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L'unica luce di speranza

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Capitolo Cinque - Semi della distruzione, Parte 1 - L'Anello

Bomba
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Gunnar Artigli di Sangue

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DM

X Bainzu

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Il possente generale ascoltò le parole dei Guardiani, per poi sollevare la mano e stringere il pugno. Il segnale si propagò come un’onda anomala tra i non-morti, i quali abbassarono le proprie armi e si ritirarono lentamente dai Guardiani. Tonfi sordi proruppero dalla nube di Sophia, mentre una nube di gas segnalò la fuga del vampiro dal tornado evocato da Bainzu Aspettate lì disse, per poi squadrare con sospetto i membri dell’Assemblea Comunque se uno sospende le ostilità… sospende le ostilità, sapete? il generale voltò le spalle al gruppo, per poi dirigersi a passo deciso verso la grande tenda centrale, seguito dai suoi due attendenti mummia. Bastian tirò un sospiro di sollievo piuttosto udibile.

I Guardiani Planari attesero per diversi minuti, al punto che cominciarono ad avere i primi dubbi su ciò che sarebbe successo. Ma dopo dieci minuti dal loro primo incontro, il generale fece il suo ritorno La eccelsa Regina vi concede un po’ del suo tempo, seguitemi il tragitto in mezzo all’armata portò i Guardiani ad essere osservati da tenenti e sergenti vampiri e mummie, i quali però non proferirono parola al passaggio del maggior graduato, al cospetto del quale si limitarono ad abbassare il capo in segno di rispetto. Quando la compagnia giunse al grande tendone centrale, il generale scostò uno dei lembi scuri della grande struttura ed entrò per primo annunciandosi con un Generale del reggimento Ferita Aperta a rapporto, Regina Azrique!

L’interno della grossa tenda sembrava una caverna di seta nera, illuminata da una fila di bracieri simili a quello che Gunnar aveva visto in precedenza. Essi formavano una specie di corridoio per l’area centrale, leggermente rialzata, dove in quel momento si trovavano gli altri nove figuri simili al generale del reggimento Ferita Aperta, quattro da un alto e cinque dall’altro. Al centro si trovava una seduta composta da una strana sostanza oleosa che si gonfiava e fremeva come se fosse viva. Sopra di esso si trovava una lich ossuta vestita con un lungo abito nero con mantello e cappuccio tirato indietro, i pochi capelli grigi attaccati al cranio tenuti lunghi. Non vi era traccia di anelli sulle sue dita ossute Sempre formale, Hazim disse la donna con una risata cacofonica. Il generale chinò il capo, mentre la lich si alzò in piedi e si voltò, specchiandosi su una grande superficie appoggiata su una trave portante Sono ancora bellissima, non trovate? domandò civettuola, gettandosi dietro la schiena un po’ dei suoi capelli. Quando Azrique si voltò verso i Guardiani, tuttavia, i suoi occhi puntarono subito su Bastian e il suo tono mutò. Con voce fredda disse Malvan, sbarazzati del Cacciatore. Non torcere un capello agli altri.

I dieci generali, simili a veri e propri pilastri, sorrisero e Bastian estrasse il proprio arco cercando di capire chi di loro fosse il Malvan a cui era stato l’ordine. Ma il colpo non giunse dai generali, bensì da dietro. Un pugnale trafisse il petto di Bastian, impugnato da un sinistro figuro la cui testa era simile a un grande uovo nero, glabro e dal ghigno formato da denti marci. Vestito con un lungo impermeabile nero, l’essere colpì cuore, polmoni e reni in una rapida serie di colpi che lasciarono privo di vita il Cacciatore, lo sguardo perso nel vuoto quando crollò a terra, avendo il tempo di sibilare solo un Guardian… prima di crollare a terra.

Il figuro chinò il capo in direzione di Azrique, senza emettere un suono e comportandosi con la stessa naturalezza di un cameriere che avesse scacciato un insetto fastidioso da una stanza Bene! commentò la lich Spero non vorrete fare piagnistei sulla sua morte i dieci generali non si sforzarono di nascondere le loro risatine O addirittura siate così stupidi da cercare di vendicarlo. Lui e i suoi compagni hanno cercato di uccidermi, il mio è un semplice atto di autodifesa preventiva disse con un vago gesto della mano Volevate incontrarmi, siete stati accontentati. Parlate pure.

Riepilogo

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X tutti

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Osymannoch l’Inatteso 

<<Sarei innanzitutto curioso di sapere se avete distrutto voi il loro mondo…>> disse il lich osservando un attimo il corpo, con un che di quasi curiosità, prima distogliere lo sguardo <<…che se non erro attaccaste voi per prima o mi sbaglio? Ma lasciamo perdere…avete per caso riscontrato strani fenomeni in questo vostro piccolo piano? Tempeste, squarci verso altri piani o simili?>>

@master

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Edited by Zellos

comment_1771834

Bainzu Doddore

Aspetta che la rabbia passi attraverso la sua mente come un onda, investendo tutto e poi ritirandosi. "ecco, caso mai fossero diventati un pò più socievoli, adesso ci siamo giocati anche Hygrave e i suoi.. oltre alla guida per tornare indietro" si ritrova a pensare mentre a fatica accetta la brutalità del gesto: un omicidio a sangue freddo. Senza nessun pelo sulla lingua, replica sfacciatamente alla Regina Il vostro generale ci aveva garantito l'incolumità. dopodiché si chiude in un silenzio ostinato, per nulla intenzionato a lasciar correre il voltafaccia che è costato una vita in più tra le file, peraltro scarse, dei loro alleati.

 

comment_1771838

Gunnar Artigli di Sangue

Quattro pugnalate. Tanto bastò per porre fine alla vita di Bastian e con essa a tutti i buoni propositi con cui si era lasciato con Hygrave.. Dannato, stupido barbaro. Ancora una volta promesse andate in fumo e parole vane che rimbombano nella sua testa. Tu..

Fott**i bast***i! Cominciò ad inspirare ed espirare pesantemente mentre sentiva i muscoli atrofizzati gonfiarsi magicamente sotto le bende. Strinse i pugni e puntò gli occhi sugli altri Guardiani mentre udiva, quasi come se fossero a centinaia di metri di distanza, le voci di Bainzu e Osymannoch. Ancora una volta la via del dialogo..oh andiamo, barbaro, perchè non risolvi alla tua maniera? Ma non agì. Continuò a rimanere in silenzio, puntando lo sguardo su Azrique. Per quanto ancora avrebbe trattenuto la sua ira? Poco. Probabilmente, molto poco.

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Edited by Cuppo

comment_1771841

Maxillium Nairdal

I Guardiani non ebbero neanche il tempo di reagire quando, rapido come un lampo, uno dei subordinati della regina pugnalò Bastian, estinguendo la sua fiamma vitale. "Bastardi!" ringhiò Maxillium con gli occhi fiammeggianti dalla rabbia "Occhio per occhio allora!" "Se questi sono i termini per cominciare...." disse con un sibilo, estraendo l'arma "Per quanto mi riguarda abbiamo già finito di parlare." concluse prima puntare il suo sguardo sull'assassino del Cacciatore.

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Sophia Zhuge

Sorprendentemente la loro richiesta di udienza venne accolta. Vennero così condotti al cospetto della regina, la quale però fece uccidere seduta stante Bastian, per poi dimostrarsi pronta a parlare come se nulla fosse. Non c'era alcun bisogno di ucciderlo...disse sopprimendo il disgusto e la rabbia nei confronti della regina e dell'esecuzione del cacciatore.

Se non fossero alla ricerca del Carnifex avrebbe dato una bella lezione a Malvan e la sua regina. Purtroppo però l'unica pista che avevano richiedeva la collaborazione delle regina, eventuali vendette avrebbero dovuto attendere Oltre agli squarci, siamo alla ricerca dell'attuale proprietario di un anello che un tempo era di sua proprietà...

@DM

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Celeste Borealis(Umana Elocatrice)

Erano appena entrati, nella tenda con l'intento di ottenere le giuste informazioni ed andarsene e Bastian dal canto suo aveva appena espresso il proprio sollievo nell'aver trovato una soluzione più pacifica, pur trovandosi dinanzi il mostro che aveva distrutto il suo piano. Ed in un istante quella sicurezza fu subito smontata.. B-bast.. L'uomo le crollò addosso ad un passo, ucciso da un sicario della non morte.. E la cosa peggiore sembrava che Osymannoch, Bainzu, Sophia e Gunnar non fossero pronti ad agire.. Fortunatamente c'era chi non la pensava come loro.. Con la faccia di m*rda che ti ritrovi pensi pure di scusarti con l'autodifesa? Era con l'arma abbassata.. Potevamo aiutarci per trovare Baneliness.. L'elocatrice aveva già chiuso la diplomazia per quanto le pareva. 

X DM

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DM

I Guardiani Planari non accolsero per niente bene l’omicidio gratuito di Bastian, il quale non ebbe nemmeno diritto a un minimo di rispetto. Il suo killer trasse da terra il suo arco, per poi afferrare una delle caviglie e trascinarlo via come fosse un sacco delle immondizie troppo pesante. L’essere tornò tra le ombre da cui era sbucato. La protesta di Bainzu ottenne risposta solo da Hazim, il quale scosse la testa Io sì, ma gli ordini della Regina sono assoluti si limitò a dire Noi possiamo solo ubbidirle.

Azrique Malfaisance si schiarì la gola (o perlomeno quello che ne rimaneva) e ascoltò le domande di Osymannoch Dunque anche voi interessati a questa sit- le parole morirono in gola alla lich quando Maxillium e Celeste estrassero le armi, pronti a vendicare Bastian Dunque avete scelto… morte commentò.

In meno di un battito di ciglia i generali e Malvan furono loro addosso. Se perfino il sapiente Osymannoch aveva avuto dubbi sulle loro origini, fu presto chiaro come i generali dell’esercito di Azrique Malfaisance fossero combattenti formidabili, non solo dotati di una velocità e una forza sovrumani, ma anche di straordinarie capacità magiche. Mentre uno di loro recitava una litania che rese ancora più veloci i suoi compagni, due bersagliarono Bainzu con una tempesta di fulmini che colpì anche il resto dei compagni di squadra del druido. Sophia tremò quando un cazzotto di uno dei generali minacciò di spezzarle la spina dorsale, mentre un freddo dolore iniziò a percorrerle il corpo e risucchiarle le forze. Celeste e Maxillium non furono più fortunati, finendo disarmati dell’ascia appena comprata e di Cuore Nero, per poi venire colpiti (Max allo stomaco e Celeste alla mascella con un uppercut) dai colpi dei quattro incredibili graduati. Quanto a Gunnar, egli fu preso di mira da Malvan in persona, il quale parve quasi piroettare mentre si avvicinava al combattente orso temporaneamente in forma di mummia. Un secondo dopo quattro profondi squarci aprirono dei solchi tra le bende di Artigli di Sangue. Una serie di esplosioni investì invece Osymannoch, preso di mira dalla distanza e ridotto quasi sul punto di venire distrutto.

Azrique Malfaisance non aveva ancora mosso un dito ossuto. Che ella fosse talmente sicura del successo dei suoi uomini?

Riepilogo

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X tutti

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Gunnar Artigli di Sangue

Sììì! Sentì un grido di gioia dentro la sua testa. Guardò prima Malvan e il suo pugnale, poi il martello che stringeva forte tra le mani. Era passato molto tempo dall'ultima volta che lo aveva usato e non vedeva l'ora di fracassare qualcosa. Ora sta un po' fermo Testa d'uovo.. Ringhiò concentrandosi per un brevissimo istante su un potere difensivo e poi lasciando scorrere l'ira nelle sue vene rinsecchite..questa volta però lasciando a cuccia l'orso.

@DM

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Edited by Cuppo

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Osymannoch l’Inatteso

Lo scintillio che gli brillò negli occhi era una sicurezza di possibile trasformazione in non morto in caso di morte. A chi fosse diretto, era difficile dirlo, visto che del suo corpo rimasero, in breve, soltanto alcuni frammenti nascosti dai vestiti magici, retti a malapena. La mano si strinse con forza alla preziosa verga che gli permetteva di lanciare incantesimi più velocemente.

Le parole degli incantesimi giunsero veloci, estremamente veloci ed irate. Il primo incantesimo lo curò del tutto, cancellando ogni segno degli incanti altrui, ma il secondo era una condanna a morte per i non morti che ne fossero stati colpiti.

@master

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Edited by Zellos

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Sophia Zhuge

Le trattative purtroppo non avevano proprio avuto luogo, i combattenti dei Guardiani avevano deciso che la morte di Bastian era un affronto da risolvere subito. Sophia capiva benissimo il loro stato d'animo, per cui non fu delusa dal comportamento del terzetto. Lo scontro era cominciato e nonostante i colpi subiti non fossero particolarmente forti, le capacità dei generali fecero vacillare la giovane Zhuge. Contro dei non morti di questo calibro aveva subito pensato ad un incantesimo, ma avrebbe preferito attendere il risultato delle azioni di Osymannoch e Bainzu.
Dopo essersi allontanata dal generale che l'aveva attaccata librandosi in aria, si preparò a scagliare l'incantesimo contro quest'ultimo o un altro generale.

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Edited by Von

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Bainzu Doddore

E arrivò il momento in cui la diplomazia cedette il posto alla violenza. In tutti gli scontri finora sostenuti insieme ai Guardiani, esclusa la battaglia contro i coboldi su Muzzomione, il vecchio druido aveva sempre tentato di parlare, spesso con risultati ben poco soddisfacenti nonostante le buone intenzioni: la Madre lo aveva schiantato nel bel mezzo della conversazione, Rhozauur si era infervorato senza arrivare ad un accordo, il Tarrasque non aveva avuto il tempo di comunicargli alcunché, forse perché masticava Pisittu nel frattempo. Eppure, questa volta Bainzu sentiva la diplomazia fallire nel momento in cui il corpo di Bastian si accasciava senza vita sul terreno. E per cosa? Nessuna minaccia avevano ancora rivolto alla Regina, anzi, per una volta avrebbero soprasseduto alla volontà di distruggere quel manipolo di iniquità per il bene della missione; per una volta, sembravano tutti d'accordo sulla necessità di ripagare con la stessa moneta la spietatezza della tiranna lich li presente. Tuonò rapidamente Quello prendi alla tigre, agitando un braccio dietro di se, poi Osymannoch, filate via di qua! quindi, rivolgendosi alla fulgida luce dei piani superiori, pregò la natura Cun d'unu froi ti sciundu, et cun sa spia ti occiu! richiamando i poteri celestiali nella forma di una pioggia di petali di rose

@dm

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Maxillium Nairdal

L'ostilità dimostrata da Maxillium e Celeste fu come una scintilla accesasi in un barile esplosivo: la situazione cambiò in un istante, con i generali che si avventarono sui Guardiani e gli ultimi che cercarono di respingere l'assalto, con relativo successo. Osymannoch era ridotto a poco più di un mucchietto di ossa, e neanche gli altri se la stavano cavando bene.

"Tch!" sibilò Maxillium costretto a lasciare la sua arma quando la forza del suo avversario in quello scambio si dimostrò superiore. "Folgorati figli della Dannazione..." borbottò sottovoce mentre assestava la situazione attorno a lui: la regina sembrava non volersi muovere ancora, il che lasciava uno spiraglio per i Guardiani, ma d'altro canto i pilastri li avevano circondati completamente, e il cacciatore se ne trovava due davanti che lo squadravano come un gatto guarda un topo.

Stirando le labbra mummificate Maxillium attinse alle sue riserve mentali per continuare a combattere "Prima cosa è levare le nostre armi dalle loro mani."

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Celeste Borealis(Umana Elocatrice)

Ormai l'esser più lenti dei propri avversari era diventata un'abitudine.. Una malsana abitudine vista la situazione che partiva già in incredibile svantaggio, sia numerico per una volta, che tattico. I nemici erano già in fronte ai guardiani, già ne minacciavano la loro vita e già ne impedivano i movimenti o tattiche.. Dopo la lancinante scarica elettrica l'elocatrice si trovò dinanzi a due dei generali di Azrique aspettandosi un confronto fisico, ma la realtà si fece più sporca quando le venne sottratta l'arma dalle mani dopo una specie di tecnica marziale, ritrovandosi ad esser colpita poi al viso da uno di quei viscidi energumeni.. Eppure dopo i colpi subiti lo sguardo passò all'arma che l'elocatrice impugnava con affetto.. Non ridere.. Seline.. Non è divertente.. Un flash, un ricordo.. Del fato che quell'arma aveva riservato a.. 

Se l'eroina veniva associata unicamente alle proprie abilità con l'arma bianca, allora non era ben conscio degli allenamenti di pugilato ai tempi della guerra con la Xorvintaal, così come i numerosi sparring con i compagni di viaggio. Abbassò il busto, portandosi indietro il gancio destro, preparandosi a sferrare un unico colpo, carico del proprio potere magico, muovendosì in mezzo a loro con un breve ma efficace gioco di gambe. CEDILA! SUBITO! 

X DM

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DM

Mai prima d’ora i Guardiani Planari si erano trovati in una situazione talmente difficile. Essi avevano affrontato belve più feroci del tarrasque, gli abitanti del Piano Elementale del Fuoco e i coboldi più potenti del Multiverso. Eppure lì, nella tenda di Azrique Malfaisance, i campion di Arth erano costretti ad arrancare. Osymannoch dovette decidere in fretta: aiutare e rimanere o aiutare e fuggire? Scelse di combattere, di dare un’occasione ai suoi compagni. Ma finì per pentirsene, quando le difese dei temibili generali, di Malvan ed Azrique in persona negarono rapide ed efficaci ferite sui loro corpi. Bainzu richiamò il potere dei cieli, Sophia puntò a disintegrare (nel vero senso del termine) le mummie, ma nulla fu sufficiente. Essi sembravano quasi refrattari alla magia. La pioggia di rose non fu in grado di danneggiare tanti generali quanto il druido avrebbe voluto, ma fu sufficiente per irritare la Regina Lich A terra! berciò puntando un dito ed esclamando una parola di potere assoluto. Essa era una formula magica rara, costituita dalla parola stessa che indicava la magia. Azrique utilizzò tale artifizio per spezzare la trama stessa dei dweomer di tutto ciò che si trovava nei pressi del punto d’impatto. D’un tratto Bainzu, Pisittu, Gunnar e Sophia ripresero il loro aspetto usuale (la barda riuscì a malapena a cadere in piedi) e come ebbero modo di scoprire in seguito svariati loro oggetti magici erano ora diventati comuni oggetti Ecco, così! Strisciate come scarafaggi! commentò la lich avvicinandosi.

Se Atene piangeva, Sparta non rideva. Maxillium aggredì uno dei generali, che bloccò la sua arma spirituale con semplici movimenti di polso mentre impugnava l’ascia Non male, ma devi migliorare ancora ragazzino commentò, prima di restituire il favore con una scarica di colpi che investirono il petto, le spalle e i fianchi del cacciatore di taglie Bah, un’arma indegna… commentò il generale, mentre il suo compagno investì di pugni Maxillium. Ben altra opinione ebbero gli avversari di Celeste, la quale ruggì tutta la sua frustazione con un pugno che investì in pieno lo stomaco del ladro di Cuore Nero, con un impatto talmente forte da fratturare alcune delle costole dell’avversario Off! esclamò, gli occhi che tuttavia brillarono di malizia Sei una dura, sarai un’ottima tenente! il generale quindi investì Celeste, la quale si trovò ad essere trafitta da parte a parte dalla sua stessa arma, sollevata da terra e scossa mentre la lama che non l’aveva mai tradita era ora rivolta contro di lei Niente male questo sciocco pezzo di metallo commentò liberando Celeste, la quale fu afferrata per i capelli e colpita a pugni in faccia da un altro generale, il cui temperamento sembrava però più orgoglioso Idiota! urlò, per poi investirla con una serie di pugni sul volto Noi eravamo quasi dei in vita! Tu, una mortale, osi sfidarci? lo scricchiolìo delle ossa rotte di Celeste poteva essere udito anche fuori dalla tenda. Gunnar parve trovare maggiore successo contro Malvan, colpendolo al volto e ad una spalla, l’essere che sibilò contro di lui Testa d’uovo? lo scontro tra i due però non proseguì. Quando Sophia e Bainzu fecero la loro riapparizione, Malvan si leccò le labbra Umana!! rise follemente, per poi compiere una serie di capriole silenziose, evitando il maglio di Gunnar e gettandosi sulla barda.

Ammazzate la ragazzina e il lich! ordinò Azrique. Mai ordine fu eseguito con maggiore spietatezza. Se l’Inatteso era sopravvissuto a due Rovine, questa volta tre generali emersero dalla pioggia di rose e puntarono le dita contro Osymannoch, il quale venne investito da tre ondate di antico potere millenario Kharab Alhayaa! gridarono all’unisono. Le esplosioni che ne seguirono lasciarono dietro di sé solo gli oggetti e un mucchio di polvere dove poco prima si trovava il lich dei Guardiani Planari.

X Osymannoch

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Sophia non se la passò meglio. Nonostante la buona volontà di Gunnar gli avversari sciamarono su di lei, guidati da Malvan in persona, che sembrava un bambino a cui fosse stato regalato un giocattolo in voga. Pugni, pugnalate e ondate di elettricità investirono la nativa di Radura Arcobaleno, circondata e sottomessa da un gruppo di uomini che volevano solo la sua morte. Una morte che ella sentì scorrere anche dentro di sé, mentre le ferite sul suo corpo aumentavano sempre di più e il sangue era sempre meno…

Riepilogo

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X tutti

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Edited by Bomba

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Gunnar Artigli di Sangue

Bastarono pochi secondi per avere la conferma che gli avversari che avevano di fronte erano decisamente fuori portata. Perlomeno tutti insieme.

Si concesse solo un mezzo sorriso quando sentì il martello impattare sul volto di Malvan, ma fu una gioia breve e un po' ridicola. L'assassino di Bastian schivò gli altri suoi colpi con facilità e Azrique e i suoi generali, con un'azione congiunta, spensero la loro magia e abbatterono Sophia e Osymannoch. Ca**o! Gridò rabbioso. Dannati bas****i! 

La situazione volgeva al peggio e, ahimè, rimaneva una sola cosa da fare. Non t'azzardare, sai?! Fott**o barbaro dei miei cogl***i! Si fece scivolare via l'ira, si concentrò e si spostò con il suo potere, posizionandosi di fianco a Bainzu e Pisittu. Ora! Gridò verso Celeste: la loro unica speranza di salvezza.

@DM

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Bainzu Doddore

Dannazione sbotta con molta poca flemma il druida, vedendo come velocemente le cose cambiano sul campo di battaglia. Anziché punire l'affronto, subiamo l'onta della sconfitta da un branco di cadaveri ambulanti e la loro arrogante quanto decrepita regina. Visto che la situazione volge al peggio, con Max, Sophia e Osymannoch fuori dai giochi, la ritirata è d'obbligo. Sperando che Celeste sia sufficientemente lungimirante da riuscire a portare via tutti, il druido fa un passo lontano dai nemici e cerca di guadagnare tempo prezioso, urlando alla tigre Mollalo quello. Un passo indietro come me fai. E ferma mo. Quindi punta la mano al suolo, con tono di comando Bessi e obresci, alluppa tottu breda'e campu ordinando a piante che non esisteranno mai in un piano come quello di crescere e avviluppare i nemici, dandogli tempo di scappare.

@dm

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Celeste Borealis(Umana Elocatrice)

Celeste aveva sempre fatto affidamento al proprio dono. Era una responsabilità che le venne donata da una creatura che in realtà.. Era in fuga, ma giusta di cuore. Era una responsabilità che doveva a quella creatura che le era sempre stata accanto ed aveva sempre cercato di proteggerla, avvisarla, istruirla ed indirizzarla verso una migliore comprensione dei propri poteri.. Perfino quando la piccola elocatrice si era isolata completamente.. E con questo potere era sempre stata in grado di vincere le avversità, salvare i propri compagni, o civili in pericolo. E non poteva esserne più orgogliosa.. Se non quando.. Si accorgeva che perfino lei aveva dei limiti. E quando accadeva aveva sempre il tormento che fosse lei a non esser abbastanza forte per i poteri concessole. Che fosse lei il difetto..

Impotente.. Era passato innumerevole tempo dacché l'elocatrice provò un sentimento simile con una situazione enormemente diversa.. A dire il vero Celeste non aveva mai assaggiato sconfitta così. Era sempre stata messa all'angolo, forzata a combattere in situazioni disperate e prive di senno.. Che per forza di volontà e spirito era sempre riuscita a vincere. L'unica eccezzione avvenne tramite un infido trucco e lei non al pieno della propria forma.. Ma questa volta.. Nemmeno i suoi poteri sarebbero riusciti a ribaltare le sorti dello scontro.. Era stata in grado di scalfire il ladro di Cuore Nero, riversando il proprio potere nel suo unico colpo.. Eppure.. Era anche l'unico colpo che il gruppo era riuscito ad infliggere a quei mostri.. Osymannoch, Bainzu e Sophia non erano riusciti a tenere il passo, gli incantesimi non erano nemmeno in grado di nuocere agli esseri, Maxillium e Gunnar si ritrovarono come l'elocatrice a dover fronteggiare dei muri spaventosi.. MaAx.. UGRH! Non ebbe nemmeno modo di potersi preoccupare per il compagno caduto che un fendente non si conficcò nel fianco della Guardiana.. Lì giunse il panico. Con le mani cercò di estrarre la propria spada dalle proprie rinforzate carni, con i primi fiotti di sangue che iniziarono a colarle di dosso.. E per quanto fosse pratica con Cuore Nero, riuscì solo a deviare due dei colpi che il pilastro le rivolse.. Il quarto si conficcò all'altezza della spalla, minacciando di smembrarla od arrivare ad organi vitali se non fosse stato per le mani dell'elocatrice che spinsero verso l'alto disperatamente la lama nera.. Rida.. Cuore.. Ner.. La voce completamente rotta cercò il pilastro che goliardicamente stava ammirando l'arma dell'elocatrice, ma non trovò pietà nell'altro non morto.. Afferrata per i capelli Celeste venne colpita a mani nude, le osse che spezzavano cercando di alzare strenuamente le braccia per una minima resistenza.. Fer.. Rotta.. Bast.. Incapace.. Smet.. Impotente.. Fermati! 

Il tempo si era placato.. Non realizzò immediatamente che era riuscita fermare tutto per disperazione.. Colse solo l'occasione per staccarsi ed inginocchiarsi.. Dei.. Eugh coff.. C'è troppo.. Sangue.. Singhiozzò dal dolore, tenedosi la spalla quasi recisa. Quel momento di calma diede modo all'elocatrice di guardarsi attorno.. No.. No.. Perché.. Divini perché avete dato così tanto potere a simili mostri? Perchè.. Non sono riuscita nemmeno.. L'espressione mutò in rabbia tornando sul pilastro che stava impugnando Cuore Nero, l'elocatrice cercò disperatamente di aggrapparsi ad essa tirandosela a se per poi colpire il pilastro con disperati graffi e pugni, inutili se non a far lei solo del male.. Non poteva nuocergli e lei lo sapeva, ma non potè fare a meno di scoppiare in lacrime.. Non credevo sarebbe mai successo.. Mi dispiace Seline.. Non ci riesco.. Non riesco a riprenderla.. Non riesco a riprenderti.. Non ci riesco nemmeno ora.. Non ce la faccio.. Un sospiro sofferto seguì l'accasciarsi dell'eroina.. Sistemerò tutto.. Io.. Non ti lascerò a loro.. Non ti lascerò.. Celeste guardò i propri compagni.. Posso ancora salvarli. Non è finita qui! Posso ancora.. Salvarli.. Devo. 

X DM

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Edited by Organo84

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DM

Ridotti alla metà dei loro effettivi, per i Guardiani Planari la fuga parve l’unica speranza. Celeste si incaricò di quel compito, unico baluardo di speranza per quella situazione come non aveva mai vissuto nella propria vita. Aveva visto vedere Trull cadere molte volte, certo… e ormai alle dipartite di Maxillium si era abituata ma ciò era nulla in confronto alla morte (e non-morte) che aleggiava nell’aria. Coordinando Bainzu e Gunnar nell’ultimo disperato tentativo, ella trascese le leggi del tempo e dello spazio traendo i corpi dei suoi compagni e tutto ciò che poteva servirle per ricostruire il dopo. Perché DOVEVA esserci un dopo, Celeste Borealis aveva sempre creduto in ciò e non si sarebbe arresa ora. La speranza che ella portò si manifestò con i suoi incredibili poteri ed ella alla fine riuscì a riunirsi ai suoi compagni e prenderli per mano (Pisittu miagolò disperato porgendo le zampe senza nulla da ridire) e insieme i tre sopravvissuti, i due caduti e il gatto poterono tornare nel Teschio di Paithah!

X Celeste

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Bainzu e Gunnar batterono le palpebre, confusi. Perché erano ancora nella tenda di Azrique? Parecchie cose non tornarono ai due nativi di Arth, che notarono subito delle pesanti, pesantissime incongruenze. Celeste non era lì con loro, ma era riversa a terra, la gola squarciata. Azrique non era più nella sua stessa posizione e, cosa ancora peggiore, un diavolo alto quanto un ogre e dalle larghe ali rosse e denti affilati era ora presente al centro dello scontro Io ho fatto la mia parte, stregona dichiarò. Bainzu capì quindi che Azrique doveva aver richiamato il tremendo abitante degli Abissi per cambiare la realtà quel tanto che bastava affinchè Celeste avesse la peggio. Il suo tentativo di spiegarsi gli morì in gola, come il suo fiato Un altro umano! sibilò la voce di Malvan quando il coltellaccio nelle sue mani colpì la schiena del druido non una, non due, non tre, non quattro, ma ben cinque volte E con te siamo a tre! furono le ultime parole che Bainzu Daddore udì, prima di crollare a terra. Mentre egli sentì la vita uscire dal suo corpo potè sentirsi però in pace con sé stesso. Non era fuggito, fino alla fine. Se egli era caduto nel percorso, il termine di esso era stato degno dell’eroe che era giunto all’inizio. Pisittu ruggì e Gunnar si preparò a tentare almeno di vendicare il compagno. Ma pure quella soddisfazione gli venne tolta. I Generali dissolsero con facilità la barriera eretta dall’appena caduto compagno, sciamando in massa sull’eroico mezzo-gigante. Sventolando il proprio maglio con più foga di quanta ne avesse mai avuta nella sua vita, egli tentò di deviare i colpi che tuttavia raggiunsero il suo corpo, fiaccandolo uno dopo l’altro. Quando l’ascia di Maxillium colpì la sua schiena uno dei generali commentò E’ molto resistente, bene! i pugni ricevuti fracassarono ossa, ruppero la mandibola e fecero collassare un polmone, ma egli non crollò. Egli ebbe appena la visione di un altro avversario, armato di spadone, incombere su di lui prima di trafiggerlo al cuore Hai il mio rispetto. Ora riposa, guerriero. Avrai presto altre battaglie a cui pensare lì ebbe fine la vita di Gunnar detto Artigli di Sangue.

Pisittu arretrò, unica rimasta. Fuori dalla tenda un comandante vampiro udì un grido strozzato, quindi tornò il silenzio. Non vi erano più viventi che minacciavano la vita di Azrique Malfaisance, colei che aveva portato devastazione ad Arkossa e privato Arth di cinque dei suoi campioni.

Riepilogo

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X tutti

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