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Capitolo 3. Terrore in Freeport


AndreaP

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Elizabeth

Mi faccio avanti tranquilla raggiungendo Mary, svuotata di ogni energia mentale dalla prova di salto in lungo sul baratro di liquame infame: il salto in sé non era stato un problema, gli stivali col tacco sul pavimento viscido e la prospettiva del bagno nel letame in caso di sfortuna invece mi avevano provato. La prospettiva adesso di scassinare quella grata era  a dir poco esilarante e priva di rischi lerci o puzzolenti. Subito sussurro alla rossa sfilando lo stiletto dal corpetto e avvicinandomi 

@dm, @L_Oscuro

Spoiler

ho la competenza negli attrezzi da scasso, ma non ho gli attrezzi veri e propri. +4 a rapidità di mano, +8 a furtività (dex +4)

 

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Primavera - Giorno 3 Mattina [Pioggia]

Nonostante la ricerca non pareva esservi nessun modo di aprire la grata: non vi erano cardini ne serratura

Toccò a Floki intervenire, ed il compito del nano fu più semplice del previsto. La grata era vagamente incastrata: qualcuno doveva aver già fatto lo sforzo per sradicarla per poi rimetterla al suo posto.

Al di là, una volta aperta, vi era un'altro tratto separato delle fogne. Per terra si vedevano anche le tracce che proseguivano
inoltra gli amici trovarono un libercolo di preghiere che Egil identificò subito essere di Lucius: "Devono essere passati di qui" disse il prete.

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Primavera - Giorno 3 Mattina [Pioggia]

Le tracce erano evidenti e gli amici si mossero nella fogna seguendole

Infine, dopo un altro tratto percorso fra liquami, ratti, muffe e ragnatele, i compagni giunsero ad un vicolo cieco

Le tracce si fermavano davanti ad un  muro di mattoni.

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Primavera - Giorno 3 Mattina [Pioggia]

Non ci volle molto per Mary per trovare un mattone mobile che nascondeva un chiavistello. Apertolo facilmente il muro si mosse fino a rivelare un'oscurità densa e polverosa. 

Si poteva solo distinguere quella che sembra essere una piccola stanza, appena 3 metri per 3, con un soffitto alto meno di 2 metri. Forme massicce, indistinguibili nell'oscurità, erano sparse qua e là sul pavimento

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Mary Red Dole, ladra umana

Stavolta, la porta nascosta fu semplice da trovare.

"Non riesco a trovare il proseguo delle tracce..."

Si limitò a dire a bassa voce mentre Guil lanciava la moneta

Spoiler

Una volta dentro, con la luce della moneta, si capisce se le tracce proseguono in qualche modo da qualche parte?

 

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Primavera - Giorno 3 Mattina [Pioggia]

Guil lanciò la moneta all'interno, che rimbalzò facendo un rumore di pietra contro metallo. La luce riflessa e la scurovisione di Floki confermarono che che le sagome erano rocce

"Non possono che averlo portato qui" disse Egil con voce preoccupata "dobbiamo trovarlo"

Modificato da AndreaP
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Primavera - Giorno 3 Mattina [Pioggia]

Mary cauta entrò nella stanza portando la luce: all'interno vi erano massi sparsi sul pavimento ma soprattutto accumulati goffamente sulle pareti quasi a coprirle o celarle. 

La ragazza non trovò trappole ne pericoli: non vi era nessuno e nessun passaggio, per lo meno nella zona non occlusa dai macigni. Sul pavimento vi erano numerose tracce, soprattutto nei pressi del muro opposto. 

"Non può essere, deve essere qui!" disse Egil disperato "Dobbiamo trovarlo non possiamo abbandonarlo. Forse c'è un passaggio?"

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Elizabeth

Rimango sulla soglia, titubante: a me quelle pareti e quei sassi, per non dire quelle orme senza alcun senso dell'orientamento, non dicono altro che "vi ringraziamo per il bel viaggio, ma è ora di tornare a casa". Per questo rimango a guardare gli altri, scettica, mentre si muovono intorno confondendo ancora di più le poche tracce, commentando sardonica o certo, fratello Egil. Un passaggio. Segreto, per giunta. Lo crederebbe? Il problema è che solo un ragno potrebbe passarci attraverso.. sbuffo sonoramente, do uno sguardo alle mie spalle e incrocio le braccia al petto, appoggiandomi allo stipite, incurante ..o magari chiedo a Floki di spaccare tutti i sassi in finissima ghiaia, chissà, magari la serratura è sotto uno di essi.

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Primavera - Giorno 3 Mattina [Pioggia]

Floki, Guil e Mary iniziarono a perlustrare la stanza

Fu questione di un attimo: Egil diede una netta spinta a Beth, ben più forte di quanto ci si sarebbe aspettato dal monaco, sorprendendola e gettandola sul pavimento della stanza

Quindi la porta si chiuse lasciando i compagni al buio completo

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Ospite
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