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Inviata (modificato)

Ciao a tutti!

Intanto mi scuso per la lunghezza del post.

Il nostro gruppo si trova in una situazione di forte frizione interna che potrebbe portare a uno scontro. A tal proposito, vorrei capire come andrebbero gestite iniziativa e round di sorpresa tra due personaggi che stanno discutendo.

Per come la interpreto io (non mi pare di aver trovato regole su questa specifica situazione di gioco), se il pg "A" decidesse di estrarre rapidamente il pugnale per attaccare il pg "B" prendendolo di sorpresa mentre stanno discutendo, bisognerebbe adottare la stessa meccanica del round di sorpresa, solo che al posto di perception, il pg "B" avrebbe la possibilità di usare il punteggio di insight (passivo) per non farsi sorprendere. Questo perchè in una situazione simile, l'insight servirebbe a recepire il linguaggio del corpo dell'attaccante intenzionato ad attaccarlo. Il dubbio però è: se nel tipico round di sorpresa le abilità contrapposte sono stealth percezione, cosa dovrebbe contrapporsi a insight? Sleight of Hand per vedere se riesce ad estrarre l'arma ancor prima che il difendente possa accorgersene? Deception per nascondere le intenzioni e appiattire i segnali del linguaggio del corpo? O magari entrambe a scelta dell'attaccante, un po' con lo stesso criterio di Athletics Acrobatics (eseguo un'azione nel modo che più esalti le mie qualità)? O più semplicemente anche in questa situazione si contrapporrebbero perception stealth (pg "A" che senza farsi vedere pone la mano sull'elsa)?

Altro dubbio: sempre durante una discussione accesa, come andrebbe gestito il lancio di un incantesimo di protezione/buff precedente un combattimento? Considerando che il contesto sarebbe un dialogo nervoso e piccato, un incantesimo che richiede un'azione (esempio Benedizione), seppur non di attacco diretto, andrebbe percepito come azione offensiva, quindi da fare dopo l'iniziativa? Così non fosse, il primo che lancia un incantesimo di buff, per poi tirare iniziativa e attaccare, avrebbe di fatto un'azione in più. O più semplicemente, anche se alleati dello stesso gruppo, una discussione animata porrebbe automaticamente i pg in uno stato mentale d'allerta, quindi procedendo a un normale tiro d'iniziativa alla prima azione "offensiva"?

Spero di aver reso chiari i miei dubbi, anche se una decina di punti interrogativi forse non rendono agibile il post.

Grazie mille per eventuali risposte!

Modificato da Skayl

Inviato

Per prima cosa, ti consiglierei di chiarire subito con i due, o più, giocatori interessati se questo litigio nasce da un problema “in game” o “off game”: cioè se sono i personaggi o i giocatori a scontrarsi; in entrambi i casi ti consiglierei di bloccare la sessione e chiarire, soprattutto se il problema riguarda i giocatori; anche se non escludete il pvp al tavolo, comunque è meglio mantenerlo a livelli gestibili sia per il master che per i giocatori, previo naufragio di tutta la campagna 

Per quanto riguarda le meccaniche: io ti direi di adottare la stessa regola del round di sorpresa dal manuale, Stealth di chi vuole sorprendere contro Perception di chi deve essere sorpreso

La seconda questione credo sia un poco più spinosa, ma per evitare problemi io ti proporrei che, non appena uno dei due lancia un incantesimo di buff/protezione, fai “partire” l’iniziativa, magari tirandola di nascosto, conteggiando più o meno un round ogni volta che uno dei due giocatori prende la parola; in questo modo nessuno dei due sa chi agirebbe per primo, ma al contempo se venissero alle armi tu sapresti dire chi agirebbe per primo, come se ognuno dei pg fosse un “mostro” incontrato in un dungeon per l’altro 

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Inviato

Stante la problematicitá di uno “scontro interno” userei le regole standard per evitare ogni frizione. Quindi stealth contro percezione e iniziativa appena si palesa la volontá di compiere un’azione di combat (ergo anche il lancio di un incantesimo) con il conseguente (eventuale) round di sorpresa. 

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Inviato (modificato)

Il mio consiglio è di palesare con delle domande quello che sta succedendo:

”mi date le vostre posizioni esatte?”

”sei armato?”

“hai incantesimi attivi?”

In questo modo se si passa ai fatti sei pronto e non ci sono dubbi sulla situazione e contemporaneamente ti assicuri che tutti e due i giocatori sappiano dove stanno andando.

Modificato da savaborg
Inviato
2 ore fa, Checco ha scritto:

Più che altro, in 5e non esiste il round di sorpresa.

 

Chiaro, per round di sorpresa ho inteso il primo round quando qualcuno puó essere sorpreso, che alla fine funziona allo stesso modo. 

Inviato (modificato)
7 ore fa, Voignar ha scritto:

Per prima cosa, ti consiglierei di chiarire subito con i due, o più, giocatori interessati se questo litigio nasce da un problema “in game” o “off game”:

Siamo un gruppo di vecchia data, ahimè poco in sintonia e piuttosto competitivo, ma la situazione si è venuta a creare "in game", per la natura stessa dei personaggi: gruppo per metà individualista, seppur senza malvagi veri o legali buoni.

Certamente è una situazione che va contro lo svolgersi della campagna (siamo in ritardo di almeno 3 settimane sulla tabella di marcia), essendo una "side quest" rivelatasi molto importante e caratterizzante alcuni personaggi, due dei quali sono un chierico fanatico e un paladino vendicatore. Quindi capisci bene che risolverla con la diplomazia a un certo punto diventa davvero complesso, ruolisticamente parlando.

 

7 ore fa, Voignar ha scritto:

Per quanto riguarda le meccaniche: io ti direi di adottare la stessa regola del round di sorpresa dal manuale, Stealth di chi vuole sorprendere contro Perception di chi deve essere sorpreso

Mi sembra la soluzione più semplice, anche se mi lascerebbe dei dubbi (io sono giocatore) su alcune dinamiche in termini di roleplay. Così come potrei notare la mano che di soppiatto si sposta sull'elsa (percezione vs stealth), potrei anche notare un tic nervoso che mi farebbe capire le intenzioni ostili dell'interlocutore (insight vs deception). Parlando col mio master, mi è parso di capire che anche lui considererebbe l'ipotesi insight, se opportuna.

 

7 ore fa, Voignar ha scritto:

La seconda questione credo sia un poco più spinosa, ma per evitare problemi io ti proporrei che, non appena uno dei due lancia un incantesimo di buff/protezione, fai “partire” l’iniziativa, magari tirandola di nascosto, conteggiando più o meno un round ogni volta che uno dei due giocatori prende la parola; in questo modo nessuno dei due sa chi agirebbe per primo, ma al contempo se venissero alle armi tu sapresti dire chi agirebbe per primo, come se ognuno dei pg fosse un “mostro” incontrato in un dungeon per l’altro 

Non sarebbe male, ma mi sembra un po' troppo macchinoso, considerando che il gruppo è numeroso e creerebbe problematiche aggiuntive al Master. Forse la distinzione da fare sarebbe:

a) litigio verbale
b) dialogo pacifico

Nel primo caso, i due interlocutori sarebbero consci che l'altro potrebbe passare all'attacco, quindi al primo che fa un'azione si tirerebbe semplicemente l'iniziativa.
Nel secondo caso, se fossi Master, farei fare un check a scelta (deception, sleight of hand, stealth) al pg che vuole attaccare/lanciare un incantesimo, che ovviamente dovrà giustificare perchè sta usando una skill piuttosto che un'altra (stealth sul lancio di un incantesimo somatico+verbale mi sembra semanticamente poco affine), contrapposta a perception/insight del difendente. 

 

6 ore fa, Lord Danarc ha scritto:

Stante la problematicitá di uno “scontro interno” userei le regole standard per evitare ogni frizione. Quindi stealth contro percezione e iniziativa appena si palesa la volontá di compiere un’azione di combat (ergo anche il lancio di un incantesimo) con il conseguente (eventuale) round di sorpresa. 

Come detto sopra, condivido per semplificare le meccaniche, ma mi sembra anche un depotenziamento di insight, che da manuale:

Insight is the ability to determine the true intentions of a creature, such as when searching out a lie or predicting someone’s next move. Doing so involves gleaning clues from body language, speech habits, and changes in mannerisms.
 

Se non per prevedere che Tizio vuole accoltellarmi mentre stiamo chiacchierando davanti a un boccale di birra, a cosa servirebbe? Si limiterebbe ad essere un'abilità utile solo per capire se qualcuno sta mentendo o meno, ma da manuale specifica che serve a determinare le vere intenzioni di una creatura.
 

Modificato da Skayl
Inviato
20 ore fa, Skayl ha scritto:

Come detto sopra, condivido per semplificare le meccaniche, ma mi sembra anche un depotenziamento di insight, che da manuale:

Insight is the ability to determine the true intentions of a creature, such as when searching out a lie or predicting someone’s next move. Doing so involves gleaning clues from body language, speech habits, and changes in mannerisms.
 

Se non per prevedere che Tizio vuole accoltellarmi mentre stiamo chiacchierando davanti a un boccale di birra, a cosa servirebbe? Si limiterebbe ad essere un'abilità utile solo per capire se qualcuno sta mentendo o meno, ma da manuale specifica che serve a determinare le vere intenzioni di una creatura.
 

A capire se uno mente. Una prova contrapposta tra deception e insight ti fa mentire con successo o scoprire la menzogna. Capire che uno vuole accoltellarti va oltre l'istinto e le capacità di insight, pare più un lettura dei pensieri che è una spell.

Oltretutto per quanto concordi con te che ci sta che possa funzionare anche per capire le intenzioni o il nervosismo il gioco deve astrarre. oltretutto il nervosismo può essere indotto dal fatto che state litigando (come personaggi) dal fatto che non vi sopportate e così via. Per capire tutto questo serve un tiro decisamente alto (CD 20?) Ma il fatto è che un PG non è un PNG. Il giocatore può sempre decidere alla fine di non attaccarti anche se inizialmente pensava di farlo, mentre un PNG è più lineare (il DM sa cosa vuole fargli fare). Per non parlare di metagame per cui il giocatore che vuole attaccare se capisce che potresti averlo scoperto potrebbe rimandare a un momento più favorevole.

Insomma alla fine considerando da un lato le difficoltà regolamentari e dall'altro le problematiche interpersonali, confermo che alla fine la cosa migliore è usare le regole per come sono scritte onde evitare ripercussioni (ulteriori) sul gruppo di gioco.

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