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Inviata

Salve a tutti, 

un annoso problema che ho come DM sono i negozi, ovvero un modo semplice e veloce per generarne l'inventario. Ho trovato una app abbastanza carina, ma non permette di salvare i negozi, così se un personaggio vi ritorna dopo poco tempo, già trova cose diverse, e non è il massimo... Idee a parte fare tutto a mano?

Grazie


Inviato

Se i pg non chiedono cose strane, direi che trovano sempre tutto, nel limite del tipo di merci del negozio... per dire, da un fabbro non troveranno mai pozioni o razioni o abiti.
Poi, ovviamente, c'è la disponibilità materiale: se un negozio è in paese piccolo, sarà più difficile trovare roba (articolo raro, o presente in piccole quantità), ma in una grande città i negozi saranno quasi sempre pieni (a meno di situazioni particolari, tipo un'assedio o una carestia).

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Inviato

Io considero che tutti i negozi del tipo appropriato hanno tutto ciô che è normale abbiano (ovvero i beni del manuale del giocatore). Eventualmente posso porre limiti al valore dei beni acquistabili sulla base della grandezza del villaggio. Quelli molto piccoli avranno solo i beni che costano meno di un tot, salvo quelli fondamentali senza i quali la comunità non potrebbero sopravvivere. Ma alla fine la quasi totalità dei beni comuni sono a disposizione. 

Inviato

Ciao,
personalmente definisco prima che cosa possiede quel negozio.. poi di tanto in tanto vario anche il suo inventario, nel caso in cui so che i personaggi potrebbero ritornarci. In genere i negozi possiedono un po' tutto quello che c'è nel manuale del giocatore.. per cose particolari lo scelgo appositamente.
Un tool da cui ogni tanto prendo spunto è Donjon, per quanto non penso che sia poi così preciso. LINK

Inviato

La domanda ha il perché nel fatto che ho sempre supposto che un negozio non dovesse aver mai tutto, se non magari nelle grandi città o in casi particolari. In un villaggio di boscaioli, ad esempio, potrebbe esserci un fabbro che magari ha solo un paio di spade o cose del genere ...

  • 1 mese dopo...
Inviato

A mio avviso, li gestisco così nella mia campagna ambientata nel Faerun:

- Oggetti magici; stabilisco una cifra massima che quel particolare mercante può trattare, tutto quello che sta sotto a quella cifra lo ha, generalmente non più di 1000 mo per le città e fino ad 8000 mo circa per la capitale, tutto quello che sta sopra la cifra deve essere ordinato e viene consegnato dopo x tempo (il tempo di creazione)
Per i borghetti di solito non hanno nulla, si devono rivolgere ai templi o se cè un negozio l'incantatore li crea sul momento ma non è mai superiore al 3/4 livello incantatore. 
- Oggetti normali; generalmente hanno  tutto quello che può servire ad un avventuriero, se cercano cose rare dovranno cercare un negozio specializzato (ad esempio una seta particolare). 
Poi dipende dalla zona, se cercano un'armatura completa in una città vicina al deserto, il mercante non l'avrà. Se la cercano in un posto più tiepido ne avranno una (comune per quel posto), un'altra dovranno farla fare.

Tutto soggetto a disponibilità, se è facile da reperire magari ne troveranno 4 o 5 pezzi, se è difficile 1 o nessuno, dipende sempre da luogo.

Inviato

Nelle mie campagne gli oggetti magici, costosi o di alta qualità sono sempre fabbricati "su misura" a richiesta del cliente, nessun negoziante li ha mai "in stock" già pronti. Fanno eccezione solo le pozioni più economiche nelle città più ricche, stop.

Per gli oggetti non magici e poco costosi invece non mi pongo nessun problema, è tutto disponibile. Se si vuole essere più severi si può semplicemente stabilire un numero percentuale che rappresenta "quanto è fornito" il negozio. Vai da un fabbro con fornitura 50%? Ogni cosa che gli chiedi (non magica e poco costosa; es. una specifica arma) c'è il 50% di probabilità che ce l'abbia, altrimenti no. È un metodo rapido ed efficace.

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Inviato

ciao @Rakzar, io in un momento di pazzia (ispirandomi ad un file in inglese che avevo visto usare da un amico) ho creato un file Excel con tutto l'inventario esistente in 5e, inclusi gli oggetti magici, e che genera casualmente l'inventario dei negozi, differenziandoli per tipologia (fabbro, conciatore, oggetti magici etc) e per disponibilità, provando anche a simulare una sorta di economia (nelle grandi città ci saranno molte cose e prezzi più bassi, nei borghi sperduti poche cose e più care).

Lo sto beta-testando nella mia campagna, finora non se n'è mai lamentato nessuno 🙂 ma vorrei ancora affinarlo, e un giorno magari aggiungere la variante climatica suggerita da @Republic

Se ti fa piacere te lo giro, così ho un occhio critico in più

  • Mi piace 2
Inviato

Come molti dei miei colleghi qui presenti non sono un fan di tabelle o liste. I miei negozi hanno più o meno tutto di ordinario e per gli oggetti magici faccio un tiro percentuale e riservo i più potenti per accademie di magie, reliquari, dungeon mortali, incantatori esperti, etc. Un piccolo emporio ha merce meno rara mentre quello di una grandiosa città ha sicramente merce più esotica.

Essere elastici è una dote molto importante per un DM e non dimenticarti che abbiamo tutto il diritto di dire no a un giocatore che chiede troppo o sta sviando la trama un po' troppo.

Nella mia ambientazione c'è una gilda di avventurieri che permette accesso a molti oggetti magici a seconda del grado di un dato eroe. I novellini hanno solamente accesso ad oggetti ordinari e minori con uno sconto mentre avventurieri leggendari hanno accesso facilitàto ad artefatti rari, incantamenti, etc... almeno fintato che obbediscono ai precetti della gilda e fanno i bravi~

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