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Edited 27 Maggio 20213 anni by AndreaP

Victor

 

Edited 27 Maggio 20213 anni by Ghal Maraz

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Gli amici osservarono i quattro uomini presenti

I due al bancone parevano non badare agli altri due: i due gruppi sembravano non conoscersi.

Nuadap Dop

Il tecnoprete si avvicinò, come per ammirare il panorama, alla stessa parete dello studioso e del ragazzo. I meccadendriti si muovevano lentamente secondo le loro logiche di compensazione del peso durante gli spostamenti di Nuadap, ma egli cercò comunque di sfruttarli per individuare nel riflesso sul vetro quanto fosse visibile in quel momento sul datapad del giovane scrivano.

Non era sua intenzione iniziare per primo una interazione di tipo sociale con i due, ma se gli fosse stato rivolto un gesto o una parola avrebbe affettato una risposta consona al livello di confidenza con cui era stato approcciato.

Victor

"Mmmhhh... tipico caso di eccezione alla norma? Io penso ai due tizi al bancone, allora", Victor commentò, avvicinandosi al bar. 

"Il primo giro spetta a me", disse poi, rivolto al barista, facendo il numero quattro con le dita. 

"Amasec va bene anche per voi?", chiese infine ai due sconosciuti. 

Omar

Seguì Victor con lo sguardo che andò a mettersi al bancone, quindi fece spallucce e con passo molleggiato si avvicinò all'uomo e al ragazzo che armeggiava con il datapad.
Buongiorno disse salutando i due, pur senza troppo sorridere. Mi chiamo Omar. oo e i miei compari stiamo pensando di riunire a un tavolo i viaggiatori, così, per passare un po' il tempo con quattro chiacchiere. L'invito è aperto a tutti, se vi piace l'idea.

Nuadap Dop

L'approccio diretto dei due compagni sorprese moltissimo il tecnoprete. Li aveva gia' visti all'opera, ma ancora non aveva fatto esperienza di tutti i loro modus operandi. Doveva aggiornare la propria lista mentale.

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@Dop

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Il prete osservò cosa stesse guardando il giovane e con suo stupore vide che stava leggendo un articolo sui pericoli del Balemire Sea, il mare che stavano attraversando. In particolar modo stava leggendo come un uomo potesse morire in pochi attimi se immerso nel mare di rifiuti tossici industriali senza protezione.

Victor si avvicinò ai due uomini offrendo loro da bere. I due si guardarono in faccia e uno rispose in tono calmo con accento che li identificava come proveniente da Malfi "Amasec può andare bene. A cosa dobbiamo questa offerta?" 

Intanto ad un tavolo della sala l'uomo di mezza età alzò lo sguardo e sorrise ad Omar "Salve, io sono Lanus Cisten, studio di storia e questi è Whent il mio scriba. La vostra mi pare un'ottima idea, in fin dei conti non penso che dovremo farci guerra anche se parteciperemo alla stessa asta. Perché non vi sedete con noi? Viaggiate da solo?"

Nuadap Dop

Il tecnoprete riusci' nel proprio intento, iniziando a valutare quanto aveva visto. Poteva trattarsi tanto di letture finalizzate quanto di semplice intrattenimento. Si limito' a registrare il dato e continuo' a guardare fuori. Ancora non sapeva se l'azione intrapresa dai due compagni 'socievoli' prevedesse il suo intervento.

Gorald Geren d’Carshai

Gli altri sembravano tanto interessati ad indagare immediatamente…quanto spirito di sacrifico. Io invece avevo bisogno di bermi qualcosa ed un poco di riposo, oltre che un bel po’ di…ricchezza ed agio. Ma per quei lussi ci vorrà del tempo. 
Cercò un’altra posizione sulla sedia, guardandosi intorno: non gli sembrava di certo il caso di muoversi ed “assaltare” dove i suoi compagni si erano posti. 

Victor

"Al fatto che porta male bere da soli, su una nave piena di sconosciuti. Diciamo che sono un maledetto curioso e che mi piace conoscere le persone con cui viaggio: quelle che rifiutano un buon drink, so per esperienza che sono da evitare. Quelle che accettano, invece, sono le più affidabili", rispose Victor, con un mezzo sorriso. 

"Salute", aggiunse poi, una volta che i bicchieri furono pieni. 

Omar

L'accolito restò stupito: aveva invitato al suo tavolo i due uomini, dicendo di essere in compagnia, e questi rispondevano invitandolo a loro volta e chiedendogli se fosse solo... era confuso.
Alzò il braccio e indicò i suoi compagni, poco lontani, e il tavolo a cui alcuni di loro erano seduti.
Veramente vi ho invitati io al nostro tavolo disse ridendo a sua volta per sdrammatizzare.

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@Omar

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"Mi scusi" disse l'uomo a Omar "sapete questo viaggio è molto importante per me e ho la testa del tutto concentrata su quello che ci aspetta"

"Verremo certo al vostro tavolo" concluse indicando al suo scriba di muoversi e alzandosi per dirigersi al tavolo dove Dop e Gorald li attendevano. Il giovane Whent lo seguì in silenzio con gli occhi mesti

 

@Victor

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"Io sono Vymer e lui è Quill" rispose uno dei due "e sono d'accordo sull'idea di bere insieme. Ma dicci il tuo nome e cosa ti porta su questa nave". L'altro stava in silenzio.

 

Victor

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"Mi chiamo Victor e sono un consulente. Sono qui al seguito di un intermediario di affari. Credo che non sia una novità per nessuno di voi, questa mia motivazione, no?", spiegò Victor, sorridendo. 

 

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@Victor

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"Lavoro simile al nostro. Noi siamo agenti giurati che rappresentano un gruppo che vuole rimanere anonimo" risosi Vymer

"Suggerirei quindi di bere e godere la serata senza parlare di lavoro" aggiunse Quill con un fortissimo accento Malfiano "concorderai che nel nostro lavoro la riservatezza è tutto. Non vorrei rovinare una bevuta per un malinteso"

 

 

Nuadap Dop

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Una volta seduto al tavolo, il tecnoprete non aveva ordinato nulla ed era rimasto seriosamente seduto, occupandosi di evitare di intralciare il passaggio altrui con i propri dendriti.

Avrebbe evitato anche bevande che potessero alterare le proprie percezioni e facolta' mentali. Non avrebbe nemmeno tentato di imitare le 'usanze sociali' di cui sembravano esperti i suoi compagni.

Quando giunsero gli altri viaggiatori al tavolo, fece un cenno di saluto di cortesia, rimanendo in silenzio, in attesa di essere presentato a sua volta ai due da Omar/ 

 

Omar

al tavolo

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Benissimo! Venite
L'accolito guidò i due e si ricongiunse con gli altri compagni, ad eccezione di Victor che era ancora al bancone.
Dunque, Lanus Cisten e... Whelp, ho pronunciato correttamente? era sicuro che il tcnoprete avrebbe registrato le informazioni.
Loro sono i miei compagni di viaggio. Indicò Nuadap, Gorald e Victor lontano, ma lasciò che ciascuno decidesse da sè come presentarsi.
Prima volta anche per voi che andate a quest'asta?

 

Victor

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"Razzo, no!", concordò Victor, facendo sentire la parlata metallicana.

"Avete decisamente l'aria di persone che è meglio non fare arrabbiare. Sembrate gente che è del giro da parecchio; invece, per me, è la prima volta. Spero di non pestare nessun piede sbagliato e che sia tutta gente a posto, come voi!", concluse ľArbitrator, chiamando già un secondo giro. 

 

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@Non VictorI

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due uomini si sedettero al tavolo con Omar, Gorlad e Dop, sorridendo il più anziano, con il viso preoccupato il più giovane

"Sì" rispose Lanus "ottima pronuncia. Ed è la prima volta che partecipiamo ad un'asta. Sono uno studioso di storia antica, figlio di una famiglia mercantile di Solomon: di solito passo il mio tipo in biblioteca. Tuttavia sono esperto di Rogue Trader e dei loro viaggi e questa asta per me è l'occasione di poter recupera cimeli o documenti altrimenti introvabili"

"E voi invece?"

 

@Victor

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"Non temere" rispose il primo "non abbiamo niente contro di te, se ovviamente le nostre strade non si scontreranno." con un tono quasi di minaccia

Fu mentre i compagni stavano parlando che dalla scala che porta al ponte di sotto fece la sua comparsa una bellissima donna dai capelli neri vestita in un tailleur gessato: era accompagnata da due uomini imponenti vesti anch'essi in abiti scuri e da un terzo uomo incappucciato in un pastrano grigio. 

La donna si fermò a guardare i presenti quindi andò a sedersi ad un divanetto con i suoi accompagnatori

Victor

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"Razzo! Che schianto!", commentò Victor, accentuando decisamente i toni. 

"Sapete per caso chi è? Mai vista una bellezza del genere... le donne dei Mondi Formicaio non sono per nulla paragonabili...".

Ogni scusa era buona per tenere alta la conversazione e fare cadere le difese dei suoi due interlocutori.