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Capitolo 3. Terrore in Freeport


AndreaP

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Elizabeth

@ col locandiere nel retro

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La parte più squallida della vita di una prostituta è doversi guardare allo specchio negli occhi degli altri: alcuni mostrano biasimo, altri ostilità, le donne solitamente rabbia e ripudio. Sapeva già che Guil non sarebbe stato molto felice, sapendo che ero lì ad intrattenere il locandiere, o meglio, non sarebbe stato felice del come l'avrei intrattenuto, specie dopo la promessa di una ricompensa di tipo simile; Floki forse sarebbe stato indifferente, a parte l'aver ricevuto la scusa perfetta per prendere a cazzotti il locandiere, cosa che avrebbe senz'altro condiviso con Guil; ma sarebbe stata Mary  a guardarmi con un misto di pietà e trasporto per quel che avrei fatto, neanche fosse un sacrificio esoso. La verità è che ero sopravvissuta così a lungo facendo quella vita, che un uomo in più che sfogasse i suoi istinti sulla mia carne non mi faceva più né freddo né caldo. Avrei recitato la mia parte, al meglio delle mie possibilità e, in questo caso, a differenza del solito, cercando anche di farlo durare il più a lungo possibile; alla fine, l'unica cosa a cui avrei aspirato era il bagno caldo col quale lavare via il ricordo, il sudore e qualunque altra cosa, concentrandomi solo su cosa avessi ottenuto in cambio. Il retrobottega non sembrava messo meglio della sala o dello stesso proprietario, sia ad igiene che a qualità. Dopo averlo squadrato rapidamente annunciai a voce sorda, senza perdere nulla dell'alterigia da regina che avevo scelto per quella sceneggiata Ebbene? Preferite che mi spogli o fate da così? Badate a non rovinarmi l'abito: il padrone ve lo farà pagar per nuovo se solo me lo sgualcite..

@dm

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giusto per ricordare, Elizabeth indossa quest'abito, che non prevede biancheria intima

latest?cb=20080602020008

 

 

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Floki

Senza Beth

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La risposta del locandiere mi fa drizzare le orecchie: sicuramente tutti in sala avranno sentito quanto detto. Lascio che Beth svolga il suo compito e la seguo con lo sguardo mentre sparisce nel retro, ma nel frattempo mi sono diretto nel punto della sala che le avevo indicato.

Noto immediatamente le movenze di Guil e Mery, tuttavia scuoto il capo una singola volta, mi indico il petto e faccio cenno con la testa verso la direzione in cui il locandiere e Beth si sono appartati: non trovo miglior modo per far capire agli altri che ho intenzione di seguire i due, mentre mostro i denti dell'angolo destro della bocca, in una specie di ringhio, che mi da un'espressione tutt'altro che rilassata.

Forse non è questo ciò che ci si aspetta da un burbero nano come me.. forse non è neanche ciò che prevedeva il piano, ma lasciare una compagna in mano ad un tizio del genere non è nelle mie corde.. proseguire poi le ricerche con tutto il gruppo al completo è sicuramente più vantaggioso che farlo da soli.. no?!

Prima di muovermi aspetto almeno un minuto, così da essere certo che i due abbiano raggiunto la meta. Nonostante la mia mole non voglio farmi notare, infatti comincio a muovermi solo quando sono certo che nessuno mi stia fissando, mantenendo il passo quanto più leggero possibile, fiducioso del fatto che Beth è perfettamente in grado di distrarre uomini come quello.

In tutto ciò non ho intenzione di far ancora irruzione nella scena.. aguzzo le orecchie per cercare di capire a che punto gli altri siano: voglio attendere il momento più opportuno.

@DM

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Furtività +4
Percezione +2

Cerco con lo sguardo di seguire la strada che hanno percorso Beth e il locandiere.. quando escono dal mio campo visivo immagino che non saprò la strada che hanno fatto, ma non ho idea di quanto possa essere grande un retro bottega.. in ogni caso cerco di far affidamente sui miei sensi, aguzzando le orecchie. Come detto non voglio ancora far irruzione nell'eventuale stanza, ma aspettare momento migliore.

 

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Primavera - Giorno 2 Mezzodì [Sereno]

@Beth

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Il locandiere fu spiccio e invitò la ragazza ad un veloce rapporto in cui solo lei doveva operare per soddisfarlo. 

La cosa, come previsto, durò il tempo di pochi sospiri dell'uomo, con il giovane che poi la invitava  ad alzarsi e le indicava una brocca di acqua dove sciacquassi la bocca, mentre lui diceva "Sei stata più brava del previsto, ora al lavoro"  muovendosi verso la porta

@Floki

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Mentre Guil e Mary salivano le scale, Floki si avvicinò alla porta sul retro. Da dentro udì i suoni dell'uomo che godeva del rapporto, mentre non si udiva il parlare di Beth. La cosa fu veloce, molto veloce e poi udì l'uomo dire "Sei stata più brava del previsto, ora al lavoro" mentre i passi si avvicinavano alla porta

@Mary e Guil

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La pirata chiese distrattamente ad un servo dove fosse la stanza di Devlin, ottenendo quanto voleva sapere senza troppa difficoltà, permettendo i due di salire le scale mentre Floki si avvicinava alla porta sul retro dove era andata Beth

Il piano di sopra era squallido quanto il piano terra con otto porte identiche chiuse

I due compagni si mossero verso quella d'angolo, indicata loro come la stanza che cercavano. La porta era chiusa da un lucchetto

 

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Elizabeth

@nel retro

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"Tutto qui?" mi domando incredula, avendo appena assistito ad un nuovo record mondiale di eiaculazione precoce "E adesso cosa mi invento?" penso ancora, avvicinandomi alla brocca e tenendo occupata la mente per non pensare a cosa ho in bocca. Volto le spalle all'uomo e sputo nel catino, poi mi risciacquo più e più volte la bocca, attenta a non gocciolare sul vestito. "Per lo meno non mi ha spettinato" penso ancora finendo la toeletta e voltandomi finalmente a guardarlo: credo di avere la delusione scritta in faccia, e di certo una parte di me lo è senz'altro, quella che pensa al bene della missione - la performance da professionista la faccio finire per direttissima nel dimenticatoio, così da non avere rimorsi o incubi.

@sala comune, Floki

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Lo seguo fuori e mi sforzo di riprendere il tono altezzoso e impersonale, apostrofandolo mentre lo sorpasso per raggiungere Floki Vogliate portare una teiere e due tazze, per favore. E del miele, grazie 

Mi accomodo a tavola e con lo stesso tono ma a voce un poco più bassa commento Ho fatto presto, padrone. Come ci si poteva aspettare, non è prestante. Poi a voce molto più bassa, appena sufficiente a farmi sentire dal nano, chiedo Gli altri?

 

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Primavera - Giorno 2 Mezzodì [Sereno]

@Floki e Beth

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I due seduti ad un tavolo furono ignorati dal padrone che si rimise, soddisfatto, ad occuparsi dei suoi affari

Fino a quel momento anche gli altri avventori non parevano prestare attenzione al nano e alla ragazza, forse anche per via dell'ora che li portava più a ricercare come soddisfare la fame.

@Mary e Guil

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Mentre i due decidevano come procedere il corridoio restava vuoto. Nessuno era uscito o entrato dalle stanze lasciando loro il tempo di operare

 

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Floki

Sala Comune, con Beth

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Mi dirigo rapidamente verso la porta sul retro, dove Beth e il tizio si sono appartati: forse ho atteso troppo, o forse l'altro è stato fin troppo veloce, fatto sta che non ho il tempo di intervenire come avrei voluto, al fine di intrattenerlo quanto volevamo!

Digrigno i denti nel sentire le parole che quello pronuncia oltre la porta, quindi lascio che gli eventi si susseguano mentre Beth mi trascina via, tornando in direzione della sala comune: la mia presenza fuori dalla porta non ha suscitato grande clamore, ma forse è meglio così.

Tornato al tavolo, riprendo la conversazione con Beth: "Già.. non mentiva quando diceva che sarebbe stato veloce." ..annuisco, sottolineando una cosa di cui di certo io non mi vanterei. Muovo ora lo sguardo in tutta la sala, abbassando quindi a mia volta il tono di voce per replicare ancora: "Sono di sopra.." ..spiego in breve.. "..vorrei raggiungerli." ..continuo, indugiando però nelle azioni, in attesa di un parere o di un'idea. Forse, data l'apatia degli avventori del locale, se decidessero di proseguire al piano superiore come niente fosse non verrebbero notati, ma chissà.

 

Modificato da Graham_89
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Elizabeth

@Floki

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Accenno brevemente un si col capo, poi a denti stretti sussurro Vai. Sbraita per andare al cesso e esci facendo più casino possibile, come sei fuori dalla stanza raggiungili in silenzio. Io tengo d'occhio l'idiota Uno sguardo deciso attraversa le iridi blu, prima di tornare a quella specie di automa altezzoso che sto interpretando. 

 

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Primavera - Giorno 2 Mezzodì [Sereno]

@Mary e Guil

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Mary aprico poca difficoltà la porta, dando accesso ad una piccola stanz, non più di 6 metri per 6, dove tutto era stato disposto in modo efficiente: le pareti erano interamente ricoperte da librerie piene di pergamene e da scaffali con candele rituali semiusate, statuette di piombo e una vasta collezione di rocce lucidate a specchio. Bastoni, bacchette e alle sciocchezze ornamentali riempiono ogi spazio e si adattano perfettamente alla forma dell'ambiente. 
Una stufa al centro emanava un vago odore di incenso.

Vi erano pochi mobili: nessun letto e il pavimento vicino alla stufa era cosparso di spessi cuscini infiocchettati
Non vi era nemmeno una scrivania vera e propria anche se vi era uno scrittoio portatile accostato ad una delle librerie.
Alcuni vestiti erano piegati ordinatamente e accatastati contro una parete.

 

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Floki

Sala Comune, con Beth

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Ascolto il sussurro di Beth e non perdo altro tempo: annuisco una singola volta muovendo il capo dall'alto in basso, quindi allo stesso tempo sbatto il pugno destro sul tavolo producendo un forte tonfo, con l'obiettivo di attirare l'attenzione su di me. "Mi sono stufato di perdere tempo!" ..alzo il tono di voce.. "..vado a pisciare.." ..dichiara, proprio come gli è stato suggerito.. "..tu intanto vedi di portare di sopra qualche cliente!" ..teoricamente sono pur sempre li per quello, no? Solo adesso mi alzo e cerco di uscire dalla stanza, per dirigermi a mia volta al piano di sopra senza dare troppo nell'occhio.

 

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Elizabeth

@sala comune con Floki

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Algida e superba, non muovo un muscolo quando Floki parte con la sua sceneggiata. Replico altezzosa Certo padrone ma non mi muovo, aspettando ancora il tè. Quando arriva, mi rivolgo con lo stesso tono da regina al locandiere Vogliate annunciare che sarò pronta a ricevere clienti non appena avrò terminato il mio ristoro mentre aggiungo un paio di cucchiaiate di miele nel pallido tè che mi fuma di fronte. La bevanda non è oscena, inaspettatamente, ma per sicurezza aggiungo un altro cucchiaino di miele e comincio a sorseggiarlo con calma, rimanendo seduta con la schiena rigida senza sfiorare la spalliera della sedia, lo sguardo incollato al locandiere e ad ogni sua mossa. 

 

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Primavera - Giorno 2 Mezzodì [Sereno]

@Beth

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Mentre Floki lasciava la stanza Beth osservò l'ambiente che la circondava. Il padrone, portatole da bere, iniziò ad ignorarla e dopo gli sguardi iniziali anche gli altri avventori parevano più presi dalle bevande che dalla sua presenza. Solo qualcuno di tanto in tanto alzava gli occhi osservandole le gambe per poi tornare ai compagni che aveva sul tavolo e al cibo che aveva davanti

@Floki

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Il nano salì le scale all'apparenza ignorato dai presenti per raggiungere il primo piano

Qui vide una porta socchiusa ed entratovi trovò Guil e Mari

Vi era una piccola stanza, non più di 6 metri per 6, dove tutto era stato disposto in modo efficiente: le pareti erano interamente ricoperte da librerie piene di pergamene e da scaffali con candele rituali semiusate, statuette di piombo e una vasta collezione di rocce lucidate a specchio. Bastoni, bacchette e alle sciocchezze ornamentali riempiono ogi spazio e si adattano perfettamente alla forma dell'ambiente. 
Una stufa al centro emanava un vago odore di incenso.

Vi erano pochi mobili: nessun letto e il pavimento vicino alla stufa era cosparso di spessi cuscini infiocchettati
Non vi era nemmeno una scrivania vera e propria anche se vi era uno scrittoio portatile accostato ad una delle librerie.
Alcuni vestiti erano piegati ordinatamente e accatastati contro una parete.

@FLoki Guil e Mary

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Il nano entrò nella stanza che doveva essere la loro meta. Guil stava terminando di cantare un incanto

@Guil

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Sotto gli occhi di Guil nulla era magico

 


 

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Floki

Di Sopra

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Non appena completo la rampa di scale aumento la velocità del passo per accorciare i tempi. Mi soffermo nei pressi della stanza all'interno della quale vi sono Guil e Mary, quindi odo le parole del primo e non appena questo si interrompe, esordisco con un "Ehi!" poco più che sussurrato, per attirare l'attenzione di entrambi. Subito continuo: "Beth è ancora giù.." ..chiarisco ancora prima che me lo domandino.. "..dovrebbe arrivare." ..a meno che non decida di restarsene di sotto per tenere sotto controllo la situazione in quella zona del locale. "Faccio il palo!" ..concludo, rimanendo li sulla porta, tenendo d'occhio il corridoio, di fatto, cercando di sfruttare anche il senso dell'udito per comprendere se qualcuno è in avvicinamento.

 

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Elizabeth

@sala comune

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Visto che i miei compagni lavorano al piano di sopra e il locandiere era ancora li, malmostoso e svogliato come la maggior parte degli altri avventori, decido di dare una svolta alla serata: non che abbia molte doti da tirar fuori nel pubblico apatico della taverna, a meno che non si tratti del mio corpo, ma qualcosa c'è. Bevo la tazza di tè disgustosamente analcolico e mi alzo, incedendo con passo deciso verso il banco dove l'ultimo mio cliente si finge indaffarato, e nel passaggio prendo una sedia e la avvicino con lo schienale proprio ridossato al banco stesso. Poi, sempre di spalle alla sala, col naso per aria e l'espressione altera, batto violentemente il piede a terra, producendo un tonfo soffocato dal pavimento sudicio. Insoddisfatta, ripeto la mossa, accompagnandola con un deciso battito di mano. Usando le mani e i tacchi per tenere il ritmo, comincio a danzare, attenta a far si che il locandiere, bene o male, sia sempre sott'occhio; meno di un minuto e il ritmo diventa parte di me stessa, così che posso azzardare qualche movimento più deciso: dopo una piroetta in punta di piedi sollevo decisa la gamba, uno slancio simile ad un calcio che mette in bella vista l'intera lunghezza della gamba, poi con decisione la calco sulla sedia e mi isso sopra, arrivando sul bancone. Finalmente, il legno amplifica i rumori dei tacchi, dando tutt'altra dimensione alla danza, sottolineando sonoramente ogni passo. Sollevo le braccia, scuotendo i capelli e rendendo un più sensuali i movimenti, abbandonando il sorriso gelido per uno caldo e accattivante. 

@dm

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performance +3

 

 

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