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In questo articolo Mike Shea fa un'analisi dei vari metodi utilizzati dai Dungeon Master per gestire al meglio gli scontri con i boss. 

Mostri e Incontri I: La questione dei danni statici dei mostri
Mostri e Incontri II: Il Reskinning dei Mostri
Mostri e Incontri III: Allestire Battaglie Scenografiche

Articolo di Mike Shea del 6 Novembre 2017

Esperienze Raccolte Riguardo alla Gestione dei Combattimenti con i Boss in D&D 5E

I combattimenti con i boss non sono mai stati facili da gestire in qualsiasi edizione di Dungeons & Dragons. È stato solo a partire dalla 4a Edizione di D&D che i boss hanno cominciato ad essere progettati in maniera differente rispetto agli altri mostri, riferendosi ad essi come ''solitari'' in quell'edizione del gioco. Nella 5a Edizione ora abbiamo i mostri ''leggendari'' ideati per porre una sfida maggiore se affrontati da molteplici avversari. 

Anche con queste migliorie, gestire un singolo mostro come boss contro un gruppo esperto di giocatori con personaggi capaci e potenti, non lascia al boss molte possibilità di rappresentare una sfida appropriata per i personaggi. 

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Piuttosto che condividere le opinioni di una sola persona riguardo al miglioramento degli scontri con i boss, ho raccolto i metodi per farlo più comunemente menzionati da un certo numero di discussioni a questo proposito su Twitter, Facebook e Reddit (sistema che viene a volte definito meta-analisi). Queste discussioni includono le seguenti:

Da queste discussioni ho identificato sette approcci menzionati spesso per migliorare gli scontri con i boss in D&D. Ecco un sommario delle tendenze comuni e il numero di volte in cui vengono menzionate.

Metodi per migliorare gli scontri con i Boss in D&D 5E Menzioni
Aggiungere mostri allo scontro 32
Consumare le risorse dei personaggi prima dello scontro 19
Usare l'ambiente 16
Concentrarsi su sfide basate sulla storia 13
Migliorare le tattiche dei boss 13
Conoscere le capacità dei personaggi 7
Aumentare i punti ferita dei boss 7

Ci sono di sicuro altri metodi per migliorare gli scontri con i boss, ma quelli qui sopra si presentano con maggior frequenza in queste discussioni. 

Daremo un'occhiata a ciascuno di questi, approfondendone alcuni e appena toccandone altri. Ogni metodo è degno di considerazione se cerchiamo come poter gestire al meglio gli incontri con i boss nelle nostre partite di D&D. 

Aggiungere mostri allo scontro

Prendiamoci un momento per parlare di economia delle azioni. Non è descritta in nessuna parte del regolamento, ma per i personaggi e i mostri è potente tanto quanto gli incantesimi, i punti ferita, i punteggi di attacco e i valori dei danni. I DM esperti sono consapevoli dell'importanza dell'economia delle azioni, ma DM più novizi potrebbero non esserlo. 

Ciascuno schieramento in un combattimento di D&D ha un numero complessivo di azioni che può intraprendere. Se abbiamo cinque personaggi in combattimento, quel gruppo può intraprendere cinque intere azioni. Se dall'altro schieramento abbiamo dieci orchi, questi orchi hanno dieci azioni contro le cinque dei personaggi. Questo pone l'economia delle azioni decisamente a favore degli orchi. Anche se gli orchi sono più deboli, hanno più azioni, il che significa che possono fare più cose. Questa è l'economia delle azioni. 

Se pensiamo ad un incontro con un boss, spesso ci concentriamo su un singolo mostro, come un drago. In 5E i mostri potenti sono identificati come mostri leggendari e hanno le azioni leggendarie che aumentano la loro economia delle azioni, spesso dando loro l'equivalente di due o tre azioni per turno. Eppure a volte diamo per scontato che i mostri leggendari possano giocarsela alla pari con un gruppo di quattro o più giocatori. In tal caso, anche con le azioni leggendarie, questi mostri perderanno l'economia delle azioni. 

Il miglior modo con cui noi dungeon master pigri possiamo incrementare l'economia delle azioni per i nostri boss è di gettare altri mostri nella mischia. Questa è la tattica menzionata più di frequente a proposito del miglioramento degli scontri con i boss in D&D 5e. 

I boss non combattono da soli. Hanno delle guardie del corpo che compensano i loro difetti. I beholder hanno schiavi muscolosi. I lich hanno golem di ferro. Persino la Tarrasque ha qualche culto apocalittico che la segue assicurandosi che nessun mago possa svolazzarle attorno e ucciderla. Quando pensiamo ai nostri boss, possiamo pensare a quali guardie del corpo siano appropriate per quel boss e per quella situazione.

Quando prepariamo il nostro scontro con il boss possiamo assicurarci che l'economia delle azioni sia adatta, o allineata ai giocatori, schierando altri mostri a fianco al boss. 

Consumare le risorse dei personaggi prima dello scontro

Dei personaggi che arrivino a uno scontro con il boss con tutte le loro risorse a disposizione hanno delle buone probabilità di annientare quel boss prima che possa fare alcunchè di interessante. Siamo tutti a favore di dare potere d'azione ai personaggi e a non forzare la storia, ma nessuno vuole vedere un beholder fatto a pezzi al secondo turno di combattimento. 

Consumare le risorse dei personaggi aiuta ad accertarsi che i personaggi non affrontino il boss belli freschi e riposati. 

Possiamo farlo in un paio di modi. Primo, possiamo far incappare i personaggi in ogni genere di battaglia, facile o difficile, mentre raggiungono il boss. Secondo, possiamo lanciare diverse ondate di mostri nello scontro col boss prima ancora che il boss si faccia vivo. Il primo metodo consuma incantesimi, Dadi Vita ed effetti basati sui riposi lunghi. Il secondo consuma effetti "a battaglia", come le azioni impetuose del guerriero. Quando arriverà il boss, i personaggi non potranno gettarlo nell'oblio prima che abbia avuto l'occasione di fare qualcosa. 

I giocatori astuti sanno quando preservare le risorse durante questi incontri iniziali, il che è una strategia accettabile. Indipendentemente da cosa scelgano di preservare, dovranno comunque sacrificare qualcosa. Se non uccidono in fretta quei mostri, subiranno più danni e avranno bisogno di maggiori cure. 

Usare ondate di mostri prima che arrivi il boss costringe i giocatori a restare in movimento e probabilmente a usare abilità limitate prima che il boss si manifesti. È improbabile che i personaggi siano in una posizione ottimale se hanno combattuto per tre round prima che arrivi il boss. 

Usare l'ambiente

I personaggi non affrontano il boss dentro stanze vuote. Possono affrontarlo sulle pendici di un vulcano o in una stanza piena di antiche statue animate dietro cui il boss possa balzare. I boss possono preparare accuratamente l'ambiente per favorire le proprie tattiche e per ridurre l'efficacia dei personaggi. Dobbiamo stare attenti, però, a non togliere troppo potere d'azione ai personaggi, o nessuno si divertirà. Anche nei più letali scontri con il boss, il nostro mestiere è gestire il gioco in maniera divertente. Non dobbiamo mai dimenticarlo.

Ambienti interessanti che apportano una sfida unica allo scontro con il boss rendono l'intera scena più interessante. 

Concentrarsi su sfide basate sulla storia

Molte volte gli aspetti interessanti di un incontro col boss non hanno nulla a che fare con le statistiche del boss o con le meccaniche di combattimento. Gli aspetti più interessanti di uno scontro con il boss possono essere legati alla storia che lo circonda. Che cosa ha condotto i personaggi dal boss? Quali sono le circostanze? Forse non hanno nulla a che fare con il combattere il boss e tutto a che vedere con le scelte difficili che i personaggi devono compiere. Ecco alcuni esempi:

  • Il boss rivela che esiste un male maggiore.
  • Il boss propone un accordo che i personaggi potranno difficilmente rifiutare. Vedi Stradh's Negotiation.
  • I personaggi  devono compiere un sacrificio immane per fermare il boss. Vedi The Climax of Critical Role by Matt Colville.
  • Il boss affronta i personaggi in una situazione dove il combattimento non è l'opzione ideale, come nel mezzo di una piazza pubblica o al matrimonio del principe.
  • Arrivare al boss si rivela più difficile di combattere il boss stesso. Al momento di affrontare il boss, un singolo colpo mortale è perfettamente ragionevole. 

Il recente focus della 5E sul preparare situazioni piuttosto che incontri definiti ci porta all'idea che la storia dello scontro col boss sia più importante delle meccaniche. 

Migliorare le tattiche del Boss

Se le cose vanno davvero male, possiamo rendere i nostri scontri con il boss più impegnativi migliorando le tattiche del nostro boss. Questa tecnica non è molto pigra. Comprendere le esatte capacità del boss e trasformarle in tattiche che possano usare sui personaggi richiede del lavoro. Come minimo dobbiamo dare al blocco statistiche una bella ripassata per essere certi di capire come applicarle al meglio nella prossima battaglia. 

Comprendere le capacità dei personaggi 

In D&D ogni gruppo e ogni personaggio di quel gruppo rappresentano una sfida eccezionale ai livelli più alti. Questa è una delle ragioni per cui le regole tradizionali per il bilanciamento degli incontri non funzionano agli ultimi livelli. Le variabili sono semplicemente troppo grandi. 

L'unico modo per saper bilanciare un incontro con il boss è di conoscere le capacità uniche che i personaggi portano in quel combattimento. Ci vanno giù pesante con gli incantatori e un gran numero di modi per limitare il campo di battaglia come muro di forza? Sono un gruppo da mischia in grado di infliggere 300 danni in un round di combattimento tramite ira, attacco poderoso, velocità e azioni impetuose? 

In che modo il vostro specifico gruppo affronta le battaglie con i boss tosti? Un elevato ammontare di danni? Controllo del campo di battaglia? Effetti save-or-suck? (NdT: per chi non lo sapesse i save-or-suck sono effetti che richiedono un tiro salvezza che, se viene fallito, rende impotente in qualche modo il bersaglio, spesso ponendo fine a uno scontro.)

Possiamo individuare queste capacità effettuando battaglie di prova. I boss astuti come Iymrith o Stradh sanno come testare i personaggi, che sia mandando dei vice-boss uguali a loro o andando di persona con un piano per sopravvivere anche se sconfitti. Stradh può tornare alla sua bara se sconfitto, Iymrith può inviare un simulacro che agisce esattamente come lei. I boss possono apprendere le capacità dei personaggi esattamente come facciamo noi e prepararsi per loro quando inevitabilmente li affronteranno. 

Aumentare i punti ferita del Boss

Un altro modo facile e pigro di migliorare gli scontri col boss è semplicemente aumentare i punti ferita del boss. Se volete restare nei paramentri delle regole, potete aumentare i punti ferita fino al massimo consentito per il mostro. Stradh per esempio può passare dalla sua media di 144 al suo massimo di 204. Iymrith può andare da 481 a un enorme 728. Dovremmo sentirci liberi di aggiustare i punti ferita dei nostri boss a seconda della capacità dei personaggi. Mi spingerei fino a dire che possiamo modificarli a nostro piacere per costruire un incontro impegnativo per i personaggi. 

Ci sono anche altri sporchi trucchetti per migliorare le possibilità di sopravvivenza dei nostri boss. Il nostro letale lich può avere un paio di golem di ferro vincolati a sé allo stesso modo in cui può esserlo uno scudo guardiano, dividendo i danni subiti tra sé stesso e i guardiani. Potrebbe persino bere una pozione di invulnerabilità prima di uno scontro che sa di dover affrontare, ottenendo una resistenza a tutti i danni. 

Immaginate Iymrith legata ad un paio di golem di pietra dall'aspetto di mostruosi gargoyle, dopo aver bevuto una pozione di invulnerabilità e con i punti ferita massimizzati. Questo è l'equivalente di milleottocento punti ferita. Chiaramente scorretto e con buone probabilità tremendamente poco divertente, ma ci da un'idea degli alti limiti della capacità di un boss di resistere ai danni.

Un altro espediente simile per migliorare i combattimenti con i boss è  aumentare i danni che infliggono.  Questo è stato suggerito da Chris Perkins quando gli è stato chiesto come migliorare i combattimenti con i boss. Se usate il danno statico per i mostri, potete scegliere il danno massimo invece di quello medio. Se tirate per i danni, aggiungete un 50% di dadi in più, o giù di lì. Sembra di barare, ma il nostro scopo non è essere corretti, è fornire una buona sfida. 

Concentrarsi sul Divertimento 

Tutto questo parlare di migliorare i boss può in realtà andar contro al divertimento nel gioco. Potremmo perderci la prospettiva. Potremmo dimenticarci che siamo fan dei personaggi non dei nostri boss. I nostri boss esistono non per prendere a calci nel sedere i personaggi, ma per farli sembrare grandiosi. A volte questo significa fare a fette un genio con un colpo solo. 

Se applichiamo un approccio pigro, non sprechiamo tanto tempo a cercare di bilanciare un incontro con il boss e semplicemente buttiamo un boss sul tavolo e vediamo cosa succede. Possiamo anche usare una o due delle idee qui sopra, in particolare aggiustando i punti ferita e mettendo in campo qualche mostro extra, per alzare un po' la posta in gioco. 

In qualunque modo ci avviciniamo agli incontri con i boss, dovremmo sempre ricordarci che il nostro obiettivo è il divertimento. Ogni volta che apportiamo una modifica dovremmo chiederci se quella modifica porta del divertimento nel gioco. Il divertimento è tutto.



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Ottimo articolo, personalmente propendo per l'uso del primo suggerimento, sempre se coerente con l'ambientazione, e con l'uso dell'ambiente. 

Per ciò che concerne il consumare le risorse è sicuramente un ottimo modo di gestire la quesitone, ma ritengo che abbassi l'epicità dello scontro rispetto agli altri. Ai giocatori piace poter contare sulle proprie risorse, sopratutto quelle più potenti, e prepararsi adeguatamente. si rischia un leggero effetto frustrazione, quindi, salvo in situazioni specifiche, come lotte contro il tempo o impossibilità di usare altri metodi, tengo questa opzione di riserva in genere. Il che la rende interessante quelle pochissime volte in cui si usa (come l'obbligo per i PG di decidere se attaccare il boss ora che sono scarichi o domani quando però potrebbe aver concluso il rituale...)

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