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Capitolo 4. Verso Bögenhafen


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Gruttag

ovvero quando La Cosa vorrebbe essere Flash

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Arrivato al primo svincolo, il nano si guardò attorno. Non vide alcun cadavere riverso, nè lotte in atto. Poteva essere un buon segno, che Andimus fosse riuscito a sfuggire agli inseguitori?

Che fare?

L'unica era correre ad avvertire i compagni, sperando di percorrere la stessa strada dell'andata senza perdersi e ancor più la stessa strada presa da Andimus, per soccorrerlo se fosse mai arrivato in tempo.
Avrebbe ceduto volentieri un paio di birre pur di avere le ali ai piedi, in quel momento.

 

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Andimus, insolitamente guascone

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"E chi ti dice che sono solo contro voi due?"

Disse Andimus, ingrandendo ancora di più le spalle e alzando il pugnale, minaccioso come mai era stato in vita sua.

"Eravate solo in tre, quindi il mio amico nano a quest'ora avrà già tolto di mezzo il vostro amico."

Non era sicuro delle sue parole, per quanto ne sapeva Guttarg stava in un vicolo con le budella in fuori, morto. Ma loro non lo sapevano.

"Andatevene, finché avete ancora gambe su cui camminare!"

 

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Königstag 30 Jahrdrung 2512 i.c. - Sera [pioggia incessante - metà primavera]

@Fuori dalla taverna

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@Andimus

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"Io me ne vado, Bengt. Non era così che doveva andare il lavoro" disse il più grosso dei due.

Il più piccolo lo guardò con la coda dell'occhio poi sputò verso Andimus e "Non finisce qui, ci rivediamo" rispose

Quindi i due si allontanarono sparendo in un vicolo scuro

Andimus era rimasto solo: in giro non si vedeva più nessuno

 

@Gruttag

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Il nano percorse a perdifiato le buie strade di Weissbruck aiutandosi con la sua vista che gli permetteva vedere gli ostacoli vicini come se fosse giorno.

Girato un angolo in lontananza vide Andimus. Il giovane era accostato alla parte di una casa con in mano un pugnale ma non vi erano gli altri ceffi in vista.

 

La pioggia cadeva incessante trasformando tutte le strade in un pantano.

Ad un tratto Andimus udì dei rumori alla sua sinistra: dall'oscurità uscì Gruttag che di corsa stava dirigendosi verso di lui

 

@In Taverna

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@Maus

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Maus osservò la taverna quando i due amici salirono al piano di sopra: nessuno pareva badare a loro

@Lulù e Octo

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Il giovane apprendista mosse la mano pronunciando arcane parole e il lucchetto si aprì. Gli amici fecero scivolare il catenaccio entrando in una stanza buia.

Illuminata dalla scarsa luce proveniente dalla finestra con le persiane socchiuse per evitare che la pioggia entrasse, la stanza pareva spiglia, con un pagliericci a terra, uno sgabello e una candela spenta su di esso.

In un angolo della stanza pareva esservi appoggiato uno zaino. Nella stanza non vi era nessuno

 

 

@all

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Chi prende la birra scali 3 penny

 

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Lulu Lamour 

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Cerca tu. Io sto fuori e se torna il tipo vedrò di distrarlo per darti il tempo di uscire... mi raccomando i soldi, prendili.

Detto ciò Lulu restò all'esterno socchiudendo la porta perché non si capisse che era stata aperta.

 

Modificato da shadizar
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Octo

locanda

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Entro nella stanza, cerco di capire subito se c'è un altro punto di ingresso/uscita e se è chiuso dall'interno o dall'esterno, se è possibile chiuderlo dall'interno lo chiudo. 

Subito dopo provo a capire toccando la candela se è stata spenta da poco o meno, infine apro lo zaino e cerco al suo interno molto curioso su quanto possiede l'uomo che ci insegue. 

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Quindi in generale cerco nella stanza e nei suoi averi. Se è troppo buio accendo anche la candela.

 

 

Modificato da Octopus83
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Andimus

Con Guttarg

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Il servo scoppiò a ridere, una risata nervosa, isterica e priva di gioia, quando vide arrivare il nano.

"Temevo proprio di non rivederti mai più!"

Le gambe gli tremavano, passato l'effetto dell'adrenalina.

"Non ci crederai, ma sono riuscito a metterli in fuga!"

Poi si riprese, ricordando le buoje buone maniere.

"E tu come stai? Non mi ero nemmeno accorto ci fossimo separati..."

Disse guardandosi i piedi, quasi a volersi scusare

 

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Gruttag

Con Andimus

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La corsa trafelata sotto la pioggia era stata quasi più faticosa della battaglia con la portuale. Rivedere il compagno sano, salvo e ridanciano lo rincuorò alquanto, nonostante tutto. 

Anche Andimus poteva vedere come il nano non mostrasse altro segno di quanto accaduto se non il fiatone, con la pioggia che aveva parzialmente dilavato la gaffa dalle tracce di sangue.

"E' stata una scelta, speravo si dividessero per poterli affrontare uno alla volta. Ha funzionato, ne ho lasciata una mezza azzoppata e stordita. Ma sembrerebbe che tu te la sia cavata anche meglio." rispose mentre si guardava intorno, non individuando nessuno degli inseguitori. 

"Hai capito perché ti volevano? Oppure torniamo indietro a torchiare quella che ho lasciato a terra? Potrebbe essere ancora là."

 

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Königstag 30 Jahrdrung 2512 i.c. - Sera [pioggia incessante - metà primavera]

@Locanda al piano di sopra 

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Con Lulù davanti alla porta a fare da palo, Octo iniziò a perlustrare la stanza. Questa non aveva altre uscite se non la finestra e la candela era fredda

Il giovane apprendista si rese conto che per poterla perquisire doveva avere più luce così accese lo stoppino, usando un acciarino con la lanterna posta nel corridoio, per poi proseguire la ricerca

Affianco allo zaino vi era una coperta arrotolata, mentre all'interno di quello vi era un piatto in peltro con posate, un acciarino, un'otre mezzo pieno di acqua, una bottiglia di vino e una pezzo di pelle ripiegato e legato con nastro di pelle anch'esso

Dentro vi erano tre fogli: uno era uno schizzo della faccia di Andimus, gli altri due degli scritti

 

@Gruttag e Andimus

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La pioggia cadeva violenta sui due amici ormai inzuppati fino al midollo. Weissbruck era orami completamente buia. 

Alla loro sinistra si vedeva ancora in lontananza la luce della locanda dove i loro amici li aspettavano
Alla loro sinistra la strada conduceva verso il porto dove vi era la Berebeli con Josef: sulla strada vi era il vicolo dove Gruttag aveva lasciato la donna a terra

 

@all

 

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Andimus

Con Gutt... Hem... Gruttag

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"Non ne ho idea! Credo che fossero stati ingaggiati per... prendermi. Prendermi e portarmi da una persona. Non hanno detto altro. Solo una persona."

Guardò verso la locanda.

"Forse sarebbe meglio andare in locanda dagli altri. Non rischierei la sorte ulteriormente, stasera..."

 

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Octo 

Locanda 

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Il giovane mago prese il rotolo di pelle e la bottiglia di vino, poi controllo che nella coperta non ci fosse nascosto qualcosa. 

Prima di uscire dalla stanza decise di lasciare un ricordo di se all'uomo, era da molto che non svuotava la vescica e decise di usufruire dello zaino e della coperta per liberarsi di quella incombenza. 

Più leggero uscì dalla stanza per raggiungere l'amica ed andarsene dopo aver chiuso la porta.

 

Modificato da Octopus83
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Gruttag

Con Andimus

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"Sperando che la loro sorte sia stata migliore della nostra. Sono più inzuppato che a cadere nel fiume dopo una solida bevuta."
Il nano era pronto e disposto ad avviarsi.
"Dammi la mano, ti porto io. Così non dobbiamo provare ad accendere torce sotto questo schifo di pioggia."

 

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Octo

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Meglio ancora se ce ne andiamo ho trovato qualcosa di interessante ma nessuna moneta. Non possiamo farci trovare qui da Lui, se dovessimo trovarlo giù ci inventeremo qualcosa.  

sorrise alla bella Lullù mentre le offri il braccio per scendere insieme in locanda e togliere il disturbo.

 

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Königstag 30 Jahrdrung 2512 i.c. - Sera [pioggia incessante - metà primavera]

@Gruttag e Andimus

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Con il nano che lo guidava usando la vista che la sua razza gli concedeva e che gli permetteva di vedere chiaramente a breve distanza, i due percorsero le strade fangose puntando alla luce in lontananza che rappresentava la locanda.
Salita la collinetta su cui era posto l'edificio aprirono la porta: l'interno era caldo e accogliente.

La gente, per la maggior parte scaricatori del porto e manovali, rideva e non pareva badare a loro. Solo due uomini, nel tavolo più vicino all'ingresso, li squadrarono da capo ai piedi

Maus e Dieter erano seduti al bancone mentre Lulù e Octo in piedi affianco ad un tavolo vuoto stavano parlando con quello che doveva essere il padrone, un uomo pingue e calvo con due gote paffute

 

@Senza Gruttag e Andimus

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Lulù e Octo scesero le scale nell'affollata taverna. Il loro tavolo era ancora libero mentre Maus e Dieter erano ancora seduti al tavolo

Il padrone gli venne incontro guardandoli "Allora, non eri di suo gusto? Quasi quasi ho dei risparmi io via..." disse rivolto a Lulù

 

Fu allora che la porta si aprì e Andimus con Gruttag fecero il loro ingresso. I due erano fradici.

Il padrone li guardò e subito disse "entrate entrate, prendete quel tavolo la in fondo vicino al camino. Sono subito da voi"

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