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Sezione II - Capitolo 2 - Come Semidei


Pippomaster92

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Shen Yun-Chow

Mi affianco ad Akai e dico: "'Se noi siamo davvero chi diciamo di essere...'.

Ho l'impressione che tu ci ritenga dei deboli, Shurat. Ti faccio una proposta, dunque: scegli quelli che ritieni i tuoi guerrieri migliori e ponili contro noi due in un confronto in mischia, così avrai modo di valutare di persona il grado della nostra forza.

Capisco i tuoi dubbi: siete abituati a valutare le capacità e non le parole. Forse così avrai gli strumenti per farlo".

Modificato da Ghal Maraz
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Aaron Clarke

Che ne dice, generale? dico sorridendo un poco compiaciuta dell'agonismo dei miei uomini Perché non saggiamo la forza della nostra alleanza? Sono sicuro che dopo potremo discutere della prossima battaglia. Ed intanto, avrò tempo per interfacciarmi con gli altri e calcolare i rischi di uno scontro simile.

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Friedrich Seidel

Ora comprendo la sua freddezza: le nostre promesse sono troppo vaghe per la situazione che devono affrontare. La proposta di Shen e Akai è molto interessante: un duello ci darà tempo di organizzarci con la base e, potenzialmente, di conquistare la fiducia dei Gurahal. Annuisco alle parole dei due, attendendo quindi la risposta del generale. Ma siamo veramente pronti per una battaglia vera e propria?

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"Sta bene, vediamo come vela cavate! Potrebbe anche essere una sorpresa" l'interesse del generale avrà essersi risvegliato. Se non altro vedrà un po' di combattimento, qualche legnata bene assestata. Nel migliore dei casi potreste davvero offrire l'aiuto che cerca...

Akai e Shen si preparano fuori dalla tenda, in uno spiazzo di terra battuta molliccia per l'umidità. Molti guerrieri si assembrano attorno per osservare ciò che sta per accadere. Il generale ne chiama un paio per nome e spiega loro la situazione. Sono grossi, muscolosi e con le lunghe barbe nere arricciate in due punte. Hanno anelli alle orecchie e al naso, e il corpo che spogliano fino alle braghe è segnato da cicatrici e strani tatuaggi serpeggianti. Si parano dinnanzi agli sfidanti, scrocchiandosi le dita con aria sorniona. Entrambi superano i vostri di tutta la testa.

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Harumori "Akai" Ashikaga

Cerco di farmi spiegare bene le regole prima di buttarmi a capofitto nella battaglia. Mi rivolgo direttamente a Shurat: "Dove sono cresciuto io, chi viene sconfitto paga con il sangue...ma possiamo considerarlo solo un allenamento, se volete."

In secondo luogo, osservo i movimenti di questi...barbari. Se sono forti quanto i Gurahal che abbiamo incontrato nel bosco, possiamo affrontarne anche il doppio senza un graffio. "Shen-san, come preferisci combattere? Ne prendiamo uno ciascuno o lottiamo insieme?"

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Shen Yun-Chow

Osservo i nostri avversari con una certa curiosità: ero sicuro avrebbero scelto due bestioni. Le culture marziali meno sofisticate hanno sempre fatto affidamento sulla potenza fisica e sulla intimidazione. 

Comprensibilmente. 

Pongo le mani in posizione di saluto e faccio un inchino, poi rispondo ad Akai: "Penso che riterrebbero più onorevole e veritiero degli scontri uno contro uno. Poniamoci qualche passo distanti tra noi e lasciamo che scelgano loro l'avversario. Se proveranno, invece, ad agire in branco, ristabiliremo l'equilibrio.

Possa il tuo onore sempre manifestarsi nelle tue azioni, Akai", concludo, assumendo una posizione difensiva. 

Modificato da Ghal Maraz
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Friedrich Seidel

Shurat accetta la sfida, che sembra aver colto il suo interesse. Osservo i due avversari e ascolto i "nostri campioni" prepararsi allo scontro, ma sono più interessato al pubblico che alla competizione in sé: conosco le capacità marziali di Shen e Akai, ma non intendo farmi sfuggire questa prima occasione di conoscere la cultura e le tradizioni di questo popolo. 

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Shurat da il segnale, e lo scontro comincia. 

Ciascuno dei due energumeni sceglie un singolo avversario e gli si scaglia contro. Sono fisicamente molto forti, ma non sono rozzi lottatori. C'è una tecnica, che per quanto non sia certo raffinata quanto quella di Shen o di Akai, è di certo qualcosa di interessante. 
Provano fin da subito ad afferrare i vostri combattenti, che sono chiaramente più agili e veloci. Piuttosto che stenderli con pugni o calci cercano di gettarli a terra o abbrancarli per un gomito o un polso. 

Lo scontro sembra più civilizzato e tecnico di quanto previsto. Ma anche così, i due non sono all'altezza del prodigioso comparto marziale della Sezione II. Akai, poi, ha la sua bella che lo sta guardando: come può perdere?

NOTE

Spoiler

I due combattenti escono dallo scontro con un'ammaccatura a testa, ma vittoriosi. Descrivete pure liberamente come volete concludere lo scontro. 

 

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Harumori "Akai" Ashikaga

È divertente. Non dovrebbe esserlo, perché l'onore mi impone di combattere sempre rispettando l'avversario e- no, non stavolta. È un allenamento. Va bene divertirsi, soprattutto con Shen-san al mio fianco. "Mille ancora di queste battaglie" gli sussurro alla fine del combattimento.

Mi avvicino a distanza di due passi dal mio avversario e mi inchino solennemente in silenzio. Poi mi volto sui tacchi verso Shurat e gli dedico un altro gesto di rispetto. Infine mi avvio verso Clarke-sama: "Combatteremo per l'onore della Sezione II ogni volta che ce lo chiederà! Vi prego, Clarke-sama, usate la mia spada più spesso invece delle parole."

Un altro inchino - l'ultimo - e mi ritiro ai fianchi della compagnia, sorridendo ad Aycan nel mentre. Chissà se ha avuto paura per me. Chissà se ha tifato. Chissà se si è innamorata perdutamente. Chissà, chissà...

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Shen Yun-Chow

Gli avversari vogliono un combattimento giusto e onorevole, il che mi rallegra e, soprattutto, presumo ottenga la massima approvazione da Akai. 

Mi sorprende piacevolmente anche che questi bestioni non siano dei bruti che basano tutto sulla stazza e sulla potenza; ne uscirà certo uno scontro più interessante. 

Concedo al mio avversario di scegliere tempo e modo dell'assalto, favorendone anche la tecnica e la modalità: non mi sono mai piaciuti gli scontri in cui devo portare necessariamente il primo colpo e non ho modo di studiare lo stile e la strategia di chi mi si para innanzi.

Il Gurahal pare prediligere un confronto basato su prese e proiezioni, in una specie di incrocio istintivo tra judo e wrestling.

Interessante. Mi piacerebbe allenarmi con loro e capire come siano arrivati a determinare questo stile. Mi ripropongo di chiederglielo. 

Intanto, però, torno a concentrarmi sull'immediato.

Le enormi mani che mi cercano sono dei magli artigliati impreziositi da una gradevole rapidità e, nel tentativo di afferrarmi, un paio di volte mi graffiano le spalle, lasciando probabilmente qualche traccia di sangue e un leggero livido. 

Sorrido, compiaciuto, e tengo la difensiva finché non trovo il giusto spazio: due passi indietro mentre il Gurahal si slancia in avanti, un poco più goffo del solito, e mi creo lo spazio per scivolare entro la sua guardia, afferrandolo al polso e al torso per ruotare il suo corpo, mentre piroetto all'indietro e faccio leva sulla schiena. 

Inserisco la gamba destra e la comprimo sul suo sterno, spezzandogli il fiato e guadagnando l'ultimo slancio che mi serve per scagliarlo lontano. 

Mi auguro di non aver sbagliato i conti, mentre torco la testa e lo osservo andarsi a schiantare a terra, la parte superiore del suo corpo che emette un secco rumore e massaggia scompostamente il terreno nel balletto dell'impatto. Il Gurahal emette un grugnito.

Scatto in piedi dandomi lo slancio con una piroetta delle gambe e mi avvicino a lui, guardando incuriosito se sia in grado di rialzarsi. 

Nessun movimento. 

Essendomi accertato così che il Gurahal abbia esaurito ogni voglia di lottare, lo saluto con un gesto di rispetto e mi porto di fianco ad Akai, parimenti vincitore del suo duello.

"Grazie per la bella sfida", dico solo.

Modificato da Ghal Maraz
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Aaron Clarke 

Sorrido alla vista della nostra piccola, primitiva, dimostrazione di forza: la fisicità dei nostri ospiti mi stava preoccupando, ma oggi la tecnica ha avuto la meglio sui muscoli.

Non ci sarà bisogno di chiederlo di nuovo, Ashikaga, non dopo uno spettacolo simile! ...E non con una guerra incombente aggiungerei, non fosse che i due ragazzi si meritano più incoraggiamento, che ciniche verità. Non vedremo scontri puliti come questo per molto tempo...

Shurat, spero che questa dimostrazione sia stata utile a dimostrarti che le nostre non sono solo parole. Io ed i miei uomini non abbiamo paura di niente, eccetto il destino della nostra comunità. Valuteremo seriamente la tua proposta... Con il tuo permesso, ci accamperemo qui la notte e discuteremo del nostro apporto al prossimo scontro.

Ma prima, vorremmo sapere quanto più possibile della battaglia. Cosa sapete dell'esercito nemico?

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Friedrich Seidel

I due combattenti sono molto capaci e riescono a tenere testa ai nostri campioni, rendendo lo scontro più improntato sulla strategia che sulla forza bruta. Akai e Shen riescono comunque ad avere la meglio, sconfiggendo entrambi gli avversari. Osservo con attenzione la reazione di Shurat, per capire se abbiamo conquistato il suo rispetto o se ci siamo solamente mostrati come dei nemici pericolosi, annuendo poi alle parole del generale. Forse la notte potrebbe essere l'occasione adatta per imparare a conoscere questo popolo. 

Master

Spoiler

Empatia+Percezione per percepire le sensazioni di Shurat e degli altri "spettatori". Ho 3 dadi. 

 

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L'ottima dimostrazione di Shen provoca non poche esclamazioni di interesse e meraviglia tra gli spettatori. Di sicuro li ha conquistati ed ha raccolto il loro interesse. Anche il suo avversario, rialzatosi un po' malamente, sembra soddisfatto. Fa un gran sorriso e poi si va a sedere in prima fila tra coloro che, accosciati, osservano il resto dello scontro.

Perché Akai deve ancora abbattere il suo avversario... e infatti Shurat alza una mano alle richieste di Clarke "Prima voglio vedere l'altro vostro guerriero. Non ha ancora sconfitto il mio campione" 
Ma come per supportare il suo signore nella sua richiesta, Akai coglie l'attimo per scagliare il nemico a terra con una spazzata, colpendolo poi al petto con il taglio della mano. Niente di letale, ma sicuramente un bel colpo. Anche questo energumeno si rialza, dolorante, e sorridendo imita l'inchino di Akai.
"Ah, avete proprio dei grandi guerrieri. Sono soddisfatto dalla vostra dimostrazione! Perciò vi concedo di accamparvi tra di noi, come amici" 

Kho Aycan raggiunge subito Akai per assicurarsi che non sia ferito, ma una volta che la sua preoccupazione viene quietata aiuta anche Shen, pulendogli la leggera ferita sulla spalla. Solo un graffio. 

Tornate per qualche tempo ancora nella sua tenda, dove potete parlare più tranquillamente. Shurat vi spiega in poche parole delle forze nemiche "Hanno dalla loro il vantaggio del numero, come sempre. Possono schierare un numero considerevole di uomini, temo più che doppio rispetto al mio schieramento. Hanno armi da fuoco, e anche in questo caso ne hanno in gran numero. Però non sono grandi guerrieri. Si muovono bene e compiono belle manovre, chiaramente hanno un comandante esperto. Ma i suoi uomini sono pavidi e poco competenti. Credo siano addestrati in poco tempo prima della guerra. Le storie antiche dicono che hanno sempre fatto così, per avere più soldati del nemico. Quello che tempo però è che schierino i Figli di Dio o le Bestie del Tuono. I primi sono guerrieri formidabili che non hanno paura di morire. Le seconde sono costruzioni di metallo con ruote e cannoni"

Friedrich

Spoiler

La dimostrazione di forza e competenza ha attirato l'attenzione dei presenti. Per ora ti paiono molto ben disposti nei vostri confronti. 

 

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Friedrich Seidel

La dimostrazione di forza ha avuto l'effetto che speravamo: ha impressionato i nostri nuovi alleati, facendoci guadagnare il loro rispetto. Seguo quindi Shurat fino alla tenda, dove ci spiega la situazione: i Gurahal fanno uso di coscritti, ma sembrano anche avere degli squadroni d'élite e quelli che sembrerebbero essere dei primitivi corazzati. Non sono un guerriero o uno stratega, quindi non mi intrometteró sui discorsi a proposito della tattica da seguire. Sono però interessato alle forze del nemico: sapete come facciano ad avere questi grandi numeri di armi da fuoco e come siano riusciti ad ottenere le Bestie del Tuono? Chiedo senza troppa speranza di ottenere una risposta chiara, guardando poi Clarke Penso che dovremmo mettere al corrente i nostri compagni a casa. La nostra base si trova nel mezzo, se le nostre previsioni non sono errate, e potrebbero essere interessati a deviare verso di essa. E forse Sarah e Magnus possono trovare qualcosa per eliminare il vantaggio dei Gurahal. 

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Aaron Clarke

Chiaro, Seidel, anche perché avremo bisogno di richiamare parte delle nostre forze per dare una mano... Oltre al fatto, che potremmo provare a mettere mano a qualche gingillo che ho trovato tra le macerie... rispondo a Friedrich riguardo la sua proposta E dimmi, comandante, come fa a sapere che i Guarahl verranno proprio qui? Io sapevo che erano interessati alla giungla... 

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Shen Yun-Chow

"Non aver paura di morire non è coraggio. Ma stupidità. O follia. O disperazione", commento, dopo averci un poco riflettuto. 

"Il guerriero che non teme la morte è quello che sta già abbracciando la morte . Solo che ancora non lo realizza.

Ognuno di noi ha almeno un punto debole. Anche e soprattutto gli "impavidi"".

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"Loro vogliono la giungla e anche tutta la nostra terra. Prima o poi passeranno di qui. Alle nostre spalle c'è l'unico ponte sul Kwal, altrimenti molto difficile da guadare. Tempo fa hanno provato a passare il fiume con le loro macchine, ma il fondo fangoso le ha intrappolate laggiù e la piena mensile le ha trascinate in mare. Verranno da questa parte, ne siamo certi. E noi li fermeremo" risponde il comandante.

Il commento di Shen non passa inosservato "Possono morire, ma non temono nulla. Né il dolore né la morte e dunque sono molto difficili da fermare. Per ucciderne uno dobbiamo sempre perdere tre o quattro dei nostri. Non è mai bello incontrarli in battaglia"

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Harumori "Akai" Ashikaga

L'aria che respiro si impregna della battaglia, sempre più prossima ad ogni parola che Shurat pronuncia in nostra presenza. Stavo aspettando questo momento da quando ho messo piede su questa terra maledetta. Morire non è un problema neanche per me se è per questo, ma le cose sono un po' cambiate da quando abbiamo conosciuto il Collettivo.

Accarezzo l'avambraccio della Aycan e mi avvicino a Clarke, abbastanza da potergli sussurrare: "Nel caso migliore perderemo alcuni Kho, in quello peggiore alcuni coloni. Che questo intervento ci porti onore è cosa certa, ma Shurat-dono potrebbe accordarci qualcos'altro in cambio, magari?"

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