Vai al contenuto

Capitolo 3. Terrore in Freeport


AndreaP

Messaggio consigliato

Guil

"Sì, sì, ma stai calma, tesoro", scuoto la testa alla fretta di Beth, per poi andare ad aiutare Mary. 

"Bel colpo, ragazza", le dico, mentre leghiamo e imbavagliamo l'uomo. 

Non vogliamo che urli, non appena ci vede: che gli sia chiaro quanto la sua sopravvivenza dipenda dalla sua stessa collaborazione. 

Link al commento
Condividi su altri siti


Primavera - Giorno 3 Mattina [Pioggia]

Beth chiuse la porta intravvedendo al di là di quella un corridoio buio

L'uomo ci mise qualche istante a riprendersi per poi alzare le mani alla vista dello stiletto della ragazza dicendo "Ehi state calmi, io non voglio rogne. Prendete quello che volete ma non ammazzatemi. Io non  so chi siete e mi dimenticherò di voi subito" mentre un rivolo di sudore gli scendeva dalla fronte

Link al commento
Condividi su altri siti

Primavera - Giorno 3 Mattina [Pioggia]


"No, no state calmi" disse l'uomo terrorizzato "Non c'è bisogno di violenza, faccio quello che volete. "

"Io sono Deron e lavoro qui. Questa è la trita pietra. Qui tritiamo la pietra e poi facciamo mattoni per la folli... si volevo dire il faro."

"la pietra cade dall'alto e io qui faccio in modo che venga tritata... tutto qui. Ma dovreste saperlo no? non ve l'hanno detto i vostri amici?"

Link al commento
Condividi su altri siti

Guil

"Intende "la follia di Milton", amico mio. Il modo con cui la gente chiama la costruzione del faro, lontano dalle orecchie di chi parla", Guil fece presente a Floki, cercando di calmarlo. 

"Piuttosto, tu...", Guil tornó a rivolgersi a Deron: "Che ne sai dei nostri "amici"? Parla, e non fare il tonto.

Lo so che fate i curiosi, voi lavoratori, e ti conviene essere sincero, altrimenti mi tocca lasciato lasciarti alle cure poco amichevoli di Grazia e Misericordia...", concluse l'ex marinaio, indicando Beth e Liz. 

Modificato da Ghal Maraz
Link al commento
Condividi su altri siti

Elizabeth

Ringrazio, probabilmente per la prima e ultima volta (spero), la vita dura del bordello e quella infinitamente peggiore come ragazza di strada che mi ha insegnato, a caro prezzo, a mantenere il volto vuoto di ogni intelligenza o barlume di comprensione, lasciando ad occhi estranei la sola vista di ciò che desiderano vedere: un volto attraente e disponibile a soddisfare. Grazie a questa maschera, rimango imperturbabile di fronte alla spiegazione che Guil rifila tanto a Floki quanto al mio cervello stressato, così come al nuovo soprannome che affibbia a me e Mary; maliziosamente, prendo nota di sfruttarlo in un secondo momento - quel secondo momento che ho promesso il giorno prima a Guillame e che adesso desidero, considerate le troppe ore senza alcool e  l'eccessiva abbondanza di guai ricevuti al suo posto. Sorrido al manovale a terra meccanicamente, solo con la bocca e non con gli occhi, e in un sussurro calco la mano pesantemente sulla minaccia poco velata di Guil Lei è Misericordia e ti fa fuori in fretta.. dico allungando la mano e sfiorando i capelli di Mary con un gesto delicato .. io invece sono Grazia e mi piace divertirmi almeno quanto a te piace guardarmi concludo facendo roteare  nell'altra mano lo stiletto con noncuranza. 

Link al commento
Condividi su altri siti

Primavera - Giorno 3 Mattina [Pioggia]

"No, no, non c'è bisogno" disse l'uomo guardando lo stiletto di Beth

"Beh ogni tanto li incontro, lì nella fogna, quando passo per raggiungere l'uscita." disse velocemente "ma mi hanno già spiegato che devo tenere la bocca chiusa. E io non ne parlo con nessuno, ne ho mai detto a qualcuno del vostro passaggio"

"Io devo passare di lì solo per raggiungere l'uscita, è la verità!"

Link al commento
Condividi su altri siti

Mery Red Dole, ladra umana

La piratessa lasciò perdere l'uomo e il suo interrogatorio, e raggiunse la porta da cui era giunto l'uomo.

Poggiò un orecchio alla porta per essere sicura non ci fosse nessuno dietro, poi l'aprì per osservare cosa ci fosse oltre.

Spoiler

Ovviamente se sento rumori sospetti, non apro subito, ma richiamo l'attenzione degli altri.

 

Link al commento
Condividi su altri siti

Mary Red Dole, ladra umana

Ora che l'arcano di quel luogo era stato svelato, tutto era più chiaro.

Ovviamente, in una fabbrica c'erano leve e puleggie per i macchinari, nulla più.

Ricontrollò di avere tutto a posto, e si apprestò a seguire la loro guida improvvisata.

Link al commento
Condividi su altri siti

Elizabeth

Guardo sconcertata l'uomo, le leve e le facce dei miei compagni, indecisa se incazzarmi, rallegrarmi o semplicemente voltare le spalle a tutto e mirare decisa l'uscita. Di sicuro, una cosa ce l'ho ben fissa in mente andiamocene via. Questo poveraccio non aveva nessuna idea del fatto che ci avessero infilato in quel dannato trita pietre.. leviamoci dai piedi e andiamo a darci una  sistemata mi alzo e avvicino Mary, ferma sulla porta al mio posto, e le sfioro distrattamente una ciocca di capelli impolverati  Abbiamo bisogno di una strigliata e di un bagno.. guarda qui, ci vorrà una settimana per levare la polvere, i calcinacci e questi dannatissimi nodi aggiungo cercando di disfare la matassa ingarbugliata di quell'unica ciocca. 

x Mary, gergo ladresco

Spoiler

non vedo l'ora di fare un bagno e portarti a letto, anche se Guil non vede l'ora di fare altrettanto con me 

 

Link al commento
Condividi su altri siti

Primavera - Giorno 3 Mattina [Pioggia]

L'uomo annuì e condusse i compagni oltre la porta lungo il corridoio fino alla porta che lo chiudeva. Al di là vi era la fogna

"Seguitemi" disse per poi dirigersi verso il punto dove vi era un tombino sul soffitto: alcuni pioli infissi nel muro permettevano di arrampicarsi fino ad esso.

"Ecco io salgo qui" riprese poi indicando la parete di fronte "E lì in quel muro c'è il passaggio da cui escono i vostri compagni. Schiacciano un mattone e si apre" 

Link al commento
Condividi su altri siti

Ospite
Questa discussione è chiusa alle risposte.
×
×
  • Crea nuovo...