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Inviata

Ciao a tutti,
    in seguito a una discussione con un mio giocatore, mi sono chiesto: ma Summon Monster è proprio come e peggio di Dominate Monster?

Strappi una creatura dal suo piano natale (che manco Dominate permette) e lo comandi a bacchetta, o come minimo rischia la vita per proteggerti, senza neanche dire "grazie" alla fine? Ciò stante Summon non dovrebbe essere riservato agli incantatori di allineamento malvagio/neutrale?

Non lo chiedo per valutare modifiche all'incantesimo bensì per valutare possibili side quest future relative a un extra-planare che anche dopo il termine dell'incantesimo potrebbe (per ricatto un malvagio, per nobiltà della causa un buono) scegliere di continuare a servire l'evocatore... Ma prima di spenderci anche solo un minuto a pensare devo essere sicuro di aver capito bene.

Ciao, MadLuke.


Inviato

Ciao, RAW la creatura evocata non può farsi male, niente di quello che le succede è permanente. Può essere un'esperienza traumatica ma alla fine è poco più di un sogno molto nitido, dal suo punto di vista. Almeno, questo è il modo in cui mi sono sempre figurato la cosa in tutte le mie campagne 3.5.

 

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Inviato

Se vuoi mantenere tutti gli aspetti meccanici dell'incantesimo ma vuoi evitare quelli morali, puoi pensare ad alcune varianti:

  1. Le creature sono "ideali", provenienti dall'equivalente del Mondo delle Idee del tuo mondo. Evochi il Lupo, non un lupo. Non è una vera creatura di carne e sangue, ma si comporta come tale finché è qui. 
  2. L'incantesimo crea una creatura ex-novo, priva di anima (se senziente) o di autocoscienza (se non senziente). La crea partendo dalla materia presa temporaneamente da un altro piano (questo viene bene se hai template come celestiale o elementale da aggiungere al mostro). 
  3. La creatura evocata è presente qui solo come proiezione fisica, quindi come dice Bille Boo è solo una specie di esperienza mistica/sogno. Se parliamo di animali o simili è appunto un po' traumatico, ma niente di che. Per creature senzienti potrebbero essere percepite come visioni misticheggianti e dare vita a qualche credenza spirituale.

Puoi anche pensare di cambiare la scuola dell'incantesimo in Illusione o Trasmutazione se vuoi che i mostri siano in realtà illusioni o costrutti temporanei. Credo però che ormai sia tardi visto che parli di una campagna già avviata. 

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Inviato

Un po' come la forma animale del druido: tutte le ferite subite sono solo un ricordo una volta tornato umano.

 

Comunque è vero che l'evocazione potrebbe far nascere dei problemi morali.

ad esempio un pg druido potrebbe evocare delle pixie che, per descrizione dell'incantesimo, devono ubbidire ai comandi del druido.

Quindi il druido potrebbe ordinare loro di attaccare il nemico sebbene per loro carattere non siano propense a farlo.

Rimarrà vivo in loro il ricordo di questi attacchi?

Potrà il druido rievocarle successivamente o sarà lecito per il master rifiutare questa evocazione e concedere solo altri folletti?

 

Inviato
2 hours ago, Casa said:

Potrà il druido rievocarle successivamente o sarà lecito per il master rifiutare questa evocazione e concedere solo altri folletti?

Come al solito scrivo il solito disclaimer: mentre è una discussione assolutamente interessante da avere, e una variazione potenzialmente molto bella, se si vuole impostare in questo modo va discusso prima con i giocatori, visto che sarebbe inerentemente una home rule e in particolare sarebbe un modo per depotenziare molto alcuni incantesimi centrali per alcune classi e sottoclassi.

Come al solito il processo da seguire è dalle regole all'interpretazione, non il viceversa. RAW questa limitazione non esiste, e di conseguenza dobbiamo considerare che le fatine non si oppongano a essere costrette a combattere, per qualsiasi dei motivi discussi in questo thread. Decidere che visto che le fatine si dovrebbero opporre a combattere cambiamo la regola, è il processo sbagliato: il fatto che la regola meccanica ci dice che non ci sono limitazioni a richiamare le stesse fatine ci dice che evidentemente queste non ne hanno coscienza o lo vedano come un problema etico.

Ovviamente quando dico che vada discusso con i giocatori non so se questo significhi 1) chiedere il permesso, o 2) discutere apertamente se risulta interessante, o 3) annunciato dall'alto. Cosa significhi dipende dalle routine interne a ogni gruppo ovviamente. Ma almeno annunciato prima della creazione dei personaggi è buona norma, altrimenti risulterà sempre come una imposizione fastidiosa della immaginazione del DM su quella del giocatore, che immaginava il suo personaggio non come un torturatore di fatine e le regole gli davano ragione.

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Inviato (modificato)

@bobon123

chiaro che raw posso evocare e ordinare quello che mi pare (potrei anche ordinare di combattere tra di loro per organizzare un giro di scommesse nei bassifondi di neverwinter)

però se io master volessi mantenere una certa etica (che io ritengo opportuna per la specifica ambientazione ma che purtroppo di questo specifico caso per vari motivi non ne è stato discusso in sezione 0), rimanendo sempre in raw, ti faccio evocare quello che vuoi ma, rimanendo nelle mie prerogative, contemporaneamente apro un portale da cui esce un mega folletto guardiano che se ne sta a braccia conserte a "vigilare" come stai trattando le sue piccole sorelline e se sbagli ci pensa lui a raddrizzarti.

in questo modo, pur non avendone parlato in sessione zero, i pg apprendono strada facendo cosa possono e non possono fare in quell'ambientazione.

è come quando il ladro di turno se va in giro a rubare allegramente e il master dopo un po' gli mette (giustamente?) qualcuno ai calcagni e forse capisce che non è bene andare in giro a rubare allegramente.

Ad ogni azione corrisponde una reazione.

 

edito:

l'esempio di prima è esagerato, però il concetto che voglio esprimere è che sebbene nessuna regola impegni gli aspetti morali, secondo me è lecito da parte del master far reagire il multiverso alle azioni dei pg anche in campo etico/morale, senza però, come giustamente è stato fatto notare, agire sul funzionamento degli incantesimi o regole in generale.

Modificato da Casa
Inviato
3 hours ago, Casa said:

Ad ogni azione corrisponde una reazione.

Certo che sì. Ma il caso tipico di queste azioni e reazioni è deciso dalle regole: se colpisci un nemico, fai certi danni. Azione e reazione. I casi particolari, o i casi non coperti dal regolamento, vengono decisi dal DM, che ovviamente è anche l'ultimo arbitro di cosa fare e ha ragione di creare mille eccezioni. Ma se nel farlo ignora il regolamento, non è un buon master.

Ovviamente il regolamento dà il permesso al DM di tirare 1d20 per vedere se viene un infarto al guerriero ogni volta che usa Maestro delle Armi Possenti come il manuale permetterebbe al guerriero, perché il DM giudica che lo sforzo sia sufficiente. Azione e reazione. O far uscire uno spirito guardiano che vigila che il druido non usi summon monster come il manuale gli permetterebbe. Azione e reazione.

Ma la questione è che il testo RAW dell'incantesimo o del talento ci dice esattamente le azioni e reazioni che ci sono normalmente, e quelle che non sono segnate non sono attese: usare maestro delle armi possenti non è uno sforzo sufficiente per rischiare l'infarto, e summon monster non è un incantesimo che possa provocare una rivolta delle fate. Se fosse questo il caso, sarebbe scritto nel testo. Questo non vuol dire che non possa essere saltuariamente il caso. Se dentro la foresta sacra a Brazov vincolare fate al proprio volere è visto come un orribile tabù, nessun problema, allo stesso modo in cui posso avere un combattimento ad alta quota, con pochissimo ossigeno, in cui qualsiasi sforzo superiore a camminare è punito con un TS su Cos per non svenire e chi attacca con armi a due mani tira con svantaggio.

C'è sempre una linea sottile tra usare gli strumenti del DM per mettere in difficoltà i personaggi di volta in volta in modo diverso e originale, e impedirgli costantemente di usare le proprie abilità perché il DM le immagina in un certo modo e non gli piace come le immagina il giocatore. Non c'è nessuna differenza sostanziale tra decidere per una homerule che il druido non ha l'incantesimo Conjure Woodland Being e decidere che ogni volta che il druido lo usa viene Mielikki a menargli. Se il DM decide che un uso normale e abituale di una abilità o incantesimo possa causare un effetto non descritto nel manuale, è una homerule.

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Inviato

Quindi mi confermate Summon costituisce una "violenza" contro i poveri elementali, come sospettavo... ora avvio una campagna su Change.org per porre fine a questa violenza, grazie.

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Inviato
3 ore fa, bobon123 ha scritto:

 

C'è sempre una linea sottile tra usare gli strumenti del DM per mettere in difficoltà i personaggi di volta in volta in modo diverso e originale, e impedirgli costantemente di usare le proprie abilità perché il DM le immagina in un certo modo e non gli piace come le immagina il giocatore. 

Di sicuro la linea è sottile, ma molto dipende "dall'abitudine".

Se il dm dice che nelle città non si può girare in armatura, il guerriero può "rimanerci male" perché sembra che  il dm stia creando una homerule ma in realtà non sta toccando una virgola del manuale del giocatore, sta solo creando l'ambiente circostante.

Il fatto è che l'ambientazione, in fin dei conti, può essere vista come una gigantesca homerule anche se in realtà non modifica il manuale del giocatore.

Poi se le regole sono effettivamente modificate è un altro conto.

 

Far perseguitare un pg perché commette delle atrocità è ritenuto normale, far perseguitare un pg perché fa commettere delle atrocità alle creature che evoca è già un po' meno normale (intendo atrocità dal punto di vista della creatura) e quindi ci si appella alla regola che in realtà non dice nulla di come il mondo reagisce.

 

Inviato (modificato)
17 minuti fa, MadLuke ha scritto:

Quindi mi confermate Summon costituisce una "violenza" contro i poveri elementali, come sospettavo... ora avvio una campagna su Change.org per porre fine a questa violenza, grazie.

Dipende dall'ambientazione!

Il manuale non lo dice.

Dice solo che lo strappi dal suo piano per farlo ubbidire ai tuoi ordini e dopo che è stato colpito a morte vi fa ritorno.

😀

Modificato da Casa
Inviato
13 hours ago, MadLuke said:

Quindi mi confermate Summon costituisce una "violenza" contro i poveri elementali, come sospettavo... ora avvio una campagna su Change.org per porre fine a questa violenza, grazie.

No, mi sembra in realtà che quasi tutti i commenti abbiano affermato l'esatto contrario.

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Inviato
11 hours ago, Casa said:

Se il dm dice che nelle città non si può girare in armatura, il guerriero può "rimanerci male" perché sembra che  il dm stia creando una homerule ma in realtà non sta toccando una virgola del manuale del giocatore, sta solo creando l'ambiente circostante.

Ripeto, è una differenza tecnica inutile. Dire che se usi dardo incantato Mysha ti uccide, o dire che non hai accesso a dardo incantato, puoi discutere quanto vuoi che in un caso sia ambiente circostante e in un caso una homerule, ma è identico per te, per il giocatore, per il gioco.

Diciamo che al DM non piaccia sneak attack, e crede sia troppo forte. Decide, senza avvertire i giocatori prima della creazione del personaggio, che nella sua campagna il 95% dei mostri sono particolarmente resistenti ai critici, e sneak attack farà quindi metà del danno contro di loro. Si può spendere del tempo a discutere se sia un master scarso perché introduce una homerule che dimezza il danno di sneak attack senza avvertire i giocatori o se sia un master scarso perché crea un mondo inutilmente punitivo su uno specifico stile di gioco; il punto è che è un master scarso, perché non è equilibrato, giusto, o divertente.

Le regole ci dicono gli effetti normali di qualcosa, il resto deve essere eccezione. Se tutti i nemici sono resistenti a sneak attack, non sono i nemici a essere resistenti, è sneak attack che fa metà dei danni e il 5% dei nemici rimanenti sono vulnerabili. Se le regole non ci dicono che Conjure Wooland Beings può far arrabbiare le fate, non le fa arrabbiare: se lo fosse, sarebbe una limitazione meccanica descritta nel testo. Tira 1d20. Su 1-5 le fate si ricordano quello che è successo e non vengono più per 1d6 giorni. Decidere che la palla di fuoco in un ambiente chiuso ti assorda e devi fare un TS su Cos per non perdere l'udito è una homerule, non stai decidendo azioni e reazioni.

Ripeto, le eccezioni sono cosa diversa. Ma il testo deve descrivere interamente la reazione normale all'uso dell'incantesimo. Tutto quello che il testo non dice, abitualmente non succede.

11 hours ago, Casa said:

Far perseguitare un pg perché commette delle atrocità è ritenuto normale, far perseguitare un pg perché fa commettere delle atrocità alle creature che evoca è già un po' meno normale (intendo atrocità dal punto di vista della creatura) e quindi ci si appella alla regola che in realtà non dice nulla di come il mondo reagisce.

Se non lo dice, abitualmente non succede. Puoi immaginarti un incantesimo in mille modi diversi.

  • Puoi immaginare che quando usi Conjure Woodland Beings escono fuori delle fatine che ti supplicano di non farle combattere, che non vogliono la violenza. Ma il malvagio druido ride, stringe il pugno al cielo e scariche di puro dolore spingono le fatine, piangenti, ad attaccare i nemici, a essere ferite.
  • Puoi immaginare che le fatine siano costrette a agire come se fossero dominate, se lo ricordino, ne soffrano; o che poi non se lo ricordino, e non ne soffrano.
  • Puoi immaginare che siano spiriti di pura magia, un pezzo del loro piano di appartenenza, che non hanno cognizione di se, anima, o senso della morale, né più né meno che un dardo incantato.

Non c'è un modo unico, o ottimale, o giusto. Il testo meccanico ci informa però di quali azioni e reazioni aspettarsi. Se uno specifico modo di immaginarti un incantesimo cozza con quali reazioni ti aspetti, cambi il modo di immaginarti l'incantesimo, non le reazioni. Decidere che visto che tu ti immagini l'incantesimo in un certo modo, allora devi cambiare le meccaniche che non prevedono la reazione attesa dalla tua immaginazione, non è una buona idea.

Visto che siamo nella sezione GdR generici, non posso rispondere quindi alla domanda di @MadLuke senza sapere il gioco: guarda nel regolamento se è previsto per quell'incantesimo che ci possano essere rivolte di fate o extra planari che si arrabbiano. Per alcuni incantesimi di dominazione in 5E ad esempio è descritto esplicitamente che il target si ricorda successivamente che lo hai controllato, o in altri casi che non se lo ricorda. Si chiarisce che quindi la reazione del target controllato dopo l'incantesimo sarà rilevante, bisognerà preoccuparsene. Se il testo meccanico non lo menziona, non sarà abitualmente un problema, come non è un problema lanciare palle di fuoco con lo zaino pieno di olio per lanterne. Se per te e per i tuoi giocatori è un aspetto importante da affrontare, devi immaginarti l'incantesimo in modo tale che sia ragionevole non aspettarti problemi di questo tipo.

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Inviato
3 ore fa, Bille Boo ha scritto:

No, mi sembra in realtà che quasi tutti i commenti abbiano affermato l'esatto contrario.

Ma de che?! Proprio perché c'è la violenza, tutti hanno proposto artifici narrativi per giustificarlo.

Inviato
3 minutes ago, MadLuke said:

Ma de che?! Proprio perché c'è la violenza, tutti hanno proposto artifici narrativi per giustificarlo.

Viceversa.

Non sapendo se c'è violenza o meno senza sapere come immaginare l'effetto, l'assenza meccanica di quegli effetti che ci si aspetterebbe se fosse un processo violento ci spinge a immaginarlo in modo tale da non avere violenza.

Se io ti dico "Marco ha tirato una bomba a Giulio, e tutti hanno riso", la reazione all'azione ti fa intendere che devi immaginarti la bomba come la versione Laziale del Krapfen e non del Eihandgranate, anche se dalla descrizione dell'azione potevi immaginarti entrambe.

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1 ora fa, bobon123 ha scritto:

Se io ti dico "Marco ha tirato una bomba a Giulio, e tutti hanno riso", la reazione all'azione ti fa intendere che devi immaginarti la bomba come la versione Laziale del Krapfen e non del Eihandgranate, anche se dalla descrizione dell'azione potevi immaginarti entrambe.

Perché nel nostro mondo, a meno di frequentare psicopatici, davvero nessuno si sognerebbe di tirare una bomba a un amico.
Invece nel mondo fantasy medievale, anche il più bucolico, la violenza è comunque più pervasiva. Inoltre DM e giocatori e master volendo giustamente badare a divertirsi, alcune volte sorvolano su questioni etiche allo stesso modo del realismo.
Summon è violenza, altrimenti non avreste tirato fuori queste storie ma mi avreste risposto "ma che diamine hai capito del manuale??" come se avessi insinuato che Cura ferite leggere è violento.

Inviato (modificato)
37 minutes ago, MadLuke said:

Summon è violenza, altrimenti non avreste tirato fuori queste storie ma mi avreste risposto "ma che diamine hai capito del manuale??" come se avessi insinuato che Cura ferite leggere è violento.

Hai instaurato una bizzarra fallacia del bianco e nero. Pugnalare qualcuno è violento. Cura ferite leggere non è violento. Evocare qualcuno può essere violento o meno: ci sono modi per immaginarlo come un attività violenta verso chi viene evocato, e modi per immaginarlo come attività non violenta. La descrizione meccanica dell'incantesimo ci dice che si assume che non lo sia, visto che non c'è un TS per il controllo mentale o la probabilità che una fatina torni successivamente a fartela pagare. Per quel che mi riguarda, la soluzione più naturale per me che sia consistente con quanto letto nel libro è che non sia uno specifico elementale, ma una forma magica senza anima e coscienza.

Essendo un incantesimo che si può immaginare in tutti e due i modi, se lo preferisci potresti tranquillamente immaginarlo come un incantesimo violento aggiungendoci i rispettivi effetti meccanici con una homerule di tua scelta comunicata ai giocatori con le procedure standard che avete nel vostro gruppo per queste cose.

Modificato da bobon123
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Inviato (modificato)
1 ora fa, bobon123 ha scritto:

 Evocare qualcuno può essere violento o meno: ci sono modi per immaginarlo come un attività violenta verso chi viene evocato, e modi per immaginarlo come attività non violenta. La descrizione meccanica dell'incantesimo ci dice che si assume che non lo sia, visto che non c'è un TS per il controllo mentale o la probabilità che una fatina torni successivamente a fartela pagare.

quello sottolineato non è detto che sia così.

è stato detto che se un incantesimo non dice una cosa allora quella cosa non accade! (circa)

ma non è mica vero!

faccio un esempio (che era proprio uno dei miei dubbi all'inizio):

evoca creature boschive:

raw, chi sceglie le creature?

il dm? l'incantesimo non dice questo!

il PG? l'incantesimo non dice questo!

vabbè, scegliamo a sorte su un elenco! No, l'incantesimo non dice questo!

ok dai, ci mettiamo d'accordo tra noi! l'incantesimo non dice nemmeno questo!

allora?

la regola è: "se una cosa non viene detta nel testo dell'incantesimo allora non succede!"

quindi casto evoca creature boschive e, raw, nessuno sceglie quindi non succede un cavolo di nulla!!!!

 

da questo non posso che dedurre che non è vero che se una cosa non è scritta non possa accadere, quindi è chiaro che certi incantesimi non affrontano tutti gli ambiti ed è altrettanto chiaro che se non li affrontano gli incantesimi allora il DM ha margine di manovra senza che ci si "lamenti" di una homerule, altrimenti è tutto homerule.

esempi vari:

DM: guerriero, ti si azzoppa il cavallo

Guerriero: ma no, nel manuale c'è scritto che posso cavalcare per 36 km in un ora per 8 ore (numeri a caso).

 

DM: siete stati tutto il giorno sotto la pioggia, nano, noti dei punti di ruggine sull'armatura.

Nano: ma sul manuale non c'è scritto che la mia armatura possa fare la ruggine se resto sotto la pioggia!

 

DM: mago hai lanciato un incantesimo in città e 3 guardie ti stanno per fermare. ti ricordavi che era vietato, vero?

Mago: Sì, ma nel testo dell'incantesimo non c'è scritto che non potevo lanciarlo in una città: guarda c'è solo scritto raggio 9 m.

 

DM, druido, hai fatto compiere un omicidio ad un folletto di allineamento buono, nella notte ti appare in sogno uno spirito che ti ammonisce.

Druido, ma il manuale dice che posso far fare quello che voglio non dice che possa succedere qualcosa dopo.

 

TUTTI: dm, hai rotto con tutte queste Homerule!!!

DM: avete ragione, mi controllate nel paragrafo per aprire le porte se c'è scritto se dietro può esserci uno scheletro o è una homerule anche questa?

😶

 

Modificato da Casa
Inviato
4 minutes ago, Casa said:

faccio un esempio (che era proprio uno dei miei dubbi all'inizio):

evoca creature boschive:

raw, chi sceglie le creature?

Se qualcosa non viene specificato si considera che non ci siano effetti particolari con un valore meccanico, non che non esista.

Non dice di che colore è la palla di fuoco, devo quindi immaginare sia invisibile? Non dice se i folletti abbiano i capelli di un certo tipo, devo forse immaginare non li abbiano, o avrebbe specificato che sono calvi in questo caso? No, significa che queste scelte tra più opzioni simili, tipicamente senza effetti meccanici, sono in effetti a discrezione del DM e del gruppo. Solitamente non è difficile da capire se qualcosa non è specificato, perché i giocatori e il DM possono scegliere liberamente tra molte opzioni possibili, o qualcosa non è presente. Ma se un effetto meccanico eccezionale non è presente nella descrizione, tale effetto non è presente.

Nel caso di chi scelga le creature boschive invece ovviamente conta chi le sceglie. Ed è per questo che è uscito un sage advice che specifica che le sceglie il DM dopo che il giocatore ha scelto quante evocarne e di che tipo. Era in effetti un punto poco chiaro delle regole.

4 minutes ago, Casa said:

DM: guerriero, ti si azzoppa il cavallo

Guerriero: ma no, nel manuale c'è scritto che posso cavalcare per 36 km in un ora per 8 ore (numeri a caso).

Si è azzoppato per un motivo contingente e particolare? Nessun problema. Hai deciso che si azzoppa con un tiro di 1-3 su 1d20 ogni ora? È una homerule.

4 minutes ago, Casa said:

DM: siete stati tutto il giorno sotto la pioggia, nano, noti dei punti di ruggine sull'armatura.

Nano: ma sul manuale non c'è scritto che la mia armatura possa fare la ruggine se resto sotto la pioggia!

Oltre ad essere assolutamente irrealistico, qualsiasi soldato impara a oliare la sua armatura contro l'umidità e si assume che questo venga naturalmente con la competenza in armature pesanti, che con la pioggia non si possa usare un'armatura pesante è chiaramente una homerule. Se invece è un evento eccezionale, dovuto ad un'atmosfera particolare o magica, nessun problema.

4 minutes ago, Casa said:

DM: mago hai lanciato un incantesimo in città e 3 guardie ti stanno per fermare.

Mago: ma nel testo dell'incantesimo non c'è scritto che non potevo lanciarlo in una città: guarda c'è solo scritto raggio 9 m.

Non è un effetto dell'incantesimo: attacchi qualcuno, a prescindere da come lo attacchi, le guardie ti fermano. Sarebbe semmai un effetto particolare se le guardie non ti fermassero. "Anche se lanci una palla di fuoco in città (attaccando qualcuno o semplicemente per fare rumore) le forze dell'ordine non lo considereranno riprovevole" sarebbe un effetto particolare.

4 minutes ago, Casa said:

DM, druido, hai fatto compiere un omicidio ad un folletto di allineamento buono, nella notte ti appare in sogno uno spirito che ti ammonisce.

Druido, ma il manuale dice che posso far fare quello che voglio non dice che possa succedere qualcosa dopo.

È un evento particolare e eccezionale (ad esempio perché il tipo ucciso era amico dello spirito)? Nessun problema. Serve per iniziare una quest, ma non crea problemi al personaggio? Nessun problema. È pensato per limitare il lancio di quello specifico incantesimo permanentemente, proibendo in futuro di usare i summon per attaccare i nemici? È una homerule.

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Inviato (modificato)

Provo a riepilogare:

Chiedo se un dm può negare le pixie come evocazione perché usate in precedenza contro l'allineamento e mi si risponde meglio parlarne prima perché è una homerule che limita un incantesimo.

Poi chiedo chi ha il diritto di scegliere le evocazioni e mi si conferma che l'incantesimo non lo dice ma c'è un sage che lo accorda al dm.

Cosa si capisce da queste 2 affermazioni:

Che il dm deve scegliere le evocazioni, ma contemporaneamente non è libero di scegliere per non creare homerule che limitino il giocatore.

A questo punto chiedo: il sage chiarisce anche quali sono i criteri che deve seguire il dm nella scelta?

Sto trovando delle incoerenze: da regolamento il dm sceglie, ma se sceglie va fuori dal regolamento.

mooolto strano.

 

Comunque un dm deve scegliere quali azioni sono malvagie e quali non lo sono e nessun manuale dirà mai qualcosa a riguardo e come se ne viene fuori? 

Sull'incantesimo evocare non c'è scritto nulla a riguardo, ma considerarla un'azione malvagia non si può; o meglio la puoi considerare malvagia, ma non puoi associarle nessuna conseguenza.

Ma nemmeno alla prova di ingannare c'è scritto che è una cosa malvagia, eppure è normale aspettarsi che qualcuno si arrabbi se viene ingannato.

piegare la fiction alla regola sono d'accordo non si sbaglia mai, ma dove non c'è scritto niente, non è detto che sia finita lì.

 

A volte, un incantesimo non parla di risvolti etico/morali non perché non ne abbia ma solo perché è il manuale intero a non parlarne, ma il mondo creato deve poterli considerare.

Evocare è malvagio? 

Il manuale non lo dice!

Allora evocare è un'azione buona! veramente non dice nemmeno questo.

È una azione neutra! No!!!!

Quindi?

Forse che il dm può scegliere a modo suo come considerarlo senza che la meccanica venga influenzata?

 

Ma sì, scegli pure come ti pare, basta solo che da questa poi non accada nulla perché nulla è scritto nel manuale cosa succede in caso questioni etico/morali.

 

 

 

 

 

 

Modificato da Casa
Inviato

@Casa il dm non gioca da solo, così come i giocatori non possono giocare senza dm, ergo la decisione dovrebbe essere resa dal gruppo nella sua interezza.
Il fatto che il regolamento lasci molte cose in sospeso è propio per permettere ad ogni gruppo di usarlo (direi quasi di "modificarlo") come preferisce.

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