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Inviata

All'inferno sono trascorsi numerosi millenni da quando Lucifero è caduto dall'Alto, insieme agli ex-angeli, ora trasformati in orrendi demoni dalla loro bramosia. Di lui non si ha traccia e il governo è affidato al legittimo reggente, il principe Belzebù, che governa la capitale Dis. Oltre a lui spicca il gran demone Sargatanas che governa Adamantirax, seconda città del regno; ma mentre Belzebù è ancora in preda alla superbia e governa nell'intento di creare la più grande città di sempre, ancorché terrificante e corrotta, per dimostrare che non ha bisogno del Paradiso, Sargatanas invece è conscio della loro presunzione e del fatto che è stato vittima dell'affascinante retorica di Lucifero. Governa quindi con ferocia, ma al solo scopo di realizzare una soluzione dignitosa.

Col passare del tempo Sargatanas arriva però alla conclusione che per quante terre possa conquistare, e per quanti dannati possa possedere, nulla lo potrà mai ripagare di quello che ha perso, si rende conto che non esiterebbe a distruggere tutto quello che ha creato nei millenni "solo per poter rivedere per un momento il viso di Lui".

Ancorchè vittima di pesanti dubbi, primo fra tutti quello di star peccando di presunzione, esattamente così come fece Lucifero prima della sua caduta, intraprende la più grande guerra sia mai stata condotta all'inferno, direttamente contro Belzebù, animato solo da una flebile speranza, che dall'Alto possano vederlo, che si rendano conto che lui è pronto ad annientarsi per rinnegare gli sbagli del passato, e magari possano nuovamente accettarlo tra loro.

Non so quanto il romanzo sia rispettoso delle tesi della teologia cristiana ufficiale, quello che più mi ha colpito ed emozionato è la ricerca della bellezza da parte del protagonista, il demone Sargatanas, pure nel contesto più corrotto e decrepito che possa esistere, mi ha dato la certezza che non è mai troppo tardi per cambiare, per ricominciare a essere uomini.

Voto: 5/5

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Inviato
21 ore fa, MadLuke ha scritto:

Non so quanto il romanzo sia rispettoso delle tesi della teologia cristiana ufficiale

Credo non molto... ma credo anche che la cosa sia del tutto irrilevante, in relazione alla trama dell'opera.

21 ore fa, MadLuke ha scritto:

quello che più mi ha colpito ed emozionato è la ricerca della bellezza da parte del protagonista, il demone Sargatanas, pure nel contesto più corrotto e decrepito che possa esistere, mi ha dato la certezza che non è mai troppo tardi per cambiare, per ricominciare a essere uomini.

Ti dirò, personalmente anche io sono dell'opinione (più una speranza, in realtà), che alla fine dei tempi anche i dannati e i diavoli si redimeranno, e tutte le anime saranno in paradiso, e purgatorio e inferno cesseranno di esistere.
Se Dio è davvero un dio d'amore, prima ancora che di giustizia, questa è l'unico finale che abbia senso (imho).

Inviato
Il 20/2/2021 alle 22:11, MattoMatteo ha scritto:

Credo non molto...

Infatti. Solo qualche giorno fa un amico prete mi ha spiegato che l'angelinologia si basa fondamentalmente su testi apocrifi giudaici. Nella Bibbia non c'è nulla a riguardo.

 

Il 20/2/2021 alle 22:11, MattoMatteo ha scritto:

Ti dirò, personalmente anche io sono dell'opinione (più una speranza, in realtà), che alla fine dei tempi anche i dannati e i diavoli si redimeranno, e tutte le anime saranno in paradiso, e purgatorio e inferno cesseranno di esistere.

Personalmente, non essendo credente, ho sempre considerato angeli e demoni né più nè meno che potenti allegorie dell'animo umano. E in questa prospettiva ho molto apprezzato il romanzo.
(Nella storia compare anche la succube Lilith che invece non sono riuscito a inquadrare.)

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