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Domanda comportamento


Agram

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Sono un nano, chierico, guerriero, caotico neutrale che ha come divinità thor il quale mi ha donato un elmo magico le cui corna una volta staccate diventano delle asce da lancio +1...

... dopo un combattimento dove avevo usato i due corni-asce, il ladro che fa parte del gruppo - premetto che sono entrato da poko nel gruppo, perchè il mio precedente pg non ce l'ha fatta - ha praticamette acciuffato le mie asce ricattandomi per restituirmele... la mia reazione è stata un magico critico dopo avergli dato 3 secondo di tempo per restituirmi ciò che il mio dio mi aveva donato...

... Per imparare a giocare vi porgo questa domanda: ho sbagliato a comportarmi così? E' stato eccessivo? E' scorretto fare una cosa del genere? come influisce sul gioco e sui pe che il master deve assegnare a fine seduta?

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Il ladro è morto? Così da quello che hai detto hai agito bene. In in dei conti ti ha rubato un oggetto per te sacro (in più sei un chierico) e tu gli hai comunque conceso la possibilità di salvarsi.

Per quanto riguarda il discorso dei pe dipende se il vostro master li concede anche per l'interpretazione o meno.

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diciamo che secondo il mio modesto parere avresti prima dovuto tentare di convincerlo, magari con diplomaza, poi allora potevi far subentrare il guerriero che è in te e sdraiarlo, se hai seguito questa linea per me hai fatto benissimo, tanto più che sei caotico, quindi non accetti ordini o ricatti vari da nessuno.

anche come PE non ci dovrebbero essere malus, lo hai ruolato benissimo;-), logicamente a parere mio.

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Sono un nano, chierico, guerriero, caotico neutrale che ha come divinità thor il quale mi ha donato un elmo magico le cui corna una volta staccate diventano delle asce da lancio +1...

... dopo un combattimento dove avevo usato i due corni-asce, il ladro che fa parte del gruppo - premetto che sono entrato da poko nel gruppo, perchè il mio precedente pg non ce l'ha fatta - ha praticamette acciuffato le mie asce ricattandomi per restituirmele... la mia reazione è stata un magico critico dopo avergli dato 3 secondo di tempo per restituirmi ciò che il mio dio mi aveva donato...

... Per imparare a giocare vi porgo questa domanda: ho sbagliato a comportarmi così? E' stato eccessivo? E' scorretto fare una cosa del genere? come influisce sul gioco e sui pe che il master deve assegnare a fine seduta?

Prima di rispondere, ti ricordo che da regolamento è vietato usare linguaggio sms, e abbreviazioni come da tuo post iniziale. ;-)

Secondo me, la tua reazione è valida, anche se dipende cosa intendi per 3 secondi...

Cioè, gli hai detto "hai 3 secondi per rendermele!!" (magari contando)

Oppure dopo 3 secondi (fuori gioco) che gli avevi chiesto la restituzione hai attaccato (senza fargli capire niente).

Nel primo caso, anche se lui lo poteva fare per scherzo, doveva capire che non lo era. Soprattutto vista l'importanza dell'oggetto.

Certo, in un gruppo, soprattutto in D&D, si cerca di avere un buon rapporto di squadra (D&D è un GdR di squadra, per definizione). Quindi magari, al tuo posto, avrei fatto la stessa cosa in gioco, ma avrei "fermato il tempo" fuori gioco per spiegargli che la tua reazione in gioco che stavi (per forza) per avere, e che se voleva veramente arrivare a tanto. Magari il DM si sarebbe intromesso nella discussione, anche.

Insomma, spesso chi agisce cosi non lo fa da bravo giocatore di ruolo.

Mi spiego: se io sono un ladro, nella realtà, in un mondo fantasy, e mi metto a rubare un oggetto ad un chierico, oggetto dato dalla sua divinità, proprio di fronte a lui, ricattandolo i casi sono 2:

a) conosco bene il chierico e gli sto facendo uno scherzo, e posso capire dalla sua faccia quanto posso tirare la corda... [Non era il caso qui, visto che il tuo PG era entrato da poco]

B) non gli sto facendo uno scherzo, e a questo punto credo veramente di potere ottenere dei soldi. Di sicuro, però, a questo punto non mi metto in una situazione dove il chierico mi possa colpire. Scappo subito con un piano predefinito, e lo ricatto a distanza con messaggi.

Premesso comunque che rubare un oggetto dato da una DIVINITA' è un pò folle, niente mi garantisce che un servo della divinità non appaia dal nulla per uccidermi.. [e non mi sembra nemmeno qui il caso, visto che è rimasto lì come un idiota con le corna in mano, permettendoti di colpirlo]

Quindi la situazione mi fa capire che il giocatore del ladro ha voluto fare uno scherzo/non-scherzo, cioè, sapendo che state giocando a D&D, e che eri l'ultimo arrivato del gruppo, ha voluto metterti in difficoltà, rubando davanti al tuo naso i tuoi oggetti, pensando che non avresti attaccato perché sarebbe stato come dichiarare guerra e sfaldare il gruppo... Solo che questo è metagaming, e andrebbe punito/evitato.

Certo, magari ha rubato proprio le corna per un ragionamento in-game: cioè: "se mi attacca, visto che è l'ultimo arrivato, i miei compagni mi aiutano e lui muore, e ci prendiamo i suoi oggetti".

Che a questo punto è un buon raggionamento, IN GAME, ma visto che tu non ci hai detto altro, suppongo non abbia funzionato, e che i compagni non si siano mossi... anche qui ci sarebbe da spendere fiumi di inchiostro, ma rimane il fatto che si gioca tutti insieme. Quindi se questa è realmente la ragione del giocatore, allora è da rivedere tutto l'atteggiamento generale dell'approccio a D&D del gruppo.

edit: dimenticavo, a livello PE, hai fatto benissimo.

Cerca però di non focalizzarti su questo, ;-)

L'importante è divertirsi insieme.

Stai imparando, lo dici tu stesso, ma ricordati che se non giocate bene insieme, voi, giocatori, allora non contano i PE, perchè se non si gioca insieme, il PG non ha bisogno di PE, non progredisce. :D

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Beh, diciamo poi che il tuo allineamento ti aiuta tantissimo nella scelta che hai fatto: un Caotico Neutrale, come sai, non segue principi di bene e male, così come non segue principi che lo legano alla legge. Non a caso il Manuale del Giocatore lo definisce un tipo imprevedibile e, a volte, inaffidabile: perchè segue spesso l'estro del momento.

Un personaggio così, divertentissimo da giocare, a mio avviso, può sia "agire a casaccio secondo il momento, e senza una coerenza", o andare secondo i suoi principi personali, per quanto possano essere astratti (e folli) per un altro personaggio.

Come giustissimamente è già stato detto, sei un chierico, CN, di Thor: si presume che, da buon Nano cocciuto, tu abbia a cuore quasi esclusivamente la tua divinità, ciò che la riguarda e ciò che ne deriva. Se la tua divinità ti dona una reliquia di estremo valore, mi pare il minimo uccidere per riottenerla (i tre secondi sono stati anche una bella idea, per non sembrare un personaggio malvagio). Vedila così: quanta gente è morta, secondo la mitologia per recuperare il Santo Graal? Beh, tu sei ad un buon inizio...

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Prima di rispondere, ti ricordo che da regolamento è vietato usare linguaggio sms, e abbreviazioni come da tuo post iniziale. ;-)

Secondo me, la tua reazione è valida, anche se dipende cosa intendi per 3 secondi...

Cioè, gli hai detto "hai 3 secondi per rendermele!!" (magari contando)

Oppure dopo 3 secondi (fuori gioco) che gli avevi chiesto la restituzione hai attaccato (senza fargli capire niente).

Nel primo caso, anche se lui lo poteva fare per scherzo, doveva capire che non lo era. Soprattutto vista l'importanza dell'oggetto.

Certo, in un gruppo, soprattutto in D&D, si cerca di avere un buon rapporto di squadra (D&D è un GdR di squadra, per definizione). Quindi magari, al tuo posto, avrei fatto la stessa cosa in gioco, ma avrei "fermato il tempo" fuori gioco per spiegargli che la tua reazione in gioco che stavi (per forza) per avere, e che se voleva veramente arrivare a tanto. Magari il DM si sarebbe intromesso nella discussione, anche.

Insomma, spesso chi agisce cosi non lo fa da bravo giocatore di ruolo.

Mi spiego: se io sono un ladro, nella realtà, in un mondo fantasy, e mi metto a rubare un oggetto ad un chierico, oggetto dato dalla sua divinità, proprio di fronte a lui, ricattandolo i casi sono 2:

a) conosco bene il chierico e gli sto facendo uno scherzo, e posso capire dalla sua faccia quanto posso tirare la corda... [Non era il caso qui, visto che il tuo PG era entrato da poco]

B) non gli sto facendo uno scherzo, e a questo punto credo veramente di potere ottenere dei soldi. Di sicuro, però, a questo punto non mi metto in una situazione dove il chierico mi possa colpire. Scappo subito con un piano predefinito, e lo ricatto a distanza con messaggi.

Premesso comunque che rubare un oggetto dato da una DIVINITA' è un pò folle, niente mi garantisce che un servo della divinità non appaia dal nulla per uccidermi.. [e non mi sembra nemmeno qui il caso, visto che è rimasto lì come un idiota con le corna in mano, permettendoti di colpirlo]

Quindi la situazione mi fa capire che il giocatore del ladro ha voluto fare uno scherzo/non-scherzo, cioè, sapendo che state giocando a D&D, e che eri l'ultimo arrivato del gruppo, ha voluto metterti in difficoltà, rubando davanti al tuo naso i tuoi oggetti, pensando che non avresti attaccato perché sarebbe stato come dichiarare guerra e sfaldare il gruppo... Solo che questo è metagaming, e andrebbe punito/evitato.

Certo, magari ha rubato proprio le corna per un ragionamento in-game: cioè: "se mi attacca, visto che è l'ultimo arrivato, i miei compagni mi aiutano e lui muore, e ci prendiamo i suoi oggetti".

Che a questo punto è un buon raggionamento, IN GAME, ma visto che tu non ci hai detto altro, suppongo non abbia funzionato, e che i compagni non si siano mossi... anche qui ci sarebbe da spendere fiumi di inchiostro, ma rimane il fatto che si gioca tutti insieme. Quindi se questa è realmente la ragione del giocatore, allora è da rivedere tutto l'atteggiamento generale dell'approccio a D&D del gruppo.

edit: dimenticavo, a livello PE, hai fatto benissimo.

Cerca però di non focalizzarti su questo, ;-)

L'importante è divertirsi insieme.

Stai imparando, lo dici tu stesso, ma ricordati che se non giocate bene insieme, voi, giocatori, allora non contano i PE, perchè se non si gioca insieme, il PG non ha bisogno di PE, non progredisce. :D

Perfettamente d'accordo su tutta la linea

Purtroppo come in tutti i campi c'è chi pensa solo al propio tornaconto coprendosi dietro al "numero", ho giocato nella mia storia di d&d con solamente tre gruppi, e negli ultimi 2 ho trovato persone che erano gelosi nella realtà che il mio pg era il più forte del gruppo, e hanno sempre tentato di "togliermi di mezzo", nonostante gli avessi salvato la pelle più e più volte, purtroppo queste persone dividono il gruppo, rallentano il gioco, e boigottano le tue azioni, spero che il tuo gruppo non abbia detto una parola, perchè altrimenti li avrei lasciati e me ne sarei andato per cavoli miei all'istante:mad:

Approposito, come è andata a finire?:confused:

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ho sbagliato a comportarmi così?

Come ti hanno già detto hai fatto benissimo

E' stato eccessivo?

no. A seconda delel situazioni potresti addirittura volerlo uccidere solo per aver toccato la tua reliquia. Ma questo dipende dall'interpretazione etc. Attaccare per riavere ciò che è tuo va sicuramente benissimo.

E' scorretto fare una cosa del genere?

Da parte tua no sicuro. Forse è stato scorretto lui (dipende dall'allineamento).

come influisce sul gioco e sui pe che il master deve assegnare a fine seduta?

Se il dm da px per l'interpretazione tu ti sei comportato bene e quindi potresti avere un bonus. Il ladro non so, dipende dal suo allineamento e background.

PX per il combattimento non te li darei perchè non si è trattato di un vero combattimento (almeno credo da ciò che hai detto) e perchè dare px per gli scontri intra-pg può essere deleterio.

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Sei stato esemplare.:thumbsup:

Non proprio... non trattiamo vita e morte nei GdR come cose di poco conto. Avresti potuto fare la stessa cosa facendogli danni debilitanti.

Una reazione del genere da parte del tuo pg poteva essere comprensibile, ma anche un CN non ammazza a sangue freddo un'altra persona, per quanto rompi o subdola possa risultare.

Ricordiamoci che portare a 0 PF una persona con danni debilitanti vuol dire letteralmente pigliarlo a botte fino a farlo svenire... non è una cosa da poco.

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Non proprio... non trattiamo vita e morte nei GdR come cose di poco conto. Avresti potuto fare la stessa cosa facendogli danni debilitanti.

Una reazione del genere da parte del tuo pg poteva essere comprensibile, ma anche un CN non ammazza a sangue freddo un'altra persona, per quanto rompi o subdola possa risultare.

Ricordiamoci che portare a 0 PF una persona con danni debilitanti vuol dire letteralmente pigliarlo a botte fino a farlo svenire... non è una cosa da poco.

Ripeto e sottolineo:esemplare.

Il ladro ha rubato a un chierico un dono del suo stesso Dio,un sacrilegio gravissimo,dove ci sta una pena di morte.

E in più gli ha anche dato una possibilità di salvezza,è stato anche generoso.

Thor,un dio guerriero orgoglioso e anche vendicativo non potrebbe essere più fiero del suo adepto.

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premetto che ho letto solo il post iniziale

sommando le caratteristiche del pg, quindi nano+guerriero+chierico di thor+allineamento CN, io direi che ci sta tutto.. non andrei per i px in più, semplicemente vai bene così

certo, potevi anche prenderlo a destri e fargli danni debilitanti, ma in quanto nano dubito di questa possibilità :-p

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Dubito che fosse a sangue freddo... :mrgreen:

;-)

Pensa a quanto sia difficile riscaldarsi sufficentemente da uccidere una persona.

Io un comportamento del genere lo definisco pura follia omicida, non mancanza di sangue freddo.

Ma ti immagini che stomaco serve per riempire di botte una persona finché non si muove più? figurati a troncarle la testa...

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Pensa a quanto sia difficile riscaldarsi sufficentemente da uccidere una persona.

Io un comportamento del genere lo definisco pura follia omicida, non mancanza di sangue freddo.

Ma ti immagini che stomaco serve per riempire di botte una persona finché non si muove più? figurati a troncarle la testa...

Certo, ma qui stai parlando della nostra società moderna.

Io entrando nel contesto fantasy/medio-evo, di gente che uccide per sopravvivere, per guadagno, ecc. ecc, ne vedo tanta, quindi non ci vedo niente di cosi sconvolgente.

Nel caso del chierico, magari è stato un attacco a sangue freddo (la rabbia non era abbastanza per diventare rabbia assassina, ed è stato semplicemente "ora te la faccio pagare, brutto ladro di m****"), oppure a sangue caldo ("cosa. ?!? ridammelo, subito!! SUBITO!!!... muaarrrrgghghghghg!!! <PAFFFF!!!>").

Questo lo può solo dire il giocatore, ma rimane il fatto che uccidere, per avventurieri, è all'ordine del giorno, quindi non ci vedo tutto quel problema.

Imho, naturalmente.

Poi la storia cambia una volta che si "conosce (il nome) del bersaglio".

Vedesi questo famoso webcomic per capire meglio di cosa sto parlando:

http://www.giantitp.com/comics/oots0472.html

:-D

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Concordo con Dark Megres:

- Farlo svenire a suon di cazzotti nelle gengive ---> cosa buona e giusta

- Ucciderlo a suon di asciate in testa ---> pura follia omicida

Di gente che uccide per sopravvivenza, guadagno ecc... ce n'è anche nei giorni nostri, se anche allora ce n'era di più non lo vedo ugualmente come una scusante.

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Di gente che uccide per sopravvivenza, guadagno ecc... ce n'è anche nei giorni nostri, se anche allora ce n'era di più non lo vedo ugualmente come una scusante.

Ripeto, siamo figli della nostra società.

La gente si uccideva in duelli anche nel 1800, e nessuno lo trovava scandaloso.

Non è corretto giudicare comportamenti fantasy con il nostro (moderno) metro di giudizio.

Qui, poi, abbiamo un ulteriore dato di fatto: il chierico non avrebbe mai ammazzato con un colpo il ladro, al massimo l'avrebbe ferito (in quanto si tratta di EROI, con un sacco di Punti Ferita).

Certo, ha fatto un critico. Certo, con un triplo 20 lo uccideva (se tale regola era ufficiale per il DM), ma anche spingere qualcuno a tradimento in piscina può ucciderlo, e pure nessuno lo trova sconvolgente.

Diamo il peso che si merita all'azione.

Se il chierico avesse voluto uccidere il ladro, non gli avrebbe dato un (solo) colpo, ma l'avrebbe massacrato fino a morte certa.

Un colpo ben assestato, nel mondo fantasy, è proprio spesso l'unica maniera per fare capire (con le cattive) il concetto fondamentale di "fallo ancora, e ti farò tanto male".

Se il chierico avesse colpito un paesano con la stessa rabbia, ok, la storia sarebbe stata diversa (paesano morto), e a questo punto qualcuno avrebbe potuto guardare il chierico come qualcuno di irrascibile e sanguinario.. ma nella società del medioevo, credi davvero che lo avrebbero condannato ?

Io no. La versione (reale) (e ufficiale) sarebbe stata "un ladro è stato ucciso mentre cercava di derubare il chierico Pinco Pallino da una Reliquia Sacra data dalla sua divinità in persona".

Cosa c'è che non va in questa versione ?

Niente.

Vi ricordo che, parlando di ladri/furti/crimini, al medioevo le punizioni non erano "toh, ti do uno schiaffo, mi raccomando, non farlo mai più, va bene ???" ma piuttosto "impiccatelo / tagliategli la mano / ecc".

E per molto meno. A volte per una mela, per un pezzo di pane, qualche moneta.

Qui si parla di una reliquia sacra (per Dio!!!)!! :mrgreen:

edit: anche oggi, se qualcuno si accingesse a rubare una reliquia della chiesa cattolica, ti assicuro che nessuno lo troverebbe scandaloso sapere che il ladro è stato ucciso nel tentativo dalle guardie. Anzi.

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Ripeto, siamo figli della nostra società.

La gente si uccideva in duelli anche nel 1800, e nessuno lo trovava scandaloso.

Non è corretto giudicare comportamenti fantasy con il nostro (moderno) metro di giudizio.

Qui, poi, abbiamo un ulteriore dato di fatto: il chierico non avrebbe mai ammazzato con un colpo il ladro, al massimo l'avrebbe ferito (in quanto si tratta di EROI, con un sacco di Punti Ferita).

Certo, ha fatto un critico. Certo, con un triplo 20 lo uccideva (se tale regola era ufficiale per il DM), ma anche spingere qualcuno a tradimento in piscina può ucciderlo, e pure nessuno lo trova sconvolgente.

Diamo il peso che si merita all'azione.

Se il chierico avesse voluto uccidere il ladro, non gli avrebbe dato un (solo) colpo, ma l'avrebbe massacrato fino a morte certa.

Un colpo ben assestato, nel mondo fantasy, è proprio spesso l'unica maniera per fare capire (con le cattive) il concetto fondamentale di "fallo ancora, e ti farò tanto male".

Se il chierico avesse colpito un paesano con la stessa rabbia, ok, la storia sarebbe stata diversa (paesano morto), e a questo punto qualcuno avrebbe potuto guardare il chierico come qualcuno di irrascibile e sanguinario.. ma nella società del medioevo, credi davvero che lo avrebbero condannato ?

Io no. La versione (reale) (e ufficiale) sarebbe stata "un ladro è stato ucciso mentre cercava di derubare il chierico Pinco Pallino da una Reliquia Sacra data dalla sua divinità in persona".

Cosa c'è che non va in questa versione ?

Niente.

Vi ricordo che, parlando di ladri/furti/crimini, al medioevo le punizioni non erano "toh, ti do uno schiaffo, mi raccomando, non farlo mai più, va bene ???" ma piuttosto "impiccatelo / tagliategli la mano / ecc".

E per molto meno. A volte per una mela, per un pezzo di pane, qualche moneta.

Qui si parla di una reliquia sacra (per Dio!!!)!! :mrgreen:

edit: anche oggi, se qualcuno si accingesse a rubare una reliquia della chiesa cattolica, ti assicuro che nessuno lo troverebbe scandaloso sapere che il ladro è stato ucciso nel tentativo dalle guardie. Anzi.

Se è sbagliato valutare le azioni del nano con i nostri canoni di giudizio è sbagliato anche valutarle con i canoni di giudizio di una socità tipicamente medievale. La realtà di D&D non è di stampo medievale, non facciamo confusione.

Io ho contestato la frase "ti sei comportato egregiamente". Non è vero. Il nano avrebbe potuto infliggere danni debilitanti, ha deliberatamente scelto di non farlo.

Per un azione come questa io da master non avrei dato PE malus, ma questo non toglie che io, dovendo interpretare la stessa situazione, avrei agito diversamente.

MODIFICO: Noto anche che si sta parlando di una cosa "considerata" o "non consierata" scandalosa. Io non sto parlando di come l'azione può essere vista, ma di come andrebbe interpretata a livello personale. Scegliere di mettere un ladro nella fossa invece che fuori combattimento qualifica un D&D realtivamente logico, ma che tende a sottovalutare il valore della vita. Una bella manata di botte sarebbe stata, a mio avviso, più opportuna.

[MOD] - Da questo post in poi sono state cancellate alcune parti, in quanto la discussione su quale tipo di società sia quella di D&D è stata spostata qui, in modo da non "intasare" questo topic con lunghi post OT ;-) - Samirah

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Se è sbagliato valutare le azioni del nano con i nostri canoni di giudizio è sbagliato anche valutarle con i canoni di giudizio di una socità tipicamente medievale. La realtà di D&D non è di stampo medievale, non facciamo confusione.

Io ho contestato la frase "ti sei comportato egregiamente". Non è vero. Il nano avrebbe potuto infliggere danni debilitanti, ha deliberatamente scelto di non farlo.

Per un azione come questa io da master non avrei dato PE malus, ma questo non toglie che io, dovendo interpretare la stessa situazione, avrei agito diversamente.

Dato che il PG è CN avrebbe potuto agire anche altrimenti. Ciò non toglie che la sua reazione sia perfettamente in linea con il tipo di personaggio.

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[...]

Io appoggio in pieno Elayne,ha fatto una analisi giusta su basi sociologiche del tempo.

E se vogliamo ancora andare più a fondo e essere precisi,Thor è un dio nordico.

Il Pantheon nordico è costituito da divinità guerriere,e le leggi sono leggi guerriere,il comportamento del nostro amico è plausibile anche solo per una semplice offesa.

Pensa al disonore caduto sul nano a cui è stato rubata la reliquia del grande dio Thor!!!!

Un onta da lavare subito e con il sangue e il nano lo ha fatto.

Il suo onore di guerriero prima e chierico di Thor dopo è salvo.

Per me non poteva fare meglio.

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[...]

Non metto in dubbio che siamo “noi” a giocare a D&D, con il nostro metodo di giudizio, e quindi, le vostre risposte sono “comprensibili”. Nemmeno io darei 3 secondi al ladro per rendermi la reliquia, mi comporterei diversamente.

Ma in un mondo dove ci dobbiamo immedesimare, non solo dentro il PG, ma nella realtà del mondo, tale azione non mi pare contestabile.

Certo, ognuno può contestarla, ma qui la domanda è se l’azione è stata corretta, e questo, implica “dal punto di vista generale” (e quindi, se il DM potrebbe giudicarla tale).

Noi possiamo dire quello che vogliamo (“io avrei fatto questo / io no”), ma bisogna uscire dal contesto personale, e vederla come DM.

E un DM, almeno di basarsi su una campagna home made simil-paladinica (esagero, ma tant’è), non deve pensare con il suo proprio parere sulla faccenda, ma con un metodo di giudizio più ampio. Deve considerare la società in cui si vive, l’ambientazione, il fatto in se, la legge, i rapporti personali, e tante altre cose.

Per spiegarmi meglio, farò un esempio tipico di RL.

Se un gruppo di PG saccheggia una tomba dimenticata da tutti, uccidendo non-morti e arraffando tesori, io come DM non giudicherò tale azione sempre “buona” o “neutrale” o “malvagia”.

Io la giudicherò considerando ogni volta i fattori in campo. E tra questi, c’è il fattore società. Farlo nell’antico Egizio significa “male assoluto”, farlo in un altro paese magari no, e sarà “neutrale”.

Chiaramente, qui non sappiamo se esisteva una legge che diceva magari “tutto quello che è della chiesa è del popolo” (tanto per fare un esempio), quindi mi baso su un mondo classico-canonico di D&D.

E nella mia interpretazione, non ci vedo niente di illogico se un chierico decide di *colpire* (nota, non uccidere) qualcuno che gli ha rubato una *reliquia* data dal suo *Dio in persona*.

Che il chierico abbia dato 3 secondi è stata scelta sua. Io non ci avrei visto niente di male se non gli avesse dato neanche 3 *mili*secondi. Non si tratta di un sacchetto di monete d’oro, ma di una Reliquia Sacra, ricevuta dal Dio in persona.

Io ho contestato la frase "ti sei comportato egregiamente". Non è vero. Il nano avrebbe potuto infliggere danni debilitanti, ha deliberatamente scelto di non farlo.

Il messaggio che fai passare con un colpo singolo di danni debilitanti è diverso che un colpo reale.

Il colpo reale implica “provaci ancora, e sei morto” (sacrosanto diritto del chierico). Un colpo debilitante significa “non mi è piaciuto quello che hai fatto”. Punto. Nient’altro. E da a pensare che il ladro possa rifarlo senza rischiare la propria vita.

Un messaggio quindi piuttosto inefficace.

Ognuno infatti sceglie di dare i messaggi forti che vuole.

Personalmente, io come PG non l’avrei attaccato, ma l’avrei pesantemente minacciato. E quando il ladro avrebbe reso la reliquia, gli avrei fatto capire che non ci sarebbe stata una “prossima” volta. E all’eventuale “prossima volta”, ti assicuro che non avrei avvertito il ladro. Forse avrei ricuperato ancora senza dire nulla la Reliquia, poi l’avrei ucciso nel sonno, o magari gli avrei tagliato la testa direttamente sul fatto, chissà. Ognuno infatti sceglie di rispondere come vuole.

Magari tu avresti fatto *ancora* danni debilitanti, magari dopo avresti deciso che no, questa volta era di troppo… non lo so… Questo però rimane una tua (o di chiunque altro) decisione. E in questo non è più giusta o sbagliata, a livello personale, di altre.

Ma stiamo vagliando il contesto, il parere da DM, non da singolo giocatore.

Per un azione come questa io da master non avrei dato PE malus, ma questo non toglie che io, dovendo interpretare la stessa situazione, avrei agito diversamente.

Come ho detto prima, non dobbiamo pensare a “come noi avremo agito”, ma “a come era corretto agire in questa situazione”. I pareri personali, il carattere, va tenuto fuori. Va considerato tutto il resto.

MODIFICO: Noto anche che si sta parlando di una cosa "considerata" o "non consierata" scandalosa. Io non sto parlando di come l'azione può essere vista, ma di come andrebbe interpretata a livello personale. Scegliere di mettere un ladro nella fossa invece che fuori combattimento qualifica un D&D realtivamente logico, ma che tende a sottovalutare il valore della vita. Una bella manata di botte sarebbe stata, a mio avviso, più opportuna.

Ecco, magari è qui che secondo me ci dividiamo. Tu consideri il “livello personale”. Io considero che in questi casi, per trovare un ottima risposta, bisogna considerare il tutto fuori dalla sfera personale. Che come persone, siamo tante, diverse, e con altrettanti modi di reagire.

[...]

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