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Stagione 1: Il Lunedì più Lunedì di tutti i Lunedì


TheBaddus

Messaggio consigliato

Olivia Clark

Trascorro il resto dell'ora ad ascoltare musica con le cuffie in un angolo della classe. Ogni tanto mi giungono alle orecchie gli schiamazzi dei miei compagni presi bene per il torneo di Tekken. Lancio qualche frugale occhiata a Violet, soprattutto mentre è impegnata a giocare per evitare di incrociare il suo sguardo. Quando vedo Seamus ed Elèna confabulare tra loro provo un pizzico di fastidio "Eccolo di nuovo a fare il cascamorto.." alzo gli occhi al cielo, alzando il volume della musica ".. Mi auguro davvero che Talia apra gli occhi e la smetta di morirgli dietro.." 

Quando suona la campanella nelle cuffie sta passando una versione "epic music" di Paint it Black dei Rolling Stones, cantata dagli Hidden Citizens. La stoppo, raduno le mie cose, e seguo i miei compagni in direzione della mensa.

Adam è lì che mi aspetta "Yo bell'uomo!" lo saluto, seguendolo poi all'interno. Una volta preso posto mi fiondo sul cibo. "Cominciato meglio?" domando "Hai voglia di scherzare?? E' cominciato davvero di me**a!! Quella co****na di mia madre lo sai che ha combinato stamattina??" gli dico tra un boccone e l'altro. Vedo che mi guarda incuriosito "E' uscita di casa dimenticandosi Christine a casa, quella deficiente!! Così ho dovuto accompagnarla io all'asilo, sono arrivata tardi e il professor Dimitri si è inventato una prova del ca**o da farmi fare per dimostrare la mia sincerità! Vuoi ridere?? Secondo lui avrei dovuto camminare per tutto il perimetro della palestra in verticale sulle mani.. Ahah.. Come se l'invisibile potere dell'onestà fosse dovuto piovere giù su di me come un cono di luce donandomi magicamente la forza.. Ahahah.. Quando poi si è reso conto della ca****a e della completa mancanza di logica della sua richiesta ha borbottato qualcosa del tipo che voleva solo vedere quanto determinata fossi a dimostrare la mia sincerità e ca****e del genere!" concludo scuotendo la testa con aria incredula "Almeno alla fine la nota non me l'ha data.." aggiungo poi parlando con la bocca piena "La cosa negativa è che sono riuscita nell'intento solo grazie all'aiuto di Seamus.. Non mi piace l'idea di essere in debito con lui per qualcosa.. E' un cascamorto da quattro soldi.. e fa sempre il pagliaccio perché vuole per forza piacere a tutti.." mentre parlo guardo il ragazzo, seduto ad un tavolo dalla parte opposta della mensa insieme a Talia. Vicino a loro c'è anche Violet. Lo sguardo mi cade su di lei e mi perdo un attimo a fissarla, ripensando all'episodio di poco prima sul tetto della scuola.

 

Modificato da Loki86
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Max Keynes

Riesco a cavarmela meglio di quanto pensassi, arrivando persino in finale dopo aver giocato alcune partite decisamente combattute. Purtroppo non riesco a conquistarmi il "trono", che va ad Eléna, com'era plausibile fin dall'inizio di questo piccolo torneo improvvisato. Sorrido alle parole di Seamus, aggiungendo "Onore e gloria eterna alla regina della Morgansten New High!" per continuare la battuta, parlando poi al resto dei ragazzi "Questo pomeriggio ho già un altro impegno, devo andare a Mont Rivière. Potremmo fare domani? Non vorrei facilitare la vita al nostro Anthony!"

Il torneo è durato proprio quanto serviva: quando terminiamo suona la campanella, che annuncia l'inizio della pausa pranzo. Non che io abbia bisogno di mangiare, ma non intendo certo perdermi questo momento. Vado quindi verso la mensa, cercando un posto vicino a più facce note possibili, per poter iniziare qualche conversazione mentre mangiamo. 

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Flashback - in aula

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"E domani pomeriggio sia. Spero sia divertente ridere a mie spese." Sbuffa Anthony

Seamus - flashback con Eléna

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"Non preoccuparti, sono una regina magnanima: oggi e domani sei libero. Al massimo ti chiederò qualcosa domattina." Sorride gentile, ma poi il sorriso si incurva in uno più malizioso "Potresti doverti preoccupare per il dopo... forse. O forse no." Dice tornando infine ad un'espressione normale e ridendo, poi esce dalla classe.

Andando verso la mensa vi ricongiungete con i vostri compagni a cui invece è toccata l'ora di religione, a parte Coraline che va chissà dove con il pranzo portato da casa.

"Devo lasciarvi, oggi ricomincia la radio." Dice Alexei mentre prende fuori un panino dallo zaino.

All'inizio di quest'anno infatti, grazie agli ottimi articoli scritti per il giornale della scuola, è riuscito a farsi inserire nella redazione della radio scolastica. Radio che trasmette su una banda raggiungibile in tutta la città ed è principalmente attiva nell'ora della pausa pranzo, ma che all'occasione viene utilizzata per diffondere notizie a tutta la scuola.

Anche Olivia vi "abbandona" andando a mangiare assieme ad Adam, un ragazzo del terzo anno che sapete essere il suo migliore amico. I rimasti invece si siedono tutti assieme dopo aver preso da mangiare.

Olivia - a tavola con Adam

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"Vabbè, ma quel tipo è pazzo..." Commenta senza parole quando racconti dell'episodio accaduto con il professor Dimitri. "Cerchiamo di vederla positiva per il fatto che non ti abbia messo la nota."

Al tuo commento su Seamus invece si fa un po' più perplesso "Capisco che ti dia un po' fastidio se Talia può rimetterci, ma non mi pare che di solito ti infastidisca. Perché ti sta così tanto antipatico? Ti ha pure aiutata!" Prima pensava stessi semplicemente fissando il rosso in modo arcigno, ma quando non rispondi cerca di capire a chi sia indirizzato il tuo sguardo e ti scuote un po' il braccio. "Yo, Ollie! Chi è che guardi con quegli occhi da triglia?"

Max e Seamus - a tavola con la classe

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"Lezione noiosa con Jade?" Domanda Eléna ai frequentanti di religione.

"Nah! Oggi ha parlato di alcune religioni molto antiche e di loro tradizioni. Sembrava più un racconto fantasy per quanto mi riguarda, ma era interessante." Risponde Talia. "Voi che avete fatto? Sicuramente qualcosa di più divertente..."

"Abbiamo trovato un'aula totalmente libera ed Eléna con una magia delle sue si è connessa al pc di casa sua. Ci siamo sfidati ad un torneo di Tekken e domani pomeriggio Anthony il perdente ci offrirà un megapiatto della casa da Genevieve. Se volete favorire chi paga pegno è lui." Ridacchia Violet, facendo una linguaccia al povero ragazzo.

Nota

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Ovviamente se volete parlare di qualcosa di specifico fate pure.

 

Sorprendentemente oggi non c'è troppa gente in mensa, quindi la confusione è estremamente limitata e si riesce a parlare normalmente. Dopo una ventina di minuti che state mangiando, dagli altoparlanti sentite la sigla del programma radio, un accattivante motivetto che ha composto il professor Albert per dare una mano al progetto della radio. "Ciao a tutti ragazzi! Sono lieto di darvi il bentornato dalle vacanze, vi siete già ripresi e ambientati o state ancora vagando per la scuola come delle sottospecie di zombie?" Alla battuta segue una risata. "Come al solito facciamo le presentazioni: io sono il solito vostro caro Joshua, mentre al mio fianco ci sono la dolce Lorraine ed Alexei, novellino della radio ma che già da un anno e mezzo scrive per il giornale della scuola."

Il programma procede pacifico e solare, con i tre che parlano delle loro vacanze e fanno battute per intrattenervi durante il momento della pausa pranzo. Ad un certo punto inizia la rubrica "Sentiamolo da voi!", un'iniziativa partita quattro anni fa con Joshua, quando era solo un primino, idea che aveva reso possibile rispolverare l'ufficio radio della scuola, ormai in disuso da anni. Il format ebbe subito successo e quindi la radio tornò a pieno regime in tempo zero.

"Sentiamolo da voi!" nasce per coinvolgere gli studenti della Morgasten New High, infatti ogni mese vengono posizionate nei pressi della sede della radio cinque scatole, ciascuna con scritto sopra un argomento diverso. Gli argomenti cambiano di mese in mese ed ogni studente può lasciare nella scatola un foglio anonimo o firmato dove parla di quel tema o fa domande a riguardo. Gli speaker fanno una scrematura dei fogli e durante il programma leggono i più interessanti, per informare gli altri studenti o rispondere alle loro domande.

"Vedo che vi siete scatenati in una sola mattinata, riempiendo di domande la scatola riguardante la "storia di Morgasten". Per chi è poco a conoscenza della nostra città: non preoccupatevi, Alexei vi darà delle delucidazioni, mentre alle domande risponderemo tutti e tre insieme!" L'energicità di Joshua è sorprendente, riesce a trasmettere il suo entusiasmo a tutti quanti anche solo con la sua voce.

Dopodiché Alexei inizia a leggere i fogli, mettendovi a conoscenza di piccoli episodi chiave della storia (sia antica che moderna) di Morgasten. È interessante e un ottimo sottofondo al pasto e alle conversazioni, quando succede qualcosa di inaspettato.

"Il peccato di questa città ha superato la soglia, i colpevoli avranno la coscienza lavata con il sangue." La frase viene letta da Alexei in modo atono e confuso, come se si fosse trovato un foglio che non aveva notato in mezzo agli altri e mentre cercava di capire cosa c'era scritto lo avesse letto ad alta voce senza accorgersene.

"Credo che il burlone dietro questo foglietto non sappia cosa sia una chiesa. Ragazzi, se siete stati monelli andate a confessarvi." Sdrammatizza Lorraine, cercando di recuperare l'orrore che dovrebbe causare una frase minacciosa come quella.

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Olivia Clark

a tavola con Adam

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Alla prima domanda di Adam faccio spallucce "Non so.. é come se volesse piacere a chiunque ad ogni costo.. E poi quando fa qualcosa sembra sempre che lo faccia per un suo strano tornaconto personale.. Anche quando mi ha aiutata.. Insomma.. Non mi convince e basta, ok?" dico, sostenendo cocciutamente le mie tesi.

Quando mi perdo a fissare Violet, Adam sembra notarlo "Ehm?!'..." gli domando con aria confusa quando richiama la mia attenzione. Poi la mia mente elabora quello che ha appena detto "Ma quali occhi da triglia?? Tu avrai gli occhi da triglia!" taglio corto con aria un po risentita. Gli faccio una linguaccia.

Continuiamo a chiacchierare, non curandoci troppo di quello che dicono alla radio. Parliamo un po di mia madre e di Christine, quindi lui mi racconta di alcune sue cose nerd che ha fatto durante le vacanze; per me arabo. Alla fine dice che deve scappare per parlare con un'insegnante prima che le lezioni pomeridiane riprendano. Rimasta sola cerco con lo sguardo i miei compagni. Decido di raggiungerli.

 

con tutti in mensa

Avete già tutti finito di mangiare quando Olivia, rimasta sola al suo tavolo, vi raggiunge e si siede in un posto vuoto di fianco a Violet. Rimango in silenzio ascoltando i discorsi degli altri miei compagni, cercando di capire di cosa stiano parlando. La radio scolastica è in sottofondo e colgo soltanto una parola ogni tanto.

In un momento di silenzio però la voce di Alexei legge lo strano messaggio di "Sentiamolo da voi". "Ma chi diavolo lo avrà scritto?"  

Guardo perplessa tutti gli altri miei compagni, cercando di carpire le loro reazioni al messaggio.

"Ohi ohi.. Mi sa che qualcuno qui dovrà iniziare a preoccuparsi!" dico con tono un po sarcastico, fissando tutti e nessuno.

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Seamus 

flashback con Elena 

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Mia regina dico anche io, calcando sul tono malizioso mi fa molto piacere sentirtelo dire, ma non preoccuparti per me, so sopportare molto bene… 


al tavolo con gli altri 

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Ah si, Zeus, Thor e simili? Mi state dicendo che ho preso l’unica lezione interessante di oggi? Dico ridendo 

Peccato non esserci stato, zio Stuart mi aveva raccontato un paio di storie sul bisnonno Balor, potevo condividerle con gli altri. Ok, forse spiegarle alla prof sarebbe stato un problema

Ascolto con piacere il programma, facendo qualche battuta sugli argomenti più particolari e facendomi raccontare dagli altri qualcosa sulle loro vacanze, condividendo qualche episodio strano delle mie

alla frase minacciosa sollevo un sopracciglio, guardando Talia e chiedendo A lezione di religione avete parlato anche di quello? O il preside Scar vuole spaventarci tutti in un colpo solo? 

Modificato da Voignar
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Max Keynes

Al tavolo in mensa

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"Dopo dovrete raccontarmi qualcosa, allora. Non credo di aver mai sentito qualcuno parlare così bene di una lezione!" Dico in risposta a Talia, ridendo alla battuta finale di Violet. "Già. E, ovviamente, la vincitrice è stata proprio la nostra maga. E sappiate che da oggi si è conquistata il titolo di regina: dovrete pensarci due volte prima di farla arrabbiare, potrebbe decidere di umiliarvi a Tekken in qualche secondo"

Il programma che accompagna il pranzo è decisamente interessante, soprattutto la parte sulla storia della città: ormai ho imparato a conoscere Morgasten, ma non credevo che esistessero così tante cose da raccontare su questa cittadina. Il sorriso svanisce però dal mio volto quando sento la frase letta da uno sbigottito Alexei. Mi sento gelare il sangue e appoggio lentamente la forchetta, smettendo di mangiare. E se si riferisse a... No, sono sempre stati in grado di tenerlo nascosto! Prendo quindi un profondo respiro e parlo serio ai miei compagni, non sentendomela di sdrammatizzare. "Io vado a vedere cosa sta succedendo. Voglio vederci chiaro" Dico con tutta la decisione che riesco a trovare, cercando di ispirare un po' di fiducia nei miei confronti"Chi è con me?"

Master

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Vorrei convincere qualcun altro a seguire Max. Non so se la mossa più adatta sia Eccitare Qualcuno (interpretando Caldo come il "carisma" di Max) o Mantenere il Controllo (dato che vuole mostrarsi sicuro).

A tal proposito, come funzionano le mosse sugli altri PG? Si possono usare tranquillamente?

 

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Olivia - a tavola con Adam

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Glissa del tutto quando ti mostri ostinata su Seamus, sa che a parole non è capace di farti cambiare idea.

"Io avrò pure gli occhi da triglia e magari tu non li hai, ma che fissavi il tavolo persa nel vuoto è sicuro." Si lascia scappare una risatina. "Sono sicuro di vederci ancora bene."

Max e Seamus - a tavola con la classe

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"Niente roba norrena, ha parlato delle credenze africane, di magia, sciamani, eccetera." Risponde Talia a Seamus, continuando subito dopo con Max. "Mah! È stata interessante, ma non così interessante. Cioè, avrei preferito di gran lunga provare a farvi il culo a Tekken, sicuramente fallendo in modo eclatante."

Proseguite il resto del pranzo chiacchierando allegramente e poco dopo che è iniziato il programma radio Olivia si unisce a voi, sedendosi di fianco a Violet.

Dopo la lettura dello strano messaggio c'è qualche secondo di silenzio, dopo il quale Joshua riprende la parola. "E ci dispiace dovervi salutare così presto, ma io e Lorraine abbiamo un incontro con un professore per discutere di un nuovo progetto. State in campana, noi come al solito ci sentiamo domani alla stessa ora." E dopo la tipica frase di chiusura di Joshua parte lo stesso motivetto dell'inizio, segnando la fine del programma.

"Nessun accenno a possibili omicidi di massa, se ho capito bene ciò che intendesse quella frase..." Talia, come tutti gli altri al tavolo, è confusa. Lo vedete chiaramente dai loro volti, incapaci momentaneamente di esprimere qualcosa di specifico.

Fortunatamente c'è Max, che porta su di sé l'attenzione e sembra anche riportare un briciolo di lucidità a tutti quelli seduti al tavolo.

"G-giusto, andiamo a parlare con Alexei! Sicuramente saprà spiegarci qualcosa." Violet si fa più impettita e cerca di fare la dura come al solito, ma vi sembra un po' impaurita.

Paco e Alaster dicono che non gli interessa e sicuramente è una cavolata, si alzano dirigendosi fuori dalla mensa. Gli altri invece, sono con Max e Violet.

Qui do per scontato che anche Olivia e Seamus seguano, nel caso edito e metto in spoiler.

Vi dirigete a passo veloce verso l'ufficio radio e siete parecchio svelti, perché vedete solo una decina di altri studenti.

"Si può sapere che cavolo ti è passato per la testa Alexei?! Se trovi qualcosa che non abbiamo scremato mettilo da parte o leggitelo a mente." Per quanto il muro e la porta attutiscano il suono riuscite comunque a sentire la voce di Joshua. "Siamo già fortunati se il preside Scar viene a farci un semplice richiamo disciplinare. Se ci desse una punizione o per paura di causare panico coinvolgesse la polizia ne verrebbe fuori un casino. E PER UNA cavolata!"

Com'era quel modo di dire? "Quando parli del diavolo, spuntano le corna"? Potrebbe essere vero, perché dal fondo del corridoio vedete arrivare proprio il preside Scar. "Cosa ci fate qui?! Mi risulta che fra cinque minuti inizino le lezioni..." Si ferma un attimo a scrutare tutti i presenti. "Se farete ritardo anche solo di un momento vi terrò in punizione fino alla chiusura della scuola stasera!" Tuona, come suo solito quando è arrabbiato o non vede osservata una regola.

I dieci studenti che erano lì se la danno a gambe prima di subito, mentre lui entra nell'ufficio radio. Sentite chiaramente il CLICK della serratura che viene bloccata una volta chiusa la porta.

Olivia - lungo i corridoi durante il ritorno in classe

Spoiler

Mentre andate verso l'aula del professor Bérard Violet ti trattiene per il braccio, facendo andare avanti gli altri e lasciandovi sole. "Senti Olivia..." Si appoggia al muro, usando una mano per tirarsi più indietro i capelli. La trovi titubante, cosa insolita per un'impulsiva come lei, oggi è sicuramente strana. "Stasera ti andrebbe di farci un giro? Magari sgattaioliamo dentro lo stadio e facciamo qualche acrobazia sugli spalti."

Max - durante il ritorno in classe

Spoiler

Stai andando verso l'aula del professor Bérard, quando senti vibrare cellulare: un messaggio da Janine!

Davvero inquietante quella roba prima alla radio! Comunque, per oggi pomeriggio: ti va di andare appena usciti da scuola? Se ci sbrighiamo riusciamo a prendere il bus delle 15:30 alla piazza del municipio.
Fammi sapere! Altrimenti dimmi un'orario tu 😜

Tutti - nell'aula del prof Bérard

Poco dopo il suono della campanella il prof Bérard entra in classe, elegante e composto come sempre. Inizia a fare l'appello, ma Alexei ancora non c'è. Eléna gli spiega rapidamente che probabilmente è ancora nell'ufficio radio a parlare con il preside Scar per il "piccolo incidente" accaduto durante il programma di oggi.

Siete tutti quanti un po' distratti, ancora confusi da prima. Non avete idea del perché, ma quella frase continua a risuonarvi in testa, come se qualcuno ve l'avesse scolpita dentro al cervello. Il professore stesso è un po' distratto e scombussolato, lo notate tutti quanti: si schiarisce continuamente la voce, aggiusta la cravatta ogni tre per due e addirittura si toglie la giacca, cosa che non era mai successa.

Durante l'ora tenta di spiegarvi alcune dinamiche dei tempi verbali, facendo una lezione introduttiva agli argomenti che tratterete da qui alla fine della scuola. Tentativo non molto efficace, sia perché lui fa fatica, sia perché voi non siete al top.

Al suono della campanella vi sentite tutti quanti più sollevati, non avete idea del perché ma rimanere dentro la scuola vi stava facendo mancare l'aria, vi sentivate soffocare e vi sentivate pesanti.

Fortunatamente, nonostante il freddo, all'esterno l'atmosfera è vivibile e c'è ancora un bellissimo sole.

Seamus - prima di uscire dalla classe

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Stai sistemando le tue ultime cose nello zaino, quando ti si avvicina Eléna. Noti che in classe siete rimasti solo voi due, più il professore che sta pulendo la whiteboard.

"Ho cambiato idea, stasera. Ti aspetto alle otto, entra dal retro." Fa per andarsene dopo avertelo detto, poi si gira e ti sussurra all'orecchio. "E vedi di rispettare la tua promessa, altrimenti ti consiglio di preparare le stampelle sul serio." E stavolta se ne va davvero, sempre con un risolino e quell'espressione sorridente sul volto.

Tutti

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Ok, sono andato molto avanti. Come al solito potete agire retroattivamente, e nel caso qualcosa non vada bene ne parliamo sul TdS, che nel caso modifico il post e andiamo un po' più lenti.

 

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Seamus 

ad essere onesto, non mi pare il caso di dare troppo peso ad uno scherzo di così cattivo gusto. Mi suona come una di quelle cavolate apocalittiche, del tipo che il Giorno del Giudizio è prossimo, che dobbiamo pentirci e tutta quella roba lì, accompagnata da immagini di gente incappucciata che si frusta e lagna. Perché pentirsi e scuoiarsi la schiena siano collegati, non lo capisco

Ad ogni modo, pare che gli altri si stiano agitando sul serio, manco Scar avesse appena annunciato che verremo tutti interrogati in ogni materia. Sospirando, seguo gli altri, ma non facciamo in tempo a risolvere il mistero, che il preside appare, indemoniato al punto che quasi gli vedo corna e coda, e mentre sputa fuoco e fiamme battiamo rapidamente in ritirata. Mentre fuggiamo, mi avvicino a Talia, per dirle Ehi, non dirmi che hai davvero paura di una cosa del genere! Andiamo, non ha senso stare a pensare allo scherzo idiota di un fanatico! abbasso la voce, in modo che solo lei senta 

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Serio, ci sono qua io, non ti succederà nulla lo dico nel tono più incoraggiante possibile, accompagnando la cosa con un sorriso ed un paio di pacche sulla spalla

A lezione di francese, presto ancora meno attenzione del solito, senza volerlo sto rimuginando fin troppo su quella stupida frase. Alla fine, quando la campanella ci libera, sospiro di sollievo, e sto per dirigermi a casa quando vengo fermato 

con Elena 

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Qua a scuola? Nessun problema, ma sicura di non preferire un posto più divertente? dico, con un'alzata di spalle ed un'espressione dubbiosa nel senso, mi vengono in mente fin troppi "giochi" tra maestra e allievo, ma perché complicarci la vita? 

 

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Seamus - con Talia al ritorno in classe

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La rossa ti sorride. "Grazie Seamus, mi serviva. Non so perché mi abbia scombussolato così tanto quella frase."

Seamus - in classe con Eléna

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"Intendevo a casa mia, scemo!" Ti dà un buffetto sulla fronte ridendo. "Se dovessero beccarci a scuola sarebbe la fine, già Scar sarà indemoniato per quello che è successo oggi."

 

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Olivia Clark

al tavolo in mensa:

All'affermazione di Max rimango un po scettica e perplessa "Di che ti preoccupi tu?? Hanno parlato di colpevoli e peccato.. Non credo che mister famiglia perfetta abbia qualcosa di cui preoccuparsi.." commento con tono tagliente. 

Quando però vedo che anche Talia e Violet sembrano voler andare a fondo della questione mi alzo e seguo il piccolo gruppetto in direzione dell'aula dove registrano la radio.

mossa:

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Con la parte sottolineata vorrei attivare la mossa gelare qualcuno su Max. Rischio di prendermi una condizione io, ma se dovessi riuscire scelgo di prendere un filo su di lui.

nei corridoi:

Mentre ci dirigiamo verso l'ufficio radio noto che l'unico a non essere rimasto particolarmente scosso dalla frase letta durante il programma è Seamus. Mi avvicino a lui

a Seamus in privato

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"Ehi... Non sembra anche a te che gli altri stiano prendendo un po troppo seriamente questa cosa? A me sa tanto di uno scherzo di pessimo gusto.." 

 

ritorno nei corridoi con Violet

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Mi sento trattenere per il braccio da Violet. Mi fermo lasciando che gli altri si allontanino un poco. La vedo titubante e la cosa mi lascio un attimo sorpresa.

"Ehm.. sì.. credo di potere" le dico, cercando di ricordarmi se in serata avevo già qualche impegno "A meno di imprevisti a casa con mia sorella e mia madre direi che si può fare..Rimaniamo per le nove fuori dallo stadio?" le domando.. Poi, decisa a trovare risposta al suo strano comportamento "Comunque.. Tutto bene oggi? Ti vedo un po... strana... Anche per questa faccenda del messaggio della radio.. Non è da te farti spaventare così da una cavolata del genere.." le domando, dopo un attimo di silenzio.

Aula di francese

La lezione di francese passa abbastanza velocemente. Avendo origini canadesi è una materia che trovo abbastanza facile e non mi dispiace nemmeno. Ogni tanto la mente però ritorna alla strana frase ascoltata alla radio

"Sarà sicuramente uno scherzo organizzato da qualcuno.. Chissà.. Magari proprio da Seamus.. Lui si diverte a fare queste cose.. Però boh.. Non capisco perchè Violet e tanti altri ne siano rimasti così spaventati.. Mi sono forse persa qualcosa.. Oddio.. e se la frase si riferisse a quello che mi è successo due mesi fa??" 

Finita la lezione cerco di scrollarmi di dosso questi pensieri e, nel freddo pomeriggio, mi dirigo verso l'asilo per recuperare Christine.

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Olivia - nei corridoi con Violet

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"Va bene, ti aspetto alle nove dallo stadio." Sorride, riacquistando sicurezza e staccandosi dal muro.

Alla tua domanda e successiva constatazione la vedi vacillare di nuovo, si appoggia ancora al muro e nuovamente passa la mano sui capelli per portarli all'indietro. "N-non lo so..." Tentenna. "È da quando mi sono svegliata che ho una strana sensazione... credevo fosse solo per il ritorno a scuola, ho lasciato correre." Distoglie lo sguardo. "Poi sul tetto sei partita così... così avventata. Quando mi hai chiesto di raggiungerti ho esitato un secondo, per un attimo ho sentito la paura di poter cadere." Ritorna a guardarti, ma distoglie nuovamente lo sguardo. "Di solito non esito, non tentenno... di solito non ho paura. Per un attimo mi sono sentita inferiore..." Esita nuovamente, come se le parole non riuscissero ad uscirle dalla bocca. "E non mi piace sentirmi inferiore..." Torna a guardarti, stavolta più sicura. "Dopo sono salita, abbiamo rischiato di cadere ed ogni cosa è scivolata via, quindi quello acqua passata." Arrossisce leggermente.

"Quella frase non c'entra con il tetto, più che altro con quello che sentivo stamattina, quel brutto presentimento." Torna ad appoggiarsi al muro ma continua a guardarti, non sembri tu l'oggetto della sua esitazione adesso. "Non credo tu possa capire, ma è il mio istinto da lottatrice: un prurito dentro la testa che non riesco a grattare, lo sento sempre quando c'è un pericolo imminente; mi tiene all'erta. E da quando ho sentito quella frase 'prude' sempre di più." Le scappa una mezza risata isterica, secondo lei ti sta parlando di cose magiche ed incomprensibili. "Scusami se sembro un po' più strana del solito, ma non preoccuparti: sono sempre la stessa Violet." Conclude, con un dolce sorriso.

Sembra che questo Lunedì più Lunedì di tutti i Lunedì non sia così solo per te... una buona notizia? In più vederla "vulnerabile" te la fa sembrare molto più umana, visto che in questi due anni è sempre apparsa come una "roccia".

 

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Seamus 

A Olivia 

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Si, mi pare se la stiano prendendo troppo a cuore. Che dobbiamo farci, sarà lo scherzo scemo di qualche idiota

A casa

Torno a casa, raccontando la giornataccia a mia madre, che pare sfinita quanto me dal suo lavoro alla tavola calda, ed a zio Stuart, che dopo una giornata a spaccar legna pare fresco e riposato. Ceniamo, e dopo li informo che mi sarei visto con degli amici per passare la serata. Esco e mi dirigo a casa di Elena, controllo non ci sia nessuno in giro, più perché la ragazza stessa mi ha detto di farlo, fosse stato per me avrei bussato alla porta principale.

Dopo un poco, visto che non siamo in un film anni ‘80, le mando un messaggio sul cellulare: “qui”. Ed aspetto per capire cosa diamine debba fare

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Max Keynes

La risposta piccata di Olivia mi fa perdere momentaneamente la calma duramente conquistata: non ha completamente torto, da un certo punto di vista, ma accuso comunque il colpo. "Non... Sono fatti miei! Scusami se oso preoccuparmi per la promessa di una strage in città!" Concludo con un po' troppa enfasi, cercando quindi di riassumere il controllo delle mie emozioni. 

Narratore, Olivia

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Pensavo di dare la condizione "Insensibile" ad Olivia. Ditemi se vi sembra appropriata e se l'ho espresso bene nel testo. 

Cammino verso l'ufficio radio tenendo la testa bassa, ancora rosa dal dubbio su quella frase. E la stoccata di Olivia non ha certo aiutato. E se ora sospettasse qualcosa anche lei? Nell'ufficio c'è un po' di trambusto, come potevamo attenderci, ma non riusciamo a parlare con Alexei: il preside Scar fa una sortita non troppo a sorpresa, scacciandoci in classe. Annuisco alla sua decisione con un sospiro di malcelata irritazione e torno verso la classe. 

Durante il ritorno in classe

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Mi sembra un buon piano! Non so tu, ma ho proprio voglia di schiarirmi la mente dopo quel messaggio. Rispondo a Janine, avvicinandomi quindi a Violet. "Anche tu sei spaventata da quello che è successo? Non ha molto senso, lo so, ma quelle parole mi han fatto gelare la schiena" Provo a dire alla ragazza. Non è certo una persona con cui sono solito parlare, ma è stata la prima a rispondere alla mia offerta... E sembrava altrettanto preoccupata. 

Alla lezione di francese

Non seguo molto la lezione: sono ancora troppo scombussolato per concentrarmi. Non che il professore sembri essere più attento: anche lui ha sentito quelle parole inquietanti.

Le mani corrono più volte verso la tasca dove ho nascosto il mio iPod, pensando più volte alla possibilità di nascondersi da qualche parte per provare ad "usarlo realmente", sempre fermato dal pensiero di farmi scoprire un'altra volta. 

Accolgo con visibile sollievo il suono della campanella e saluto i miei compagni, in particolare i partecipanti al piccolo torneo, e corro ad attendere Janine: non voglio perdere assolutamente l'autobus e questo pomeriggio. Almeno avrò più tempo per pensare cosa fare con i miei creatori. 

Con Janine

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"Com'è andata la giornata?" Chiedo subito alla ragazza mentre ci incamminiamo verso la fermata dell'autobus. "Il ritorno dalle vacanze è stato scioccante come al solito?"

 

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Olivia Clark

con Violet nel corridoio

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Ascolto la risposta di Violet restando in silenzio. Mi sorprende vederla così "fragile" e mi domando se sia possibile che in realtà sia sempre stata così e che solo ora io stia aprendo gli occhi su di lei. Provo un inaspettato piacere nell'accorgermi che si sta aprendo così con me, esponendosi come non l'avevo mai vista fare prima in due anni che la conosco.

"Violet.. è normale esitare quando si ha paura.. Non è debolezza.. è buonsenso.." le dico, parlandole con la parte di me che non è cambiata dopo "l'incidente" "E se vogliamo ben guardare tu hai esitato un solo secondo.. Io prima di partire lanciata, invece, ho meditato la cosa per ben più tempo e ancora ora non so come alla fine abbia trovato il coraggio di farlo... Quindi a conti fatti non lo sei mai stata inferiore!" aggiungo poi con una mezza verità, abbozzando una risatina.

Quando poi mi spiega la sensazione che ha provato durante il messaggio alla radio rimango un attimo pensierosa. 

"Senza offesa per il tuo super sesto senso da eroina dei fumetti, ma credo proprio si trattasse di uno stupido scherzo.. Non credo ci dovremo preoccupare veramente per qualcosa!" le dico con tono scherzoso con l'intento di farla sorridere. "Puoi stare tranquilla! E se proprio ci fosse qualche pazzo in giro sarebbe lui a dover avere paura ad avere a che fare con due spostate come noi!" aggiungo poi, ricambiandole il sorriso divertito.

 

Nonostante il mio mostrarmi sicura, durante l'ora di francese però continuo a rimuginare sulle sue parole. La storia che avverte il senso di pericolo mi sembra strana, ma chi sono io per dire che le cose strane non possano essere anche reali? Credo di essere l'ultima persona a poterlo sostenere in effetti.

 

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Olivia - nei corridoi con Violet

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"Grazie Olivia..." Risponde Violet quando provi a consolarla. "Capisco quello che intendi, ma comunque mi sono sentita debole... e come ho detto non ci sono molto abituata." La chiude lì, sicuramente le vorrebbe del tempo per metabolizzare la cosa.

"Super sesto senso da eroina dei fumetti?!" Si lascia scappare una risata. "Partecipa a quasi un centinaio di risse, poi ne riparliamo." Ride di nuovo. "Comunque probabilmente hai ragione, sarà stato uno scherzo di pessimo gusto... e in ogni caso se se la vedessero con noi scapperebbero a gambe levate." Questa volta la risata è molto più sana, l'espressione sul suo viso è nuovamente felice e rilassata. Ti dà un leggero pugno sulla spalla in segno d'amicizia.

Max - durante il ritorno in classe

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Ci vediamo fuori dal cancello appena finita scuola, ti aspetto lì 😊

"I-io..." Sicuramente la mora non si aspettava il tuo intervento, l'hai anche intercettata mentre cercava di fermare Olivia. "È più un sesto senso, niente che possa spaventarmi comunque." Cerca di farsi più impettita.

Olivia - fuori da scuola

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Appena esci ti dirigi all'asilo: è sulla strada di casa e i bambini si possono andare a prendere dalle 15 in poi, quindi sei in orario perfetto. 

"Dada!" Christine ti salta addosso entusiasta non appena ti vede.

Quando siete fuori, mentre andate verso casa mano nella mano, prende la parola. "Quindi cosa facciamo oggi pomeriggio sorellona? Avevi promesso che avremmo fatto qualcosa assieme!" I suoi occhi sono colmi di felicità e speranza.

Nota

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Dimmi anche se vuoi andare avanti a ruolare il pomeriggio con Christine o dopo un po' di descrizione skippare alla sera. Per me no problem, di cose ne succederanno comunque 😜

 

Max - fuori da scuola con Janine

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"Non così scioccante come mi sarei aspettata, i professori erano decisamente mansueti oggi. Poi avevo anche un'ora libera, è andata di lusso." Ridacchia divertita, un bel sorriso stampato sul suo volto.

Mentre parlate della mattinata a scuola, noti che è comunque lievemente scossa, probabilmente per la frase sentita alla radio. Quando te ne rendi conto anche lei sembra cogliere la stessa emozione in te, e come se si bilanciassero, cercate di dimenticarvene tornando alla normalità.

Arrivate alla fermata dell'autobus in tempo e partite per Mont Rivière: passate l'abbonamento sul lettore e prendete posto, l'autobus è semi-vuoto e tranquillo.

Per vostra fortuna quella linea fa una fermata vicino al centro commerciale, quindi una volta lì rimanete poco al freddo ed entrate.

"Allora signor Keynes, posso tentarla con una pattinata sul ghiaccio?" Janine ti tende la mano in modo abbastanza teatrale.

Seamus - dopo scuola

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Tornato a casa inizialmente sei solo, tua mamma e zio Stuart rientrano verso le cinque, quindi ne approfitti per farti una doccia, distenderti i nervi e cercare di scacciare via i pensieri su quella dannata frase, che per quanto hai trovato patetica, ti ha lasciato un po' d'inquietudine.

Vieni ritrovato appoggiato sul tavolo in uno stato semi comatoso e subito Allison si aggiunge a te, a pezzi per la giornata alla tavola calda. Zio Stuart vi scruta arcigno, sbuffando e probabilmente reputandovi indegni e "mollaccioni".

Tua madre ascolta della tua giornata con apprensione, triste per quello che hai "dovuto subire". Sobbalza un po' alla storia della frase, ma concorda con te sul fatto che si tratti di uno scherzo idiota.

Zio Stuart, che si stava preparando un panino, sembra accendersi quando sente la frase e dice che dovete stare attenti, di tenere un basso profilo perché la situazione potrebbe farsi pericolosa.

Allison lo rassicura, è totalmente convinta che sia una cosa da niente e lo tranquillizza, dicendo che comunque starete attenti per farlo stare buono.

Zio Stuart sulle questioni che gli umani reputano "paranormali" è sempre stato abbastanza paranoico: è convinto si trattino di segni che preannunciano qualcosa di pericoloso che sta per accadere. D'altronde esistendo voi fatati, cos'altro potrebbe esserci di "fuori dal comune" di cui non siete a conoscenza?

Con un infuso di erbe dal regno delle fate preparato da tua mamma zio Stuart viene messo KO, quando parte diventa parecchio fastidioso, più di quanto lo sia già di suo.

Alla tua comunicazione dell'uscita Allison semplicemente ti dice di stare attento, ti schiocca un bacio sulla fronte e dice di non fare tardi, che domani c'è scuola.

Quando arrivi fuori da casa di Eléna le mandi un messaggio e aspetti cinque minuti, ma nessuna risposta. Osservando la casa noti che non si vede nessuna luce accesa, come se in casa non ci fosse nessuno.

Nel silenzio della Morgasten notturna, mentre scruti la casa per capirci qualcosa, senti qualcosa: suoni di un oggetto che viene colpito seguito da degli "HAH!" o "HUH!".

Provengono dalla casa di Eléna, verso il retro più precisamente.

 

Modificato da TheBaddus
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Max Keynes

Durante il ritorno in classe

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A dopo, allora!

Violet sembra sorpresa del mio intervento, ma conferma le mie stesse impressioni: anche lei ha sentito che c'è qualcosa che non va. O forse anche lei è... Qualcos'altro? "Posso chiederti di avvisarmi se noti qualcosa di strano? Continuo a pensarla come te, non credo sia solo uno scherzo" Provo a chiedere alla ragazza, lasciandola quindi andare da Olivia. 

Fuori da scuola con Janine

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"Insomma, neanche la scuola ha potuto intaccare questa bella giornata!" Dico sorridendo a mia volta, apprezzando il fatto che sembri evitare di toccare il discorso della frase: anche lei sembra esserne stata scossa. 

Raggiungiamo quindi la fermata dell'autobus in tempo, riuscendo ad arrivare alla nostra meta. "Accetto, ma a patto che "signor Keynes" non venga più usato: mi ricorda fin troppo mio padre!" Concludo scherzando, prendendo la sua mano. E in tutto questo non ho ancora scoperto cos'abbia capito di me. Una volta sulla pista le lascio guidare il primo giro, provando poi a prendere l'iniziativa: non sono un mago con i pattini, ma me la cavo con lo snowboard e gli sci, dovrei riuscire almeno a stare in piedi ed evitare figuracce. 

 

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Seamus 

Dopo scuola 

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Liquidato zio Stuart, finalmente mi incammino verso quello che potrebbe essere la seconda nota positiva di questa giornataccia 

Mi sento un pochino eccitato, anche se non credo che la serata finirà in una delle mie tante fantasie. Ad ogni modo, forse sono un po’ più circospetto per tutta la storia della frase e dello scherzo. Di sicuro lo zio non è un idiota pazzo, ma come dice lui, se esistono le fate possono esistere anche altre cose; e se non sbaglio lui è abbastanza vecchio da ricordarsi isterie di massa e tempi cupi, quando la gente prendeva molto più sul serio queste cose

sospirando, e con i nervi molto più a fior di pelle di quanto vorrei, aspetto che Elena risponda, ma non ricevendo nulla inizio ad avvicinarmi al cancello sul retro, quando sento gli strani suoni. Sgrano gli occhi e sussulto, ma mi sforzo di mantenere il sangue freddo. Imposto il cellulare pronto a chiamare la polizia, prendo lo slancio e provo ad affacciarmi al muretto, per capire cosa stia provocando quelli strani suoni 

 

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Max - durante il ritorno in classe

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La ragazza ti guarda stupita per un paio di secondi. "E cosa potresti farci tu?" Non sembra fidarsi granché delle tue possibili capacità in merito, ma scrolla le spalle e continua subito. "Lascia stare, se succede qualcosa ti avviso." Poi fa un cenno di saluto e va verso Olivia.

Max - al centro commerciale con Janine

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"Mi sembrava divertente nel contesto, ma prometto di non usarlo più." Sorride.

Non che andiate in giro mano nella mano, probabilmente voleva fare un gesto teatrale per divertimento.

Il centro commerciale di Mont Rivière è colossale: oltre al supermercato ci sono decine e decine di negozi, più attività secondarie di ogni genere come sale giochi, piccoli campi da basket/calcio/tennis/pallavolo affittabili, una zona con trampolini elastici e un sacco di altre cose; pure una pista per il pattinaggio sul ghiaccio appunto.

Non che sia chissà cosa: vicino alla piazza centrale della città ce n'è una davvero grande, ma comunque c'è spazio per muoversi e andare un po' veloce.

Lasci a Janine l'onore di guidare per prima, ma all'inizio la vedi un po' impacciata. Tu dalla tua hai l'esperienza con snowboard e sci, quindi riesci a cavartela e in un paio di situazioni la sorreggi mentre sta per cadere.

Pian piano vi abituate e l'ora di tempo che avete pagato sembra passare in un attimo. Una volta che vi siete rivestiti e sistemati lei ti propone di bere qualcosa e come posto sceglie un locale dove fanno il bubble tea.

Una volta preso da bere e seduti lei prende un lungo sorso. "Ahhh! Ci voleva proprio." Ti fissa negli occhi. "Sembri preoccupato Max. Sembra tu abbia paura io abbia scoperto che sei un alieno o qualcosa di simile." Ride di gusto, facendo una pausa lunga abbastanza per mettere suspense. "Dai! Non crederti chissà chi! Sei solo un po' strano, come me, come i tuoi compagni, come tutti!" Ride di nuovo.

Seamus - a casa di Eléna

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Fai il giro sul retro e ti affacci oltre il muretto per capirci qualcosa.

Le tue preoccupazioni svaniscono quando riesci a vedere dalla finestra che dà sul giardino sul retro: Eléna è in tenuta sportiva e si sta allenando contro un manichino. I suoni che hai sentito sono i colpi dei suoi pugni su di esso e gli strani versi semplicemente lei che butta fuori aria.

Dopo qualche secondo si volta e ti nota, sei sotto un lampione dopotutto. Ti fa cenno di entrare.

Il cancelletto è aperto e anche la porta. Quando entri vedi molto meglio la stanza: è totalmente adibita a palestra, con attrezzi per aiutarsi negli allenamenti a corpo libero, più il manichino che sta usando lei e un sacco da box appeso al soffitto.

"Lascia lì scarpe e giacca, qui si sta scalzi." Ti indica un attaccapanni e una scarpiera, riferendosi poi al pavimento della "zona palestra", che è gommato.

Eléna è sudata, ha i capelli raccolti in una coda, veste un top nero sportivo e dei pantaloncini da ginnastica che arrivano al ginocchio. Alle mani ha dei guantini stile MMA, senza dita ma leggermente rinforzati sulla parte delle nocche. Anche se il freddo non ti infastidisce noti che la temperatura è ottimale anche per abiti leggeri, infatti inizi a sentire un po' caldo.

"Mi serve un compagno di sparring, mai fatto qualcosa di questo tipo?"

Nota

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Ho dato per scontato che entrassi, nel caso modifico.

 

 

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Seamus 

Dopo scuola 

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Morrigan spennata! E io che mi sono pure preoccupato! Ma fesso il ladro che ci prova, lo portano dritto all’ospedale!

mi metto le mani in faccia per nascondere l’imbarazzo, dandomi dell’idiota per aver dato troppo peso alle parole di zio Stuart. Entro e mi tolgo le scarpe come richiesto, anche se con un moto di fastidio, non mi è mai piaciuto stare a piedi nudi.

 Non posso fare a meno di dare una lunga occhiata ad Elena, senza lesinare un sorrisetto malizioso mentre la fisso, socchiudendo gli occhi. Tutto mi aspettavo, meno che dover farle da manichino No, mai fatto questo, sono addestrato in altre… “lotte” vendetta per tutta la paura e l’imbarazzo e ti prego, regina, dimmi che non hai usato questa scusa per un aiuto; non potevi solo chiedere? Andiamo, un amico è anche uno che si fa pestare, se serve

valuto se togliermi anche la camicia o meno, più per il gusto di imbarazzarla che altro. Alla fine decido di farlo, il più lentamente possibile, canticchiando una stupida musichetta di sottofondo mentre la fisso negli occhi 

Spoiler

Se si può, uso Senza Vergogna per lo “spogliarello”; il bonus quanto dura? 

 

 

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Seamus - a casa di Eléna

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"Potrei anche avertelo chiesto fuori da questa promessa, ma fidati che sarebbe stato molto meno divertente." Risponde ridendo.

La tua successiva mossa sicuramente la sorprende: resta interdetta per i primi secondi quando inizi lo "spogliarello", ma successivamente un sorrisetto malizioso le si forma sul volto.

Non ci giureresti, anche perché stavi canticchiando, ma hai l'impressione di aver sentito un flebile "Non è divertente se lo rendi così facile..." uscirle dalla bocca.

Quando ti sei definitivamente levato la camicia cambia espressione e ti guarda leggermente in cagnesco. "Hai finito con sta pantomima? Vieni sul tatami." Dice riferendosi al pavimento gommato. Il termine ti lascia interdetto per un attimo: sai che è utilizzato nelle palestre giapponesi e di arti marziali, ma da quello che sai tu Eléna tira con l'arco, non altro. Anche se il modo in cui colpiva quel manichino indica che sicuramente ci sa fare. Questo lato dev'essere una cosa che teneva nascosta a tutti quanti, o quantomeno a te.

La raggiungi e lei ti consegna due colpitori. "Infilali nelle mani e poi mettiti nelle posizioni che ti dico." Dice facendoti vedere come metterti. "Mi raccomando, quando colpisco tieni tirati i muscoli delle braccia, altrimenti rischi di farti male."

Dopodiché si esibisce in una serie di tecniche attaccando i colpitori: alcune sono semplici pugni e calci, mentre altre più "variopinte", potresti definirle, da ignorante in materia.

Eléna la conosci da molto, sai che è una bella ragazza e che ha un bel fisico. In palestra a scuola, siccome ci si veste con abiti più adatti al movimento, hai visto bene anche le sue forme; più di una volta. Ma non avevi mai notato quanto effettivamente fosse tonica ed energica: non sei un esperto di combattimento, ma non hai un fisico da mollaccione. Eppure ad ogni colpo senti il braccio formicolare, ha una potenza che non ti saresti mai immaginato.

Quando chiedi pietà perché non ce la fai più ti guarda sorridendo, poi ti porge una borraccia. "Un attimo di pausa, poi cambiamo esercizio. Ti conviene fare stretching per le braccia."

Anche lei prende una borraccia e beve, ne approfitta anche per asciugarsi il sudore con un panno. Poi anche lei si mette a fare stretching con te.

"Ora è il momento del vero sparring." Sorride maliziosa. "Visto che non te ne intendi facciamo un po' di difesa personale. Dai che magari ne esci pure imparando qualcosa. Ma quanto sono generosa?" Sorride sornione.

Ti spiega come la devi attaccare e quello che farà lei in risposta, che se durante una presa senti troppo male devi battere il braccio sulla tua o sulla sua gamba.

Provate un po' la tecnica a velocità normale scambiandovi anche di ruolo, le prime volte è difficile ma Eléna spiega bene, perché capisci in fretta come muoverti adeguatamente.

"Ok, dovremmo esserci. Acceleriamo il ritmo, per simulare una situazione reale."

La attacchi con un pugno alla faccia, lei para portandolo all'esterno e chiude la distanza fra voi: stringe a sé il braccio con cui l'hai attaccata, poggia il suo bacino contro di te e con una gamba esegue una spazzata per sbilanciarti. Sfrutta i bacini a contatto per fare perno e ti fa finire steso a terra. Al contrario delle prove che avete fatto ti si siede sopra, portandoti un braccio alla gola.

Ti guarda maliziosa, sei immobilizzato e lei ha il completo controllo sulla situazione. "Ogni tanto mi chiedo cosa ti passi per la testa Seamus, se sei davvero così stupido come cerchi di fare credere a tutti con quel tuo atteggiamento da giullare e da cascamorto." La sua espressione si fa leggermente più arrabbiata. "Mi chiedo per quanto ancora farai soffrire Talia, fingendo di non sapere che le piaci." Aumenta un po' la pressione del braccio sulla tua gola. "E mi chiedo anche per quanto tu voglia fare l'ipocrita, nascondendo quella sorta di senso di possessione che provi. Avrei voluto vederla la tua faccia stamattina, quando ti ha raccontato quella balla che le ho suggerito; era un test per valutare le tue reazioni." Sorride compiaciuta. "E subito dopo, come un cagnolino, ecco che ti elevi a paladino della giustizia per far bella figura davanti a lei." Scoppia a ridere, schernendoti. "Per me sei un libro aperto Seamus, perché ci assomigliamo." Si solleva un po', allentando la pressione. "Solo che io oggi ho deciso di smettere di nascondermi dietro all'ipocrisia." Torna a premere di più, il suo sguardo si fa ferino. "Avrai tempo per pensarci e per fare qualcosa, ma non ora. Ora sei mio!" E detto questo, ti bacia.

Tiro

Spoiler

Ok, forse potrei essermi dilungato molto ed avere esagerato un tantino, ma volevo dare il giusto interludio e riempire la scena di melodramma. Alla fine i punti base del master sono questi, poi sei un protagonista di una serie tv, non possono capitarti delle cose noiose.

Se è troppo ci sistemiamo 😂

Eccitare + Senza Vergogna -> (2+4)+2+3 = 11   Risultato -> Ottieni un Filo su Eléna + lei sceglie "mi concedo a te", ma credo che dal post si sia già capito.

Come conseguenza di Senza Vergogna Eléna ottiene un Filo su di te.

Nel caso a te vada bene quello che succede (in caso contrario avvisa che edito di conseguenza) si attiva anche la tua Mossa Sessuale: puoi chiederle una Promessa. Se rifiuta ottieni due Fili su di lei.

Se vuoi chiederle la Promessa fai pure tutta la richiesta nella fiction.

 

 

Modificato da TheBaddus
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