Bille Boo Inviato 20 Dicembre 2021 Segnala Inviato 20 Dicembre 2021 (modificato) No, @Hero81, stiamo di nuovo facendo confusione. Il confronto che stavamo facendo è tra 3d6 e 1d20, non tra 1d20 e 1d100. È pacifico che 1d100 ha granularità maggiore di 1d20 e l'ho pure ribadito esplicitamente: 1 ora fa, Bille Boo ha scritto: è chiaro che, all'interno della stessa branca (piatta o gaussiana), più "grosso" è il dado e maggiore è la risoluzione [...] se voglio una granularità molto fine al punto da impostare 48% anziché 50% (ammesso e non concesso che serva davvero a qualcosa, visto che la differenza sarà apprezzabile solo se faccio un centinaio di prove del genere...) posso benissimo farlo con un dado singolo, come hai detto anche tu [...] Non ho mai cercato di sostenere che un sistema basato su 1d6 e uno basato su 1d100 fossero equivalenti, dovrei essere un pazzo a pensarlo. Io parlavo di differenze tra NdM e 1d(NxM), cioè tra distribuzione pseudo-gaussiana e distribuzione piatta. In effetti, come ho dimostrato, se confrontiamo 3d6 e 1d20 (cioè un gaussiano e un lineare della stessa dimensione) la granularità migliore su tutto il range di valori ce l'ha il d20! I 3d6 raggiungono valori più piccoli nelle code, ma al prezzo di una grossolanità molto maggiore nel centro. Lo ripeto un'ultima volta: le mie argomentazioni non sono mai state volte a confrontare un dado piccolo con un dado grosso, ma solo ed esclusivamente una distribuzione piatta con una gaussiana, a parità di range complessivo. Modificato 20 Dicembre 2021 da Bille Boo
Hero81 Inviato 20 Dicembre 2021 Segnala Inviato 20 Dicembre 2021 (modificato) Confrontando 1d20 e 3d6 ovviamente il d20 ha un granularità maggiore ma a parità di range complessivo con 3d6 + tratto riesci a rappresentare più creature che con d20 + tratto. Se i tratti vanno da 1 a 20 le differenze tra tratti andranno tra 0 e 19. Tali differenze con 3d6 sono più che sufficienti a rappresentare qualsiasi cosa. (forse hai già detto anche questa cosa) Mi pare comunque che siamo d'accordo su tutto: non ho ancora ben capito perché stiamo discutendo. 🙂 (è che a volte mi è sembrato tu ti contraddicessi da solo o forse ho capito male io alcuni passaggi) Modificato 20 Dicembre 2021 da Hero81 1
Percio Inviato 20 Dicembre 2021 Segnala Inviato 20 Dicembre 2021 10 ore fa, Bille Boo ha scritto: Perdonatemi se insisto perché sono fissato, noioso e pedante. In un gioco come D&D in cui il risultato è binario, successo / fallimento, basato su una soglia, non esistono "risultati bassi" e "risultati alti": esistono solo due tipi di risultati, quelli sotto la soglia e quelli sopra la soglia. (L'unica eccezione è la regola del critico. Ignoriamo il critico, per ora.) Il risultato vero non è il numero uscito da dadi + modificatore: il risultato vero è solo "ce la fai" o "non ce la fai". Se voglio rendere un certo risultato (un certo "ce la fai") più difficile, mi basta aumentare la soglia (alzare la CD) finché non raggiungo la probabilità di successo desiderata. Questo vale qualunque sia il dado o l'insieme di dadi che sto usando. La probabilità di ottenere 12, di norma, non è rilevante, perché quella che conta è la probabilità di stare sopra la soglia. Quand'è che questo ragionamento fallisce? Quando arrivo al caso-limite, al caso estremo, di voler impostare una soglia con una probabilità di superamento così bassa che va sotto la risoluzione del sistema. Usando il d12 non posso scendere sotto 1/12, usando il d20 non posso scendere sotto 1/20, usando 2d6 non posso scendere sotto 1/36, usando 3d6 non posso scendere sotto 1/216. Il punto è: ci interessa davvero questo caso limite? Siamo così interessati ai casi estremi da scegliere in base ad essi il sistema di dadi, anche se poi useremo quel sistema di dadi quasi sempre per casi non estremi? Nella pratica, quanto spesso capiterà che ci sia una prova così difficile? Non saranno, invece, quasi tutte nella fascia 20% - 80%, dove tutti i sistemi sostanzialmente si equivalgono, a patto di tarare opportunamente le CD? Quindi tendenzialmente tu saresti comunque per il d12 perché tanto fare 12 con un dado o con 2d6 è comunque difficile, giusto? 10 ore fa, Bille Boo ha scritto: ragioni per rifiutare questo ragionamento e abbracciare i dadi multipli, "triangolari" o "gaussiani", secondo me sarebbero queste: Ho un sistema in cui conta sistematicamente il margine di successo/fallimento. Nel mio gioco le situazioni estreme, in cui la probabilità di successo è molto molto bassa o molto molto alta, non sono rare bensì la norma. Prendo un gioco preesistente con dado singolo ma voglio accentuare molto le differenze tra un personaggio e l'altro, tra un livello e l'altro, tra un mostro e l'altro, mantenendo però tutti i numeri (CD, modificatori di caratteristica, bonus di competenza) inalterati e agendo solo sul dado. Premessa: il sistema era già in 2d6 (anche perché i d12 non erano ancora diffusi, predatando D&D) e non mi interessa difendere per forza una scelta di design che oltretutto è stata abbandonata dagli stessi creatori del gioco nel momento in cui hanno inserito il d20. Detto questo: Non so quanto le situazioni estreme siano la norma, ma il famigerato 12 col 2d6 è il risultato che devono ottenere i mostri con 1 DV per colpire gli eroi in armatura di piastre e scudo. E visto che i PG hanno 1d6 o 1d6+1 pf usare 2d6 avvantaggia un poco i PG. E visto che è lo stesso risultato che devono ottenere i PG per colpire PNG altrettanto protetti usare i 2d6 "costringe" più del d12 i PG a diversificare le armi per avere sempre quella giusta al momento giusto, perché quel +4 della mazza si fa sentire di più con i 2d6 che con il d12. Al tempo stesso mostri deboli ma con armi migliori (quel raro coboldo armato di mazza invece che di lancia) diventa un nemico un po' più pericoloso usando i 2d6 invece del d12. Probabilmente l'uso del d12 non cambierebbe molto. Ma qualcosina si (credo)
Bille Boo Inviato 21 Dicembre 2021 Segnala Inviato 21 Dicembre 2021 @Percio, certamente, quello che stai descrivendo è un sistema in cui le probabilità inferiori a 1/12 sono un'eventualità necessaria e frequente, per cui non consiglierei il d12. Se la criticità fosse solo questa, e toccasse a me progettare il gioco, probabilmente propenderei per un dado singolo più grosso (ad esempio 1d30) anziché 2d6. Però se il gioco è già progettato e validato va benissimo anche 2d6, intendiamoci. Non è che bisogna per forza hackerare tutto 🙂🙂. E magari ci sono ulteriori ragioni per cui i progettisti hanno scelto quel sistema. I miei discorsi si inserivano nella prospettiva contraria, cioè l'opportunità o meno di convertire al triangolare o al gaussiano i giochi come D&D basati sul dado singolo. Ma certamente non mi metterei a predicare che i giochi già basati su dadi multipli debbano convertirsi al dado singolo a loro volta 🙂 1
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