Lothavier Inviato 3 Ottobre 2006 Segnala Inviato 3 Ottobre 2006 io ho giocato a D&D ambientato nell'Antica Grecia un po' di tempo fa, non ti so dire se c'è qualche gdr specifico (non che io sappia), ma sul manuale di Dei e Semidei ci sono anche le divinità greche.. è già qualcosa, soprattutto per gli eventuali chierici
Flogos Inviato 3 Ottobre 2006 Segnala Inviato 3 Ottobre 2006 Infatti è proprio Dei e Semidei che mi ha invogliato ad occuparmene... le razze sono il mio problema principale: vorrei essere abbastanza coerente con la mitologia greca, quindi niente nani, orchi, gnomi, halfling o elfi, o comunque in minima parte. Pensavo a razze più 'greche' come fauni, ciclopi ( se qualcuno a letto l' ultimo numero di Dragon& Dungeons capirà cosa intendo), ninfe, ecc. tra cui far scegliere i giocatori al momento della creazione. E alcune classi andrebbero del tutto eliminate
Kursk Inviato 3 Ottobre 2006 Segnala Inviato 3 Ottobre 2006 Io avevo creato una campagna ambientata nella Roma imperiale... quindi ho un po' di materiale che potrebbe tornarti utile... Perlopiù liste di equipaggiamento, mostri ed incantesimi... Per il resto... Non avrei molto da consigliarti... Comunque se tale materiale ti può interessare te lo posso tranquillamente mandare via mail se mi dai il tuo indirizzo (anche via MP)...
artemis b. marthem Inviato 3 Ottobre 2006 Segnala Inviato 3 Ottobre 2006 -Limita le classi arcane a una cerchia ristretta Le toglierei proprio di netto... In verità, userei le classi generiche (Arcani Rivelati): combattente, esperto e al posto dell'incantatore, il chierico.
Lothavier Inviato 3 Ottobre 2006 Segnala Inviato 3 Ottobre 2006 il mio master aveva eliminato maghi, druidi e altri incantatori, lasciando solo sacerdoti e stregoni, questi ultimi visti come "prescelti" dagli dei, ma penalizzati da un qualche handicap fisico per motivi che adesso non ricordo, ma che all'epoca erano sembrati abbastanza sensati (il nostro aveva mezzo corpo folgorato, e ne incontrammo uno zoppo vicino a Troia) e anche le varie razze.. solo umani, e al massimo qualche mostro mitologico come i minotauri (ovviamente!)
Mad Master Inviato 4 Ottobre 2006 Segnala Inviato 4 Ottobre 2006 L'epoca mitologica in grecia si riferisce alla civiltà micenea o addirittura prima, ben prima dell'invasione dorica dal nord che pose le basi per la civiltà classica molto successiva... Si parla di un epoca che va dal 2° al 1° millennio a.C., in cui le civiltà intorno alla grecia erano molto differenti da quelle di epoca classica e in cui la tecnologia era basata sul bronzo... Di sicuro esistevano già i celti, coi loro druidi e bardi, i quali stavano sviluppando la tecnologia del ferro, delle armature e delle lame... I loro territori comprendevano gran parte dell'europa centro settentrionale, della gallia e delle isole britanniche... Magari da qualche parte c'era qualche superstite dell'antica civilta megalitica che aveva preceduto i celti nel dominio dell'europa nord occidentale... In italia c'erano ancora i Tirreni, antenati degli etruschi e probabili candidati al ruolo di costruttori dei nuraghi in sardegna, quasi dei castelli ante litteram, e molto probabilmente all'origine del mito di Atlantide (la loro civiltà sarebbe stata messa in ginocchio da un mega tsunami partito dalle Eolie, secondo questa teoria)... Esistevano anche numerose tribù di popoli italici sparsi lungo tutta la penisola e nelle grandi isole... La magna grecia non esisteva ancora, così come la quasi totalità delle sue città... Tra i greci e i celti si trovavano i traci (verso il mar nero) e gli illiri (nell'odierna iugoslavia, popoli ben distinti ma molto meno uniti e organizzati... In turchia c'erano gli ittiti, che cercavano di espandersi a spese dei mitanni (mesopotamia e nord est di essa), dei fenici, degli ebrei e degli egiziani... Sulle isole greche c'erano i resti della civiltà minoica, non più influente come un tempo, ma sempre una potenza con cui fare i conti... La tecnologia era molto più indietro rispetto a quella tipica di D&D: se un guerriero indossava armature, ne indossava di leggere, arrivando al massimo a quella di scaglie nelle civiltà mesopotamiche (i re micenei indossavano delle pesanti armature di piastre di bronzo più o meno equivalenti a delle armature di piastre in D&D)... Le tipiche armi erano lance, spade corte e daghe, accompagnate da giavellotti, fionde e archi... Esistevano tutti i tipi di scudi, anche se quasi nessuno di metallo, e il cavallo era usato solo per trainare i carri o gli aratri... Delle classi base solo il monaco e il paladino non sono molto adatte all'ambientazione, e il chierico avrebbe dovuto perdere molta della sua accezione militaresca... Druidi e bardi dovrebbero essere esclusiva dei celti, mentre delle classi base addizionali si potrebbero aggiungere guaritore (magari seguaci di Asclepio), maresciallo (il comandante di eserciti professionista), lama iettatrice (visti più come guerrieri-stregoni capaci di gettare anatemi sui nemici), rodomonte (i guerrieri agili sono sempre esistiti), sciamano degli spiriti (utili per le tribù più barbare e primitive) e scout (anche gli esploratori e le guide sono sempre esistite)... I maghi sono molto presenti nella mitologia antica di qualsiasi popolo, grecia compresa, anche se molto spesso erano donne (esempi famosissimi sono Circe e Medea, le maghe classiche per eccellenza, capaci di potentissimi sortilegi)... Per il resto si tratta solo di adattare l'equipaggiamento, soprattutto mettendo il ferro e l'acciaio alla stregua degli altri materiali rari e preziosi e ricalcolando costo e peso per l'uso comune del bronzo... 1
Berengario Inviato 4 Ottobre 2006 Segnala Inviato 4 Ottobre 2006 Dunque per qunto riguarda le classi purtroppo non conosco arcani rivelati e quindi non ti saprei dire ma sicuramente le classi base di D&D ce le vedrei veramente male anch'io. In alternativa ti suggerirei di recuperare il GdR di Conan D20 che dovrebbe uscire anche in italiano per Lucca. Tutta la meccanica di gioco e le classi sono state rifatte radicalmente e devo dire che si adattano benissimo ad un ambiente come quello della mitologia greca. Tra l'altro il sistema prevede un'unica classe che ha capacità di casting (lo Scholar che credo sarà tradotto come "Dotto" o "Erudito"). Gli incantesimi sono abilità vere e proprie che lo Scholar impara al passaggio di livello e prevedono anche differenti "stili" di casting. Questo simulerebbe benissimo quella che potrebbe essere la magia in epoca mitologica che era molto poco istituzionalizzata (almeno a guardare i racconti). Dei e Semidei li lascerei stare abbastanza, nel senso che le schede delle divinità sono abbastanza inutili e se adotti questo sistema anche le info sui chierici e sui mostri vanno riviste. Nel caso ti consiglierei di tenerlo sostanzialmente come pure punto di riferimento. In aggiunta ti converrebbe andare in una libreria e comprarti una di quelle antologie di mitologia classica. Sono libri molto riassuntivi ma che ti fanno dei rapidi riassunti di tutta la mitologia raccontandoti i principali miti e le principali opere in poche righe. Ideale come consultazione alla masterizzazione. Detto questo però devi decidere una cosa importante: vuoi ambientare la campagna in epoca storica o mitologica? Nel senso che nel primo caso quanto detto da Mad Master dovrebbe essere sicuramente la base di gioco mentre nel secondo caso dovresti guardare meno a quella che era la realtà storica e leggerti di più i miti (ci sono differenze abissali). Insomma si tratta di decidere se vuoi giocare in un'ambientazione stile il film "Troy" oppure stile "Scontro di Titani" (Vecchia gloria degli anni '70 con i mostri animati ancora dal mitico Rambaldi) o una via di mezzo (un buon esempio sarebbe allora il film per la TV "Odissea" con Erman Assante nella parte di Ulisse) Per il livello di tecnologia il Manuale di Conan presenta un elenco di oggetti abbastanza adatto e va solo un po'sfrondato. Ultimo consiglio. Era un'idea elaborata in alcune altre discussioni su questo forum ovvero la possibilità che i PG abbiano in loro sangue divino. Questo si tradurrebbe in una serie di punti (tipo i Fate Point sempre di Conan) che i Pg possono usare per compiere azioni particlari. Ovviamente questi "Punti Divini" saranno recuperabili unicamente a discrezione del Master e solo se il PG si sarà comportato in modo coerente con la divinità da cui discende. Ovvero se uno discende da Ares, signore della guerra sanguinaria e della violenza e usa un Punto per salvare una povera orfanella che sta per essere travolta da un caro da guerra è probabile che il suo divino progenitore non ne sia particolarmente colpito mentre un discendente di Afrodite, ad esempio, che aiutasse due innamorati a fuggire assieme probabilmente otterrebbe in tempi brevi un Punto aggiuntivo
artemis b. marthem Inviato 4 Ottobre 2006 Segnala Inviato 4 Ottobre 2006 Esistevano tutti i tipi di scudi, anche se quasi nessuno di metallo, e il cavallo era usato solo per trainare i carri o gli aratri... Questo è parzialmente vero, perchè qualche popolo (per citarne uno, i Persiani) aveva una forte cavalleria. Delle classi base solo il monaco e il paladino non sono molto adatte all'ambientazione, e il chierico avrebbe dovuto perdere molta della sua accezione militaresca... Druidi e bardi dovrebbero essere esclusiva dei celti, mentre delle classi base addizionali si potrebbero aggiungere guaritore (magari seguaci di Asclepio), maresciallo (il comandante di eserciti professionista), lama iettatrice (visti più come guerrieri-stregoni capaci di gettare anatemi sui nemici), rodomonte (i guerrieri agili sono sempre esistiti), sciamano degli spiriti (utili per le tribù più barbare e primitive) e scout (anche gli esploratori e le guide sono sempre esistite)... I maghi sono molto presenti nella mitologia antica di qualsiasi popolo, grecia compresa, anche se molto spesso erano donne (esempi famosissimi sono Circe e Medea, le maghe classiche per eccellenza, capaci di potentissimi sortilegi)... Non lascerei molta magia. Ridimensionerei molto il druido, più come un chierico della natura (niente forma animale, empatia selvatica o cose così), lascerei il chierico anche se lo farei chierico cenobita (sempre Arcani Rivelati), per il resto metterei le tre classi generiche delle quali parlavo prima.
Nadrim Inviato 6 Ottobre 2006 Segnala Inviato 6 Ottobre 2006 Ciao. Dico la mia: tempo fa giocavamo a LEX ARCANA, ambientato nella Roma imperiale-mitologica. Purtroppo non so chi ora abbia i manuali, ma se ti interessa quella potrebbe essere una base. Un'altro consiglio potrebbe essere quello di andare in una buona biblioteca ( o libreria, ma pure su internet...solo che ritengo quest'ultimo scomodo) e cercare un buon testo sulla mitologi Classica. Troverai testi per le scuole elementari e medie a un prezzo decente e credo siano buoni. Se no basta prendere anche un libro di De Crescenzo. I libri POTREBBERO essere superflui per cose comuni ( Dei, semidei, etc ) ma ti sono molto utili per l'ambientazione: saprai dove erano i vari oracoli ( uno a Delfi, gli altri??) e di quali dei, quali i templi più importanti e i vari luoghi cari agli Dei e perchè,i dies fasti e nefasti, perchè il Pontifex si chiama così e che faceva, feste e baccanali in onore degli dei...tutte cose che potrebbero anche darti idee per le campagne.
Alone Inviato 6 Ottobre 2006 Segnala Inviato 6 Ottobre 2006 Quando abbiamo giocato una "nostra" ambientazione greca il bardo ci era indispensabile. Se qualcuno non cantava le nostre gesta, nessuno ci prestava attenzione.
Sabaudian Inviato 7 Ottobre 2006 Segnala Inviato 7 Ottobre 2006 Tempo fa provai ad organizzare una campagna Nordica su ispirazione di Dei e Semidei... Se decidessi di fare lo stesso per una campagna ellenica cercherei prima di tutto di vedere a quale periodo fare riferimento (non è difficile: Eroi mitici e mostri= 2000 aC circa) a quel punto creerei le limitazioni di equipaggiamento e classi: la panoplia di un guerriero greco, per esempio, era una mezza armatura di bronzo, uno scudo pesante di bronzo, due giavellotti e una spada lunga, talvolta un'ascia. Guerrieri e barbari vanno per la maggiore. Ad un arsenale basato su coltelli associo senza dubbio ladri e nmaghi, gli uni comunissimi per le strade, dotati di pugnali, manganelli, coltelli da lancio, ma raramente di corazze, gli altri rarissimi e presenti quasi esclusivamente nelle chiese insieme ai più comuni chierici. Al culto di Dioniso e Pan si associano i Druidi, equipaggiati il più delle volte solo di pozioni e infusi (spesso alcoolici :mrgreen). I paladini sono insoliti, ma assai presenti, grandi eroi votati al bene... I monaci praticamente inesistenti, come gli psionici. I ranger si vedono bene come cacciatori erranti delle foreste montane, in cerca di una qualche preda mitologica o di straordinaria bellezza, o semplicemente di tirare avanti cacciando. Li vedo bene con armature di pelle ( o peliccia, ma sarebbe da inventare) e arco. Un ranger lo si vede bene, insieme al ladro e al guerriero, nella professione che potrebbe da solo creare campagne: il marinaio o il pirata, già in voga nell'antica grecia. Infine l'immancabile bardo: un cantastorie che non solo cantava le gesta degli antichi eroi o delle leggende a lui contemporanee, ma con i suoi poemi, tutti improvvisati o composti a memoria, istruiva gli ascoltatori su tutto, dal galateo, alla costruzione di zattere, al combattimento , alla caccia o alla cucina.... (per esempio descrivendo un eroe che ripara l'arco rotto insegna di fatto a riparare gli archi. Il bardo è spesso privo di corazza e armato di bastone... Tra tutte la classi di prestigio ce ne vedo particolarmente bene alcune: Il maglio sterminatore, specializzato nella lotta, lo stile di combattimento preferito dai greci antichi, il devoto arcano (da faerun) che concilia i maghi e stregoni con la sacralità, l'emissario divino (sempre Faerun), il musico di guerra, il flagelo dei mari. Decise le limitazioni ai pg, secondo me si ha già fatto il grosso del lavoro di gioco. Bisogna solo decidere se farsi l'ambientazione o usare un'immaginaria Grecia Antica, con la cartina della grecia... Nel primo caso devi lavorare a tutto, storia, geografia, economia, politica... Nel secondo caso studi un po' di storia, epica e geografia per localizzare città importanti e luoghi mitologici, poi apri la strada ai pg... spero di essere stato in qualche modo d'aiuto..
Dr. Randazzo Inviato 13 Novembre 2006 Segnala Inviato 13 Novembre 2006 ho io 1 ambierntazione storica che fa al caso vostro x AD&D 2° edizione però... se ti interessa... puoi provare al topic http://www.dragonslair.it/forum/showthread.php?t=8999 se poi sei interessato te la posso inviare ... è 1 file word... fammi sapere.. ciao
Vincent Laymann Inviato 4 Agosto 2007 Segnala Inviato 4 Agosto 2007 Ciao a tutti! In realtà sono un po' sorpreso: ho usato la funzione di ricerca, convinto che un topic come questo fosse già stato aperto, ma non ho trovato nulla (forse ho sbagliato chiave di ricerca: in tal caso, perdonatemi!). Dunque, stavo sfoglindo il Manuale del Giocatore e sono finito nella pagina dei Talenti, così, un po' per caso ed un po' no. MI sono reso conto che ci sono davvero tantissimi talenti per un Guerriero (che di suo di talenti ne prende a bizzeffe). "Sarebbe carino se facessi un guerriero monoclasse, prima o poi", mi sono detto, ma ho sempre avuto una avversione incredibile per le armature pensati e medie: quelle terribili penalità di armatura alla prova mi hanno sempre disincentivato dal fare il tanker vecchio stile, armato fino ai denti e coperto da un'armatura così pesante da falro sembrare un cassonetto dell'immondizia borchiato. Poi, memore della mia passione per il fumetto di Frank Miller, 300 (che tutti conoscono), mi sono detto: ma un guerriero in stile Spartano (anche se i veri Spartani avevano l'armatura, lo so, ma mi riferisco alla versione Milleriana) in D&D avrebbe un senso? Ovvero: Guerriero Umano, monoclasse, con scudo grande di metallo, lancia e spada corta. Volendo si considerano gli schinieri, i bracciali e le borchie come oggetti che danno un +1 o +2 di Armatura. Si tirano su le caratteristiche di For, Des e Cos e gli si danno tutti i talenti come "Arma Focalizzata", "Attacco con lo Scudo", "Attacco Poderoso" e derivati. Secondo voi funziona? Cioè, regge il confronto, o, quantomeno, si avvicina ad un buon combattente in mischia, o morirà inevitabilmente entro le prime due sessioni? Avrebbe CA 14 (con solo un -2 di penaità alla prova) + la Destrezza. Sarebbe di certo più agile del classico Guerriero ed un pochino più caratterizzato. Se poi si convince il Master ad ambientare una campagna nell'antica Grecia, con Pantheon Greco, saremmo a posto. Consigli/Idee/Opinioni/Suggerimenti/Insulti? Ciao e grazie mille a tutti!
DarKnight Inviato 4 Agosto 2007 Segnala Inviato 4 Agosto 2007 Qui il buon Lothavier prova a creare una classe derivata proprio da 300 http://www.dragonslair.it/forum/showthread.php?t=11313 Qui altre due discussioni interessanti, prova a vedere se ti servono... http://www.dragonslair.it/forum/showthread.php?t=8303 http://www.dragonslair.it/forum/showthread.php?t=7422
Vincent Laymann Inviato 4 Agosto 2007 Segnala Inviato 4 Agosto 2007 Grazie per i link, mi sono stati piuttosto utili per farmi un'idea un po' più focalizzata. Solo che Loth ha creato proprio una nuova clsse, cosa che io speravo di evitare, anche perchè ci sono alcune cosa che non mi convincono troppo. L'idea è che fosse un semplice Guerriero, un po' caratterizzato, piuttosto che un vera e propria nuova classe. E gli altri due link sono un pochino generici. La mia idea era usare solo il Guerriero (biclassare Barbaro mi sembra folle: uno Spartano Caotico? Questa E' Pazzia! No, anzi, QUESTA E' SPARTA!)e dargli di volta in volta i talenti. Solo, non sono sicuro che regga il confronto con un PG più "classico": uno Spartano sarà sempre e comunue al centro dell'azione, e non so se sopravviverà molto, fatto come io pensavo...
Dark_Megres Inviato 6 Agosto 2007 Segnala Inviato 6 Agosto 2007 Sul manuale di MethyrFall esistono gli stupendi talenti di gruppo, come "combattere in falange, arrembaggio, spalla a spalla, ecc...". A mio avviso un guerriero che possieda alcuni di questi talenti, armato di lancia, scudo grande di metallo, corazza di cuoio e spada dovrebbe rendere abbastanza l'idea. Logicamente lo spartano lo vedo con maestria in combattimento e deadly defense, quando è in linea.
Elayne Inviato 6 Agosto 2007 Segnala Inviato 6 Agosto 2007 Nella nostra campagna di 2ed, oramai a livello epico, il Film di Frank Miller ha riscosso notevole successo, questo perché il gruppo segue in generale una divinità della guerra, e ha sotto il suo commando un paese di “soldati nati” (l’esercito è di base di 5° livello). Quindi vedere un manipolo di soldati nel film, espertissimi e un po’ spacconi, che uccidono tutti e tutto in una guerra contro “schiere chiaramente inferiori” (e cioè, qualsiasi schiera che incontrano) è proprio quello che succede nelle guerre/battaglie che facciamo. Perché ti dico tutto questo ? Semplice, perché secondo me tralasci un particolare moooolto importante, e che secondo me è classico di chi non abbia fatto campagne di D&D con guerre (anche giocate). La forza di un battaglione di 300 soldati non è paragonabile alla forza di questi 300 soldati presi singolarmente. Questi 300 soldati presi singolarmente possono anche essere forti, ma non invincibili (come lo potrebbe essere un soldato di 5°/7° Lvl: se ci pensi su, non è niente di eccezionale come guerriero), eppure un discorso di tutt’altra fattura succede se prendi il GRUPPO di questi soldati, insieme. Soprattutto se allenati, esperti, la loro vita votata alla battaglia. Un gruppo di soldati esperti, già di basso livello, ha una morale più alta. Solo questo rende il gruppo 2 volte più efficiente di uno stesso gruppo normale. Perché mentre il gruppo normale farà sbagli di strategia/formazione, l’altro non ne farà (o ne farà pochi), e userà a proprio vantaggio ogni apertura in quel senso (questo fa in modo di rendere più debole lo schieramento nemico: uno schieramento è “forte” quando ogni membro è appunto protetto dagli altri suoi compagni, ma se questo viene a mancare, allora da “schieramento” diventa sempre più “mischia caotica”, e in quest’ultima, un colpo alle spalle che non hai visto arrivare è molto più probabile, ed è cosi che muoiono la maggior parte dei soldati). La morale alta poi permette al gruppo di soldati esperti di rimanere in formazione, e quindi vincere, molto più a lungo degli altri (che si sfaldano, perdono coesione, e quindi diventano un bersaglio facile). E qui, stiamo parlando di scontro tra 2 gruppi di pari livello! Ora, prendi i spartani. Loro hanno un esperienza ancora più spinta, quindi morale più alta, e hanno dalla loro parte anche “livelli” in più, indubbiamente. Non c’è bisogno di altro per giustificare il fatto che siano/erano cosi letali in battaglia. Questo perché un gruppo di soldati, in battaglia, di livello elevato, ha anche la facoltà di usare al meglio il gap di livello. A livello di efficienza di combattimento, questo si vede subito: sono molto più letali, e quindi nella battaglia, si vede subito e rapidamente che “aria tira” per l’altro schieramento (il che forzerà rapidamente tiri di morale per l’altro gruppo… nel caso dove l’abisso è chiaro, il check di morale si potrebbe fare subito, come è successo nel primo scontro in 300, infatti: se a morire sono solo quelli di un schieramento, e in modo rapido, allora non sembra di andare in battaglia, sembra di andare soltanto dal macellaio, all’inferno, e nessuno vuole morire) A livello di resilienza, è anche questo limpido: un guerriero ferito, di livello standard, o muore sul colpo, o comunque viene tagliato fuori nel 70% dei casi del combattimento. Un guerriero di 5°/7°, non solo può subire alcune ferite e non battere ciglio, ma può anche decidere di lasciare il posto ad un guerriero “sano” alle sue spalle. In D&D, questo è ancora più letale, visto che questo guerriero ferito potrebbe essere curato da sacerdoti tranquillamente al campo base per poi tornare in mischia. Insomma, di base, il combattere in formazione, con ognuno con tanti PF, permette di non morire quasi mai (o almeno, di non avere perdite per un luuuungo periodo di tempo, e durante questo, l’altro schieramento farà tiri di morale a manetta, e quindi, perderà la battaglia, anche se ha fatto un ingente quantità di danni – ahimè per loro, nessuno dei quali fatali -). Non c’è quindi, per me, bisogno di considerare cose speciali per i spartani (o un guerriero simile). Il loro livello singolo + morale elite in battaglia giustificavano ampiamente il risultato. È da considerare poi che ad aggiungere alla loro efficacia c’era anche l’arma usata, simile ad una lancia (e quindi, anche se erano in 20 in prima linea, erano il doppio a combattere ogni volta). Un vero massacro.
Dark_Megres Inviato 6 Agosto 2007 Segnala Inviato 6 Agosto 2007 Nella nostra campagna di 2ed, oramai a livello epico, il Film di Frank Miller ha riscosso notevole successo, questo perché il gruppo segue in generale una divinità della guerra, e ha sotto il suo commando un paese di “soldati nati” (l’esercito è di base di 5° livello). Quindi vedere un manipolo di soldati nel film, espertissimi e un po’ spacconi, che uccidono tutti e tutto in una guerra contro “schiere chiaramente inferiori” (e cioè, qualsiasi schiera che incontrano) è proprio quello che succede nelle guerre/battaglie che facciamo. Perché ti dico tutto questo ? Semplice, perché secondo me tralasci un particolare moooolto importante, e che secondo me è classico di chi non abbia fatto campagne di D&D con guerre (anche giocate). La forza di un battaglione di 300 soldati non è paragonabile alla forza di questi 300 soldati presi singolarmente. Questi 300 soldati presi singolarmente possono anche essere forti, ma non invincibili (come lo potrebbe essere un soldato di 5°/7° Lvl: se ci pensi su, non è niente di eccezionale come guerriero), eppure un discorso di tutt’altra fattura succede se prendi il GRUPPO di questi soldati, insieme. Soprattutto se allenati, esperti, la loro vita votata alla battaglia. Un gruppo di soldati esperti, già di basso livello, ha una morale più alta. Solo questo rende il gruppo 2 volte più efficiente di uno stesso gruppo normale. Perché mentre il gruppo normale farà sbagli di strategia/formazione, l’altro non ne farà (o ne farà pochi), e userà a proprio vantaggio ogni apertura in quel senso (questo fa in modo di rendere più debole lo schieramento nemico: uno schieramento è “forte” quando ogni membro è appunto protetto dagli altri suoi compagni, ma se questo viene a mancare, allora da “schieramento” diventa sempre più “mischia caotica”, e in quest’ultima, un colpo alle spalle che non hai visto arrivare è molto più probabile, ed è cosi che muoiono la maggior parte dei soldati). La morale alta poi permette al gruppo di soldati esperti di rimanere in formazione, e quindi vincere, molto più a lungo degli altri (che si sfaldano, perdono coesione, e quindi diventano un bersaglio facile). E qui, stiamo parlando di scontro tra 2 gruppi di pari livello! Ora, prendi i spartani. Loro hanno un esperienza ancora più spinta, quindi morale più alta, e hanno dalla loro parte anche “livelli” in più, indubbiamente. Non c’è bisogno di altro per giustificare il fatto che siano/erano cosi letali in battaglia. Questo perché un gruppo di soldati, in battaglia, di livello elevato, ha anche la facoltà di usare al meglio il gap di livello. A livello di efficienza di combattimento, questo si vede subito: sono molto più letali, e quindi nella battaglia, si vede subito e rapidamente che “aria tira” per l’altro schieramento (il che forzerà rapidamente tiri di morale per l’altro gruppo… nel caso dove l’abisso è chiaro, il check di morale si potrebbe fare subito, come è successo nel primo scontro in 300, infatti: se a morire sono solo quelli di un schieramento, e in modo rapido, allora non sembra di andare in battaglia, sembra di andare soltanto dal macellaio, all’inferno, e nessuno vuole morire) A livello di resilienza, è anche questo limpido: un guerriero ferito, di livello standard, o muore sul colpo, o comunque viene tagliato fuori nel 70% dei casi del combattimento. Un guerriero di 5°/7°, non solo può subire alcune ferite e non battere ciglio, ma può anche decidere di lasciare il posto ad un guerriero “sano” alle sue spalle. In D&D, questo è ancora più letale, visto che questo guerriero ferito potrebbe essere curato da sacerdoti tranquillamente al campo base per poi tornare in mischia. Insomma, di base, il combattere in formazione, con ognuno con tanti PF, permette di non morire quasi mai (o almeno, di non avere perdite per un luuuungo periodo di tempo, e durante questo, l’altro schieramento farà tiri di morale a manetta, e quindi, perderà la battaglia, anche se ha fatto un ingente quantità di danni – ahimè per loro, nessuno dei quali fatali -). Non c’è quindi, per me, bisogno di considerare cose speciali per i spartani (o un guerriero simile). Il loro livello singolo + morale elite in battaglia giustificavano ampiamente il risultato. È da considerare poi che ad aggiungere alla loro efficacia c’era anche l’arma usata, simile ad una lancia (e quindi, anche se erano in 20 in prima linea, erano il doppio a combattere ogni volta). Un vero massacro. Sono del tutto d'accordo (tanto che la costruzione da me suggerita esigeva più o meno 5-6 livelli da guerriero), tranne che per una cosa. Il mancato parallelismo tra efficenza dell'1\efficenza del gruppo. In D&D un esercito di trecento soldati di 5° può sbaragliare facilmente millecinquecento soldati di 1° come un solo guerriero di 5° può sbaragliare facilmente cinque soldati di 1°. Quando esiste un gap di livello si sente in piccola scala come in grande scala (con alcune sensibili variazioni, ovviamente), soprattutto se la differenza è tra un pg di medio livello e un pg di 1°.
Elayne Inviato 6 Agosto 2007 Segnala Inviato 6 Agosto 2007 Sono del tutto d'accordo (tanto che la costruzione da me suggerita esigeva più o meno 5-6 livelli da guerriero), tranne che per una cosa. Il mancato parallelismo tra efficenza dell'1\efficenza del gruppo. In D&D un esercito di trecento soldati di 5° può sbaragliare facilmente millecinquecento soldati di 1° come un solo guerriero di 5° può sbaragliare facilmente cinque soldati di 1°. Quando esiste un gap di livello si sente in piccola scala come in grande scala (con alcune sensibili variazioni, ovviamente), soprattutto se la differenza è tra un pg di medio livello e un pg di 1°. Chiaro, ma questo gap aumenta esponenzialmente in battaglia. Un guerriero da solo può sempre farsi sopraffare dal numero. Un battaglione no (anche accerchiato, si difende molto meglio di chi l'attacca, quindi non c'è sopraffazione). Devo ammettere che non sono ancora riuscito a capire fino a che punto l'equilibrio di forze è spostato... Insomma, un guerriero di 5° quanti guerrieri di 1° vale (= può uccidere prima di morire) ? a questo c'è una risposta, suppongo... Ma in battaglia, non sono ancora riuscito a capire qual'è il rapporto tra formazioni di questo livello. Ogni volta mi dico "ma si... vedrai che con 4 vs 1 anche l'esercito esperto avrà difficoltà" per poi puntualmente vedere il solito risultato: 0 perdite (o quasi) per l'esercito esperto... Va a finire che una volta mi stufferò e farò un 100 vs 1, e i miei giocatori mi odieranno.
Vincent Laymann Inviato 6 Agosto 2007 Segnala Inviato 6 Agosto 2007 Quanto dite è giustissimo, Elayne e Megres, e di erto merita un discorso più approfondito, che spero prosegua direttamente in questo topic. Tuttavia, vorrei spostare un attimo l'attenzione ad un piccolo particolare: come dite, se dovessimo costruire un esercito (anche piccolo) di Guerrieri con tutti i bei talenti del Comnplete Warrior avremmo di certo qualcosa di devastante. Una falange invincibile, che travolge tutto ciò che inconra e che, grazie alle lance, può facilmente assorbire l'impatto della cavalleria nemica senza subire perdite. Ora, quesllo che mi premeva era una cosa diversa: se in un gruppo di mettesse uno, o al massimo due di qesti guerrieri, che ne verrebbe fuori? Prendiamola proprio con le pinze, come cosa: diciamo che costruiamo un nuovo PG: Guerriero Umano di primo livello. Le caratteristiche le metiamo, ovviamente, tutte in funzione della mischia, ma non scendiamo sotto i 10 con le altre: FOR 16 DES 14 COS 14 INT 10 SAG 10 CAR 10 Diciamo che lo si fa così, come personaggio. Magari potremmo alzare ancora la Costituzione, ma non facciamo cose fortissime in partenza. Gli diamo Attacco Poderoso, Arma Focalizzata (Lancia Corta), e Combattere in Falange (se lo può già prendere: purtroppo non ho con me il Perfetto Cobattente; altrimenti gli diamo qualcosa tpo Attacco con lo Scudo Migliorato). In un gruppo di giocatri magari un po' numeroso (tipo 5 o 6, se si riesce) ne si mette due, o, se proprio si vuole tirare la cosa, anche tre. Il resto del gruppo? Un Ladro, un Chierico e un Incantatore. Ora, abbiamo un gruppo con una prima linea che trvoo sia davvero ottima, ma il pdilemma che io mi ponevo è: visto che spesso, come in un Dungeon, i Guerrieri non avranno il tempo o lo spazio fisico di piazzarsi in falange, questo Guerriero, da solo, o comunque nelle condizioni ardue in cui si troverà ad operare, ha vita breve o no? Fatto come dicevo io (con Scudo Pesante di Metallo, Armatura di Cuoio - o qualcosa che ne faccia le veci, come, ad esempio, una combinazione schinieri, braccali ed elmo - e +2 dato dall Destrezza), la sua CA sarebbe 16. Fa 1d6 danni, +3 d Forza, e colpisce avversari a 6 metri di distanza. Insomma... regge? Come PG, intendo, non come PNG alleato ai PG che si trova sempre con 20 compagni già pronti per la battaglia.
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