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Inviato

Eike 

Rimanendo ai bordi del cancello e in punta di piedi per sbirciare dentro al sarcofago, mormoro appena Sei sicuro, Wil? Lui di certo non se ne fa più nulla, però... la doppia sensazione di qualcosa di predestinato e al tempo stesso sbagliata, influenzata da quell'aria cupa e tetra che c'è in questo posto, la attanaglia ancora di più in questo sotterraneo, e la voglia di scappar fuori è ogni secondo più forte. 


Inviato

Festag 6 Sigmarzeit 2512 i.c. - Pomeriggio [pioggia - inizio estate]

@Wilhelm

Spoiler

Il templare osservò la spada: non emanava chaos, anzi intorno a lei, a differenza del resto dell'ambiente, pareva esservi una zona dove il chaos non era presente

Rassicurato il templare afferò l'arma e la sguainò: la lama era in perfette condizione e su di essa vi erano incise delle rune maniche.

Inviato

Wilhelm

Sì sono sicuro Eike, questa lama ci aiuterà nella nostra missione. Sicuramente più che nelle mani rinsecchite di un fu tirapiedi di Sigmar... gli sfuggì un commento beffardo.
Quindi cercò di calmare Radagast. Capisco la tua rabbia, ma preservala per il vero nemico. Anche se non sembra, costoro sono solo altre vittime.
Fissò il fodero della spada alla cintura, quindi fece proseguire il gruppo per terminare di esplorare il passaggio prima di tornare da Olf e Hildr, ancora a guardia del dottore.

Inviato

Festag 6 Sigmarzeit 2512 i.c. - Pomeriggio [pioggia - inizio estate]

Richiuso il sarcofago i compagni salirono la grande scalinata: questa si apriva nel mausoleo dei Von Wittgenstein che alcune ora prima avevano visto dall'esterno nel cimitero

Fuori pioveva abbondantemente e una nebbiogena copriva le tombe devastate: in giro non vi era nessuno.

Inviato

Wilhelm

Credo che valga la pena far visita agli antenati dei Wittgenstein, che ne dite? suggerì il templare puntando il dito verso la strutura.
Prima però riuniamoci con Olf, Hildr e il medico. Lo portiamo con noi.

Inviato

Eike

Mi stringo nelle spalle senza aprir bocca: la paura di far uscire quel poco della colazione rimastomi in corpo sufficiente a farmi tenere la bocca sigillata. Grazie al cielo uscire dal sepolcro mi fa sentir bene: i rumori della pioggia, la luce soffusa ma pur sempre luce del sole, e non di una torcia puzzolente; e l'aria che profuma di pulito, qualcosa di impossibile da riprodurre artificialmente. Sospiro e prego di non dover tornare la sotto.

Inviato

Festag 6 Sigmarzeit 2512 i.c. - Pomeriggio [pioggia - inizio estate]

I compagni sotto la pioggia si diressero velocemente verso il tempio tornando nella sala grande dove la statua di Sigmar li osservava

Subito Hildr si avvicinò a Wilhelm ringhiando dolcemente. Anche Olf si voltò verso di loro e disse "Quello lì ha fatto il bravo. A voi come è andata?" indicando il medico.

Questi, seduto in un angolo, si alzò e chiese "Posso andare ora?"

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Radagast il Verde

"Si può andare... all'inferno! Lei e quella dannata polverina magica!!! Ma tanto vi ammazzerò, a tutti... uno alla volta. Prepari il testamento 'dottore'... le servirà!! Che poi dottore... se lei è un dottore io sono Brunilde la cicogna!!"

Solo schifo e disgusto per l'uomo.

 

Inviato

Wilhelm

Ancora una volta il templare cercò di placare la tempesta che agitava il cuore di Radagast, con ben poco successo.
Dottore, abbiamo trovato tre abitanti del villaggio qui sotto: si rintanano come animali, vivono come animali nutrendosi dei cadaveri dei morti, portano i segni della corruzione. Qualunque cosa stia facendo LAdy Magritte con quella polvere, non sta dando alcun beneficio a queste persone.
Gli si avvicinò, senza mostrare astio né ostilità.
Come vi ho detto, resterete con noi finché non sarà il momento di essere ricevuti al castello. Nel frattempo, faremo una visita alla cappella degli antenati dei Wittgenstein: accompagnateci, poi vi scorteremo a casa vostra.
Dove si sarebbero fermati a loro volta.

Inviato (modificato)

Festag 6 Sigmarzeit 2512 i.c. - Pomeriggio [pioggia - inizio estate]

Il dottore non osò replicare alle parole di Wilhelm e Radagast e seguì tutti i compagni che si mossero dall'interno del tempio fino al cimitero e al Mauseleo della famiglia von Wittgenstein, dove si aprivano le scale per la cripta.

Entrandovi si veniva accolti da un luogo che un tempo doveva essere stato ricco mostrando il potere della famiglia ma che ora trasmetteva trasandatezza, con rampicanti e ragnatele in ogni angolo

Le tombe, poste sulle pareti e sul pavimento, erano anche qui state tutte aperte e i corpi trafugati.

"E ora, cosa volete fare?" chiese il medico

Mentre i compagni erano all'interno della costruzione, ad un tratto Huan e Hildr si voltarono verso l'uscita.

Modificato da AndreaP
Inviato

Radagast il Verde

Come Huan si voltò, subito il Druido fece lo stesso. Ormai era troppo abituato a seguire il suo compagno e viceversa.

Mise anche il suo bastone proteso in avanti per stare in allerta.

Inviato

Eike

Sensibile ai cambi di umore dei compagni, e Huan a buon diritto si poteva considerare tale (  Hildr era ancora un elemento ignoto e, sebbene sembrasse assolutamente fedele al paladino, mi faceva ancora correre brividi di paura lungo la schiena), mi volto a guardare l'uscita, nervosa che quell'ennesimo saliscendi da una cripta all'altra portasse qualcosa di storto, tanto da innervosire i nostri sensibili segugi. Che cos'è? soffio appena fra le labbra, facendo sibilare la frusta sul pavimento polveroso, ignorando la decadenza del posto e dandola, per certi versi, come una cosa scontata.

Inviato

Festag 6 Sigmarzeit 2512 i.c. - Pomeriggio [pioggia - inizio estate]

Fuori dalla porta del mausoleo la pioggia cadeva incessante sulle tombe del cimitero e ricopriva con una foschia di acqua tutto l'ambiente

I due animali dovevano aver avvertito la presenza di qualcuno, o di qualcosa, ma per ora ne Eike ne Radagast non riuscivano a vedere nessuno

Inviato

Radagast il Verde

Il Druido canticchiò a bassa voce

"uhmmm... ammazza la volpe... ammazza la voolpeee... ammaaaazzaaaa laaa vooolpeeee"

Nel mentre fece alcuni silenziosi passi in avanti verso l'ingresso a bastone spianato. I suoi occhi saettavano da una parte all'altra. 

Non era la prima volta che si sentiva seguito ed osservato. Ora basta

Inviato

Festag 6 Sigmarzeit 2512 i.c. - Pomeriggio [pioggia - inizio estate]

Radagast avanzò fuori dal mausoleo. Non c'era nessuno. Ad un tratto nella pioggia vide un'ombra che si allontanava. Era qualcuno che correva e attraversava il torrente  verso il villaggio.

Inviato

Radagast il Verde

"Uhm, bene, siamo seguiti. Spiati. Penso che ormai la nostra copertura sia andata a donne di facili costumi. A questo punto urge una strategia. Andiamo al castello. Bussiamo. Chiediamo permesso. Entriamo. Li ammazziamo tutti. Usciamo. Mi sembra la mossa migliore."

Inviato

Eike

Emetto un suono strozzato fra schifata e terrorizzata, che soffoca un'imprecazione. Non che sia una sorpresa essere spiati, ma così, in un paese da nulla, da la misura della disperazione della gente che ci vive. Non condivido l'idea sanguinaria di Rad, ma concordo col fatto che sia impellente la necessità di parlare alla contessa. Diamo un'occhiata veloce e poi dirigiamoci al castello. Basta cincischiare! 

Inviato

Wilhelm

Dobbiamo attendere che l'intercedere a nostro favore del Dottore ci procuri un colloquio... rispose ai due compagni. Altrimenti ci fermeranno al cancello, com'è già accaduto.
Il fatto che anche i corpi degli antenati degli Wittgenstein fossero trafugati un po' lo sorprese. Cominciò a percorrere il mausoleo alla ricerca di una tomba specifica: quelal di Dagmar Von Wittgenstein.


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