shadizar Inviato Domenica alle 22:23 Segnala Inviato Domenica alle 22:23 (modificato) Lainadan Per quanto ne sappiamo non ci sono nemici o altre persone alla ricerca di questa tomba. Essa dovrebbe trovarsi dall'altra parte di una valle stretta circondata da montagne su tutti i lati tranne a sud. Dovrebbe anche avere un lago al centro, disse il ragazzo guardandosi attentamente intorno. Il teletrasporto che abbiamo usato noi per arrivare qui, invece, secondo le cronache era alla fine della valle, ed è lui ad aver permesso al narratore di sfuggire a Khyrastryx il drago. Avete forse attraversato una valle come quella che ho descritta prima per arrivare qui? Sennò direi che è la prossima. E una conferma della direzione da parte del padre della forgia sarebbe gradita. Prevedendo dubbi e obiezioni preferì chiarire: il teletrasporto non sempre si apre e non reagisce a tutte le richieste, ma spesso lo fa con me. In questo frangente si è aperto dopo che gli ho descritto la valle proprio come ho fatto con voi, quindi non dovremmo essere troppo lontani dalla tomba né, purtroppo, dal drago rosso che la custodisce. Modificato Domenica alle 22:24 da shadizar 3
AndreaP Inviato Lunedì alle 20:43 Autore Segnala Inviato Lunedì alle 20:43 (modificato) Fireday 11 Mustering 420, sera [Sereno - Fine Primavera] Le parole di Lainadan accesero una luce negli occhi di tutti i compagni La valle dove si trovavano pareva stratta: a ovest vie erano delle montagne al di là della pianura, mentre a est i pini lasciavano si intravvedere nella luce della luna qualche cima montuosa). Inoltre a sud aveva un'apertura: il passaggio che i tre nuovi membri avevano valicato: poteva essere l'apertura di cui aveva letto il giovane ladro Per ora non vedevano alcun lago ma erano vicini al lato sud: forse inoltrandosi nella valle potevano trovarne uno La valle dove si trovavano poteva ben essere quella indicata @all Rivela contenuti nascosti Per essere certi di essermi spiegato: il limite della zona di ricerca sono le montagne a sud. Modificato Lunedì alle 21:04 da AndreaP
PietroD Inviato Martedì alle 09:17 Segnala Inviato Martedì alle 09:17 Gromnir «Direi che la strategia migliore sia tagliare di netto attraverso il bosco». Tracciò la linea sul disegno nella polvere con uno dei giavellotti che portava con sè. «Il verde spesso indica la presenza di una fonte d'acqua, se troviamo un fiume lo risaliamo e prima o poi beccheremo il lago. In ogni caso, le fronde ci aiuteranno a stare nascosti. Procedere allo scoperto è escluso, saremmo visibili da lontano anche a chi ha vista ben più scarsa di un drago». 1
Cronos89 Inviato Martedì alle 10:46 Segnala Inviato Martedì alle 10:46 Seldanna Ilivaris Mi sembra un ottimo punto di partenza dico a Gromnir Un drago rifletto poi sulle parole di Lainadan non una sfida semplice, ma con un po' di preparazione tutto è possibile aggiungo speranzosa io e Enarion possiamo tranquillamente coprire i turni di guardia della nottata, così potete riposare. E a proposito, caro mi volto verso l'elfo mi impresteresti il tuo libro degli incantesimi? Sicuramente avrai collezionato magie utili, posso copiarne alcune? Rivela contenuti nascosti Con un 8 a storia il nome del drago mi dice qualcosa 1
Pretzel Jack Inviato Giovedì alle 12:13 Segnala Inviato Giovedì alle 12:13 (modificato) Enarion Amar di Bosco Grigio - Aerlindir - Divinatore da Battaglia Il fuoco bruciava lento, consumando la legna secca e lasciando dietro di sé solo spire di fumo sottile che si perdevano nel velo notturno. Sotto la cupola magica, i volti attorno al bivacco erano rischiarati dalla luce tremolante, ognuno perso nei propri pensieri. Enarion ascoltò senza interrompere. Valutò. Pesò ogni parola. Lainadan aveva confermato che si trovavano nella valle giusta, o almeno in quella più probabile. Questo significava che la loro strada era già tracciata. Ma significava anche che non erano soli. Un drago rosso.Le parole gli lasciarono un sapore amaro sulla lingua. Gli esploratori elfici non affrontavano i draghi. Li evitavano. Si aggiravano nelle loro ombre, studiavano le loro abitudini, ne carpivano i movimenti senza mai osare provocare la loro furia. I draghi non erano solo bestie. Erano intelligenze antiche, predatori perfetti, entità capaci di trasformare un esercito in cenere nel tempo di un respiro. Ma se davvero quel portale si trovava nella tomba custodita da un drago, allora la sfida non era più solo trovare la via. Era arrivare vivi. Gromnir propose di attraversare il bosco, il che aveva senso. La foresta era copertura. Era ombra. Era anonimato. Ma era anche un rischio. Se il drago era attivo nella zona, cacciava. E se cacciava, i suoi sensi erano acuiti, la sua attenzione sveglia. Muoversi tra gli alberi avrebbe garantito protezione da occhi mortali, ma non da quelli di un antico essere che dominava i cieli. Enarion non parlò subito. Lasciò che il silenzio si allungasse un attimo oltre il necessario. Poi, con calma misurata, prese un piccolo pezzo di carbone dalla cenere e tracciò una linea accanto a quella già segnata da Gromnir. «Attraversare il bosco è la scelta più sicura… se il drago è addormentato o distante.» Spostò il carbone di qualche centimetro. «Se invece è attivo, se la sua tana è vicina, muoverci tra gli alberi potrebbe esporci più di quanto immaginiamo. Soprattutto se ha marcato il territorio. Se c’è qualcosa che vive in quelle fronde, lo sapremo presto. O lo saprà lui.» Lasciò cadere il carbone e si voltò verso Seldanna, il volto privo di espressione. «Preparazione, dici?» Fece un cenno vago con il capo. «Dimmi, quanti incantesimi conosci in grado di annullare il soffio infuocato di un drago antico?» Non c’era sarcasmo nella sua voce. Solo pragmatismo. «Possiamo prepararci quanto vogliamo, ma la conoscenza è l’unica arma reale che abbiamo. Dobbiamo sapere dove si trova, quali sono le sue abitudini, se caccia di notte o all’alba. Solo allora potremo scegliere la via migliore.» Il primo passo verso la morte è l’arroganza. Il secondo è l’ignoranza. Non commettiamo nessuno dei due. Penso. Fece un respiro profondo, come se stesse valutando la decisione che stava per prendere. «Userò la mia magia per cercarlo. Domani. Se i tuoi metodi divinatori possono aiutare fai lo stesse mastro nano.» Si voltò verso Seldanna, prendendo dal suo fianco un libro avvolto in una custodia di pelle rinforzata. Lo sfilò con un gesto fluido e lo porse all’elfa. «Visto che hai sete di conoscenza, puoi dare un’occhiata mentre io mi preparo per il primo turno di guardia.» Il tomo non era un libro qualsiasi. La copertina era di cuoio scuro, quasi nero, ma la superficie sembrava mutare sotto la luce, come se vene d’argento liquido scorressero sotto lo strato superficiale, scrivendo rune e parole elfiche. Non un semplice grimorio, ma un artefatto forgiato per la guerra. Il sigillo del casato Amar era impresso al centro: un corvo nero su uno sfondo bianco argenteo. Non più un simbolo di potere nobiliare, ma un monito. Una reliquia di un nome che non aveva più un regno da proteggere. Le pagine non erano di semplice pergamena. Sottili come seta, resistenti come ferro. Impermeabili all’acqua e al tempo. Erano state scritte in condizioni estreme: sotto la pioggia battente, alla luce di un fuoco morente, con la spada ancora insanguinata appoggiata accanto. Questo non era un libro di studio. Era un libro di battaglia. Ogni formula era annotata con strategie, con considerazioni tattiche, con possibili applicazioni in guerra. Era un grimorio da esploratore, da assassino, da veggente della notte. Una reliquia della Torre Bianca, adattata a chi aveva imparato a combattere nel fango e nella cenere. «Non è solo inchiostro e carta.» Seldanna, la prima bibliotecaria di Tor Leah, avrebbe capito. Non era un libro da esporre in una teca. Era un’arma, forgiata con parole invece che con il ferro. Modificato Giovedì alle 12:14 da Pretzel Jack 1
AndreaP Inviato 12 ore fa Autore Segnala Inviato 12 ore fa Homeday 12 Mustering 420, sera [Sereno - Fine Primavera] La notte trascorse senza eventi Una bella alba calda di fine primavera accolse il gruppo che ora doveva decidere cosa fare
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