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Come convincere il master a passare alla 5a?


theshield09

Messaggio consigliato

Ciao a tutti,

domandona aperta...

gioco da un anno alla quinta edizione ma ora abbiamo un nuovo gruppo con un nuovo master che preferisce  in modo convinto la 3.5.

Io, probabilmente per una questione di abitudine, vorrei continuare con la 5a che trovo ben fatta, senza troppe regole specifiche e che ci permette di giocare praticamente senza mai consultare il manuale.
Tornare alle 3.5 mi risulterebbe quasi assurdo sinceramente...

La domanda che vi pongo è questa:

quali argomentazioni potrei avere per convincere il master a rivalutare la 5a?

cioè in pratica vorrei dei pareri su pregi e difetti delle due edizioni a confronto se vi va



 

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Il discorso è che alla fine della fiera è il DM che deve masterare il gioco. Se il tuo DM vuole usare D&D 3.5, userete D&D 3.5. Non puoi imporgli di usare un sistema che non vuole usare, argomentazioni convincenti o meno. Io ho avuto il problema opposto 7-8 anni fa, quando uscì la 5E: dopo anni passati a giocare a D&D 3.5 informai il mio gruppo che non avevo intenzione di giocare più alla 3.5 e che da quel momento in poi avrei masterato la 5E. "Se vi va bene, bene, sennò trovatevi qualcun altro che vi faccia giocare alla 3.5" (fortunatamente il passaggio alla 5E fu accolto bene)

Una domanda fondamentale è: il DM ha mai provato la 5E? La situazione è molto diversa se vuole usare la 3.5 semplicemente perché è un sistema che conosce e che usa da anni, vs se ha provato o letto la 5E e ha deciso che non gli piace.

Posto che la situazione rientri nel primo caso (scarsa familiarità con 5E/ansia di dover imparare un nuovo sistema), le principali argomentazioni sono:

  • Le regole di D&D 5E tendono a essere molto più semplici e leggere rispetto alla 3.5, nella mia esperienza come DM si fa molta meno fatica a gestire le sessioni rispetto alla 3.5 - controargomento: mentre in D&D 3.5 ci sono spesso regole dettagliate per molte situazioni che possono verificarsi in gioco, in 5E il GM è spesso posto in condizioni di dover improvvisare la gestione di queste situazioni in termini meccanici. Alcuni GM (specie quelli abituati alla 3.5) si trovano in difficoltà con questo aspetto. A me personalmente non crea problema (anzi) - tuttavia io sono abituato ai giochi OSR
  • La 5E tampona/attenua alcuni problemi della 3.5, come l'enorme divario di potere tra classi che lanciano incantesimi e classi che non lo fanno, o la presenza di molti effetti "save or die" in 3.5. Controargomento: la 5E attenua questi problemi ma non li risolve del tutto
  • Combattimento meno complesso (può essere visto sia come pro che come contro)
  • La 5E è lievemente più facile da giocare senza griglia e miniature. 
  • Creare i personaggi è molto più facile in 5E, e non richiede di studiarsi pagine e pagine di talenti, classi, opzioni ecc. per creare un personaggio decente. In generale, non c'è un divario enorme tra un personaggio ottimizzato e uno non ottimizzato (con alcune eccezioni - tuttavia, se c'è un problema è sufficiente bannare specifiche build e/o rimuovere l'opzione di multiclassare)

Se il tuo DM non ha mai provato D&D 5E, l'argomentazione più forte che potresti addurre tuttavia è questa: offriti di fare il GM in una one-shot e fagli provare la 5E.

Aggiungo anche che qualche anno fa (nel 2015!) scrissi un post dove confrontavo le varie edizioni: trovi il link qui sotto, nella mia firma.

Modificato da greymatter
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Guarda di base concordo. Se il DM decide di giocare una determinata edizione c’é poco da fare, anche perché non è questione di logica. Magari vuole giocare alla 3.5 perchè gli piace di più o perché trova la 5 troppo facile o perchè ha già preparato la campagna per la 3. In nessuno di questi casi esiste una discussione logica che lo porterá a giocare alla 5.

A me, ad esempio, mentre masterizzavo una campagna in pathfinder hanno proposto di switchare alla 5 e rifiutai perché tutto era giá predisposto in 3.p avevamo giocato giá diversi livelli e eravamo al 13 e non avevo intenzione di cambiare tutto, mettemdomi a studiare una nuova edizione che non padroneggiavo affatto oltretutto. Anni dopo quando si è trattato di iniziare una nuova campagna ho proposto io di masterizzare in 5e Dark sun, implementando le regole delle vecchie edizioni nella meccanica della 5e. Insomma alla fine dovete capire qual è il motivo e fondamentalmente accettarlo. Se volete giocare in 5e dovrete trovare un altro dm. 

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Fermo restando che come ti hanno già scritto dipende dal master quale edizione giocare perché è lui che deve preparare le sessioni e barcamenarsi tra regole e quant'altro, concordo sul fatto che se è per una questione di ignoranza (ovvero l'attuale master non ha mai giocato alla 5e e dovrebbe partire da 0) forse la soluzione migliore è organizzare un'avventura breve con te o qualcun altro che conosce bene la 5e come master per farla conoscere a tutti gli altri e far vedere se piace anche agli altri. 

 

Come argomentazioni a favore di un passaggio alla 5e direi che lato master i vantaggi più grandi sono:

1) Regolamento più snello e scritto molto meglio: si ricorda più facilmente, meno tempo a controllare cose sui manuali, necessità quasi nulla di andare a cercare le interpretazioni delle regole sulle varie faq/sage advice/forum una volta che si comprende come l'hanno strutturato

2) vantaggio/svantaggio e incantesimi a concentrazione sono imho le due meccaniche più master-friendly dell'edizione perché non obbligano a tener traccia di seimila buff cumulativi

3) resistenze leggendarie e azioni leggendarie insieme alla quasi assenza di save or die permettono al master di giocare incontri contro mostri epici singoli senza che un tiro basso di iniziativa significhi che il mostro muore nel primo round prima di agire (o viceversa che almeno un paio di pg muoiano nel primo round se il mostro leggendario tira alto di iniziativa) 

4) il livellamento verso il basso degli oggetti magici e la non dipendenza da seimila oggetti magici toglie un bel problema al master che non è più in costante equilibrio sul filo tra "do troppi oggetti magici o ne do troppo pochi" 

5) molto più facile, equilibrato e veloce creare mostri homemade seguendo le linee guida del manuale piuttosto impazzirsi dietro avanzamenti di dadi vita, aggiunta di livelli di classe, ricalcolo di tutti i bonus, bilanciamento ecc

 

Dal lato player le cose che ho più apprezzato sono il bilanciamento tra classi, la possibilità di avere un personaggio efficiente sia che si faccia il guerriero puro, sia che si mischino 3 classi, il fatto che non bisogni aspettare livelli medi per classi di prestigio e specializzazioni varie ma che già dai livelli 1-3 ci sia una bella personalizzazione, la gestione delle spell "simil stregone" per tutte le classi, la velocità di avanzamento di livello nella scheda senza fare quei levelup da 3 ore per scegliere tutto, la gestione delle abilità senza punti da distribuire ad ogni sacrosanto livello

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Oggettivamente no. Sono giochi diversi, vanno a gusto personale. 

Puoi dire che la 3.5 è fatta oggettivamente meglio della 3.0 perché è lo stesso gioco rivisto e corretto, ma la 5e è proprio diversa. 

Qualcuno apprezza più l'avere regole per ogni cosa che fa il personaggio con modificatori diversi per ogni occasione, altri apprezzano regolamenti di più leggeri che non contemplano tutte le possibilità ma danno al master solo gli strumenti lasciandogli più facoltà decisionale su come e quando applicarli. 

Di cose oggettivamente fatte meglio dalla 5e rispetto alla 3.5 c'è l'uniformità di regolamento con meno eccezioni quindi una volta entrati nella "forma mentis" della 5e si possono fare aggiustamenti, aggiunte homebrew e qualsiasi modifica possibile sapendo già quali sono i limiti positivo e negativo di livello di potere

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38 minuti fa, theshield09 ha scritto:

Ma secondo voi esperti... 

si può dire che la 5a sia oggettivamente migliore?

inoltre non pensate che una volta passati alla 5a sia quantomeno strano tornare alla 3.5?
 

No, sinceramente apprezzo le due edizioni per diversi motivi, e se dovessi scegliere tra le due la mia preferita credo che pistola alla testa direi la 3.5.

Detto ciò non tornerei indietro e quindi alla seconda domanda risponderei di si, ma non per la 3 edizione ma perchè ha davvero troppe regole e manuali. Ingestibile.

Per il resto nonostante minsc abbia ragione ci sono altrettante ragioni per cui invece la 5 è più difficile da gestire della 3, tra cui la determinazione del gs degli incontri, fatto a cavolo. 

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56 minuti fa, theshield09 ha scritto:

si può dire che la 5a sia oggettivamente migliore?

Concordo con @Minsc: no.

Al limite si possono considerare aspetti specifici dei due giochi, e dare un'opinione su quale delle due edizioni sia "migliore" in quello specifico aspetto. Per esempio, ci si può chiedere quale edizione consenta la maggiore definizione meccanica del personaggio (direi che la 3.5 qui vince). Tuttavia, molti aspetti saranno necessariamente legati alla soggettività e al gusto personale.

Si può anche dire che la 5E tenta con il suo regolamento di ovviare ad alcuni problemi ben noti del regolamento della 3.5 - però alla fine è questione di gusti personali e di quanto un certo regolamento ti consenta di ottenere il gioco che vuoi al tavolo. Per alcuni, le "soluzioni" della 5E non sono la risposta ai problemi della 3.5 oppure sono delle soluzioni non richieste per problemi che non sono importanti per loro.

Come ho scritto altre volte su questo forum, io ho giocato alla 3.0 e poi 3.5 dal 2001/2002 fino al 2013-2014 (on and off), ed dopo tutti quegli anni, a sentir parlare di talenti, gradi di abilità, classi di prestigio, passi di 1.5 metri ecc. mi vengono i flashback da PTSD. Ti posso dire che *A ME* la 3.5 è venuta a noia. Per le *mie* esigenze di gioco attuali, se devo giocare a D&D, preferisco la 5E, e la 3.5 non la rigiocherei nemmeno se mi pagassero. Però ci sono sicuramente giocatori che amano quel tipo di complessità e profondità meccanica, e ci sono tanti giocatori su questo forum che continuano a giocare alla 3.5 e della 5E non ne vogliono sentir parlare perché non risponde alle loro esigenze.

A ognuno il suo.

Modificato da greymatter
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2 ore fa, Casa ha scritto:

Magari fare una colletta e regalargli i 3 manuali base, potrebbe ben disporlo!

Se per fare un piacere a te devo spendere 150 euro, capisci che potrebbe non solo essere un problema filosofico!

Si ma se poi comunque non intende giocarci avrebbero speso 150€ a vuoto

Modificato da Lord Danarc
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Mica deve essere un regalo a sorpresa!

Ora come ora se uscisse la dnd 6.0 continuerei a masterare con la 5 per "ammortizzare" la spesa dei manuali prima di riaffrontare tutte le spese peri nuovi manuali.

parlo per me, ma c'è anche chi qualunque cosa esca la deve avere subito  (ho avuto un master che dello stesso manuale ha sia la versione in inglese che quella in italiano).

Il mio discorso era solo quello di valutare anche l'eventualità che non abbia voglia di spendere dei soldi per nuovi manuali e buttare a mare la sua biblioteca di manuali della 3.5 che ha collezionato centesimo dopo centesimo col sudore della fronte!

O magari non gli importa se un sistema e meglio o l'altro è peggio, semplicemente non ha voglia di impararne uno nuovo!

Inoltre, cosa significa che il master sostiene in modo convinto la 3.5? Quali motivazioni porta?

Se tra queste ci sono motivazioni economiche, una colletta potrebbe risolvere il problema, se tra le motivazione c'è lo sbatti di dover imparare un sistema nuovo, magari basta fargli giocare una campagna da giocatore per entrare nel regolamento gradualmente.

Se invece è convinto che la 3.5 sia il miglior sistema del mondo allora fate una sessione a not the end!

 

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16 ore fa, theshield09 ha scritto:

Ma secondo voi esperti... 

si può dire che la 5a sia oggettivamente migliore?

inoltre non pensate che una volta passati alla 5a sia quantomeno strano tornare alla 3.5?
 

Sono semplicemente due giochi diversi (malgrado abbiano in comune l'ossatura e i princìpi di base di D&D).

Non è questione di migliore o peggiore: ogni edizione ha i suoi pregi e difetti, e ogni giocatore / master ha i suoi gusti.

Dopodiché, se a te non piace l'edizione che il master ti propone, fai bene a farglielo presente. Poi deciderete in autonomia se continuare a giocare insieme, trovando un compromesso, oppure no. D'altronde sarebbe stato lo stesso se lui vi avesse proposto, che so, una campagna ambientata a Ravenloft mentre tu ami Eberron, o viceversa.

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