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Capitolo Cinque - Semi della distruzione, Parte 1 - L'Anello


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Osymannoch l’Inatteso

<<Incluso l’Ursiforme, qualcuno è ferito?>> disse avvicinandosi rapidamente al guerriero, per poterlo investire ( nuovamente) di energia positiva.

@master

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Modificato da Zellos

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Bainzu Doddore

Noi stiamo bene, nessun danno se si esclude la dannata magia innata delle ali notturne, che li ha spogliati in un sol colpo della protezione basilare di cui si erano coperti. Scrollando le spalle, il druido estrae la bacchetta accingendosi a ripristinarle, dicendosi che non poteva essere altrimenti, visto la qualità dell'oggetto utilizzato: funzionale, beninteso, ma non all'altezza delle sfide affrontate finora. Chi oltre me ha bisogno di nuovo di proteggersi dai n.. vampiri? Gli era quasi sfuggito un non-morti, ma visto il prodigarsi in cure del lich non era il caso di metterlo nel novero. 

@Dm

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Maxillium Nairdal

La collaborazione tra i Guardiani Planari permise loro di eliminare in fretta i loro avversari, anche se Gunnar aveva rischiato grosso "Muoviamoci in fretta, prima che ci individuino nuovamente" disse Maxillium mentre si riuniva ai suoi compagni.

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Sophia Zhuge

Le ali notturne e i vampiri erano stati respinti rapidamente, ma non senza intoppi o ferite gravi. Concordo. Volete provare ad usare le chiavi che abbiamo recuperato l'ultima volta o usiamo altri sistemi?  chiese guardando la porta, sapendo che ancora una volta la loro corsa contro il tempo era iniziata.

Stavo poi pensando che io o Bainzu potremmo fare da apripista utilizzando la metamorfosi che ha -disse riferendosi al druido- utilizzato l'ultima volta, sembrava piuttosto efficace contro i vampiri.

@DM

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Modificato da Von
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DM

X Gunnar

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Per i cercatori dell’Anello d’Ebano del Carnifex la sosta sulla piattaforma fu di breve durata. Sebbene le condizioni di Gunnar fossero assai gravi, Osymannoch non lesinò sulle proprie risorse per ritemprare nel minor tempo possibile l’uomo in forma d’orso, mentre Bainzu si prendeva la briga di reinnalzare le dovute protezioni contro i non-morti, perlomeno quelle che non erano cadute sotto i vili assalti delle ali notturne ormai fuori portata di un occhio umano. La fortuna sembrò finalmente girare dalla loro parte nel momento in cui essi decisero, su un’intuizione mimata del barbaro, di tentare di aprire la possente porta di pietra sfruttando le chiavi recuperate su alcuni dei vampiri il giorno precedente. La ricerca richieste più di qualche secondo, poiché più di una dozzina erano le chiavi di ogni mazzo e alcune di esse non funzionarono. Alla quarta però uno schiocco metallico annunciò l’apertura del chiavistello e la scricchiolante apertura dell’uscio che si affacciava all’interno di un angusto corridoio che puzzava di umidità, muffa e odore di tomba. Le stesse fragranze che chiunque avrebbe potuto percepire nella dimora segreta di Osymannoch, sebbene il padrone di casa del luogo nei Fiordi non potè coglierne la somiglianza.

La strettoia costrinse Gunnar e Pisittu a muoversi con difficoltà, ma il loro tormento ebbe breve durata: dopo una immediata e repentina svolta verso destra il corridoio si allargò abbastanza per permettere anche a un orso e una tigre gigante di muoversi di giustezza. La zona presentò subito più di un elemento interessante per gli intrusi. Lungo il corridoio in cui essi si trovarono erano disposte due baliste non cariche, le quali erano installate su pesanti basamenti di ottone che potevano essere ruotati e dotati di sedute. Le baliste erano posizionate delle sporgenze nel lato destro del corridoio, ma esse puntavano verso l’esterno dello stesso. Una grossa catena pendeva all’interno di ogni sporgenza e appoggiate all’interno di ognuna di quelle nicchie erano presenti sei giganteschi quadrelli grandi come giusarme e dei piccoli fagotti imbevuti di un liquido dall’odore dolciastro. A metà del corridoio sorgeva una grossa porta in pietra (finto legno) chiusa a chiave, simile alla precedente, sebbene dotata di una serratura leggermente diversa dalla porta varcata poco prima. In fondo al corridoio i Guardiani poterono trovare un bivio, con una scala a chiocciola che conduceva verso il basso e una svolta che conduceva verso l’interno della fortezza, illuminata fiocamente dalla luce di torce color ambra appese alle pareti. Pisittu iniziò a raspare con una delle sue zampe sul terreno, soffiando in direzione del corridoio.

X Gunnar

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X tutti

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Bainzu Doddore 

Accarezza piano la tigre quando nota il suo nervosismo, e a bassa voce sussurra in Druidico Fiutato qualcosa hai? Cosa? Stai buona, adesso un'occhiata diamo.. Pisittu ha fiutato qualcosa aggiunge a bassa voce agli altri, alzando una mano per indicare di fermarsi Laggiù, proveniente dalle scale, credo.. aspettate un secondo.. mandiamo qualcuno a controllare.. Il vecchio china leggermente il capo, mormorando un incantesimo che materializza dal nulla un piccolo essere fatato.

@dm

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Gunnar Artigli di Sangue

Il barbaro tornò alla sua forma normale con le ferite dello scontro ormai risanate (si assicurò di ringraziare ancora una volta Osymannoch per questo) e la protezione contro i vampiri riattivata.

"Grazie" al suo olfatto straordinariamente sensibile le sue narici vennero investite da un terribile fetore e mentre si guardava intorno spiegò agli altri ciò che sentiva. Là. Disse indicando la scala a chiocciola. C'è qualcos'altro oltre al solito odore di morte di questo luogo...sudore... inspirò meglio per identificare le varie fonti ...capelli sporchi...escrementi umani. Elencò come un cacciatore che fiuta una pista. E' la prima volta che li sento qui dentro.

Si concentrò e provò ad usare il suo Terzo Occhio per controllare dalla distanza.

@DM

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Celeste Borealis(Umana Elocatrice) 

 

X DM

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DM

Rintanati all’interno della Fortezza dei Diecimila Passi, i Guardiani Planari ebbero tempo per aggirarsi brevemente nelle zone più battute dalle sentinelle di Baneliness. Dopo aver ripristinato alcuni poteri e incantesimi, un pixie fu convocato da Bainzu per una ricognizione dell’area Che puzza! esclamò il folletto alato, portandosi le manine al naso Qui… c’è morte a non finire! fu la sua prima valutazione, che lo portò a tremare tutto, ma anche a non tirarsi indietro alla richiesta del druido Vado e torno! disse, prima di sparire alla vista. Un turbinino ronzante di ali accompagnò il suo volo all’interno della scala a chiocciola.

Gunnar, dal canto suo, controllò di persona le varie suppellettili, concentrandosi sulle baliste. Esse non sporgevano su una vista, ma quando egli smosse appena una delle catene appese, parte della parete in pietra si sollevò fornendo una vista verso l’esterno, una “finestra” che un comune popolano non sarebbe stato in grado di aprire, ma che sembrava tarato per creature più forti come i vampiri o il combattente orso. La posizione delle baliste assumeva ora maggiore senso, essendo esse predisposte per puntare verso eventuali aggressori alati esterni.

Erano passati quasi due minuti quando il pixie fece il suo ritorno, pallido come un lenzuolo E’… è orribile! fu il suo primo commento. Nel tempo di convocazione rimasto, egli spese fino all’ultimo secondo per descrivere ciò che i suoi piccoli occhi avevano visto, la stanza che sorgeva al termine della scala a chiocciola E’… come una stalla. Penso ci siano più di un centinaio di persone e quattro vampiri a guardia disse La stanza è divisa in due parti, da una parte gli uomini e dall’altra le donne. Sono nudi, sporchi e confinati da recinti come dei maiali. Dall’odore direi che defecano sempre lì e per mangiare ho visto solo dei grandi truogoli pieni di una brodaglia grigiastra. Ho visto che c’è una specie di grata al centro della stanza, fuori dai recenti, non so se conduce a delle fognature o a un canale di scolo. Comunque ognuno dei prigionieri indossa uno strano collare di ottone, a cui è attaccato una specie di spinotto o valvola. Non capivo a che cosa servisse finchè un vampiro non è giunto vicino ad uno di quei disgraziati. In pratica agisce come una specie di… il pixie deglutì Rubinetto. Prendono il sangue da quei poveracci spiegò, disgustato e al limite della nausea Ho provato a bisbigliare a uno di quei poveretti, ma sembrano inerti. I loro occhi sono vacui, o mangiano o stanno a schiacciarsi le mosche che ronzano attorno a loro. Non credo si rendano conto di cosa gli sta succedendo… e forse è meglio così un brillìo accompagnò gli ultimi istanti del pixie con loro E’ forse una delle visioni più orribili che abbia mai avuto nella mia vita. Spero possiate fare più di quanto ho potuto fare io disse accomiatandosi dal gruppo.

X tutti

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Sophia Zhuge

Attese che la fata evocata dal druido tornasse. Quello che raccontò fu orribile. Bainzu vorrei provare la tattica che accennavo prima. Andiamo in avanscoperta io e te, con le sembianze di un Quesar e giunti lì li distruggiamo con la luce. Che ne dici? chiese al druido Gli altri ci raggiungerebbero subito dopo, a opera finita o per darci manforte. 

Voi che ne pensate? Chiese infine al resto dei Guardiani.

@DM

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Bainzu Doddore

Non credo vada bene, Sophia.. la luce coinvolgerebbe anche le persone, non credo siano così in forze da sopravvivere.. dice sconsolato Bainzu, scuotendo la testa .. dobbiamo tentare un approccio differente.. arrivare li di soppiatto, magari invisibili, entrare mentre i vampiri son distratti e ingaggiarli tutti insieme.. la tensione rende la voce del vecchio un tantino metallica .. ci dividiamo, e ognuno si occupa di un bersaglio diverso, in maniera da non lasciare nessuno libero di dare l'allarme. Che ne dite? Gatto, vieni qui, rimani vicino. 

@dm

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Celeste Borealis(Umana Elocatrice)

Entrare nel castello fu faticoso per l'elocatrice e rischioso per Gunnar.. Questa volta non era propriamente certa dell'esito dell'esplorazione, visto che erano già stati individuati.. A quel punto sarebbe stata una prova di forza contro le truppe di Baneliness, anche se ancora aver ancora un briciolo di tempo.. 

E'.. Orribile.. Era difficilissimo intervenire.. E nonostante tutto i Guardiani ci avrebbero provato comunque.. Dobbiamo per lo meno provarci.. Quello che propone Bainzu mi pare fattibile.. Ma dobbiamo esser sicuri di non esser individuati.. Spero davvero che la magia che le magie che avete a disposizione possa bastare.. 

X DM

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Maxillium Nairdal

Il resoconto del pixie di Bainzu fece aggrottare le sopracciglia del cacciatore, che a stento trattenne la rabbia. "Maledetti vampiri" sibilò "dobbiamo salvare quelle persone. Quello che avete proposto è un buon piano."

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DM

X gli incantatori

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La meticolosa preparazione che i Guardiani Planari predisposero per la discesa della scala a chiocciola fu approfondita. Non vi fu membro della compagnia che non avesse qualche incantesimo su di sé per quella che sembrava una difficile operazione di soccorso e recupero. La ricompensa di tale sforzo fu la discesa priva di suoni che essi intrapresero verso il luogo dove avevano inviato il proprio esploratore. Anticipati dal lezzo che Gunnar aveva descritto poco prima, i membri dell’Assemblea furono in grado di raggiungere non notati la zona in cui si trovavano più umani che in tutto il resto delle Marche Sbriciolate.

La cruda descrizione offerta dalle parole del pixie aveva preparato in parte i Guardiani a ciò che videro, tuttavia la realtà dei fatti li colpì come un pugno nello stomaco. I cento e passa disgraziati che vivevano all’interno dei recinti erano divisi solo per sesso (a destra gli uomini e a sinistra le donne), ma a parte questo nulla ormai li separava dall’essere semplici animali. Erano persone di ogni genere di età, dall’adolescente fino all’anziano, tutti completamente nudi, sebbene ciò non sembrasse dare loro imbarazzo, e l’odore pungente di urina e feci unita alla vista dei piedi sporchi di quei malcapitati fece capire che essi erano soliti espletare le loro funzioni fisiologiche dove capitava. Essi per il resto ciondolavano, sbattendo leggermente l’uno contro l’altro, accalcandosi solo quando una brodaglia simile a pappa d’avena color grigio cemento veniva versata in ampie e basse vasche, dai quali le persone traevano grosse manate di cibo che si premuravano di ingurgitare come maiali su un truogolo. Le brevi scaramucce che potevano sorgere vedevano i prigionieri ringhiare e grugnire, ponendosi fronte contro fronte per poi urtarsi fino a che uno dei due non arretrava. Nessuno di essi parve avvedersi della presenza dei Guardiani e, anche qualora li avessero notati, nessuno tra di essi fece loro un cenno o altro.

Le quattro sentinelle vampire stazionate all’interno di quel luogo sembravano annoiate, sebbene tenessero comunque i propri mazzafrusti saldamente in mano, i passi che risuonavano con un forte clangore quando qualcuno passava sopra la grata di scolo Ieri prigione e oggi fogne! Che palle! lamentò una delle vampire, una ragazza dai lunghi capelli neri dalle punte tinte di verde. Un altro giovane e familiare vampiro (almeno per Celeste, Bainzu e Gunnar), alto dai capelli corti, seguì la compagna non-morta Motivo in più per andarci a bere qualcosa, no? Il bar dovrebbe essere stato ricostruito anche se non hanno ritrovato i prigionieri più gustosi la vampira si fermò, per poi voltarsi e fissarlo Non ti arrendi proprio mai, eh? si trovò a sorridere. Un vampiro dai capelli unti e grasso, il quale perdeva parte del suo fascino stokeriano in virtù del suo fisico da gestore di una fumetteria, ghignò Ma dove volete andare a bere, che il meglio è proprio qui? disse allungando una mano presso uno dei recinti e traendo verso le sbarre una ragazzina di non più di quattordici anni. Il vampiro armeggiò con le paffute dita bianche sul collare, dal quale iniziò a sgorgare sangue. Come un assettato ad una fontana, il grasso vampiro bevve a garganella Slurp… Slurp… Eff… Glurg! gorgogliò, finchè la ragazzina non vacillò sulle gambe. Solo a quel punto il vampiro riarmeggiò sul collare, fermando l’uscita di sangue. La prigioniera, senza dire una parola, si accasciò a terra per poi iniziare a strisciare verso il truogolo più vicino Vacci piano gli intimò una vampira dalle spalle larghe e dai capelli castani con taglio da moicano Tra un’ora dobbiamo preparare le bottiglie per gli altri!

La situazione era delicata, ma per una volta i Guardiani Planari sembravano aver azzeccato le loro mosse. Grazie al loro gioco di squadra erano stati in grado di non farsi notare fino a lì dai propri nemici. Ma come avrebbero approfittato di tale vantaggio?

Riepilogo

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X tutti

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Sophia Zhuge

La scena che le si parò davanti era davvero orribile come aveva descritto il pixie. Per fortuna i vampiri non erano attrezzati per vedere  anche gli invisibili, dando così la possibilità ai Guardiani di assaltare i carcerieri.
Sophia si sarebbe concentrata sul bloccare la fuga ai vampiri per non lasciare ulteriori tracce del loro passaggio. Aver allertato le guardie all'esterno era già troppo, non voleva rischiare di dover riprovare a penetrare la fortezza una terza volta.

@DM

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Osymannoch l’Inatteso

Ogni tanto, essere una creatura soprannaturale alimentata dall’energia negativa e spinta soltanto da emozioni negative era una grossa fortuna perché ti dava una certa quiete nell’agire che i giovani ed i vivi non avevano. Cosa che gli avrebbe permesso di, beh, poter decidere i suoi bersagli con maggiore attenzione. Le sfere di energia per uccidere i moribondi, in questo caso. 

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Gunnar Artigli di Sangue

Forti dell'elemento sorpresa i Guardiani erano pronti ad attaccare i nemici e tentare di portare in salvo i prigionieri. Un pensiero apparve per un istante nella mente del barbaro quando vide di persona la situazione: Ma sarà possibile salvarli? O è troppo tardi?

Ci avrebbero pensato dopo. E comunque, se non potevano salvarli, almeno li avrebbero vendicati!

Mazzafrusto stretto in mano, si preparò all'attacco.

@DM

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Inviato

Bainzu Doddore

Sollevando una silenziosa preghiera a tutti gli dei del bene e della giusta punizione, il druido avanza con i suoi compagni fino all'ingresso della stanza, storcendo il naso e raccogliendo la determinazione a eliminare la piaga morbosa dei vampiri su questo piano morente. Come gli altri intorno a lui cominciano a muoversi, si sposta di lato e con pochi, studiati gesti invoca la luce sfolgorante del sole tra le dita, per poi scagliarla con rabbia contro il vampiro più vicino, rinnovando la preghiera affinché la giusta punizione cada sui succhiasangue.

@dm

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Maxillium Nairdal

Grazie a Sophia i Guardiani poterono avanzare verso i prigionieri senza essere individuati, potendo così assistere alle condizioni degli umani imprigionati in tutto il loro orrore. Maxillium quasi si lasciò sfuggire un'imprecazione, ma si trattenne "Folgori dannate" inveì nella sua testa "Neanche le bestie vengono trattate in questo modo..." con occhi che ardevano dalla rabbia e la mascella serrata, il cacciatore si preparò per sfogare la sua furia contro i vampiri ignari.

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Celeste Borealis(Umana Elocatrice)

Mentre i Guardiani si stavano preparando all'imboscata l'elocatrice si concesse un momento per esaminare l'arma "muletto" per quella situazione di necessità.. Più la guardo e meno ne capisco il senso.. Che dovrei farci agitarla e sperare di colpirci qualcosa? Come fanno i vampiri ad imbracciarle? Non sarebbe più semplice prendere qualcosa che riesca a fendere a metà un mostro.. Ne penetri le scaglie o la corazza.. Oppure la schiacci completamente? Insomma.. Non ho mai sentito storie o racconti di eroi che son caduti per colpa di una piccola sfera contundente.. Figuriamoci un drago.. 

La scena era.. Orribile.. Spietata.. Nemmeno in guerra aveva visto uno scherno della vita così grande.. Nemmeno dai Draghi Tiranni.. Forse.. Nemmeno a Shendilavri.. Era uno spettacolo che trascendeva la sopportazione e la morale umana.. Pensare di poter perdere anche quel barlume di umanità con la non vita.. Le faceva ribrezzo.. Disgusto.. Odio.. Senza nemmeno accorgersene era già in faccia al nemico con i suoi compagni.. Io.. Vi distruggerò.. Ogniuno! Di voi! VI DISTRUGGERO'! 

X DM

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