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Capitolo 3 - Death on the Reik (Parte 2)


AndreaP

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  • 2 settimane dopo...

Wellentag 7 Sigmarzeit 2512 i.c. - Notte [pioggia - inizio estate]


I compagni entrarono nella sala, circondando le guardie ed esponendosi all'ultimo sorprendendole

Fu Wilhelm a farsi avanti e le due, con faccia sorpresa e terrorizzata, lasciarono cadere le armi alzando le braccia

@all

 

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Radagast il Verde

Il Druido alla vista dei soldati disarmati...

"Will, non ci danno neanche il gusto di accopparli...peccato...vabbè accoppiamoli ugualmente!"

Il Druido si avvicinò minacciosamente tenendo il bastone con entrambe le mani, e la linguetta di fuori dai denti per la concentrazione

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Wilhelm

Aspetta disse Wilhelm e mise una mano sulla spalla dell'amico Rad.
Mosse dunque qualche altro passo in direzione delle guardie, squadrandone i volti impauriti sotto gli elmi.
Accetto la vostra resa, non ho nulla di personale contro di voi, ma ho bisogno di informazioni. Dove sono i nobili? Ingrid, Magritte, Gotthard e Kurt Von Wittgenstein.

 

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Wellentag 7 Sigmarzeit 2512 i.c. - Notte [pioggia - inizio estate]

Una delle due guardie era terrorizzata soprattutto alla vista di Hildr mentre l'altra provò a rispondere, farfugliando sotto lo sguardo di Radagast

"Noi... dovevamo controllare l'ingresso..." disse poi aggiunse in un solo fiato "Sotto c'è il dottore sopra le camere dal letto, gli ospiti e gli abitanti. Ma noi non possiamo salire" 
"Lasciateci andare"
 

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Wellentag 7 Sigmarzeit 2512 i.c. - Notte [pioggia - inizio estate]

"Al piano di sopra? Noi non possiamo salire" rispose la guardia "Per questo ci hanno messi qui.  Solo il tenente può farci salire. Siamo di vedetta, per segnalare se arriva qualcuno." rispose il soldato mentre l'altro annuiva.

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  • 2 settimane dopo...

Wellentag 7 Sigmarzeit 2512 i.c. - Notte [pioggia - inizio estate]

"Le guardia non sono stanziali nel cortile interno salvo nelle torri di ingresso" disse la prima guardia "Neanche quando si è in emergenza è previsto che le guardie siano stanziali, salvo il tenente decida diversamente"

"quindi non sappiamo dirvi cosa è stato deciso quindi" aggiunse l'altro

"Vi portiamo dal dottore? Va bene ma lasciateci liberi poi"

Quindi attesa la risposta la guardia si diresse verso la scala che portava al piano di sotto

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Eike

Sono schifata. La strada che ci ha portato dal signore degli insetti e il confronto con questo non sono state ciò che mi aspettavo. Credevo si potesse ragionare con lui. Credevo che fosse suo malgrado vittima di Magritte e del Chaos, non che fosse inutilmente rassegnato a non far nulla. I modi educati e ancora umani non vincono la repulsione alla sua vista, né scalfiscono il cuore duro si Wilhelm.. a ben pensarci, non raggiungono nemmeno il mio cuore tenero, e la giustizia che il templare dispensa a martellate mi lascia solo il disagio per quello che gli altri insetti potrebbero farci. Quando nulla accade, trattengo l'ennesimo conato di vomito e seguo gli altri, triste e sconfortata. Ignoro persino le due guardie acchiappate dabbasso, ma non la decisione di andare dal dottore Ancora lui? Ha ragione Rad stavolta.. se non ha ragioni che siano assolutamente valide, stavolta accompagna il suo signore nella tomba commento a bassa voce.

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Inviato (modificato)

Wellentag 7 Sigmarzeit 2512 i.c. - Notte [pioggia - inizio estate]

Disarmate le guardie, queste si mossero scendendo la scala nell'oscurità

In fondo alla scala vi era un corridoio che venne percorso in silenzio in fondo al quale vi era una porta. Con cautela questa venne aperta dalle guardi, svoltando poi a destra e, superato un incrocio ed una porta, giunsero alla fine del passaggio

Qui vi era un'altra porta

Le due guardie la indicarono: "è qui"


@all

 

Modificato da AndreaP
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Eike

mi piazzo alle spalle delle due guardie, non ancora del tutto certa di lasciarli andare via a loro piacimento dopo averci guidato fino al dottore. Di fatto, ora che Rad ha spalancato la porta e fatto il suo ingresso mi sento decisamente propensa a chiudere i due da qualche parte nella stanza, legati come salami. A bassa voce, ma decisa e secca, mormoro alle loro spalle Non muovetevi da qui. Andate via quando ve lo diciamo noi, non un secondo prima. E adesso piantatela di frignare. 

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