridotto, con le assi marce e in parte mancanti: vecchie corde, ancore e reti da pesca rotte risultavano abbandonate sulla banchina. Di fronte al molo sorgeva la vecchia ferry house.

In giro non si vedeva nessuno. La pioggia continuava a cadere copiosa.

@all

 

Modificato da AndreaP
Inviato

Radagast il Verde

Il Druido, seguito da Huan, provò a mettere piede sul porticciolo. La cosa non gli piaceva... "per niente per niente!!"

Si guardò un po' intorno. Allungava la testa per cercare di vedere all'interno di quelle catapecchie. Magari ci fosse qualche anima pia che gli parlasse... "giusto per spiegarci cosa sta succedendo"

E così iniziò a muovere i primi passi lungo la banchina e verso le casupole. Ad un certo punto, però si fermò, la sua figura si irrigidì. Mosse lo sguardo da sinistra a destra e da destra a sinistra per un ampio raggio. 

"Oh Grande Madre, mostrami i tuoi nemici, affinché io possa punirli a dovere!"

 

@DM

Spoiler

Casto, ovviamente, individuazione del Chaos

 


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