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Inviato (modificato)

Grazie per l opportunità @Alonewolf87

Sto elaborando un chierico da battaglia seguace di Gorum con domini Forza e Gloria

@Ghal Maraz stile prete di Ulric in Warhammer in modo da essere d aiuto in prima linea ed essere anche versatile essendo un full caster

@Alonewolf87E' normale che un Chierico di Gorum non abbia competenze in armi marziali e armature? Volevo evitare di multiclassare solo per un tecnicismo 

Modificato da Pentolino
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15 minuti fa, Pentolino ha scritto:

Riesci a darmi un po di dettagli sul perche' sono finito qui?

Pensavo di scriverti uno spoiler quando ti introduco in gioco.

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Diamo il benvenuto anche a @Pretzel Jack e @Kensei anche loro allegramente prigionieri del gigante delle ombre. In giornata cerco magari di fare un post sotto spoiler per i tre prigionieri per dare loro qualche spiegazione su come sono finiti qui dentro.

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Inviato

Ciao a tutto il gruppo! 

Domani vado a fare la parte meccanica della scheda, intanto sotto il BG; 

 

Spoiler

 

𝐕𝐚𝐫𝐢𝐚𝐧 "𝐒𝐢𝐠𝐢𝐥𝐥𝐨 𝐒𝐩𝐞𝐳𝐳𝐚𝐭𝐨" 𝐃𝐚𝐫𝐞𝐯𝐢𝐜

Razza: Umano

Classe: Iracondo invulnerabile (Barbaro)

Allineamento: Caotico Neutrale

Divinità: L'Innominato (antico dio del Caos)

Origini: Casato minore, caduto nella guerra

 

𝐄𝐫𝐞𝐝𝐢𝐭𝐚̀ 𝐏𝐞𝐫𝐝𝐮𝐭𝐚

Varian Darevic era l'ultimo figlio di un casato minore, nato nel cuore di una guerra che non aveva scelto. La sua famiglia controllava una piccola fortezza lungo una valle dimenticata, un avamposto secondario che divenne presto il campo di battaglia di eserciti più grandi di loro.

 

Non ci fu gloria nella loro fine. Non ci furono canti né ricordi. Solo fiamme, sangue e corvi. Quando il nemico sfondò le porte, suo padre e i suoi fratelli morirono combattendo. Sua madre fu gettata nel fuoco. I servi e le guardie vennero trucidati senza pietà. Solo Varian sopravvisse, non perché fosse forte o furbo, ma perché fu lasciato indietro, coperto dai cadaveri dei suoi stessi uomini.

 

Quando riaprì gli occhi, il mondo che conosceva era cenere.

 

𝐈𝐥 𝐂𝐚𝐧𝐭𝐨 𝐝𝐞𝐢 𝐌𝐨𝐫𝐭𝐢

Vagò senza meta per giorni, mosso solo dalla fame e dalla febbre. Poi, nelle rovine della sua stessa casa, trovò qualcosa. Non un'arma, non una corona, ma un sussurro.

 

Una voce lo chiamò dall’ombra, dal vento che passava tra le mura crollate. Gli parlò con parole che non riconobbe, ma che compresero le sue ossa. Era un dio dimenticato, un’entità che non aveva più un nome, né adoratori, né altari. Ma era lì, nel sangue versato, nella carne bruciata, nei sogni spezzati.

 

Varian si inginocchiò. Si offrì. Non chiese vendetta, non chiese pietà. Solo uno scopo.

 

Il dio sussurrò il suo volere: "Cammina. Dimostra la tua grandezza. Sangue e ferro, ferite e carne. Mostrami la tua devozione, e io farò di te il mio campione."

 

Fu così che Varian lasciò le rovine della sua vita. Non più nobile, non più umano. 

 

 

 

𝐋𝐚 𝐕𝐢𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥’𝐈𝐫𝐚𝐜𝐨𝐧𝐝𝐨 

Varian non teme le ferite. Accoglie ogni colpo come un’offerta al suo dio. Il dolore non è una debolezza, ma un fuoco che alimenta la sua furia.

 

Ogni cicatrice è un trofeo. Ogni marchio un sigillo della sua dedizione. Sulla sua carne nuda si intrecciano cicatrici rituali, tatuaggi grezzi incisi con inchiostro e cenere, simboli che nessuno può più leggere. Quando si lancia nella battaglia, il suo corpo è una preghiera vivente, un mosaico di dolore e resistenza.

 

I re lo chiamano barbaro. I sacerdoti lo considerano un infedele. Ma i guerrieri lo temono e lo rispettano. Perché Varian non combatte per terre o ricchezze, ma per qualcosa di più grande.

 

Per essere scelto.

 

Per il momento in cui il suo dio gli concederà di ergersi a condottiero.

 

Fino ad allora, camminerà, cercando nemici degni, battaglie impossibili, ferite che lo avvicinino sempre di più alla trascendenza.

 

Perché la gloria non è nel sopravvivere. La gloria è nel morire, mentre il mondo sanguina attorno a te.

 

 

 

Inviato

Grazie a tutti. Sott o il BG

 

Spoiler

 

Razza: Umano
Classe: Oracolo
Allineamento: Caotico Buono

Voci dall'est narrano di un uomo con una benda sugli occhi che apparre nei villaggi a difesa dei deboli vessati da bande di orchi e razziatori.

Nessuno conosce con precisione il suo passato. Alcuni dicono essere membro di un antico casato nobile decaduto, altri narrano che sia un prete che 

stufo delle ipocrisie eclesiastiche abbia abbandonato la tonaca per viaggiare nel mondo, alcuni credono addirittura che sia il campione eletto dalla

dama dei boschi a difesa degli uomini. Il suo arrivo è preannunciato dall'incupirsi del cielo per creare l'oscurità del crepuscolo e di nebbia color rubino salita dal suolo dalla  quale assume la forma di un angelo vendicatore. Ai malvagi è sufficiente incrociare il suo sguardo simile a due  tizzoni ardenti per tremare

e perdere qualsiasi volontà di combattere. Altri raccontano di come le sue parole sembrano  proferite direttamente da un dio e possono incendiare anche gli animi più miti.

In realtà Kirin si presenta come un uomo dall'aspetto ordinario e dai modi un pò goffi. Ha i capelli corvini spettinati e viaggia sempre avvolto in abiti da ramingo con una distintiva cicatrice  sull'occhio sinistro. 

E' un uomo  compassionevole ed empatico poiché cerca sempre di aiutare gli altri e mostrare loro il valore dell'esistenza, ma ha anche un cuore debole ai piaceri della vita ed in particolare le donne.

Si rendeva conto  che  ormai i  racconti sulle sue gesta erano fuori talmente fuori controllo da averli attribuito della fattezze  quasi divine e quindi nessuno poteva immaginarsi che dietro quella figura si nascondesse il leggendario oracolo dell'Est. Poi cosa avessero di leggendario le sue gesta faceva fatica a capirlo. Viaggiava semplicemente spinto dal desiderio di trovare manoscritti sulle antiche religioni e  occasionalmente aiutava le persone in difficoltà. 

 

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