Topolino88 Inviata 1 Febbraio 2022 Segnala Inviata 1 Febbraio 2022 (modificato) Salve a tutti, come da titolo molto equivoco, mi chiedevo quanto contano le dimensioni del mondo di gioco indipendentemente dalle avventure? quali sono i pro e i contro di ambientare una campagna in un intero continente piuttosto che in una singola città e dintorni? se lo si ambienta in un intero continente quanto deve essere dettagliato rispetto ad un luogo più piccolo? Modificato 1 Febbraio 2022 da Topolino88
Lyt Inviato 1 Febbraio 2022 Segnala Inviato 1 Febbraio 2022 (modificato) Dipende da come lo gestisci (wow che rivelazione, vero? ahahah) Se crei una mappa grande hai molto più lavoro da fare, e i viaggi risultano essere o noiosi o inutili (come quel mio amico che ci fa fare viaggi di settimane in 5 minuti in real life, con un "siete arrivati a ...") Ma allo stesso tempo fare piccole nazioni o un solo villaggio può risultare riduttivo, se fai una trama in un piccolo villaggio europeo, come fa ad esserci un monaco occidentale nel party? Personalmente se ambienti una campagna in un grosso continente devi riempirlo molto di dettagli, o risulta essere solo un grosso brodo diluito, cioè che differenza fa avere una mappa grande quanto l'asia, se poi ha la stessa quantità di lore e info del granducato di toscana? Non serve decidere tutto, ma almeno una liea generale serve secondo me Modificato 1 Febbraio 2022 da Lyt
ilprincipedario Inviato 1 Febbraio 2022 Segnala Inviato 1 Febbraio 2022 Per me il miglior modo di gestire le terre intorno al primo luogo di avventura è averne un'idea vaga: sapere che ci sono certi luoghi, certi popoli, ma non inserirli nella mappa fino a quando non diventano indispensabili o vengono scoperti dai giocatori. Per fare ciò puoi creare una tabella di incontri casuali con voci contrassegnate con 2-20 e riservare alcuni spazi a tane, insediamenti e dungeon. Quando esce uno di questi risultati collochi il luogo da esplorare ideato in quel punto e da quel momento sai con precisione la collocazione di un nuovo elemento del tuo mondo. Un po' quello che succede con il mazzo incontri di Talisman, insomma. Si sa che nella regione c'è una tana di drago, dove sta non lo si sa finché non la si trova. Se i luoghi sono differenziati per regioni, non togli ai giocatori la facoltà di scegliere quale strada prendere, dato che attraversare una regione non sarà mai la stessa esperienza di attraversarne una diversa.
bobon123 Inviato 1 Febbraio 2022 Segnala Inviato 1 Febbraio 2022 2 ore fa, Topolino88 ha scritto: Salve a tutti, come da titolo molto equivoco, mi chiedevo quanto contano le dimensioni del mondo di gioco indipendentemente dalle avventure? quali sono i pro e i contro di ambientare una campagna in un intero continente piuttosto che in una singola città e dintorni? se lo si ambienta in un intero continente quanto deve essere dettagliato rispetto ad un luogo più piccolo? Iniziamo dall'ovvio. A parità di lavoro che fai, ovviamente più questo lavoro è usato per ricoprire di dettagli una zona piccola (puoi giocare tutta una campagna in una contea) e più i giocatori avranno il feeling che si tratti di un mondo reale, che possono esplorare in profondità, capire a fondo. Di contro, più è ampia la zona che copri (fino a multipli piani) e più i giocatori avranno il feeling di essere in un mondo ampio, che possono esplorare liberamente. Secondo punto ovvio, uno non è migliore dell'altro. L'unica attenzione è ad essere consistenti tra tono e tipo di campagna, aspettative dei giocatori, preparazione fatta. Ho visto moltissimi masters riempire di dettagli un mondo intero, decidere tutti i nomi di diverse divinità in diverse nazioni, e poi iniziare una campagna cittadina in una città appena più dettagliata di posti lontanissimi in cui i personaggi non andranno mai. Se la campagna è una storia di viaggio nel continente, o un hexcrawl di esplorazione regionale, o una lotta tra gilde in città, diventa chiaro quale siano le dimensioni ideali e quanto dettagliare cosa, i confini della storia. 2
Nyxator Inviato 2 Febbraio 2022 Segnala Inviato 2 Febbraio 2022 (modificato) La 4ª serie di JoJo dal punto di vista dndiano è una campagna ambientata in una singola città e dintorni, offre luoghi d'interesse potenzialmente ricorrenti, antagonisti minori, il cattivone, npc locali e npc provenienti da luoghi esterni alla mappa. Insomma, se contano o no, imho dipende dalle aspettative dei tuoi giocatori, dal livello di dettaglio/caratterizzazione, e dalle sorprese che l'ambientazione può offrire anche su piccola scala. Modificato 2 Febbraio 2022 da Nyxator 1
Lyt Inviato 2 Febbraio 2022 Segnala Inviato 2 Febbraio 2022 34 minuti fa, Nyxator ha scritto: La 4ª serie di JoJo dal punto di vista dndiano è una campagna ambientata in una singola città e dintorni, offre luoghi d'interesse potenzialmente ricorrenti, antagonisti minori, il cattivone, npc locali e npc provenienti da luoghi esterni alla mappa. Insomma, se contano o no, imho dipende dalle aspettative dei tuoi giocatori, dal livello di dettaglio/caratterizzazione, e dalle sorprese che l'ambientazione può offrire anche su piccola scala. Verissimo Ma li è un pò avvantaggiato dal fatto che il mondo di Jojo alla fine è il mondo reale (con piccoli elementi sovrannaturali) quindi se compare un italiano, il "master" o narratore, non ha bisogno di descrivere il paese e le tradizioni da cui proviene, semplificandosi molto il lavoro. Stesso per alcuni personaggi che hanno già avuto un avventura prima di parte 4. Cioè oltre al paesello c'è comunque una costruzione del mondo da cui attingere per pg e png non da poco. Per il resto si, sono d'accordo. Un paesello può potenzialmente permettere un avventura dal 1 al 20 se costruito bene 1
Nyxator Inviato 2 Febbraio 2022 Segnala Inviato 2 Febbraio 2022 (modificato) 1 ora fa, Lyt ha scritto: Ma li è un pò avvantaggiato dal fatto che il mondo di Jojo alla fine è il mondo reale (con piccoli elementi sovrannaturali) quindi se compare un italiano, il "master" o narratore, non ha bisogno di descrivere il paese e le tradizioni da cui proviene, semplificandosi molto il lavoro. Yep. Ma tendenzialmente basta sapere/far percepire che c'è altro oltre il bordo del setting entro cui s'è deciso di giocare, ammesso importi/sia funzionale (aka le aspettative dei giocatori) o il setting non sia un posto tipo Silent Hill. Volendo il master non è nemmeno tenuto a introdurre/gestire un png con la formula "spiegone del dm tutto e subito." (insomma, è un pò questione di ottimizzazione delle risorse) Modificato 2 Febbraio 2022 da Nyxator 1
Casa Inviato 2 Febbraio 2022 Segnala Inviato 2 Febbraio 2022 (modificato) In teoria non dovrebbe cambiare niente. Se ambienti nel mondo dovrai descrivere 5 città con ciascuna uno o due punti di interesse; se ambienti in una città dovrai descrivere 5 quartieri con ciascuno uno o due punti di interesse. Però forse è più semplice creare un mondo nel senso che lo si può variegare senza dover entrare troppo nei dettagli; articolare una città potrebbe richiedere "ricerche storiche" Modificato 2 Febbraio 2022 da Casa 1
bobon123 Inviato 3 Febbraio 2022 Segnala Inviato 3 Febbraio 2022 16 ore fa, Nyxator ha scritto: La 4ª serie di JoJo dal punto di vista dndiano è una campagna ambientata in una singola città e dintorni, offre luoghi d'interesse potenzialmente ricorrenti, antagonisti minori, il cattivone, npc locali e npc provenienti da luoghi esterni alla mappa. È interessante come ad esempio la terza serie sia invece proprio un viaggio, dal giappone all'egitto con pause nelle varie città e incontri in aereo o nave, ma in realtà non sia poi così diverso come sensazione proprio perché la città della quarta riflette in piccolo tutta la varietà dell'ambientazione/mondo. 2
Bille Boo Inviato 3 Febbraio 2022 Segnala Inviato 3 Febbraio 2022 Come hanno detto altri, non credo che faccia differenza. Cioè, è un diverso modo di gestire le cose, ma dal punto di vista quantitativo è equivalente: fintanto che quello che prepari viene effettivamente usato nelle tue avventure, la preparazione richiesta da N avventure sarà grossomodo la stessa, sia se sono sparse su un continente sia se sono concentrate in un unico luogo; si tratterà solo di preparare cose diverse. Ben altro, ovviamente, è il caso di chi prepara ambientazioni ricchissime di vastissimi territori, quando poi la maggior parte di essi non sarà affatto toccata dalle giocate: a quel punto le cose cambiano. 1
KlunK Inviato 3 Febbraio 2022 Segnala Inviato 3 Febbraio 2022 Mi accodo sostanzialmente a quanto scritto dagli altri. La morale è che inutile creare un mondo immenso se poi non lo si riempie, e per la maggior parte delle avventure (ma anche campagne), poche non dico città, ma regioni, sono più che sufficienti. Diverso può essere per come ho fatto io dove coi miei amici abbiamo preso un'ambientazione già fatta (Mystara), modificandola e caratterizzandola man mano, arrivando ad avere un mondo molto grande tutto caratterizzato (ed eppure rimane solo una frazione del pianta). E anche in questo caso nonostante una lunga campagna e una decina di avventure medio-lunghe (siamo a 12 anni di gioco) di vario tipo e ambientazione, i miei giocatori non sono ancora stati in diverse regioni (o ci sono passati solo di sfuggita).
Nyxator Inviato 4 Febbraio 2022 Segnala Inviato 4 Febbraio 2022 Il 2/2/2022 at 23:35, Casa ha scritto: articolare una città potrebbe richiedere "ricerche storiche" Archivio/aiutino/spuntarello http://historic-cities.huji.ac.il/historic_cities.html
Sir Daeltan Fernagdor Inviato 4 Febbraio 2022 Segnala Inviato 4 Febbraio 2022 Io amo molto avere mondi molto ampi, con terre lontane e regni molto variegati. Lo trovo un elemento di realismo importante, ma rispetto a quando avevo iniziato da poco a fare il DM cerco di usare alcune cautele. Anzitutto, non fornisco la mappa del continente ai giocatori, a meno che essi non abbiano motivi specifici per averla; a volte hanno soltanto la mappa della regione in cui si trovano, a volte nemmeno quella: tendono ad avere solo le mappe che anche i loro PG hanno, altrimenti hanno nozioni geografiche espresse a voce, in "giorni di cammino", "oltre la montagna", "nella seconda vallata laterale risalendo il fiume", un po' come in fondo avevano nozioni geografiche le persone in epoche come il medioevo, quando la cartografia era tendenzialmente approssimativa e riservata a pochi. Oltre a questo, evito quasi sempre gli spostamenti rapidi da una parte all'altra dell'ambientazione, anzi: tendenzialmente i personaggi restano per vari livelli nella stessa zona. Occasionalmente incontrano qualcuno che proviene da/va verso una zona o un regno diverso, ne sentono parlare, ricavano qualche informazione. Questo, per me, funziona per più motivi. La mappa dell'intera ambientazione non è finita né conclusa, è generica, e riporta, per ogni area, soltanto le città principali (se ve ne sono), il tipo di ambiente, la cultura e la popolazione prevalente (ad esempio: "deserto abitato da mercanti nomadi", "antica foresta elfica", "pianura poco coltivata abitata prevalentemente da cavalieri/allevatori nomadi", "costa settentrionale ricca di città mercantili di tipo anseatico", "area tropicale ricca di isole perlopiù indipendenti o con governi laschi, ampia presenza di pirati e potentati locali"); poi realizzo nel dettaglio, sia cartografico che informativo, le aree dove sono presenti i PG, in modo completo e dettagliato per il territorio dove sono, in modo ragionevolmente ricco per quelli circostanti. Se prevedo che si spostino, mentre viaggiano completo le aree dove passano/arrivano. In considerazione del punto 1, posso giocare nella "mia" ambientazione, di cui conosco molto, molto bene alcune parti, anche se non è del tutto finita. Se dovessi realizzarla tutta prima di ambientarci le campagne/avventure, dovrei aspettare anni per cominciare, e probabilmente non andrei mai avanti a sufficienza, mentre in questo modo sono "costretto" a farlo quando serve. Posso far giocare gruppi diversi in aree diverse del mondo, anche molto diverse tra loro, e, visto che i miei giocatori a volte (spesso) si parlano e si raccontano le avventure, trovano pochi elementi comuni, che favoriscono l'idea di realismo e coerenza del mondo. 1
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