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Inviato

Andrew Boners, mercenario in ritiro

Il mercenario notò Wulfstan armeggiare con le provviste, e non capì perché. Poi ricordò che talvolta ne uccide più il veleno della spada, e gli si avvicinò per sussurrargli sottovoce.

"Di' un po' te, che stai a fare? Pensi davvero che vogliano avvelenarci? Ma che, davvero?"

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Inviato (modificato)

14 Settembre 948 a.d. Mattina (Sereno)

Mentre l'anziano Hulmer accelerava il passo verso il refettorio, fu padre Guibert a rispondere a Wulfstan "Questo è il posto più vicino a Dio di tutta la regione" rispose "un eremo di santità dove la gente si prodiga per la salvezza delle anime. E i nostri pastori, fra cui io sono un umile membro, portiamo le parole della Buona Novella come in nessun altro luogo"

Gli amici attraversarono il cortile: questo era quadrato, sul fronte opposto alla porta di ingresso dell'eremo vi era la chiesa, sul lato sinistro dove avevano dormito parevano esserci le officine e le stelle mentre sul lato destro vi era il refettorio e le celle, tutti edifici a due piani.

Quando entrarono nel refettorio, un ambiente con tavoli disposti a ferro di cavallo: un prete era lì presente e pareva spazientito "La aspettavo anziano"

"Questi è fratello Aimeri" lo presentò fratello Guilbert "loro vengono da Totburh". Wighel lo riconobbe e fratello Aimeri gli fece un gesto di saluto.

L'anziano si portò al suo posto al centro del ferro di cavallo e fratello Guilbert si mise alla sua destra mentre fratello Aimeri era alla sua sinistra. 

Subito una serva laica, entrò nella stanza portando una dozzina di uova bollite, due file di bane nero, una confettura di mele, e della pancetta affumicata. Il tutto accompagnato da burro, latte e vino.

Senza aspettare Hulmer e Aimeri si misero subito a mangiare avidamente, mentre Guilbert disse una preghiera di ringraziamento e poi iniziò

@Godwine

Spoiler

Le parole di fratello Guibert parevano sincere

 

Modificato da AndreaP
Inviato

Granny

"Alla faccia del pane quotidiano...hanno piu' cibo qui che nella dispensa a corte"

borbotto' la vecchia un po sorpresa dal comportamento dei frati che, senza rendere grazie al signore si lanciaro sul pasto come un branco di lupi su un agnello

"Dev essere cambiata molto la dottrina dall ultima volta che sono stata a messa...una volta si ringraziava il Signore per i doni ricevuti...ora si butta giu cibo e vino senza troppi complimenti"

commento'

"Dev essere duro vivere qui"

concluse

"Esattamente a chi portate la buona novella? Non vedo pellegrini penitenti ne viandanti affamati al vostro desco..."

Inviato (modificato)

Il Monaco

Arrivato nel refettorio faccio un piccolo inchino verso fratello Aimeri, ma rimango a dir poco sorpreso da parte del comportamento del mio vecchio confratello. 

" ... ma cosa ... nessuna preghiera di ringraziamento?  ... ma che succede qui dentro??? ... "

Solo fratello Guibert effettua una preghiera e addirittura l'anziano non frega prima del desco. Cerco di trattenere lo sdegno per evitare di lasciarmi andare al peccato dell'ira e mi controllo nella voce e nei gesti.

Fratello Aimeri è un piacere rivedervi, ma vedo com dispiacere che il viaggio vi ha fatto dimenticare le regole di di carità e di preghiera del nostro monastero. Si deve sempre ringraziare Dio prima del pasto e non ci si deve ingozzare, ma mangiare con parsimonia.

Il mio sguardo cala poi su padre Hulmer. 

Io qui rappresento qui l'Abate Grymcitel e devo dire che sono sorpreso di questa mancanza. La preghiera è sacra e dovreste saperlo meglio di me. 

Mi guardo attorno

Di grazia dove si trova no gli altri monaci? Non effettuano la preghiera e la colazione assieme a voi? Devo conferire con urgenza con voi fratello Aimeri, e anche con Fratello Wulfwige.

Custode

Spoiler

Dopo aver appoggiato il cibo osservo il comportamento della serva. il suo sguardo è impaurito? Cerca il mio sguardo con i suoi occhi? E' normale che ci sia una serva laica e non un uomo?

 

Modificato da OcramGandish
Inviato

Andrew Bones, mercenario in ritiro

Il guerriero non aveva nemmeno pensato alla preghiera. Quando doveva mangiare, chi prendeva per primo, prendeva di più!

E in effetti, questi pretucoli si comportavano come i peggiori tagliagole con cui aveva avuto a che fare. Ed in effetti era strano. Il monaco loro compare aveva ragione, non era questo il modo di fare dei baciapile.

Nella sua testa cominciò a ticchettare il cervello da rettile, si alzò dalla sedia ed andò ad appoggiarsi con le spalle ad una solida colonna, di modo da tenere d'occhio la situazione ed intervenire se le cose si fossero messe male, scongiurando al contempo la possibilità di essere sorpreso alle spalle.

"Io ho finito."

Disse semplicemente.

Inviato

14 Settembre 948 a.d. Mattina (Sereno)

"Noi siamo un eremo" disse l'anziano parlando con la bocca piena "noi partecipiamo al progetto di salvezza di Nostro Signore con la preghiera continua e dedicando la nostra vita a Dio; non insegnando agli altri. E' sì una vita dura sorella ed il cibo ci serve per avere forza per farlo"  

"E questo è affascinante vero" aggiunse Aimeri che aveva finito la prima brocca di vino "Fratello Wighelm qui ho capito che se Dio ci da tutto questo anche consumarlo è pregare. Noi passiamo la giornata a rendergli grazie"

Alle parole di Wighelm che ricordava la missione data dall'abate per un momento l'anziano Hulmer si fermò dal mangiare "Questo eremo è benedetto: guardate qui. Se non lo fosse non avremmo il cibo e la salute. Dite pure all'abate che va tutto bene e qui siamo felici e in pace con Nostro Signore. Quanto agli altri fratelli, stanno lavorando o pregando. Questa per noi è la seconda colazione"

"E comunque l'Abate dovrebbe ragionare sulla situazione del suo monastero" intervenne padre Guibert "prima di guardare al nostro eremo che spicca come un punto di luce nell'oscurità. Nostro Signore disse: Quid autem vides festucam in oculo fratris tui, trabem autem, quae in oculo tuo est, non consideras?"

@Wighelm

Spoiler

Il frate guardò la serva che lavorava incessantemente senza badare a loro. Nei monasteri di giorno poteva capitare che laici dei villaggi vicini, soprattutto uomini, venissero presi per i lavori più duri. Era molto singolare per un Eremo

 

Inviato (modificato)

Granny

"Dovremmo dire all Abate che questo non e' piu' un eremo ma una bettola dove gli avventori bevono e si ingozzano di continuo come maiali all ingrasso invece di destinare il cibo e la preghiera a chi li fuori ne ha davvero bisogno"

Rispose la vecchia con un tono carico di fiele

"Vedo anche donne a servire questi ceffi da locanda in saio...chissa' che non passino anche il tempo a "benedire" le sorelle che il SIgnore...nella sua infinita saggezza...ha messo a loro servizio"

si volto' inferocita verso il giovane monaco che li accompagnava

"Ma tu non dici nulla? Ti vuoi rendere complice di questa farsa?" 

Modificato da Pentolino
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Inviato

Wulfstan 

la vista di tutto quel cibo fece salire una certa fame al boscaiolo, così decise di mettere da parte i suoi pregiudizi e mangiare anche lui quella abbondante colazione. 

guardò con interesse la servitrice cercando di sentire il "suo odore" quando le passava vicino. 

Le parole dei frati e della anziana guaritrice in parte divertirono il boscaiolo Vedo che siete molto fortunati in questo eremo! 

Inviato

Il Monaco

Le risposte erano a dir poco insulse. Non ascoltò nemmeno le parole della vecchia, ma guardò con livore la tavolata. 

Le vostre parole sono vuote. Se c'è tutta questa abbondanza perché non condividerla con i poveri. Perché mettere sulla tavola dozzine di uova e non invitare nessun altro? Non lo sapete forse che esiste il sacro dovere cristiano di condividere con i poveri e i bisognosi???

Scuoto il capo. 

Andiamo a cercare fratello Wulfwige immediatamente. Poi ripartiremo quanto prima; come ha ben detto Padre Guibert è giusto che l'Abate sia informato della perla di cristianità che questo Eremo rappresenta.

Detto questo invitò tutti i presenti a seguirlo e si fece indicare dove trovare l'altro confratello.

Inviato

Mercoledì 14 Settembre 948 a.d. Mattina (Sereno)

L'anziano si fermò con la bocca piena stupito delle parole udite, ma fu padre Gulbert a parlare "Come osi donna a rivolgerti così all'anziano. Sei nata nel peccato del tradimento col serpente e osi parlare a noi. Taci e ascolta la saggezza dei tuoi pastori e salva la tua anima"

Poi voltatosi verso Wighelm aggiunse "Sei giovane, poco più di un novizio: dovresti osservare con gli occhi della fede prima di giudicare. Dio ci ha offerto questo cibo e l'aiuto dei famigli: chi di noi potrebbe rifiutarlo senza commettere una bestemmia"

"Ora io vi invito a fermarti e osservare l'opera di santità che si trova in questo luogo: e forse anche voi capirete che qui c'è la vera vicinanza a Dio. Fermatevi fino al giorno del Signore: e poi deciderete. Sono sicuro che sentendo le parole del mio sermone domenicale e le Sacre Scritture in questo luogo di pace Dio vi illuminerà"

Quindi mentre allontanava da lui il piatto con il poco cibo toccato, si sedette. L'anziano Hulmer sempre con la bocca piena annuì.

  • Confuso 1
Inviato

Godwine

Era rimasto in silenzio fino a quel momento guardando la scena.

Annuì alle parole del monaco "Il compito affidatoci è chiaro. Parliamo con i frati che non hanno più dato notizie e ripartiamo per spiegare bene l'accaduto. Vedranno poi il da farsi e se vorranno indagare più a fondo" 

Così detto si accodò al monaco

 

Inviato

Andrew Bones mercenario in ritiro

Di ascoltare le prediche domenicali di un prete troppo grasso per c@care in piedi non ne aveva proprio voglia!

Fortunatamente anche il loro monaco era dello stesso avviso. Si scostò dalla colonna e attese che tutti si fossero messo in fila per chiuderla: i peli rizzati sul collo non accennavano a scendere.

La visione del fuoco sparito dal monastero lo metteva ancora decisamente a disagio.

Inviato

Mercoledì 14 Settembre 948 a.d. Mattina (Sereno)

L'anziano si alzò in piedi e con la bocca ancora piena disse "Non posso chi rinnovare l'invito. Rimanete con noi. Vedrete che qui si sta bene: e alla fine se vorrete rimanere noi saremo contenti di accogliervi, altrimenti sono sicuro che racconterete all'Abate cose positive su di noi. Dio ci guarda e ci benedice" concluse afferrando un pezzo di pane

Inviato

Wulfstan 

nonostante non aveva alcuna intenzione di mangiare qualcosa offerto dal tempio, il boscaiolo, non riuscì a frenare i suoi istinti e si riempì come se fosse un giorno di gran festa, quando giunse il momento di alzarsi era satollo. 

Sul rimanere fino alla domenica o lasciare la struttura velocemente non aveva diritto di scelta ma si permise di dire la sua E' evidente che in questo posto è scesa una benedizione particolare, quello che diceva il frate è corretto sembra un posto molto vicino al Signore. 

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Inviato

Mercoledì 14 Settembre 948 a.d. Mattina (Sereno)

"Vedo che la sapienza del Signore rende chiaro ai tuoi occhi quello che dovrebbe essere chiaro per tutti. La lampante verità della Fede" annuì padre Gulbert "Che queste mie parole possano illuminare anche i tuoi amici"

Inviato

Mercoledì 14 Settembre 948 a.d. Mattina (Sereno)

"Bene" disse l'anziano Hulmer "visto che si site se volete mangiare ancora qualcosa"

"E poi parleremo" intervenne un po' alticcio finalmente Aimeri, uno dei due frati che gli amici stavano cercando "e andremo a parlare con anche con Wulfwige. Vedrete che si sta proprio bene qui"

"Scelta saggia" confermò padre Gulbert "Andiamo, se avete finito. vi farò avere una cella singola. Seguitemi"

Detto questo il prete che aveva toccato solo qualche boccone di pane nero si alzò dal tavolo e si diresse verso la porta.

Inviato

Andrew Bones mercenario in ritiro

"Ecco svelato il mistero... Questi sono venuti qui, e si sono trovati tanto bene da restarci. E ci credo, considerando quanto mangiano e bevono da queste parti!"

Sussurrò l'uomo d'armi agli altri viaggiatori.

Inviato

Mercoledì 14 Settembre 948 a.d. Mattina (Sereno)

Padre Gulbert condusse i compagni all'edificio affianco sempre posto sul lato nord del complesso: vicino all'ingresso vi era un piccolo frate, alto non più di 1.30 e completamente pelato

"Lui è fratello Centwine, il celleraio" li introdusse il prete "Ti prego di trovare loro delle celle per la notte"

"Certo fratello, farò come chiedi" rispose prontamente il celleraio mandando via con la mano un famiglio laico che gli stava mostrando quello che doveva essere un martello.

"Seguitemi" invitò l'uomo i compagni conducendoli in un lungo corridoio costellato da porte. Pareva che ci fossero dei lavori in corso e due uomini stavano sistemando delle porte "Prima questo era un dormitorio comune, recentemente abbiamo deciso di fare delle celle singole". I muri, in mattoni di fango, parevano molto recenti

Condotti sul lato nord dell'edificio, aprì due piccole celle fredde e umide. All'interno vi era un pagliericcio e un pitale. "Ecco potete stare qui. Potete mettere i vostri mantelli per terra per dormire" disse "Vi va bene?

Inviato

Wulfstan

Mi scusi ma ci chiuderete in queste celle? 

il boscaiolo decise di capire bene la conformazione di questa ala, studiando la profondità delle celle, la sequenza e quant'altro per capire se di fatto avevano occupato tutta la sala comune o c'era qualcosa che era stato occultato con questi nuovi muri fatti di recente.

 

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