AndreaP Inviato 25 Febbraio Autore Segnala Inviato 25 Febbraio Fireday 11 Mustering 420, pomeriggio [Sereno - Fine Primavera] Ancora una volta pareva che lo specchio rispondesse ai comandi di Lainadan L'immagine della grotta scomparve e quella dell'interno di un capanno di legno parzialmente illuminato dai raggi del sole comparve Era in pessime condizioni, con tetto e pareti rovinate e suppellettili ed arredamento distrutti Non vi era nessuno 1
PietroD Inviato 26 Febbraio Segnala Inviato 26 Febbraio Gromnir «Se la passano molto male, a Svimozhia». Il guerriero sistemò le catene sul braccio, pronto a usarle, diffondendone il tintinnio. Attraversò lo specchio per esplorare il capanno e osservare l'esterno attraverso le fessure nelle pareti di legno.
shadizar Inviato 3 Marzo Segnala Inviato 3 Marzo Lainadan Non credo che sia Svimohzia. Siccome quando ho detto il nome non è successo nulla, allora ho pensato a tutto gli indizi che abbiamo recuperato sulla località della tomba: la valle, le porte eccetera. Questo è ciò che è apparso. Adesso non vedo l'ora di sbirciare fuori da questo capanno per vedere dove siamo concluse attraversando lo specchio.
AndreaP Inviato 6 Marzo Autore Segnala Inviato 6 Marzo Fireday 11 Mustering 420, sera [Sereno - Fine Primavera] Il fuoco del focolare scoppiettava emanando un odore di aghi e un gradevole calore Quando avevano aperto la porta i compagni della mano avevano incontrato un gruppo di avventurieri accampato e fra questi Lainadan aveva riconosciuto un sacerdote nano suo amico e conoscente Questi stavano indagando sulla presenza di una potente energia extraplanare nella regione e una divinazione aveva loro mostrato che proprio la Mano era sulle stesse tracce: proprio il portale divinatorio che lo stregone Kain, attraverso il mago Veoden, aveva chiesto loro di ritrovare nella tomba del grande re hobgoblin Kruk-Ma-Kali, pareva essere la chiave di ciò E Hrolfr e Lainadan facilitarono l'incontro. Ora i due gruppi erano uniti e avevano una missione comune. Solo Byrnjolf decise di allontanarsi: il possente guerriero voleva ritrovare le loro guide. Forse li avrebbe raggiunti in seguito @all Spoiler Eccoci. Lascio ai due gruppi dare eventuali spiegazioni aggiuntive. Per me potete partire 4
Pretzel Jack Inviato 7 Marzo Segnala Inviato 7 Marzo Enarion Amar di Bosco Grigio - Aerlindir - Divinatore da Battaglia L’aria della sera portava con sé il crepitare del fuoco e l’odore resinoso degli aghi di pino bruciati. Nell’ombra tremolante, Enarion osservava i volti riuniti attorno alla fiamma, le fisionomie tagliate a metà dalla luce danzante. Un tempo, forse, avrebbe trovato conforto in una compagnia simile. Ora, era solo un’altra convergenza del destino, un filo intrecciato a forza nel telaio del fato. L’indagine sulle energie extraplanari aveva portato lui e Seldanna fin qui, e ora la loro ricerca si fondeva con quella di altri. Uno scopo comune, per quanto effimero. Il portale divinatorio, la tomba, i sussurri di poteri antichi e dimenticati, ombre che si stagliavano sul sentiero ancora avvolto nell’incertezza. Sfiorò il bordo del suo mantello, scacciando la polvere del viaggio, e si rivolse a Seldanna con un cenno ed una breve frase in elfico: «Non sono sicuro che ci possiamo fidare.» . Avevano attraversato il mondo e il tempo insieme, la sua presenza era una costante, un legame al passato che ancora non si era dissolto. E ora c’era anche questo nano, Hrolfr, un’altra scheggia di storia raccolta nel cammino. Se Seldanna aveva visto in lui una risorsa, allora Enarion avrebbe sospeso il giudizio… per ora. Il suo sguardo si spostò sul fuoco, e senza volerlo, la memoria lo trascinò indietro nel tempo. La Torre Bianca di Tor Leah nel Continente Occidentale, alcuni decenni prima Era giovane allora, con il peso del nome Amar ancora saldo sulle spalle e la furia della guerra impressa nella memoria. La Torre Bianca di Tor Leah lo aveva accolto come un rifugiato del passato, uno studioso della battaglia, e il suo apprendimento era stato duro come l’acciaio forgiato. Era lì che aveva conosciuto Seldanna. La prima volta che si erano incrociati era stato nella biblioteca della Torre. Lui era immerso nella lettura di un antico trattato sulla divinazione bellica, quando una figura alta e imponente si era seduta accanto a lui senza preavviso. «Non dovresti leggere quel libro senza prima studiare il Trattato di Althir sulla Percezione Temporale.» La voce era stata ferma, con un lieve accenno di divertimento. Quando aveva alzato lo sguardo, aveva trovato due occhi chiari, penetranti, incorniciati da una cascata di capelli bianchi. La donna aveva l’aspetto di chi aveva vissuto abbastanza da non curarsi più delle apparenze, eppure in lei c’era un’energia che sfidava il tempo stesso. «Mi pare un buon inizio.» Aveva risposto lui, chiudendo il tomo con un gesto misurato. Seldanna aveva riso, un suono sincero e spensierato. «Se vuoi davvero imparare, allora lascia che ti mostri qualcosa.» E così era iniziata la loro conoscenze. Lei lo aveva guidato attraverso il labirinto del sapere, insegnandogli che la magia non era solo potere, ma anche comprensione, che il destino poteva essere letto come un libro, se si sapeva dove cercare. Ma non era stata la sua unica insegnante... Gli altri maestri della Torre lo avevano visto per ciò che era: un giovane spezzato, con uno spirito forgiato nella furia e nel dolore. Ma loro non erano lì per curarlo. Loro erano lì per affinare quella furia. Fra le fila dei Divinatori da Battaglia, aveva scoperto come le sale di Tor Leah non erano solo biblioteche e luoghi di pratica arcana, ma veri e propri campi d’addestramento per strateghi, ed i veggenti il cuore pulsante di un sapere antico che esisteva solo per servire l’arte della guerra. Lì la magia non era contemplazione, ma uno strumento per il dominio. Enarion aveva imparato presto che la preveggenza non era fatta infatti solo di visioni astratte o di predizioni oscure, ma di pura logica affinata dalla magia. I maestri della Torre Bianca lo avevano temprato in questo: imparare a calcolare ogni variabile, a vedere le possibilità come sentieri aperti nella nebbia, a scegliere quello che avrebbe condotto alla vittoria con la precisione di una lama che affonda nella carne. Quando lasciò la Torre per la prima volta, Enarion era ancora un soldato con una visione chiara della guerra. Quando tornò, era qualcosa di diverso. La sua pelle era più pallida, i suoi occhi più freddi. Era stato lontano da troppo tempo, in un mondo che non lasciava spazio all’innocenza. Per mesi aveva marciato con gli esploratori, inseguendo gli orchi che si spingevano troppo vicino alle citta' od ai boschi sotto la protezione di Tor Leah. Era una guerra senza gloria, combattuta nell’ombra degli alberi, dove ogni passo era un potenziale agguato e ogni notte un’altra macchia di sangue sulla terra. Le regole della guerra civile non si applicavano ai campi di battaglia senza testimoni. Qui, la vittoria non era data dalla superiorità numerica o dall’abilità nelle armi: era una questione di paura. Gli orchi erano brutali, ma non stupidi. Avevano imparato a temere gli esploratori elfici. E se la paura era un’arma, Enarion la impugnava senza esitazione. Corpi lasciati a marcire lungo i sentieri. Accampamenti dati alle fiamme nella notte. Trappole che lasciavano i nemici a rantolare nella penombra, prede per i loro stessi simili. Fu durante quelle prime guerriglie, che i soldati che guidava attraverso le sue divinazione presero a chiamarlo "Aerlindir", Il Mostra Via. Si riscosse dai suoi pensieri, tornando al momento presente. «Le stelle ci hanno condotti sullo stesso sentiero.» La sua voce era bassa, priva di inflessioni superflue, misurata come sempre ed in un Comune ben scandito «Ma non esiste alleanza che non abbia un prezzo. Prima di avanzare, vorrei sapere quali sono le motivazioni che vi guidano .» disse saltando con lo sguardo ognuo dei presenti del nuovo gruppo. Diretto come gli elfi spesso non sono, o almeno non quelli che sanno come risultare diplomatici e affabili. Spoiler Mi sono permesso di rompere un po' il ghiaccio ed aprire le danze. Buon gioco a tutti. 4
Pentolino Inviato 7 Marzo Segnala Inviato 7 Marzo Hrólfr Bierbrauer Il destino operava in maniera misteriosa ed imprevedibile, l unico valore saldo ed inamovibile come l incudine del grande padre e' la fede....quante volte aveva sentito quella frase da maestri e precettori...e quante volte l aveva ripetuta ai suoi novizi in seguito. Sebbene la vita avesse tolto tanto a Hrólfr, costringendolo a lasciare il suo clan, la sua famiglia, allo stesso modo la fede e la determinazione gli avevano permesso di realizzarsi e diventare un nano rispettabile al servizio della comunita' che lo aveva accolto alcuni decenni orsono. E poco importava che quella comunita' fosse a maggioranza elfica, Hrólfr aveva sempre dato del suo meglio e cercato di mantenere buoni rapporti con tutti, il segreto, si ripeteva nei momenti in cui la testardaggine dei suoi interlocutori lo portava allo stremo, era immaginarli tutti con la voce roca e la barba. E fu proprio grazie a quei buoni propositi conditi da chiacchiere, cibo, buona birra e partite a scacchi che conobbe Seldanna e con lei il piu austero Enarion. Sebbene non lo avrebbe mai ammesso davanti a testimoni, contro ogni legge della natura, quella conoscenza divenne col passare del tempo una piacevole frequentazione ma mai si sarebbe aspettato da li a qualche anno, di ritrovarsi con loro attorno ad un bivacco sulle tracce di una qualche diavoleria che i due arcanisti ritenevano di vitale importanza e che, per qualche motivo, era legata ad una sua vecchia amica. Fu Enarion a prendere la parola, per qualche motivo la cosa non lo sorprese, il chierico conosceva abbastanza Lainadan, la ragazza era un po strampalata e fuori dalle righe ma di buon cuore e non si sarebbe mai associata con dei tagliagole. Lascio' comunque che i suoi due compagni di viaggio facessero le loro valutazioni. La cena era stata veloce ma sostanziosa, rimosse le stoviglie tiro' fuori la pipa e si mise a riempire il fornello. 3
Cronos89 Inviato 7 Marzo Segnala Inviato 7 Marzo Seldanna Ilivaris L'elfa aveva accolto con grande piacere una nuova avventura. Tra gli studiosi di Tor Leah era una dei pochi a considerare fondamentale scendere sul campo, esplorare il mondo e recuperare quanta più conoscenza possibile. E per lei tutto era conoscenza, dagli antichi tomi scritti in linguaggi ancora sconosciuti, fino alla più ridicola storia per i bambini. Questo suo atteggiamento aveva portato non pochi malumori nel consiglio di Tor Leah, ma la caparbietà e le capacità dell'elfa avevano avuto la meglio ed ora nessuno osava mettere in discussione la sua parola. E nessuno aveva fiatato quando aveva caldamente "suggerito" che Hrólfr si unisse alla missione. Il nano era ben conosciuto alla torre ed era riuscito a guadagnare la fiducia di molti, in parte per le sue grandi abilità, in parte per la sua maestria con gli alcolci. Seldanna inizialmente era decisamente più interessata a quest'ultima, ma anche lei col tempo aveva imparato ad apprezzare la compagnia del nano, complice anche una missione di recupero in cui erano stati coinvolti entrambi. Non dare per scontato che nessuno conosca la nostra lingua e impara a fidarti un po', è vero che la catena è tanto forte quanto il suo anello più debole, ma servono molti anelli per farne una rispose sempre in elfico Aveva imparato molto bene a conoscere il carattere del suo studente e oramai il suo atteggiamento diretto non la infastidiva, ma sapeva bene che spesso i suoi modi venivano male interpretati da chi non lo conosceva suvvia Enarion disse sollevando un boccale brindiamo a questo incontro, Hrólfr hai ancora quella buonissima birra di tua produzione? finì il contenuto del boccale per poi allungarlo verso il nano Io sono Seldanna, prima bibliotecaria di Tor Leah sorrise presentandosi la domanda di Enarion, per quanto posta in maniera un po' scortese, è però una buona domanda lanciò una veloce occhiata di rimprovero al suo allievo, ma subito tornò a sorridere Aspetto Spoiler Alta quasi due metri, dai lunghi capelli bianchi su cui ancora si possono scorgere delle tracce di azzurro. Il volto è gentile, segnato da rughe diverse rughe di espressione e nonostante l'età si intuisce ancora la sua bellezza. La pelle è azzurrognola, così come gli occhi. Per darvi un paragone in termini umani è una donna di 65 ancora piacente, ma che ne dimostra una decina in meno. 2
PietroD Inviato 7 Marzo Segnala Inviato 7 Marzo Gromnir Lainadan era stato lesto a riconoscere un membro del terzetto accampato fuori dalla capanna diroccata. Un cenno ai compagni era bastato a interrompere il vortice di strategie che si erano agitate nella mente di Gromnir. Il guerriero aveva sospirato, lieto di non doversi scatenare, di non tornare una volta ancora a mostrarsi come il Diavolo delle Catene. Una volta seduti insieme si rese conto che, forse, avrebbe preferito dare battaglia. La fiducia forse non era contagiosa, quella di Lainadan pareva non essere bastata a influenzare lo sguardo dei tre sui suoi compagni. La convivialità del nuovo gruppo era, con evidenza, solo apparente. Le parole degli elfi erano oscure, nella loro lingua remota, oppure centellinate per fare domande senza dare risposte. Gromnir squadrò i due che avevano parlato, prima l'uno e poi l'altra. Bjorn forse avrebbe potuto rivelare quel che si erano detti, ma aveva scelto di lasciarli. Il disagio per quella riunione, il sentirsi tradito dal bardo, lo fecero agitare, come non riuscisse a stare comodo. L'arma dentellata, i cui anelli passavano molte volte sulla sua spalla, emise un lieve tintinnio. «Io sono Gromnir, membro della Mano. Un mago di Haanex, sulla Reanaarian Bay, ci ha affidato delle domande e siamo partiti da lì per trovare le risposte da queste parti. A lui le daremmo volentieri, se le avessimo già trovate. Per riferire a voi i nostri scopi servirebbe molto più che condividere un fuoco, quantomeno che voi siate disposti a fare altrettanto. Ma so che non si va da nessuna parte se si tira la catena da due lati, se uno dei due contendenti non cede per primo. Allora questo penso, che se siamo qui, tutti stranieri in questa terra, forse cerchiamo la stessa cosa e possiamo evitare di pestarci i piedi. Noi cerchiamo la tomba di un antico re hobgoblin, ma di quel che contiene ci interessa una cosa sola. Ora sta a voi, rivelare la vostra ricerca». Passò di nuovo lo sguardo sui due elfi. «E in una lingua che sia comprensibile». Aspetto Spoiler 1 2
shadizar Inviato 8 Marzo Segnala Inviato 8 Marzo (modificato) Lainadan Hrólfr! esclamò Lainadan appena uscito dalla porta del capanno che io sia dannato se mi aspettavo di incontrarti qui! continuò avanzando a grandi falcate per andare a stringere l'amico in un caloroso abbraccio. Anche se in realtà non sono certo di sapere esattamente dove ci troviamo. Storia lunga ma che sarò felice di raccontarti dopo che ci saremo presentati. Io sono Lainadan, membro più giovane di questa famiglia chiamata "la mano", disse rivolgendo un leggero inchino all'elfo dallo sguardo diffidente, poi si avvicinò a Seldanna e le fece un lieve baciamano, mai avrei sospettato che esistessero bibliotecarie tanto affascinanti, esclamò guardandola in quegli occhi così azzurri, la sua presenza qui da un senso alle fatiche di tutta la giornata. Nemmeno a farlo apposta, io e Bjorn abbiamo da poco passato un giorno intero nella biblioteca del grande Santuario della Conoscenza di Dijdshy ed è stata proprio quella ricerca a condurci qui. Voi invece da dove arrivate e perché? Modificato 8 Marzo da shadizar 1
Cronos89 Inviato 8 Marzo Segnala Inviato 8 Marzo Seldanna Ilivaris Sorrido alle perole di Lainadan Belle parole ragazzino, magari tra una cinquantina d'anni potrei farci un pensiero dico facendogli l'occhiolino siamo stati scortesi in effetti mi rivolgo ora al guerriero chiediamo venia faccio un lieve inchino portandomi una mano sul cuore siamo alla ricerca di un portale che sembra essere la fonte di una grande energia extraplanare. Prima di venire abbiamo utilizzato molte magie di divinazione per cercare di scoprire il più possibile e con nostra grande sorpresa abbiamo visto che il nostro obbiettivo è simile e che il buon Hrólfr vi conosceva. O almeno uno di voi sorrido a Leinadan e così eccoci qui, attorno a questo bel fuoco. Oh a proposito apro il libro, recitando un veloce incantesimo. Mentre pronuncio la formula arcana una cupola si forma su di noi, avvolgendoci questo dovrebbe darci un po' di riservatezza e di protezione Spoiler Casto tiny hut come rituale 2
Pretzel Jack Inviato 9 Marzo Segnala Inviato 9 Marzo Enarion Amar di Bosco Grigio - Aerlindir - Divinatore da Battaglia Il fuoco scoppiettava ancora, inghiottendo la legna secca con schiocchi secchi e improvvisi. La cupola di magia evocata da Seldanna li avvolgeva, soffocando il respiro della notte e lasciando che solo le fiamme danzassero sulle loro armature, sui loro volti, sulle ombre che proiettavano sul terreno. Enarion osservava. Pesava. Valutava. Lainadan. Sorriso facile, spavaldo nei modi. Parlava con la disinvoltura di chi non aveva mai sentito sulle costole il fiato di chi uccide per sopravvivere. Troppo giovane, troppo sicuro. Uno come lui era utile finché l’illusione della fortuna durava, poi diventava solo un problema. Gromnir. L’uomo aveva un’aria diversa, di chi si portava addosso una storia di cicatrici, di chi aveva dovuto imparare quando colpire e quando trattenersi. Aveva dato le prime informazioni, ma a suo modo aveva chiesto qualcosa in cambio. Era uno che trattava, non uno che dava. Bene. Enarion preferiva gli uomini così: più facili da prevedere. Hrólfr. Il nano era un’altra questione. Non un estraneo, non del tutto. Aveva vissuto nella Torre Bianca per anni, si era guadagnato rispetto tra gli studiosi, persino fiducia tra alcuni. Per Enarion, fidarsi era una parola vuota, ma sapeva riconoscere qualcuno che aveva già fatto il suo cammino tra gli elfi senza farsi nemici. Il che significava due cose: o era più scaltro di quanto non sembrasse, o era davvero così testardamente ligio ai suoi principi. Seldanna. Lei era una costante. Dove lui si era fatto ombra e vendetta, lei aveva sempre trovato il modo di restare in equilibrio su quella linea sottile tra saggezza e perseveranza. Aveva sempre saputo come spingere, come smussare, come intrecciare fili che non volevano essere legati. Eppure anche lei giocava la sua partita. Quando parlò, lo fece con la pesantezza di chi sa che le parole sono una lama da affilare. «Il portale è la nostra meta. E se le vostre ricerche vi hanno condotto qui, significa che la convergenza è reale. Potrebbe aver senso continuare insieme e non "pestarci i piedi"» Non era un giuramento. Non era una promessa. Era un dato di fatto, un’osservazione fredda e priva di emozione. Un uomo in viaggio nella tempesta poteva scegliere se camminare accanto ad altri o morire solo. Non aveva mai amato la diplomazia. La diplomazia era il preludio alle menzogne. «Ma la conoscenza è nulla senza il contesto.» La voce era più bassa, quasi un sussurro che si intrecciava con il crepitare delle fiamme. «Chi altri sa del portale? Sapete se altri si muovono in questa terra per trovarlo? Perche' se non siamo gli unici, stiamo gia' perdendo tempo.» Non era paura, non era sospetto. Era calcolo. Questa terra non era Bosco Grigio. Qui il cielo non aveva la stessa tonalità plumbea, il vento non portava con sé l’odore di alberi bruciati e carne marcita. Qui la guerra non aveva ancora scavato solchi profondi nei villaggi, nei cuori, nelle menti. Qui, la guerra era ancora un’idea. Non una certezza. Bosco Grigio era un cimitero di illusioni, una ferita che non si sarebbe mai rimarginata. Qui, invece, il terreno era morbido, fertile per lo spargimento di sangue futuro. Le strategie che aveva affinato nelle ombre del suo regno perduto non si sarebbero applicate nello stesso modo. Niente foreste fitte per nascondere le trappole. Niente rovine che avrebbero parlato con la lingua muta dei fantasmi. Qui, il combattimento sarebbe stato diverso. Più scoperto. Più diretto. Più pericoloso. Sollevò lo sguardo. Fino a quando non avesse avuto tutte le risposte, sarebbe rimasto. Fino a quando il destino non avesse rivelato il suo gioco. Per ora, avrebbe camminato accanto a loro. Per ora. 1
shadizar Inviato 10 Marzo Segnala Inviato 10 Marzo Lainadan Dailo guardò per un attimo i compagni e poi sollevò le spalle. Se il portale era quello da cui erano appena passati non si trattava di una loro priorità e non avevano alcun motivo per tenerlo segreto: E una volta che avrete trovato questo portale cosa avete intenzione di farci? Vedete, quando vi ho detto che non sono sicuro di dove ci troviamo non era un errore ma la pura verità. Per giungere in questo posto abbiamo usato un portale scoperto l'altroieri che permette di muoversi per chilometri facendo solo pochi passi. È forse ciò che state cercando? Non è lo scopo del nostro viaggio ma solo un mezzo, però se volete distruggerlo sarebbe un disagio. 1
AndreaP Inviato 11 Marzo Autore Segnala Inviato 11 Marzo Fireday 11 Mustering 420, sera [Sereno - Fine Primavera] Il tramonto del sole era orami concluso La vallata alberata era caduta nell'oscurità e non si vedevano luci intorno a loro. Nulla dava l'idea che ci fosse qualche popolazione civilizzata intorno a loro Il cielo sereno era puntellato da molte stelle guardando le quali il gruppo capì la posizione dei punti cardinali rispetto alla loro posizione Alle loro spalle la capanna era stata chiusa e manteneva al suo interno celato lo specchio, il passaggio da cui il gruppo della mano era arrivato nella zona I nuovi membri della compagnia erano lì giunti da Brandobia a ovest attraversando un passo montuoso, seguendo le tracce della loro ricerca e non avendo notizie che nel luogo dove si stavano dirigendo ci fosse alcunchè
Cronos89 Inviato 12 Marzo Segnala Inviato 12 Marzo Seldanna Ilivaris No dico scuotendo lievemente il capo Quello che cerchiamo è probabilmente un portale che porta su un piano diverso e probabilmente lo dovremo chiudere o fermare in qualche modo. Il portale che avete trovato voi è molto interessante e sicuramente andrà studiato con più calma, ma potrebbe rivelarsi utile in molti modi. 1
Pentolino Inviato 13 Marzo Segnala Inviato 13 Marzo Hrólfr Bierbrauer Finito di sistemare le sue faccende, il chierico tiro' fuori la pipa ed inizio' a pulire e riempire il fornello. Sapeva molto poco dello scopo che aveva portato qui i due maghi e ancora meno di cio' che aveva spinto qui il suo vecchio amico. Aveva accettato l incarico con l idea che si sarrebe trattata di una breve parentesi che lo avrebbe distolto per qualche giorno dalla monotonia dei suoi incarichi ecclesiastici, tuttavia, piu' passava il tempo piu' le sue ossa gli dicevano che il suo ruolo in quella questione sarebbe stato ben altro.
PietroD Inviato 14 Marzo Segnala Inviato 14 Marzo Gromnir «Allora è così, cerchiamo la stessa cosa». Le parole di Seldanna erano la conferma che gli serviva. «A noi serve per i suoi poteri divinatori. Avvicinando al portale un oggetto che possediamo, dovrebbe essere in grado di rivelarci il destino di alcune persone disperse che il mago di Haanex ha interesse a ritrovare. Se dopo vorrete chiuderlo, distruggerlo o renderlo inaccessibile, non sarà un problema per noi». Rimuginò un attimo sulla richiesta dell'elfo. «Se il portale è nella tomba perduta di Kruk-Ma-Kali, come ci ha detto il mago, a parte lui e qualche altro sapientone non credo ci sia nessuno che sappia dell'esistenza, dunque dubito che ci siano altri in cerca. Se incontreremo qualcuno, è probabile che si tratterà di indigeni del luogo o creature fuoriuscite dal portale». Il nano che non parlava affatto cominciò a fumare nella cupola magica creata dall'elfa. Gromnir seguì il fumo con lo sguardo per vedere se sarebbe uscito all'esterno o avrebbe finito per affumicare tutti. «In ogni caso, non ci aspettavamo di incontrare neanche voi. Dunque trovare altri stranieri in viaggio verso la stessa meta non è del tutto da escludere». 2
AndreaP Inviato 15 Marzo Autore Segnala Inviato 15 Marzo Fireday 11 Mustering 420, sera [Sereno - Fine Primavera] Il gruppo si guardò intorno Si trovavano in una foresta che si estendeva a est e a nord rispetto alla loro posizione A ovest si trovava una pianura che si estendeva verso nord parallela alla foresta, e al di là di questa una catena montuosa A sud infine vi erano le montagne che Seldanna, Hrólfr e Enarion avevano attraversato per arrivare in quella valle. Dovevano decidere come procedere la mattina dopo @all Spoiler Mappa https://1drv.ms/i/s!AlRSc6RBx9u9kOIO8jF2hSkoXgvv8g?e=qEBYvs 1
Pretzel Jack Inviato 16 Marzo Segnala Inviato 16 Marzo Enarion Amar di Bosco Grigio - Aerlindir - Divinatore da Battaglia Enarion alzò lo sguardo verso il cielo plumbeo, lasciando che la mente si sintonizzasse sulla geografia del luogo. Il campo di battaglia era davanti a loro, invisibile agli occhi di chi non sapeva dove guardare. Non c’era bisogno di scrutare le stelle o di evocare antiche profezie per sapere che la strada sbagliata significava morte. Si accovacciò vicino al fuoco, tracciando con un dito la forma della valle nella terra umida. Il suo tono era quello di un comandante che non aveva bisogno di chiedere il permesso per parlare. «Abbiamo quattro direttrici.» Prese una manciata di cenere dal bordo del focolare e la lasciò cadere sulla mappa improvvisata. «A nord e a est, la foresta si estende fino all’orizzonte. Il sottobosco potrebbe darci copertura, ma ci costringerebbe a muoverci più lentamente e ci esporrebbe al rischio di imboscate. Se qualcosa si nasconde in questa valle—indigeni, predoni o creature legate al portale—questa è la strada che consiglierei loro per tendere un’imboscata.» Spinse un piccolo sasso a ovest. «A ovest, la pianura. Terreno aperto. Troppo esposta, troppo visibile. Se il nostro passaggio è già stato notato, sarebbe il miglior modo per finire sotto gli occhi di chiunque voglia seguirci. Ma se volessimo velocità, questa sarebbe la via più rapida.» Con il dorso della mano, spazzò via un po’ di terra a sud, come se volesse cancellare qualcosa. «A sud abbiamo le montagne, le stesse che abbiamo attraversato per arrivare fin qui. Strada difficile, irregolare, e tornare indietro senza informazioni precise è una perdita di tempo. Ma se dovessimo eludere eventuali inseguitori, potremmo sfruttarle per nasconderci e costringerli a cercarci in un terreno difficile.» Fece una pausa, lasciando che il silenzio parlasse più delle sue parole. Non era un dibattito. Era una valutazione. «Non sappiamo chi o cosa potrebbe essere già sulle nostre tracce, ma se noi siamo arrivati fin qui, allora anche altri potrebbero.» Il suo sguardo freddo si posò su Gromnir. «Dite che nessuno conosce la posizione esatta del portale. Io non ci conterei.» Era una regola della guerra: se una reliquia era rimasta nascosta per secoli, non significava che nessun altro la cercasse. Significava solo che chi la voleva davvero, sapeva nascondere le proprie tracce. Si alzò lentamente, ripulendo il guanto dalla polvere accumulata. «Se vogliamo arrivare alla tomba prima di altri, la velocità è essenziale. Ma se vogliamo arrivarci vivi, la cautela lo è ancora di più.» Si voltò verso Seldanna e Hrólfr, poi su Lainadan e Gromnir. «Dobbiamo scegliere. Un sentiero veloce, ma esposto. Un sentiero sicuro, ma lento. O una via di mezzo, che potrebbe nascondere più insidie di quante ne vediamo ora. » Fece una pausa, socchiudendo gli occhi, riflettendo su un’altra possibilità. La magia era un’arma. La divinazione, un ponte tra il presente e il futuro. Se volevano guadagnare tempo, potevano usare entrambi. «C’è un’altra via. Più rischiosa, ma più veloce.» I suoi occhi si spostarono su Seldanna. Lei sapeva dove stava andando con quel pensiero. «Potremmo usare la divinazione per individuare un punto più vicino al portale, un luogo sicuro abbastanza da servire come ancoraggio per un teletrasporto. Se riusciamo a trovare un punto d’approdo affidabile, possiamo ridurre il nostro viaggio a pochi battiti di cuore.» Vi erano molte magie di teletrasporto, o di trasporto rapido e forse la Prima Blibliotecaria della Torre Bianca aveva un incantesimo dalla sua che faceva al caso loro. Passò lo sguardo su tutti loro, valutandoli. Non era una magia priva di rischi. «Ma se il portale è sorvegliato da altri maghi, o se la sua energia influenza lo spazio attorno a sé, potremmo finire nel posto sbagliato. O peggio, essere intercettati.» Nella guerra, ogni vantaggio aveva un prezzo. «Possiamo rischiare di tagliare la distanza e forse risparmiare giorni di viaggio… ma se qualcuno sta aspettando, potremmo cadere dritti in una trappola.» Si voltò di nuovo verso il fuoco. La scelta spettava al gruppo, ma lui aveva posto le carte sul tavolo. Qualunque via scegliessero, lui avrebbe servito la missione per cui era stato chiamato a servire. Forse per la prima volta da quando si conoscevano, Seldanna e Hrólfr, comprendevano perche' il suo soprannome fra gli esploratori elfici era Aerlindir, il mostra via.
Cronos89 Inviato 16 Marzo Segnala Inviato 16 Marzo Seldanna L'elfa guardò il suo allievo con un sorriso materno, fiera dell'analisi che stava conducendo Possiedo un incantesimo di teletrasporto, ma può portarci solo verso altri portali che già conosco rispondo spiegando poi agli altri in caso di pericolo posso portarci tutti alla torre, oppure in altri posti sicuri fece una mezza smorfia non mi sono mai fidata troppo di quel tipo di magie, troppo imprecise, troppo casuali prese il proprio libro degli incantesimi, sfogliando velocemente alcune pagine però potrei, una volta scelto un percorso usare una divinazione per capire se è la scelta giusta 1
Pentolino Inviato 16 Marzo Segnala Inviato 16 Marzo (modificato) Hrólfr Bierbrauer Il chierico ascolto' con attenzione le parole dei suoi due compagni di viaggio. Osservava i movimenti eleganti di Enarion mentre spostava le pietre sulla mapppa immaginaria enunciando i pro e i contro di ogni scelta. "Potrei interpellare il grande padre della forgia o uno dei suoi arcangeli e fare una domanda specifica sulla nostra missione" disse aggiungendo la sua parte alla conversazione "E' un incantesimo molto potente che non faccio mai con leggerezza..." prosegui "Ma siamo in circostanze particolari e sbagliare strada, oltre che farci perdere tempo potrebbe metterci in pericolo" tiro' una boccata assaporando l aroma del tabacco per un attimo prima di esalarlo "Una cosa non ho ancora capito...chi o cosa ci e' contro in questa ricerca? Ce' competizione su chi trovera' prima questo portale o piu' semplicemnete...ce' qualcuno a cui sta sulle scatole la nostra ricerca ed ha interesse a fermarci?" Modificato 16 Marzo da Pentolino 1
Messaggio consigliato