Non vi è nulla da temere se non il fallimento - TdG

[Ghal Maraz]

Il Vagabondo

"Sono certo che sbaglieremo in ogni modo. Una trappola è e una trappola resta. La distanza è poca, ma il tempo di percorrerla può facilmente significare la morte dei vostri Marine. Sappiamo già che o dopo toccherà a noi, o verremo incolpati delle loro morti", faccio presente, gelido. 

"Un agguato che è diventato un altro agguato".

[Ian Morgenvelt]

Dana Vervun 

Chiunque l'abbia attivato ha notato il nostro arrivo e ne era probabilmente al corrente. Penso che dovremmo cercare i Marine: dobbiamo riunirci e affrontare questo cospiratore, chiunque esso sia. 

[Cronos89]

BN
sperando che siano ancora vivi e non ci sparino a vista

[Ghal Maraz]

Il Vagabondo

"Se comunque perdiamo altro tempo a decidere, è probabile che muoiano tutti ugualmente", dico, senza una briciola di ironia, mentre imbraccio il fucile. 

"De Plano?".

[Zellos]

Ach’eron de Plano

Rimasto in silenzio pure troppo, sono pensieroso.

<<Andiamo dagli astartes: avete ragione, fermare per poi dover comunicare che sono morti non servirà a nulla.>>

[Pippomaster92]

Vi preparate ed entrate nella miniera abbandonata. 
Il corridoio è breve e largo, e termina quasi subito con un montacarichi pensato per trasportare oggetti pesanti e minatori, macchinari di grandi dimensioni: ora il piano elevatore è in fondo al pozzo, che si allarga dinanzi a voi come una grande bocca oscura, un pozzo colmo di chissà quali orrori. 

Prima che possiate richiamare il montacarichi a voi, il macchinario si attiva da solo e comincia a risalire il pozzo verso la vostra postazione. 
L'eldar si rende conto che non sono coinvolti spettri o poteri psichici: ci sono diverse telecamere di sorveglianza che si muovono, nascoste nel buio della volta di roccia. Qualcuno vi sta osservando, e la miniera non è abbandonata come sembrava inizialmente. 

Però non vi resta che salire sul montacarichi e scendere nelle profondità del pianeta, perché non c'è altra via. Vi preparate al peggio, armi in mano, ma arrivati alla prima fermata non c'è nessuno ad attendervi. Non c'è un agguato preparato per voi. Non ci sono segni di vita... o di morte, se è per questo. 
La piattaforma si ferma dinanzi ad un tunnel largo, sgombro, e sul fondo intravedete le luci di qualche scavo di grandi dimensioni, e altri corridoi che diramano dal primo. 
La piattaforma riprende lentamente a scendere. Fate ancora in tempo a balzare su questo piano, ma avete pochi istanti per decidere. 

DM

Spoiler

Check-point a mezzogiorno di domani!

 

[Ghal Maraz]

Il Vagabondo

"Scendiamo? Non mi piace l'idea di lasciare tutta la scelta a loro, di chiunque si tratti", dico, sollecitando i miei compagni a muoversi. 

[Plettro]

Hyde Maztikazkiene

Forza Zorella! Zalta! incitò l'orko: avrebbe voluto seguire il vagabondo, ma non poteva abbandonare la sua protetta.

[Ian Morgenvelt]

Dana Vervun

La miniera è spettrale, a maggior ragione quando ci rendiamo conto che qualcuno ci sta osservando. Prendo il montacarichi con il requiem stretto in mano, calmandomi ripercorrendo le istoriazioni sul manico. 
Faccio un cenno d'assenso ai due xeno e salto giù dal montacarichi, aiutando quindi gli altri a scendere. Chi ci sta manovrando? E come può avere un potere tale da non temere una squadra di Angeli della Morte?

[Zellos]

Ach’eron de Plano

<<L’idea di essere manovrato in tal guisa inizia ad irritarmi. Concordo con voi, scendiamo.>> dico mentre con un impulso mentale comando di scattare ai servomeccanismi delle gambe della mia armatura. 

 

[Pippomaster92]

Scendete dal montacarichi ed esso continua a scendere per un po'... poi si blocca e risale fermandosi al vostro piano. In attesa, forse. 

Cauti e guardinghi percorrete il corridoio fino allo slargo illuminato. Qui non ci sono tracce di lavori recenti, né di scontri armati. Polvere rossiccia (e la più prosaica polvere grigiastra) copre ogni cosa. Il pavimento, la strumentazione. I condotti dell'areazione. 

Arrivati in fondo trovate un enorme pozzo che scende largo e con un camminamento a spirale, più un secondo montacarichi incassato nella parete.
Lo scavo ha i chiari segni di scavi secondari, in cerca di metallo. Ma non sono gallerie lunghe, terminano tutte dopo pochi metri. Poi qualcosa coglie la vostra attenzione, o meglio i sensi superiori dei due xeno. 

C'è qualcosa in una piccola cabina-stazione di controllo incassata nel muro, accessibile da una porta aperta. Oltre il piccolo vetro antischegge vedete i resti di un servitore. Un addetto alle comunicazioni, sembrerebbe. Gli hanno staccato le braccia e le gambe meccaniche, lasciando il busto e la testa organici, e incassato in una presa nel petto ha una cartuccia dati. 

Dietro alla sua sedia si trova una porta chiusa, che conduce forse ad altri ambienti di servizio e lavoro. 

Nota

Spoiler

Per ricapitolare, potete:
- Scendere col primo montacarichi. 
- Provare il secondo montacarichi
- Scendere fino in fondo allo scavo
- Finire di esplorare il piano e la zona di servizio che si diparte dopo la cabina di controllo. 

 

[Ghal Maraz]

Il Vagabondo

"Una vale l'altra. Vogliamo capire perché hanno trattato con tanto amore l'uomo macchina?", propongo, puntando istintivamente l'arma in direzione del servitore deturpato. 

[Zellos]

Ach’eron de Plano

<<Finiamo di esplorare questo pieno. E direi che una preghiera per il servitore non sarebbe male, è con me, sorella?>> dico mentre mi avvicino un poco, estraendo un rosario che inizio già a sgranellare.

[Ian Morgenvelt]

Dana Vervun

Cammino silenziosa per il corridoio, reso ancora più inquietante dallo stato di incuria. Arriviamo infine ad una stazione di controllo, dove troviamo un servitore, vittima di un terribile destino. Non si tratta certamente dell'opera di un semplice predatore. Dico guardando contrita il cadavere, parlando poi a BN. Adepto di Marte, potrebbe analizzare la scheda dati? Forse può darci qualche indizio sulla situazione. Annuisco quindi alla proposta di Ach'eron, prendendo il rosario che porto al collo per iniziare a pronunciare delle litanie funebri. 

[Pippomaster92]

BN riconosce quasi subito il sistema, sebbene vetusto. La scheda è impostata per essere premuta all'interno del petto del servitore, in modo che vada ad inserirsi tra i suoi circuiti vocali, bypassandoli e attivando una routine vocale. In pratica, un messaggio. Fino al 34° millennio erano molto utilizzati per consentire ai servitori di parlare linguaggi diversi, o per fornirli di un messaggio lungo e impostato. Poi sono caduti in disuso con il deterioramento della tecnologia. 

[Ghal Maraz]

Il Vagabondo

"Possiamo ancora sentirlo, dunque?", chiedo all'uomo-macchina imperiale. 

[Ian Morgenvelt]

Dana Vervun

Un sistema di comunicazione in disuso... Spero solo che non sia un segno di ciò che penso. Mentre BN continua ad analizzare la scheda provo a cercare dei segni dell'intervento del Nemico.

Master

Spoiler

Non so se possa servire Religione o Arcana, ho +3 ad entrambe. Uso Guida per aumentare il tiro di 1d4.

 

[Plettro]

Hyde Maztikazkiene

L'orko cominciò, pigramente, a controllare la scena del "delitto". Non che avesse particolare interesse nello scoprire qualcosa di più sull'uomo-macchina senza nome, ma sperava di trovare tracce di chi gli aveva fatto questo... In modo da trovarlo e zpakkarlo.

Spoiler

+5 Investigation

 

[Zellos]

Ach’eron de Plano

<<Concordo sul sentirlo. Sperando non sia qualcosa lasciato come “trappola”.>> dico con già la mezza intenzione di abbassare pesantemente l’audio dell’elmetto.

[Pippomaster92]

Prima di attivare il messaggio lasciate che Dana e Hyde lo controllino. Ma la prima non trova tracce di empietà, e l'innato senso tecnologico dell'orko non gli fa notare nulla di fuori posto. E lui sarebbe piuttosto certo di poter trovare ogni bomba o razzo o mizzile nascosto nel corpo del servitore. 

Così BN spinge il messaggio dentro il petto del servitore meccanico. Parte una voce meccanica, quella del corpo davanti a voi. Priva di emozioni, ripete le parole senza inflessione e senza pause. Dopo qualche istante però BN capisce una cosa: il messaggio non è registrato, ma in diretta! Con un vecchio sistema ormai desueto e dimenticato, infilare la cassetta nel servitore ha stabilito un collegamento a distanza con qualcuno!!
"Avete con voi ciò che vi era stato richiesto lasciatelo nel montacarichi e lasciate il pianeta altrimenti le ripercussioni saranno nocive a voi tutti gli Astartes hanno già compiuto la loro scelta in totale libertà di giudizio e hanno scelto il loro destino voi avete il libero arbitrio che vi salverà se sceglierete la via della saggezza"