Vai al contenuto

Messaggio consigliato

Inviata

Salve a tutti.

Mi è venuto un dubbio in merito a tale voto descritto appositamente nel libro delle imprese eroiche. Un amico ha creato il suo Pg Monaco ed ha preso anche l'archetipo "Santo" (Sempre nel suddetto libro). Ora, con il voto di pace non si possono infliggere danni letali agli umanoidi, fin qui ci siamo.

Le domande sono 2:

1) Se ad esempio in un combattimento il Monaco colpisce un soggetto qualsiasi, questi vada in negativo con i danni non letali quindi inizia a subirli realmente (Esempio: Il monaco colpisce infliggendo 10 danni non letali ad un soggetto al quale ne rimanevano soltanto 2, i restanti 8 da regola sono letali...), ha violato il suo voto? Bisogna interpretarlo quindi con il reale timore di infliggere danni reali?

2) Il santo ha una capacità che, a contatto con un Pg malvagio infligge danni (1d8). Bene, se ha il voto di pace come la mettiamo?

Grazie in anticipo per le risposte!


Inviato

1) Se ad esempio in un combattimento il Monaco colpisce un soggetto qualsiasi, questi vada in negativo con i danni non letali quindi inizia a subirli realmente

I danni non letali non vanno sottratti ai pf ma bensì partano da zero e salgano fino all'infinito. Quando superano i pf svieni ma ulteriori danni non letali si cumulano restando non letali.

2) Il santo ha una capacità che, a contatto con un Pg malvagio infligge danni (1d8). Bene, se ha il voto di pace come la mettiamo?

Il santo non necessariamente ha voto di pace e se anche ce lo ha può usare quel potere contro altri tipi di creature che può ferire.

Inviato

Ho controllato i danni non letali, hai perfettamente ragione (anche se mi sembra un po' assurda come regola, potenzialmente potrei catturare una persona ed infliggere 9 milioni di danni non letali tenendolo prigioniero per mesi...).

Per il secondo punto invece continuo ad essere scettico, nella fattispecie il santo in questione ha anche come talento il voto di pace ed ovviamente il voto di non violenza, prerequisito per ottenere il primo. Ma nella descrizione c'è addirittura l'esempio che un Pg dotato di tale talento è solito bere da un filtro l'acqua per non ingerire accidentalmente insetti causandogli danni... Non vedo come sia possibile che al suo tocco accetti di infliggere danni ai malvagi. Lui apprezza la vita, odia il dolore, il far soffrire qualsiasi creatura vivente, questa capacità è contro la sua stessa natura.

A mio avviso un santo non può prendere questi voti...

Inviato

[quote name='J

A mio avviso un santo non può prendere questi voti...[/quote']

Non è che non può. Può a tutti gli effetti, poi sta a lui scervellarsi per non violare il voto. Alla peggio direi che può prenderlo e gli sarà difficilissimo non violarlo, ma avere l'effettiva capacità di fare danno non ti impedisce di prendere il voto.

Anche un umano possiede la capacità di fare danno, prendere il voto vuol dire utilizzare il proprio discernimento per evitare di farne.

Inviato

Caro Jeggred, nei casi in come quello della seconda domanda io generalmente butto le regole dalla finestra e uso la regola delle regole: pensare con la propria testa. Premetto che non ho il manuale da te utilizzato, ma ecco come vedo la faccenda... il voto del della pace impedisce al monaco di infliggere VOLONTARIAMENTE danni letali ad un umanoide, mentre l'archetipo Santo infligge danni alle creature malvage...secondo me le due cose non sono in contrasto. Mi spiego: i danni inflitti dall'archetipo io li considererei come una capacità straordinaria del monaco sempre attiva e di conseguenza non controllabile dallo stesso. In fin dei conti nel mondo di gioco non è stato il monaco a scegliere di essere santo (invece ha scelto di non infliggere danni) e non può farci niente se una creatura malvagia si fa del male quando viene toccata dal monaco. Quel 1d8 non sono danni inflitti volontariamente dal monaco e quindi non contrastano il suo voto. L'unica cosa che il monaco può fare è evitare di colpire le creature malvagie, ma non è una scelta conveniente :lol:

Inviato

Caro Jeggred, nei casi in come quello della seconda domanda io generalmente butto le regole dalla finestra e uso la regola delle regole: pensare con la propria testa. Premetto che non ho il manuale da te utilizzato, ma ecco come vedo la faccenda... il voto del della pace impedisce al monaco di infliggere VOLONTARIAMENTE danni letali ad un umanoide, mentre l'archetipo Santo infligge danni alle creature malvage...secondo me le due cose non sono in contrasto. Mi spiego: i danni inflitti dall'archetipo io li considererei come una capacità straordinaria del monaco sempre attiva e di conseguenza non controllabile dallo stesso. In fin dei conti nel mondo di gioco non è stato il monaco a scegliere di essere santo (invece ha scelto di non infliggere danni) e non può farci niente se una creatura malvagia si fa del male quando viene toccata dal monaco. Quel 1d8 non sono danni inflitti volontariamente dal monaco e quindi non contrastano il suo voto. L'unica cosa che il monaco può fare è evitare di colpire le creature malvagie, ma non è una scelta conveniente :lol:

E no,buon Delcaran, il tuo ragionamento ha una pecca.

Allora, concordo con te parzialmente riguardo al gettare i manuali, in questo caso bisogna interpretarlo, è un qualcosa di non previsto o quantomeno di insolito.

Sono un monaco che ho scelto e selezionato come stile di vita la non violenza e la pace (Rispettivi talenti...), non infliggo sofferenze fisiche in generale, al limite uso la violenza per "stordire" e consegnare alla giustizia (e sia ben chiaro che non accetto la pena di morte! Ma questo è un altro discorso) i malfattori. In fondo però anche loro non meritano di soffrire fisicamente.

Poi però divengo santo. Ed allora dovrò stare attento a non toccare nessuno, altrimenti faccio danni, è contro al mio modo di intendere la vita. Io non dispenso sofferenza in alcun modo!

Prima mi son espresso male, si può diventare con tali voti santo, ma non si può usare la capacità speciale contro i malvagi, o meglio, la si può usare ma se si producono danni si perde il talento.

La pecca del ragionamento, Delcaram, è quando dici che il danno non è dipendente dalla volontà del monaco, lui sa di far male e dovrebbe odiare questa caratteristica limitandola, magari coprendosi con delle bende per non toccare nessuno.

Altrimenti io mi metto voto di castità, poi però se ho una capacità speciale che attira tutte le donne verso di me io non posso sottrarmi... Non dipende dalla mia volontà:eek:

In fondo è un santo e ligio al dovere.

Io la vedo così, ovviamente accetto qualsiasi punto di vista, discutere fa sempre bene! ;-)

  • Amministratore
Inviato

E no,buon Delcaran, il tuo ragionamento ha una pecca.

Allora, concordo con te parzialmente riguardo al gettare i manuali, in questo caso bisogna interpretarlo, è un qualcosa di non previsto o quantomeno di insolito.

Sono un monaco che ho scelto e selezionato come stile di vita la non violenza e la pace (Rispettivi talenti...), non infliggo sofferenze fisiche in generale, al limite uso la violenza per "stordire" e consegnare alla giustizia (e sia ben chiaro che non accetto la pena di morte! Ma questo è un altro discorso) i malfattori. In fondo però anche loro non meritano di soffrire fisicamente.

Poi però divengo santo. Ed allora dovrò stare attento a non toccare nessuno, altrimenti faccio danni, è contro al mio modo di intendere la vita. Io non dispenso sofferenza in alcun modo!

Prima mi son espresso male, si può diventare con tali voti santo, ma non si può usare la capacità speciale contro i malvagi, o meglio, la si può usare ma se si producono danni si perde il talento.

La pecca del ragionamento, Delcaram, è quando dici che il danno non è dipendente dalla volontà del monaco, lui sa di far male e dovrebbe odiare questa caratteristica limitandola, magari coprendosi con delle bende per non toccare nessuno.

Altrimenti io mi metto voto di castità, poi però se ho una capacità speciale che attira tutte le donne verso di me io non posso sottrarmi... Non dipende dalla mia volontà:eek:

In fondo è un santo e ligio al dovere.

Io la vedo così, ovviamente accetto qualsiasi punto di vista, discutere fa sempre bene! ;-)

Da questo tuo post si evince che, in fondo, le due capacità non sono in contraddizione: un santo con i voti di nonviolenza e di pace, sapendo che il suo tocco danneggia i malvagi, ha un'unica strada da seguire, e cioè non alzare mai la mano su nessuno ;-)

Il Book of Exalted Deeds è molto, molto vincolante...

Inviato

pecca del ragionamento, è quando dici che il danno non è dipendente dalla volontà del monaco, lui sa di far male e dovrebbe odiare questa caratteristica limitandola, magari coprendosi con delle bende per non toccare nessuno.

Altrimenti io mi metto voto di castità, poi però se ho una capacità speciale che attira tutte le donne verso di me io non posso sottrarmi... Non dipende dalla mia volontà:eek:

In fondo è un santo e ligio al dovere.

Un'argomentazione eccellente che riconosco essere completamente vera (soprattutto con lesempio calzante :-p).

Quindi concludendo risulta che i due talenti non sono in contraddizione, ma il santo deve in qualche modo evitare di arrecare danno alle creature malvagie...

Inviato

visto che è un danno che si fa con attacchi in mischia, non è possibile usare la capacità del monaco di trasformare i danni in non letali? infatti il voto di pace permette i danni non letali.

Se non è specificato nella descrizione della capacità del santo no, perché il monaco può decidere di rendere non letali solo i danni inflitti con il colpo senz'armi.

  • Mi piace 1

Crea un account o accedi per commentare

Devi essere un utente registrato per poter lasciare un commento

Crea un account

Crea un nuovo account e registrati nella nostra comunità. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Hai già un account? Accedi qui.
 

Accedi ora
×
×
  • Crea nuovo...