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Inviato

Max

Spoiler

Cerchi di far tornare in sé Janine in modo che qualcuno chiami aiuto, visto che tutti i presenti sono terrorizzati, quasi nascosti sotto i loro tavoli. Ma sei spaventato almeno quanto lei e la tua paura aumenta solo la sua "paralisi".

Ti fiondi su Genevieve: la ferita sulla gola sarà larga circa dieci centimetri e perde molto sangue, attorno alla testa c'è già un lago.

Raccogli quel po' che ti ricordi da film e serie tv che hai visto e inizi a premere con le mani sulla ferita, cercando di limitare l'uscita del sangue e gridi in cerca di aiuto, ma sembra tutto inutile.

Dopo cinque secondi, che ti sembrano un'eternità mentre vedi quella donna tanto gentile annaspare in cerca d'aria, Clorine esce dalla cucina. "Mon amour..." Anche lei corre verso di voi e alla vista della moglie in quello stato sbianca, iniziando a tremare.

Prende subito il telefono fisso del ristorante e chiama l'ambulanza, mentre tu hai un'intuizione: ti togli la camicia, usandola come panno per aiutarti a fermare il sangue. Anche se si inzuppa subito un minimo sembra funzionare perché la donna smette di annaspare e tossisce sangue, ma poi senti che respira, debolmente ma respira.

Nel frattempo Clorine continua a lanciarti occhiate per capire la situazione, mentre sta chiamando i soccorsi.

Genevieve non resisterà per molto. Cosa fai?

Note

Spoiler

Mantenere il controllo -> (3+2)-1 = 4   Risultato -> Fallimento, mia Reazione "Gettare le basi".

Direi che non ci voleva, ma in ogni caso non è che si potesse fare tanto.

 

Olivia

Spoiler

Ci voleva proprio uno strano evento ad interrompere un così bel momento romantico... forse una delle poche cose decenti di questo periodo.

Senza aspettare la reazione di Violet corri verso l'ingresso del locale e vedi una persona uscire: ha un cappuccio e la faccia non si vede, dalla stazza si direbbe un uomo.

Fa qualche passo in modo meccanico, poi ti nota. Si gira verso di te e vedi che ha una maschera a coprirgli il volto. "Tu non sei... di qui." Dice, in un tono che sembra minaccioso, ma in realtà è soltanto atono.

Da sotto il giaccone estrae un coltellaccio e ti attacca. "Olivia!" Violet arriva di corsa dal retro del locale, mettendosi davanti a te e incassando la coltellata con il braccio.

Nonostante sia appena stata infilzata con un coltello gli blocca entrambe le mani. "Scappa! Chiama lo sceriffo!" Si volta verso di te per un secondo e in quell'istante l'uomo si libera, estraendo l'arma dal suo braccio e piantandogliela in gola.

Boccheggiando in cerca d'aria la mora crolla a terra, premendo con entrambe le mani sulla ferita.

"Tu l'hai visto... sai com'è... devi evitarlo." Ti dice prima di allontanarsi, sempre in modo meccanico.

Violet è a terra davanti a te e si sta dissanguando. Cosa fai?

Seamus

Spoiler

"Impossibile che siano i miei genitori, ieri sono andati fuori città per lavoro, e poi loro hanno le chiavi." Dice pensierosa, alzandosi e "liberandoti". "Ma sicuramente è uno scocciatore."

Va verso la porta, mentre tu ti dirigi ad una finestra per sbirciare fuori. "Il suono del campanello è abbastanza fastidioso, eviterei di farlo continuare a suonare."

Guardando dalla finestra non vedi nessuno, né davanti alla porta né nel giardino. Eléna controlla dallo spioncino. "Ci sono ancora ragazzini che fanno questo stupido scherzo? A quest'ora tarda la sera, oltretutto..." Sbuffa, mentre apre la porta per controllare meglio nei dintorni e nel caso "avvistare" qualcuno.

Dalla tua posizione vedi bene ciò che accade, e succede in un paio di secondi: una persona incappucciata salta giù dal tetto della casa, atterrando davanti ad Eléna e prendendola di sorpresa, senza darle tempo di reagire. Estrae un coltellaccio da sotto il giaccone e lo pianta nella gola della rossa, poi si volta verso la tua direzione e vedi che indossa una maschera. "Trova quelli nella tua situazione, dovete fermarlo." Senti questa voce nella tua testa e intuisci che viene dal tizio alla porta.

Si allontana con passo meccanico, mentre Eléna barcolla all'indietro, appoggiandosi al muro e tenendo le mani sulla gola.

In due secondi saresti da lei, sta morendo dissanguata. Cosa fai?

 

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Inviato

Seamus

Casa di Elena

Spoiler

ho appena il tempo di comprendere bene cosa vedo, passo di colpo dal guardare Elena sorridente che caccia un ragazzino idiota, a fissarla mentre muore davanti ai miei occhi

Non presto troppo ascolto allo strano tizio incappucciato, ho a malapena la presenza mentale per correre dalla ragazza, togliendomi la maglia ed iniziando a premerla in modo spasmodico sulla ferita, cercando di fermare il sangue che sgorga a fiume Non preoccuparti, tieni premuto, ti prego tieni premuto! la mia voce è tutt'altro che tranquilla, ma provo a mantenere un minimo di lucidità andrà tutto bene! 

con le mani tremanti, provo a tirar fuori il cellulare, per chiamare un'ambulanza e dirle di venire il più velocemente possibile 

 

  • Grazie 1
Inviato

Olivia Clark

Spoiler

Arrivo di corsa di fronte all'ingresso della tavola calda e mi blocco alla vista dello strano individuo incappucciato. Quando anche lui mi nota, si ferma e inizia a farfugliare cose senza senso. Rimango un attimo ferma, interdetta, non riuscendo bene a capire cosa sia e cosa stia succedendo. Poi tutto precipita nel giro di un istante. L'uomo estrae il coltello e si scaglia contro di me. Non ho nemmeno il tempo di reagire che Violet si frappone tra me e lui, venendo accoltellata ad un braccio.

"Violet nooo.. AIUTOOOO! qualcuno ci AIU....." il mio grido si spezza nel momento in cui vedo il coltello affondare nella gola della mia amica. Tutto diventa nero e il tempo sembra quasi rallentare. Sento nuovamente il ronzio nelle orecchie, la mente d'improvviso lucida, fredda, calcolatrice. Altre parole che non comprendo da parte dell'assassino. Lo vedo voltarsi e allontanarsi meccanicamente. Violet è a terra, in una pozza di sangue. Cerco di resistere all'istinto, che mi porterebbe a correre dietro all'incappucciato e di saltargli alla gola coi denti "Sangue... Carne umana..." di nuovo quei due pensieri ossessivi. Provo a tenerli a bada più che posso e mi chino su VIolet per cercare di soccorrerla come meglio riesco. "AIUTO!! QUALCUNO CI AIUTI!!!" grido.

Spoiler

Vorrei attivare la mossa "mantenere il controllo". Principalmente per resistere all'impulso di perseguire la mia fame primordiale di carne umana e andare nel mio sé oscuro.

 

 

  • Grazie 1
Inviato

Max Keynes

Narratore

Spoiler

Janine non sembra riscuotersi dallo shock, ma d'altronde, anch'io non sono messo molto meglio: ciò che è appena accaduto è sia spaventoso che totalmente privo di senso, soprattutto per una persona che deve ancora comprendere veramente gli esseri umani. Decido di fiondarmi comunque sulla donna, provando a fermare il sanguinamento mentre grido aiuto, nella vaga speranza che qualcuno corra a darmi supporto: non voglio vederla morire tra le mie mani. E per colpa mia, oltretutto! Se non fossi venuto qui non le avrebbe fatto del male. La moglie di Genevieve, fortunatamente, esce dalla cucina mentre stavo quasi per perdere ogni speranza, chiamando un'ambulanza mentre io provo a tamponare la ferita con la mia camicia. Genevieve sembra stare meglio, ma le sua condizioni sono comunque critiche e non sono sicuro di averla veramente salvata: l'ambulanza avrà bisogno di un po' di tempo, ma Genevieve ha bisogno di cure immediate. Ma forse... Sì, devo fare così! Non mi importa se qualcuno dovesse scoprirlo: c'è una vita in ballo! Frugo nelle tasche della giacca in cerca delle cuffiette e dell'iPod, provando ad infilarlo nelle orecchie e alzare il volume al massimo, provando ancora una volta ad affidarmi alla mia "piccola magia" per capire cosa fare per salvare la donna.

Master

Spoiler

Provo a Guardare nell'Abisso, anche se la situazione è concitata. Ho Oscuro +2. La domanda è "Come posso salvare Genevieve?"

In caso dovessi fallire, credo ci siano le condizioni per attivare Sforzati di più la prossima volta: mi prendo la Condizione "Strano" per ottenere 1 Prossimo (che credo possa essere usato per affrontare questa situazione)

 

 

  • Grazie 1
Inviato

Max

Spoiler

Metti le mani della donna sulla camicia affinché continui a premere; il suo respiro si fa sempre più flebile e il suo sguardo sempre più spento.

Frughi nella giacca per recuperare il tuo dispositivo, nell'agitazione ti ci vuole qualche secondo in più.

Tutto imbrattato di sangue, sporchi sia le cuffie che l'iPod. Alzi il volume al massimo, sperando che i calcoli di probabilità del dispositivo di raccolta dati possano darti una risposta, una soluzione, un qualsiasi modo per affrontare questa orribile situazione e salvare questa donna innocente.

Non appena inizia a calcolare prendi la scossa: forse il sangue è penetrato nei circuiti, danneggiandoli un minimo.

Continui a sperare che vada tutto bene e torni a premere per aiutare Genevieve, ormai senza forze, mentre continui a fissare il dispositivo in cerca di una risposta.

Dopo un'altra manciata di secondi compare la schermata che indica la terminazione del processo. In quell'istante un'altra scarica parte dal dall'iPod, fulminandoti in parte e sbalzandoti all'indietro, facendoti sbattere la schiena contro una sedia. "I calcoli e la matematica non salveranno quella donna, la tua logica di macchina non può funzionare quando ci sono forze 'al di fuori' in gioco. Patetico giocattolo in mano a due stupidi umani." Senti questa voce nella tua testa, una voce meccanica che però sembra divertirsi a prendersi in giro, a rinfacciarti ogni cosa.

In più non riesci a muovere né le braccia né le gambe, la scarica ti ha temporaneamente paralizzato.

Clorine, che ha terminato la chiamata all'ambulanza e si è gettata sulla moglie tentando di non farla morire, ti fissa in modo strano. Senti anche lo sguardo di Janine, e di tutti i presenti nel locale, addosso a te.

Nel frattempo, senti qualcuno fuori dal locale gridare in cerca di aiuto, la voce ti suona familiare.

Note

Spoiler

Guardare nell'abisso -> (3+1)+2 = 4   Risultato -> Fallimento, mia reazione "Demolisci". Per la precisione, seguendo il manuale ho usato "Annuncia l'abisso", ovvero l'abisso fuoriesce da solo, prendendo il controllo della situazione.

Mi dispiace, sembra che i dadi non vogliano esserti amici in questa situazione 😅

In ogni caso, hai mandato tutto all'aria, quindi si attiva la tua mossa Sforzati di più la prossima volta e come hai detto ti assegni la condizione "Strano" e prendi 1 Prossimo.

Avere 1 Prossimo significa che la prossima volta che tirerai i dadi in questa scena avrai un +1 al tiro.

Per quanto riguarda la paralisi temporanea, considera che dura una decina di secondi. Quindi nel tuo post agisci pure normalmente.

 

Olivia

Spoiler

Ti inginocchi vicino a Violet, cercando di tamponare la ferita come meglio riesci: solo che oltre alla gola sta perdendo molto sangue anche dal braccio.

Le apri la giacca e togli la tua, togliendoti poi la felpa per poggiargliela sulla gola, in modo da tamponare meglio la ferita. Le porti il braccio sano alla gola, in modo che tenga premuto mentre allarghi gli strappi che hai sui pantaloni fino ad avere un lembo da usare come legaccio. Lo leghi sopra al gomito del braccio ferito, stringendo più che puoi quantomeno in modo da rallentare l'uscita del sangue.

Il ronzio è fortissimo nelle tue orecchie: tutto quel sangue e quella carne esposta, non sai come stai riuscendo a controllarti, forse solo perché è Violet e per quello che è appena successo; e ne sei felice.

Una volta "trattato" il braccio torni a premere sulla gola. La mora tossisce un paio di volte, tossendo poi una terza sputando sangue, che ti finisce in faccia.

Il rumore nelle tue orecchie si alza ancora di più e ti senti sopraffatta, ma dall'espressione meno addolorata di Violet immagini che ora riesca a respirare.

Ti fissa con i suoi grandi occhi azzurri: la luce che di solito li anima è leggermente spenta, lacrime le scendono lungo il viso.

Note

Spoiler

Mantenere il controllo -> (4+3)+2 = 9   Risultato -> L’MC ti dirà come le tue azioni ti renderebbero vulnerabile, e puoi scegliere di ritirarti o di andare avanti comunque.

 

Seamus

Spoiler

Eléna tiene premuta la maglia sulla gola, che si inzuppa di sangue all'istante, come i suoi vestiti dopotutto. Le gambe cedono e crolla a terra seduta, la schiena ancora appoggiata al muro.

Nonostante l'agitazione, le mani insanguinate e scivolose, riesci a prendere il cellulare e chiamare l'ambulanza.

La centralinista dell'ospedale di Mont Rivière rimane stupita. "Circa mezz'ora fa ci hanno segnalato la stessa situazione alla tavola calda di Genevieve. L'ambulanza è già nei dintorni, li avviso in modo che arrivi lì almeno un operatore per tenere in vita la tua amica. Intanto avviso lo sceriffo, se la polizia locale è più veloce possono prestarle primo soccorso. Lascia la telefonata aperta e tieni il telefono in vivavoce vicino a te, tieni premuto sulla ferita e fai in modo che rimanga sveglia e cosciente. Quando ti chiedo aggiornamenti dimmi com'è la situazione." Nonostante questo non è meno risoluta e, per fortuna o per sfortuna, non devi aspettare che l'ambulanza si faccia la strada da Mont Rivière fino a casa di Eléna.

Ti metti davanti a lei e continui a tenere premuto, cercando di confortarla. Tossisce, sputandoti sangue in faccia. Il suo sguardo è più spento, ma lo tiene fisso sui tuoi occhi; quantomeno è cosciente.

Note

Spoiler

Non ti ho fatto il tiro di mantenere il controllo perché anche se Seamus è spaventato si è mosso subito con relativa freddezza.

 

 

Inviato

Seamus 

casa di Elena 

Spoiler

Resto abbastanza scioccato dalla notizia, provando con la mente in subbuglio a ricordare che turno avesse mia madre. Sono quasi sicuro che non fosse a lavoro, ma riesco a far tutto meno che concentrarmi Elena, su coraggio, continua a guardarmi, così! Dico, aiutandola a tenere premuto il panno forza, devi lottare, chiaro? Come prima, nella palestra! Quando mi hai riempito di calci, non quando abbiamo “lottato”! Così, bravissima, tieni duro tengo il telefono in viva voce, sperando che la centralinista possa darmi qualche consiglio su cosa fare, anche se non ci spero troppo 

Morrigan spennata, ti prego! Ti prego! Un dio a caso, un qualcuno che butta un occhio qua! Non me ne frega se un parente o meno, mi va bene chiunque! 

 

  • Grazie 1
Inviato

Olivia Clark

Spoiler

Il forte ronzio che mi frulla in testa per la vista di tutto quel sangue sembra attenuarsi un poco solo quando i miei occhi incrociano quelli di Violet. Vedo le lacrime rigarle il volto, la tristezza e la paura nel suo volto che si sta spegnendo. Paradossalmente il momento in cui sto vedendo morire qualcuno mi riporta alla mente e al cuore i sentimenti tipici della vita, quelli che la rendono degna di essere vissuta. Mi sento pervadere da una fortissima tristezza, una disperazione somma che non provavo ormai da parecchio tempo.

Sento le lacrime rigare anche il mio viso ora.

"Violet, perché ti sei messa in mezzo?!?" le dico, singhiozzando. "Devi tenere duro ok? Sei una combattente.. La migliore di tutte.. Ed io sono qua con te.. Non ti lascio.. Vedrai che andrà tutto bene.." aggiungo poi stringendole una mano e assicurandomi che continui a stare cosciente con lo sguardo fisso su di me.

Porto una mano alla tasca dei pantaloni "Devo chiamare i soccorsi... Ma dove diavolo è il cellulare.." penso, non riuscendo a trovarlo. Sento delle voci concitate anche all'interno del locale di Genevieve "AIUTOOO.. QUALCUNO CI AIUTIII!!" grido nuovamente in direzione del locale, non staccandomi però dalla mia amica.

Poi un barlume di speranza si insinua nella mia mente. L'assassino incappucciato era uscito proprio dalla tavola calda e prima c'erano state delle grida. Se ha ferito qualcun'altro probabilmente i soccorsi saranno già stati chiamati.

Poi un pensiero devastante mi lacera il cervello "Christine!!! Se quel tizio è venuto per me e sa cosa sono, potrebbe essere in pericolo anche lei!"  Inizio a respirare con più affanno. Chiudo gli occhi un attimo e cerco di controllare il respiro. Mi focalizzo un attimo sul ronzio nelle orecchie. Non troppo da venirne sopraffatta, ma abbastanza per far prevalere nuovamente la mia nuova personalità più fredda e distaccata. "Pensa Olivia, pensa.. Christine è a casa con mamma.. E se quell'uomo voleva darmi un avvertimento lo ha già fatto.. Per il momento la priorità è Violet.. Non appena starà bene correrai da lei.." 

 

  • Grazie 1
Inviato

Max Keynes

Narratore

Spoiler

Non do troppa attenzione alla prima scossa, ma avrei dovuto comprendere l'avvisaglia del pericolo: la mia idea si rivela a dir poco stupida e, ancora una volta, non ho fatto altro che peggiorare la situazione. No! Era la mia unica speranza. Mugugno qualcosa a denti stretti, un misto tra un gemito di dolore e una risposta alle parole della voce che ho sentito nella mia testa, notando poi terrorizzato di non potermi più muovere. Non... Non è possibile! Lo sapevo che avrei dovuto stare più attento! Prima che il panico possa farsi completamente strada nella mia testa, sento una voce che grida aiuto fuori dal locale, cosa che mi fa voltare la testa di scatto: la paralisi non era permanente, allora! Mi alzo da terra con una smorfia di dolore causata dalla botta, voltandomi verso l'uscita. "C'è qualcun altro in pericolo qui fuori. Vado... Vado a vedere" Dico alle altre persone nel locale, conscio di non poter fare altro se non rovinare nuovamente la situazione. Mentre esco dalla tavola calda nascondo nuovamente l'iPod nella sua tasca: sarebbe imbarazzante doverlo giustificare ad altre persone. 

 

  • Grazie 1
Inviato

Max

Spoiler

Nonostante tu abbia fatto un mezzo casino e ti sia comportato in modo strano, quando fai per uscire Clorine ti guarda stranita, con stampato sulla faccia "perché la stai abbandonando?".

Una volta fuori vedi Olivia in mezzo alla strada inginocchiata vicino a Violet. La mora è in una pozza di sangue, come Genevieve.

Olivia

Spoiler

Violet alza con sforzo il braccio ferito, dandoti una leggera carezza sulla guancia. Il volto contratto dal dolore cambia in un sorriso dolce e caldo, per quanto possa trasmetterti in quella condizione.

Muove la bocca ma non esce alcun suono, dalle sue labbra però leggi "grazie".

Nel silenzio della notte senti la porta del locale chiudersi e voltandoti vedi Max, zuppo di sangue quanto te, anche se non sembra ferito.

Max, Olivia

Spoiler

Incrociate lo sguardo, comprendendo all'incirca le rispettive situazioni.

Max corre per aiutare Violet, aiutando anche lui a premere.

Sentite in lontananza le sirene dell'ambulanza che sta arrivando, e in un minuto è lì.

Scendono sei operatori e uno, a prima vista più anziano ed esperto degli altri, che ha anche una fascia fluorescente sul braccio, vi interpella stupito. "La chiamata diceva che la donna ferita era Genevieve all'interno del ristorante..." Ma capisce all'istante la situazione e dà istruzioni agli altri operatori di dividersi e come operare in base a ciò che sanno del tipo di ferita. Non mi dilungo in dettagli medici che non ho la minima idea, credo addirittura che dopo il tempo che è passato dovrebbero essere già morte, ma dettagli.

"Svuotate l'ambulanza di tutto il materiale, lasciatemi solo della morfina, bende, disinfettante e un respiratore." Esclama mentre un operatore si dirige all'interno con una valigetta e un altro viene da Violet, facendovi allontanare, anche lui con una valigetta.

"Kurt, l'indirizzo dell'altra ragazza accoltellata? Questa sera è un cavolo di disastro..." Chiede il "capo" a uno degli uomini che stanno prendendo l'attrezzatura dall'ambulanza e l'altro gli risponde dandogli l'indirizzo della casa di Eléna; quando lo sentite rimanete colpiti.

Quando i tre hanno recuperato tutto due vanno dentro, mentre l'altro affianca il collega che sta soccorrendo Violet. Il capo invece sale nuovamente sull'ambulanza, partendo a tutta velocità con le sirene spiegate.

I due che sono con la mora parlano e si passano in continuazione attrezzi, fiale e siringhe, cercando al contempo di mantenerla cosciente.

"Ragazzi, non allontanatevi! Se vi chiediamo di passarci qualcosa siate svelti!"

Seamus

Spoiler

Eléna continua a guardarti fisso negli occhi e alla tua "battuta" per tenerla sveglia accenna una risata, finendo per tossire e sputarti nuovamente sangue in faccia.

Vedi la determinazione nel suo sguardo, che però si spegne sempre di più ogni secondo che passa, nonostante ciò che stai facendo.

La centralinista ti tiene sul pezzo, facendo domande sulla situazione e provando a farti restare lucido, conscia del trauma che tu possa aver subito.

Senti le sirene della polizia e un auto parcheggia sgommando davanti alla casa di Eléna. Scendono lo sceriffo Augustus Scar, padre del preside Scar, e una donna della polizia locale.

Corrono ed entrano in casa grazie alla porta ancora aperta da quando è accaduto il fatto, vedi che hanno una valigetta del pronto soccorso. "Si sposti ragazzo, ora ci pensiamo noi." Dice lo sceriffo, non dandoti tempo di reagire e sollevandoti di peso con un braccio, spostandoti a lato.

Lui e l'agente iniziano a prestare qualche cura, facendo il possibile per mantenere in vita Eléna.

Due o tre minuti dopo senti anche le sirene dell'ambulanza, che parcheggia anch'essa davanti alla casa.

Entra un altro uomo, vestito da operatore dell'ambulanza, che fa spostare da parte Augustus e la donna e inizia a prestare alla ragazza cure più efficaci.

Lo sceriffo lascia l'agente da Eléna e ti fa uscire, prendendoti da parte. "Ragazzo, mi dica cosa ha visto."

 

Inviato (modificato)

Seamus 

Casa di Elena 

Spoiler

Visto? Arriva la polizia, adesso andrà tutto bene, ci penseranno loro, tu devi solo fare la brava e lasciarli fare, capito? continuo a dire, fino a quando lo sceriffo non mi allontana ed inizia a prestare soccorso ad Elena; all'arrivo anche dell'ambulanza mi concedo un piccolo sospiro di sollievo, anche se ho ancora il terrore e l'adrenalina a mille

Lei... se la caverà, vero? Insomma, andrà tutto bene? chiedo ai medici, mentre lo sceriffo mi porta via per farmi delle domande. Provo a mettere ordine nei miei ricordi, e ad andare oltre l'immagine di Elena insanguinata tra le mei braccia Noi... noi stavamo vedendo un film inizio a ricostruire, la testa molto più pesante di quanto credessi hanno suonato al campanello, siamo andati a vedere chi era, ma non c'era nessuno. Elena è uscita, ed un tizio è saltato fuori e l'ha accoltellata... era un maschio, credo, aveva una strana maschera addosso... ha ferito Elena, poi se ne è andato. Io ho provato a fermare il sangue, ho chiamato l'ospedale, e... e poi siete arrivati voi. La maschera era il viso di una persona, ma con la bocca storta, come se pendesse di lato

 

Modificato da Voignar
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Inviato

Olivia Clark

con Max

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Non appena mi accorgo che è Max ad essere uscito dalla tavola calda, istintivamente, mi porto un braccio alla faccia, asciugandomi le lacrime con la felpa "Non voglio che mi veda piangere.." 

Incrocio lo sguardo col suo e mi rendo subito conto che anche lui ha appena vissuto una situazione simile alla mia.

"Max... Un uomo.. con una maschera.. Ha accoltellato la gola a Violet e se ne è andato da quella parte..." spiego, cercando di mantenere il tono della voce più controllato possibile. "E' è uscito dalla tavola calda... Che.. che cosa è successo là dentro?" gli domando poi con voce più tremante, temendo la risposta.

Riporto la mano alla tasca dei pantaloni "Dio.. ma dove ca**o è il mio cellulare? Bisogna chiamare aiuto.." dico poi osservando Max e non riuscendo a nascondere l'orrore e la paura.

 

Passa poco tempo che finalmente arrivano i soccorsi. "Tranquilla Violet.. E' arrivata l'ambulanza.. Ora ti aiuteranno loro.. Vedrai che andrà tutto bene!" le ripeto, continuando a tenerle la mano.

Mi faccio da parte, lasciando che il personale sanitario possa fare il suo lavoro. 

"Ce.. Ce la farà vero?" la domanda mi esce fuori in un sussurro flebile che, difficilmente, potrà essere sentito dai soccorritori. Rimango in silenzio per il resto del tempo, sguardo fisso sul personale sanitario e su Violet. Alla richiesta di rimanere nei paraggi per dare una mano mi limito solo a fare un cenno d'assenso con la testa.

 

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Max Keynes

Con Olivia

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Esco dal locale con lo sguardo di Clorine ancora ben impresso nella mia testa, ma l'orrore non sembra avere fine: le urla erano di Olivia, che sta provando a soccorrere Violet. Anche lei... Chi è questo pazzo? E perché sta colpendo tutti loro? "È entrato e ha..." Fatico a concludere la risposta ad Olivia e guardo a terra un paio di secondi prima di aggiungere "Ha fatto lo stesso... Con Geneviève. La stanno già soccorrendo e hanno chiamato un ambulanza." Concludo, prima di provare a toccare il polso di Violet per capire come stia, sempre ricordandomi di quanto visto alla TV: fino ad ora ha funzionato bene. "Credo... Credo che sia lui. Quello del bigliettino." Dico dopo qualche istante, guardando Olivia terrorizzato: le parole dell'uomo e della voce meccanica risuonano ancora nella mia testa, ma avevo bisogno di dirlo a qualcuno. 

L'ambulanza arriva velocemente e fortunatamente gli operatori comprendono la situazione, organizzandosi subito per salvare entrambe le vittime. "La donna all'interno ha perso molto sangue, non sono riuscito a bloccare la ferita." Dico comunque agli operatori, forse per redimermi dopo aver abbandonato la tavola calda. 

Ma, a quanto pare, questa sera non ci sono solo due vittime: sgrano gli occhi quando sento l'indirizzo di Elena, fermandomi per qualche istante immerso nei miei pensieri. Anche lei... Perché? Perché? Annuisco agli operatori, guardando poi dentro al locale per cercare di capire come se la stia cavando Geneviève. "Avete... Avete ricevuto altre chiamate?" Provo a chiedere con voce flebile. 

 

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Inviato (modificato)

Max, Olivia

Spoiler

Mini-flashback

Olivia sussurra, nella speranza di essere sentita dagli operatori, di ricevere conforto, ma gli uomini sono troppo concentrati e non sentono.

Quando Max chiede, il "capo" degli uomini risponde. "Mentre stavamo arrivando ha chiamato un ragazzo dicendo che la sua amica era stata accoltellata in casa." Poi salta sull'ambulanza e parte velocissimo.

Gli operatori stanno armeggiando da una ventina di minuti, concentratissimi. Poco dopo aver iniziato hanno detto a entrambi di fargli luce con delle torce che avevano fra l'attrezzatura, comunicandovi di tanto in tanto di spostarvi affinché avessero maggiore visibilità.

Violet, sotto i ferri, cerca sempre Olivia con lo sguardo, nel tentativo di restare cosciente, ma i suoi occhi si fanno sempre più spenti.

Sentite le sirene di un'auto della polizia che sta arrivando.

I due operatori si guardano, Violet non segue più Olivia con lo sguardo, nessun movimento.

L'auto della polizia arriva, scendono il vicesceriffo Walt e un altro poliziotto.

Violet giace a terra nella pozza del suo stesso sangue, inerme e morta.

La porta della tavola calda si apre ed esce uno dei tre operatori che scambia uno sguardo coi colleghi, poi tutti fanno no con la testa.

Anche Genevieve non ce l'ha fatta.

Walt vi fa dare delle coperte per ripararvi dal freddo, poi vi prende da parte, rivolgendovi uno sguardo apprensivo e pieno di una sorta di amore paterno. Lui stesso è addolorato, probabilmente per voi, che avete visto una vostra amica morire dissanguata sotto i vostri occhi.

"Ragazzi... io non vorrei doverlo fare ora, ma... ve lo devo chiedere." Dice con espressione contrita, il tono più roco del solito, come se la voce faticasse a uscirgli. "Cosa avete visto? Potete raccontarmi quello che è successo?" Poggia poi una mano sulla spalla di entrambi, in segno d'affetto. "Se non ce la fate non c'è problema, vi accompagno a casa io."

Ruolate pure il dialogo, se non siete troppo sotto shock. Nel caso si porta comunque avanti in flashback.

Seamus

Spoiler

"Farò il possibile." Risponde l'operatore dell'ambulanza alla tua domanda.

"Mi descriva di più della scena, descriva di più la maschera." Augustus è burbero come sempre, fregandosene che tu sia fuori al freddo senza maglia, coperto di sangue dalla testa ai piedi e totalmente traumatizzato, nemmeno ti procura qualcosa per coprirti.

Annota su un taccuino tutto quello che dici, incalzandoti a parlare sempre di più per avere ogni briciolo di informazione.

Una decina di minuti dopo l'operatore dell'ambulanza si affaccia alla porta con sguardo mogio.

Lo sceriffo lo fissa, interrogativo.

L'uomo scuote la testa.

Ti affacci oltre di lui e vedi Eléna, sdraiata per terra in una pozza di sangue, immobile, morta.

"Ragazzo, la devo portare in centrale. Si darà una ripulita, chiameremo la sua famiglia e poi dovremo verbalizzare l'accaduto, mentre gli altri agenti cercano il sospettato in questione."

Ruola pure il dialogo e il resto, nel caso si porta avanti di flashback

Max, Olivia, Seamus

Spoiler

Siete all'esterno e state parlando con un esponente della polizia di Morgasten, chi più affabile e che comprende la situazione, chi meno.

Avete vissuto un'atrocità oggi: oltre alla giornata di merda, chilo più chilo meno per ciascuno, una persona a voi vicina è morta sotto i vostri occhi, accoltellata brutalmente e dissanguata.

Proprio il Lunedì più Lunedì di tutti i Lunedì, il giorno peggiore della vostra vita.

Nel vostro flusso di coscienza passa questo pensiero, quello del giorno peggiore della vostra vita. Lo sentite dentro di voi, nelle ossa e sotto la pelle: non vorreste mai riviverlo, mai e poi mai. Non ci potrà essere un giorno peggiore di questo.

Mentre venite "interrogati" dallo sceriffo o vicesceriffo una cosa attira la vostra attenzione: un bagliore bianco, in lontananza, oltre la foresta.

Di un bianco candido, caldo.

Sembra solo una luce i primi istanti, una luce lontana.

Poi quella luce si avvicina, rapidissima.

Il bagliore bianco si espande e vi investe, tutti quanti.

Investe voi, chi vi sta vicino e tutta quanta Morgasten.

 

Vi sentite sospesi nel vuoto, nel nulla, tutto è buio, tutto è silenzioso, tutto è soffocato, pure i vostri pensieri.

In questo nulla, sperduto e sconfinato.

Quanto dura? Attimi? Secondi? Minuti? Ore? Giorni?

Non ne avete la minima idea.

 

Poi il vuoto sparisce e tutto ritorna.

 

Lunedì 10 gennaio 2022, è oggi.

Vi svegliate, ripetendovi queste parole nella vostra testa.

Siete a letto, nel vostro letto, a casa vostra.

Niente sangue, niente dolore.

Guardando il cellulare vedete la data: Lunedì 10 gennaio 2022.

È proprio il Lunedì più Lunedì di tutti i Lunedì.

Di nuovo.

Spero di aver creato la giusta teatralità e suspense con la formattazione usata, un tocco in più al post.

Cosa fate?

Nota per  @Loki86

Spoiler

Tecnicamente Olivia è morta, anche se non ne è consapevole. Vuoi utilizzare guardare nell'abisso? Dici che ha senso o comunque Olivia deve sapere di star morendo/essere morta?

 

Adam, Craig

Spoiler

Lunedì 10 gennaio 2022, è oggi.

Vi dite queste parole quando vi svegliate.

Vi sentite leggermente confusi, forse alienati.

Può darsi sia il fatto che oggi è Lunedì, e non un Lunedì qualsiasi, ma come avete sentito qualcuno nominarlo: il Lunedì più Lunedì di tutti i Lunedì; infatti sono finite le vacanze e si ritorna a scuola.

Oppure può darsi sia il fatto che non avete memoria di quello che avete fatto ieri? Ieri sarebbe dovuta essere Domenica, l'ultimo giorno delle vostre vacanze. E vi eravate ripromessi di passarlo al meglio divertendovi o rilassandovi il più possibile in modo che fosse memorabile. E allora perché non vi ricordate niente? Perché avete la sensazione che ieri non fosse Domenica, ma Lunedì? O comunque un altro giorno, ma non un giorno di vacanza.

Le domande vi affliggono durante il "post sbornia" mattutino, in cui ancora non siete ben allineati e non comprendete bene tutto.

Il fatto è che tutto vi pare strano, ma comunque dovete andare a scuola.

O meglio, dovreste andare a scuola.

Cosa fate?

Tutti

Spoiler

Da ora cambiano le caratteristiche segnate che vi faranno guadagnare esperienza se fate successo (7+ del risultato finale) quando tirate i dadi su una di esse.

Olivia -> Freddo e Oscuro

Max -> Freddo e Oscuro

Seamus -> Instabile e Oscuro

Adam -> Instabile e Oscuro

Craig -> Freddo e Oscuro

Motivo un attimo: Oscuro a tutti mi sembra molto ovvio data la situazione. Ho assegnato Instabile o Freddo in base a come ho sentito che i personaggi vivessero la situazione e a come penso possano reagire.

Tutti -> Modalità di posting

Spoiler

C'è la sezione a parte, ma lo ripeto anche se ridondante per i due nuovi arrivati, vi chiedo cortesemente di rispettarle.

Modalità di posting

  • All'inizio del post scrivere nome e cognome del pg in grassetto o in grassetto sottolineato
  • Scrivere in prima persona presente
  • Spoiler per azioni separate dagli altri giocatori, dialoghi privati che altri non devono sentire, azioni meccaniche, regole e conversazioni dirette con me

Stili di formattazione:

  • Normale per la descrizione delle azioni (solito standard insomma)
  • "Grassetto fra virgolette" per il parlato
  • Corsivo in qualsiasi colore (non grigio) per i pensieri
  • Corsivo in un tono di grigio per gli off topic che non mettete in spoiler (se volete sottolineare qualcosa, sparare un meme o qualsiasi altra cosa)
  • Se ci sono scene con più PNG che parlano li caratterizzerò con "Colori diversi in base a ciascuno" (sempre grassetto fra virgolette però, e ovviamente faccio a modo di specificare il nome prima della frase)
  • Grassetto sottolineato quando la vostra azione attiva una mossa (poi in spoiler mi date tutti i dettagli)
  • Io userò il Grassetto sottolineato quando dovrò effettuare una reazione "gettare le basi" dopo un vostro fallimento (6-)
  • E userò il Grassetto sottolineato rosso quando dovrò effettuare una reazione "demolisci" dopo un vostro fallimento (6-)

 

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Olivia Clark

con Max

Spoiler

Quando Max accenna al fatto che l'aggressore potrebbe essere lo stesso che ha scritto il biglietto del messaggio alla radio sento un brivido freddo corrermi lungo la schiena.. "Allora non era solo uno stupido scherzo... C'è davvero un pazzo che vuole ucciderci.." 

Non riesco a tramutare in parole i miei pensieri, talmente sono scossa.. Mi limito a fissare Max. I miei occhi sono abbastanza eloquenti e gli suggeriscono che pure io, ora, la penso come lui.

I minuti seguenti passano concitati. Cerco meglio che posso di essere d'aiuto ai paramedici. Faccio appello più che posso alla freddezza che la "morte" mi ha donato, ma non è per niente facile. Quando vedo lo sguardo di Violet spegnersi sotto i miei occhi e capisco che non ce l'ha fatta, tutto diventa troppo insostenibile. I miei sentimenti, abituati a rimanere sopiti negli ultimi due mesi, esplodono all'improvviso, riemergendo prepotentemente. Le lacrime mi scendono inarrestabili lungo le guance, mentre protendo inutilmente una mano in direzione della mia amica deceduta. Mi volto verso Max. Non è di certo il mio amico più stretto, ma in questo momento è l'unico volto familiare e l'unico in grado di capire cosa io stia provando. Mi appoggio alla sua spalla, lasciandomi andare al pianto.

Spoiler

Non so se questa scena, narrativamente parlando, possa eliminare la condizione "insensibile" di Olivia o meno.. Almeno agli occhi di Max... Mi rimetto al vostro giudizio.

Quando il vice sceriffo Walt arriva da noi mi trova ancora sconvolta e lascio che sia Max a spiegare quello che è successo. Mi limito solo ad aggiungere qualche particolare sul come e perché io e Violet ci trovassimo lì. 

 

Con tutti alla stazione di Polizia

Spoiler

Rimango fissa in piedi con lo sguardo che fissa nel vuoto, mentre attorno a me le persone si muovono e parlano. Nella mia testa solo un ronzio, un rumore sordo e ovattato. Le lacrime ormai si sono fermate da un bel pezzo. Era da tempo che non provavo emozioni forti che non fossero rabbia o adrenalina. Ed, ecco, la disperazione non era proprio quella che mi mancava di più e che ci tenevo a sperimentare nuovamente. Una volta repressa a fatica, durante il viaggio sulla volante del vice sceriffo, è rimasto solo il vuoto; un freddo vuoto di apatia. Di tanto in tanto mi accorgo che qualcuno mi rivolge qualche domanda. Recupero lucidità il tempo che basta per rispondere frasi veloci e turbate, prima di ripiombare nel mio limbo. Quando improvvisamente una luce candida e calda, in lontananza attira la mia attenzione. Noto che tutti si voltano ad osservarla. La luce si espande e ci avvolge tutti. Tutto succede in un attimo, poi il buio....

 

Nell'abisso

Spoiler

... Mi ritrovo in un luogo stranissimo. Il pavimento è un'immensa distesa del colore della pece. Sembra un'infinito e placido oceano nero che si estende a perdita d'occhio. Sopra di esso un bianco quasi accecante, qua e là tinteggiato da qualche sfumatura di grigio. Piccoli banchi di foschia nel nulla più assoluto. Il silenzio è quasi assordante. Mi guardo attorno, impaurita e sperduta. "Ehiii?? Ehiii? C'è nessuno??" grido, agitata come non mai. Nel silenzio più completo la mia voce rimbomba in modo inquietante. "Do..Dove diavolo sono finita? Cos'è questo posto?" sono le prime domanda che mi frullano in testa. Mi vuoto nuovamente e in un punto poco distante da me, dove prima c'era la calma placida, il liquido oscuro sul quale stavo camminando inizia ad agitarsi in un piccolo mulinello...

Spoiler

La domanda che pongo all'abisso è proprio quella che ti ho scritto sottoforma di pensiero. Ci ho pensato su un po di tempo su quale cosa chiederti relativa alla trama (chi fosse l'assassino? Chi avesse mandato il messaggio alla radio? cosa fosse la luce vista poco prima?).... Ma alla fine d'istinto ho pensato che, in questa situazione, la prima cosa che verrebbe spontaneo chiedersi per chiunque sarebbe "dove mi trovo?".

Forse sarà un po sprecato meccanicamente parlando, ma mi piaceva l'idea che narrativamente Olivia scoprisse così che ora ha la sua possibilità di scrutare nell'Abisso per ottenere risposte. 😄 

 

 

Nella mia camera - nuovamente Lunedì mattina

Spoiler

Mi sveglio di soprassalto, sudata e col fiato corto. L'uomo con la maschera e il coltello.. Tutto quel sangue.. Violet, Genevieve ed Elena morte.. Quella strana luce bianca.. E quello stranissimo luogo mezzo tenebra e mezzo luce.. Tutto mi torna alla mente vivido e preciso. Mi guardo attorno, vedendo i profili familiari e rassicuranti di quella che a tutti gli effetti e camera mia. "po..possibile che sia stato tutto un sogno?" mi domando, continuando a guardarmi attorno per cercare sicurezze. "Eppure.. sembrava tutto così reale.." penso, sentendomi ancora addosso tutta la disperazione, l'angoscia e il terrore.

Lo sguardo mi cade sulla sveglia sul comodino..

Le 8:20!! "Oddio!! E' tardissimo! Come è possibile che la sveglia non abbia suonato?" 

Mi alzo al volo e mi vesto il più velocemente possibile. Jeans strappati sulle ginocchia, una magliettina nera con disegnato sopra un teschio e felpa con zip e cappuccio, anch'essa nera.

Scendo in cucina, sperando di non incrociare mia madre. "Perfetto! Non c'è!" penso non sentendola brontolare in giro per casa. Poi il mio sguardo cade su Christine. E' seduta ai piedi del divano e sta disegnando qualcosa su un foglio. Quando mi vede mi sorride. "Oh Meeerdaa!! Quella deficiente se n'è uscita di casa e si è dimenticata di portarla all'asilo! E ora che cavolo faccio??" penso, sbuffando. Mi sforzo di contraccambiare il sorriso. Guardo l'orologio: le 8:27.. "Arriverò sicuramente tardi per la lezione di educazione fisica.. Quell'armadio severo del professor Dimitri non la prenderà benissimo.. Spero solo che non lo dica subito a quello odioso del preside!" rabbrividisco pensando alle conseguenze che la cosa potrebbe comportare. Ma improvvisamente è un brivido di puro terrore a corrermi lungo la schiena.

"Non.. non può essere..." penso, rendendomi conto di aver già vissuto esattamente quella stessa situazione, o almeno, di averla già sognata.

D'istinto prendo rapida il telefono e scrivero un semplice messaggio "Violet??" E invio.

 

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Adam Bishop

il Lunedì più Lunedì di tutti i Lunedì... Ancora? A Casa/Fuori prima di Scuola

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Il risveglio è quantomeno particolare. La mano pesantemente cade sulla sveglia per spegnere quel fastidioso suono che ora riprenderà a darmi il benvenuto prima di tutti i giorni della settimana, oggi già la seconda volta e sento sia già troppo. La mente viaggia veloce sulle materie odierne e soprattutto su Informatica e Scienze dopo la quale finalmente riprenderò gli allenamenti di football. Questo pensiero dura solo un istante, fisso il soffitto per qualche istante poi strabuzzo gli occhi osservando di nuovo la sveglia.
10 Gennaio?

Mi massaggio gli occhi e scuoto la testa, grattandomi la nuca spaesato. Stranissima sensazione. Alzo le spalle velocemente e con un sonoro sbadiglio scendo dal letto.
"Buongiorno Adam, oggi si riprende." dico a voce non troppo bassa tra me e me pensando subito di fare un'abbondante colazione per darmi la giusta carica, da quel giorno ho anche più appetito.

Da quando papà ha deciso di ristrutturare e metterci un bagno in camera devo dire che la giornata inizia molto meglio. La casa sembra essere diventata più grande e già lo era. Due piani con mansarda e seminterrato dove c'è una piccola sala hobby dove mi è capitato di aver giocato con i miei amici e una piccola palestra. La mia camera è in mansarda, dalle due finestre alle pareti opposte vedo sia la foresta sia la cittadina. Mi lavo per bene, sciacquando ripetutamente il viso quasi per togliermi di dosso la strana sensazione che ancora non mi abbandona. Rimango sotto la doccia fissando il doccione per qualche istante, portando la mano sul miscelatore e girarlo su acqua fredda, sto lì sotto per finire di svegliarmi o forse scuotermi definitivamente.

Mi vesto indossando già la tuta, fortunatamente si inizia con educazione fisica oggi e prendo la borsa col cambio, nonostante il freddo sicuramente il Prof ci farà sudare.

Scendo le scale in tre balzi aiutandomi col corrimano ma alla fine quasi non carambolo sopra Norah "Buooongiorno sorellina! Come stai? Tutto bene questa mattina? Sei pronta per il tuo primo giorno del tuo ultimo anno di scuole medie? Dai che dal prossimo verrai alla New High!" a passo svelto raggiungo la cucina, mio padre è già uscito mentre mia madre ha appena messo sul tavolo dei favolosi e profumati pancake "Buongiorno anche a te mamma. Che profumino... ho una fame bestiale." mi scappa un sorriso sornione "Dimmi quando non la hai?! Buongiorno Adam, buongiorno Norah. Avanti, o farete tardi."

Divoro i pancake con la confettura fatta in casa, riempio anche la tazza di latte coi miei cereali preferiti. Torno sopra a lavarmi i denti guardando i canini con più attenzione perché da quel giorno mi sembra siano un poco cresciuti e anche più affilati. Quando riscendo aiuto Norah a mettersi lo zaino per poi uscire assieme "State attenti e buona giornata!"

"Mamma, torno alla solita ora. Oggi niente football." detto questo esco tenendo per la mano Norah fino all'altro capo della strada dove c'è lo scuolabus e lei da una leggera strattonata per non farsi vedere che il fratellone l'aiuta ad attraversare. Avevo già deciso l'altro ieri... no ieri, credo, di accompagnarla almeno quest'oggi poiché di solito vado in bici. Ancora quella sensazione. Saluto i ragazzi che conosco, Elena abita pochi isolati dopo il mio ma solitamente l'accompagna il padre o in ogni caso non prende il bus. La zona è la migliore di Margasten, zona residenziale su una collinetta con alle spalle la più lussureggiante foresta del territorio, un poco più lontana da tutte le comodità della cittadina ma tranquilla, ordinata e pulita.

 

A scuola

Lo scuolabus arriva puntuale alla fermata della scuola di mia sorella, la saluto con la mano e mi rimetto comodo. Quando arriviamo alla New High prima di scendere la guardo sospirando dal finestrino Si ricomincia. Alcuni dei più  grandi che ancora ce l'hanno con me mi indicano ridendo quando mi vedono scendere dal pullmino come i più giovani e sfigati, ma io li guardo mostrando un sorriso a tutta dentatura e poi con due dita indico i miei occhi e ancora una volta loro come per dirgli ci si vede domani sul campo da gioco ovviamente. Saluto i compagni con altrettanti sorrisi, ad alcuni do una pacca o una gomitatina sulla spalla. Il cancello è ancora chiuso ma il Signor Raven è già lì pronto ad aprirlo. Raggiungo Anthony e ci salutiamo scontrando i pugni chiusi "Hey... nel weekend andiamo a divertirci, ho una nuova tavola da snowboard." che ho ricevuto in regalo a Natale "Con quella sono sicuro che arriverò prima io a fine pista." 

Guardo Raven oltre il cancello "Dai che già mi sono stancato di questa giornata. Apri quel cancello." il freddo non mi infastidisce, la noia sì e proprio oggi che è il primo giorno non vorrei, forse, movimentare l'attesa andando a litigare con quei quattro idioti, ho poca voglia di passare la pausa nell'ufficio del preside Scar.

Descrizione

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Adam è un ragazzone ben più alto della media della sua età, di bell'aspetto e con un sorriso dolce ma accattivante. Il fisico è quello che ci si aspetta da un promettente receiver. I capelli sono castani, gli occhi marroni con delle venature verde chiaro o forse giallognole. La pelle tende alle sfumature pallide del colore della terra, è più scura quindi della media dei ragazzi di carnagione chiara della zona. Gli zigomi sono forti, la mascella importante per l'età e le spalle piuttosto ampie.

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Seamus

reazione al risveglio

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apro gli occhi, con i ricordi della "sera" prima che ancora mi tormentano. Non ho proprio memoria di cosa sia successo dopo l'arrivo dello sceriffo, vaghe immagini di Elena morta, la caserma, mia madre che mi parla, io sporco di sangue, altra gente attorno a me, qualcuno che dice qualcosa di altri omicidi. Poi una luce bianca, il nulla, ed il mio letto

Mi guardo le mani, il petto, i vestiti. Non ci sono tracce di sangue, indosso il mio pigiama, ed il telefono ha ancora la data del 10 gennaio. Con i nervi a fior di pelle, esco di camera, trovando mia madre che sbadiglia, e quasi salto per aria come se avessi visto un fantasma. In cucina ascolto le parole di zio Stuart, provando a capire perché mi diano un grosso senso di deja-vu; ci metto un bel pezzo a vestirmi, passando cinque minuti buoni a buttarmi acqua gelida in faccia mentre sono in bagno

Lucido per modo di dire, visto che ho tempo prima di arrivare a scuola, in un giorno in cui me ne frega davvero poco di far tardi, tiro fuori quel vecchio "kit di divinazione" che la mamma mi ha regalato due anni fa. Apro la cartina d'Irlanda, ficco la mano nel sacchetto delle lettere, ed inizio ad estrarre, cercando di ricordare di preciso come si usi il tutto e sperando che i miei antenati fatati, se non hanno nulla di meglio da fare, si degnino di darmi una risposta 

Tiro per Guardare nell'Abisso

Prima di arrivare a scuola 

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mando un messaggio a Talia appena finito di "divinare", chiedendole di aspettarmi per andare a scuola. Mi getto lo zaino addosso, mi assicuro appena di non avere ancora il pigiama, e corro fuori, indeciso se tremare, urlare o fare altro. Arrivo sotto casa della ragazza con il fiatone, balbettando appena la vedo C...ciao Occhidoro! non ne sono del tutto sicuro, ma "ieri" l'ho salutata in questo modo, e poi ci siamo messi a parlare delle vacanze. Può essere una enorme coincidenza, ma è anche l'unico modo sensato per vedere se non sono del tutto pazzo

A scuola

come il "giorno prima", visto che sono di strada, passo a casa di Talia, dopo averle mandato un messaggio per chiederle di aspettarmi. Arrivato a scuola, provo a cercare con lo sguardo Elena, con il cuore che batte all'impazzata ed un infarto molto vicino, e Max e Olivia, avendo un vaghissimo ricordo del fatto che c'erano anche loro nel sogno/ricordo di ieri notte

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Max Keynes

Flashback

Con Olivia

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Tre vittime. Tre vittime innocenti in una sola sera... E senza nessuna ragione! Olivia sembra essersi convinta della mia idea. Non che questo mi rassicuri: la prospettiva è semplicemente inquietante. Ma non abbiamo tempo di rifletterci troppo: i medici ci annunciano la morte di Violet, seguita rapidamente dall'annuncio di quella di Geneviève. No... Vengo scosso dalla mia paralisi quando Olivia si poggia alla mia spalla in lacrime. Sono inizialmente sorpreso dal gesto, ma mi riprendo rapidamente: forse posso aiutare almeno questa ragazza, nonostante non la conosca molto. Alzo il mio braccio e, timidamente, lo avvolgo intorno alle sue spalle, cercando di darle il conforto di cui sembra avere bisogno. 

Anch'io penso che Olivia debba togliersi la condizione: ha provato a scusarsi nel pomeriggio e ora sta mostrando i suoi sentimenti, non è decisamente "insensibile". 

Per quanto arriva il vicesceriffo cerco di riprendermi: dovrò rispondere alle sue domande e aiutarlo a trovare quel pazzo. È l'unica cosa che posso fare per sistemare il casino che io stesso ho causato! 

Tutti, stazione di polizia

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Alla stazione di polizia vedo anche Seamus: era lui il ragazzo con Eléna, allora! Prendo posto e ascolto le domande degli ufficiali, rispondendo al meglio delle mie possibilità. Ma non è Max a parlare, al momento: i miei processori e i miei componenti artificiali possono svolgere questo compito molto meglio di me. E, in ogni caso, ora ho bisogno di riposare: Max l'umano farebbe solo un altro casino. E non ne abbiamo bisogno... 

Mentre sto rispondendo ad una domanda mi fermo di scatto, notando una luce calda che inizia ad avvolgermi e ad espandersi su tutta Morgasten. La sensazione dura solo qualche secondo... E poi nulla. 

Termine del flashback

A casa

Spoiler

Mi sveglio di mattina grondante di sudore: è stato un incubo orribile. Mi alzo e vado a farmi una doccia, pensando che dovrò andare a trovare Janine per sistemare la questione dell'iPod: mi sono ripromesso di farmi degli amici e di uscire dal mio guscio! Proprio come nel so... No, non è possibile. È troppo preciso. Corro a fare colazione, trovando le stesse cose presenti durante l'incubo di questa notte, e saluto Laura prima di uscire di casa: devo assolutamente risolvere questa cosa. Non può essere vero! È impossibile! Quando esco da casa inizio a dirigermi verso casa di Janine, ma cambio rapidamente idea: devo incontrare Seamus, Violet, Eléna e Olivia e parlargli. Ricordo che Olivia era arrivata in ritardo per portare sua sorella all'asilo: forse riesco ancora a raggiungerla davanti a casa! Scatto quindi verso l'abitazione della ragazza, cercando di intercettarla prima che questo incubo (o presunto tale) possa ripetersi. 

Descrizione

Spoiler

Max è un ragazzo slanciato e dal corpo "da sportivo", nonostante la sua ancora giovane età. Ha un volto dai lineamenti affilati su cui spuntano due occhi verde foresta, con dei capelli biondi tenuti sempre in ordine. Veste spesso con abiti eleganti, sebbene si trovi molto più a suo agio con delle uniformi sportive o altri vestiti più comodi.

 

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Olivia, Max

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Da comune accordo le azioni di Olivia le rimuovono la condizione "insensibile"

Io l'avevo intesa che la luce partiva quando eravate fuori, prima di andare in centrale, ma non importa, così ci sta bene comunque.

Olivia

Spoiler

Nell'Abisso

Non appena ti chiedi dove sei finita e che posto sia questo vedi davanti a te un'increspatura in quell'immensa distesa nera, che ora sembra liquido.

L'increspatura diventa più grande, poi parte del "liquido" inizia a levitare, fluttuando in aria. Piccole gocce nere si manifestano davanti a te, e quando sono abbastanza numerose si avvicinano, unendosi.

La sagoma a cui danno forma è umanoide, le sembianze estremamente simili alle tue.

La figura allunga un braccio verso di te, sfiorandoti il volto con la mano. "È casa tua... tu vieni da qui." Non parla, ma senti una voce nella tua testa, profonda come se venisse dal fondo di un abisso.

Poi altre figure iniziano a formarsi, sollevandosi da "terra" barcollando, come se fossero confuse.

Poi ti svegli.

A casa

Christine continua a disegnare dopo averti notata, ma ricevi celere la risposta da Violet, che ti manda un audio. "Ciao Olivia, sto andando a scuola. Tutto ok?"

Tiri un sospiro di sollievo nel sentire la sua voce. Stai per rispondere, ma qualcuno suona il campanello.

Non ti ho riportato il risultato del tiro, avendone già discusso in privato.

Max

Spoiler

Ti dirigi di corsa verso casa di Olivia e una volta arrivato suoni il campanello. Senti movimento nella casa, quindi c'è qualcuno.

Scusa per la risposta corta nei tuoi confronti, ma qui si tratta di interazione tra te e Olivia. Hai fatto bene a non "correre troppo" col post prima, che non si sa mai. Vi ho impostato la scena, ora potete andare avanti.

Seamus

Spoiler

A casa

Inizi la procedura per la divinazione, quando ad un certo punto, dal centro della cartina d'Irlanda vedi fuoriuscire del liquido nero: gorgoglia, espandendosi su tutta la cartina e poi verso il sacchetto delle lettere, infine verso di te.

Ti investe, inizia a ricoprirti. Ti senti soffocare, sprofondare di nuovo in quella specie di abisso senza fondo né limiti in cui ti sei trovato dopo la luce bianca.

Quando tutto smette di essere nero apri gli occhi e ti senti bagnato, zuppo. Ti guardi intorno e noti subito Eléna, morta davanti a te, con un coltello piantato nella gola: è in un lago di sangue e tu ne sei pieno, zuppo.

Di nuovo nero, di nuovo quell'abisso, e quando riapri gli occhi sei in camera tua, sul letto, con davanti la cartina d'Irlanda e il sacchetto delle lettere in mano, pieno. Notando il sacchetto vedi bene le tue mani, sporche di sangue, sangue fresco, che gocciola sul letto. Ma non macchia, non impregna.

Per quanto goccioli non se ne va, è sempre lì sulle tue mani, che continui a sentire zuppe, scivolose.

Seamus è scosso, parecchio. Meccanicamente non cambia nulla, non hai malus o altro, ma tieni da conto che per buona parte della mattinata rimarrà con la sensazione di avere le mani sporche del sangue di Eléna. Preciso che è solo un'allucinazione.

Con Talia

"Heylà Stecchino!" Ricambia Talia con una linguaccia dopo che l'hai fatta sobbalzare. Nel tragitto verso scuola, oltre a raccontarti dei cazzeggi durante le vacanze, che già conosci, la rossa cita due cose. "Ah giusto, non te l'avevo detto: sono uscita con un tizio di Mont Rivière sabato sera! Abbiamo preso qualcosa da mangiare e poi siamo andati a pattinare." Stessa frase del giorno prima, noti che osserva attenta la tua espressione dopo averlo detto, ma ci passa sopra un attimo dopo. "E poi un'altra cosa importantissima! Donnie mi ha trovato un buco al pub per l'open di stasera! Vieni a vedermi, vero?" Oggi? Tu sei abbastanza sicuro che nel sogno o quello che è stato lei avesse parlato di domani.

Note

Spoiler

Guardare nell'abisso -> (3+1)+1 = 5   Risultato -> Fallimento, mia reazione "Gettare le basi", più precisamente "Annuncia l'abisso".

Anche qui, i dadi non sembrano molto simpatici

 

Adam

Spoiler

Una specifica: se c'è una lezione opzionale che tu non frequenti devi comunque rimanere a scuola a prescindere (ad esempio: se la prima ora la lezione è opzionale e tu non la fai comunque devi essere a scuola. Uguale per l'ultima ora, non puoi uscire prima).

È una palla per tutti, ma il preside Scar è uno odioso e lo sappiamo bene.

Anthony sorride sornione. "Sicuro di vincere solo per la tavola? Guarda che l'importante è l'abilità dell'atleta." Ti da un lieve pugno sulla spalla. "Ma non rifiuto mai una sfida: sabato mattina."

Seamus, Adam - a scuola

Spoiler

C'è educazione fisica alle prime due ore, per la gioia di qualcuno e per la tristezza di qualcun altro.

Dopo essere entrati uscite subito in giardino per dirigervi alla palestra. Il professor Dimitri, in piedi a fianco della porta, in scarpe da ginnastica, pantaloni della tuta e felpa. "Forza ragazzi, forza!" Vi intima ad avvicinarvi. "Non avrete mica freddo!" Per il suo atteggiamento e il suo aspetto spesso vi dimenticate quanto la sua pronuncia sia perfetta e non nasconda neanche un'ombra di accento russo. "Quando ero nell'esercito facevo addestramenti su un'isola al largo della Siberia dove c'erano solo neve e ghiaccio, ghiaccio e neve e per finire neve e ghiaccio." Fa una lieve pausa. "C'era almeno tre volte più freddo, quindi niente lamentele. Vi scruta attentamente Perciò aspetteremo qui fuori finché non suona la campanella." Dopodiché appoggia la schiena al muro e attende l'inizio delle lezioni.

Seamus

Spoiler

Quando arrivi davanti alla palestra con tua grande gioia vedi Eléna: sta bene.

Anche se tu senti ancora il suo sangue sulle mani, che continua a gocciolare.

Altra stranezza rispetto al sogno: Olivia e Max non ci sono, mentre Adam è presente. "Ieri" era l'unico a mancare, assieme a Craig.

DRIIIIIIIIN

"Forza, tutti dentro!" Esclama mentre apre la porta. "In cinque minuti vi voglio pronti e allineati al centro della palestra." Quando entrate siete felici di sentire che la temperatura è ottimale, soprattutto negli spogliatoi.

@Ghal Maraz

Spoiler

Al momento ti ho considerato assente/in ritardo, dimmi tu effettivamente cosa decidi di fare. Editerò il post per rispecchiare la tua giocata e ti risponderò nel prossimo.

 

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Adam Bishop

A scuola solo con Seamus per ora

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"Oh beh ciccio, non l'ho ancora provata ma ho sentito una vibrante intesa appena l'ho presa in mano." faccio l'occhiolino.

Varcato il cancello dopo l'apertura sollevo il berretto in direzione di Raven, forse per continuare a prenderlo in giro o forse per ringraziarlo sinceramente dopo la mia precedente 'protesta'. Incrocio lo sguardo di Tom, il quarterback della squadra, con lui almeno c'è intesa e rispetto reciproco e deve essere per forza così tra noi altrimenti è un disastro.

Saluto quindi tutti i compagni di classe presenti, chi con un cenno della testa chi con un 'cinque' o chi, in realtà solo le ragazze, con un caloroso "Buongiorno."

L'inizio della lezione di educazione fisica è un piacere come sempre, Dimitri mi sta simpatico come professore ma a volte parla troppo "Ho fatto una doccia gelata questa mattina per abituarmi sin da subito Prof." gli rispondo per fargli capire che sono pronto a sopportare tutte le fatiche alle quali ci sottoporrà.

Essendo già uscito in tuta mi basta sfilare i pantaloni sotto ai quali indosso gli shorts e mettere giacca, felpa e borsone nell'armadietto. In ben meno di cinque minuti sono al centro della palestra, pronto a scrollarmi di dosso la strana sensazione con la quale mi sono svegliato.

 

Modificato da Landar
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Olivia Clark

Casa di Olivia, con Max

Spoiler

Un senso di sollievo mi pervade quando sento la voce di Violet. Sto per risponderle quando il campanello della porta suona. "Chi può essere a quest'ora?" mi domando, provando però istantaneamente ancora più sollievo nell'accorgermi che le cose si stanno discostando sempre di più da quello che era successo nello strano incubo.

"Arrivo.. solo un attimo!" grido in direzione della porta. "Vado a vedere chi è alla porta.. Tu corri in cucina a fare colazione, su su veloce.. Che poi ti porto all'asilo!" aggiungo poi a voce normale, rivolgendomi a Christine.

Quando apro la porta e mi trovo di fronte Max, rimango non poco sorpresa. "Max?!?.." il tono mi esce più come una domanda che un'affermazione. Mi sento pervadere da una spiacevole sensazione, come se un bruttissimo presentimento si stesse per realizzare.

 

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