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Augentag 1 Pflugzeit 2512 i.c. - Alba [pioggia - metà primavera]

Le voci della gente in strada svegliò i compagni.  Un freddo vento soffiava da nord e nonostante fosse fine primavera il cielo era plumbeo e una fitta pioggia cadeva su Bögenhafen.

Era un giorno lavorativo, Mitterfrühl il giorno festivo era terminato, e la popolazione della cittadina aveva riaperto le botteghe ed i carri avevano rinunziato a girare per la città.

La Shaffenfest d'altra parte continuava nonostante la pioggia e la gente venuta da fuori per parteciparvi insieme ai locali che avevano interessi nella manifestazione vi si recava anche di buon mattino.

Scesi nella sala grande ai compagni venne offerta una colazione a base di latte, pane nero e un uovo a testa. 

La gente intorno a loro parlottava in tono più dimesso: vi era un solo argomento che veniva trattato. Pare che la notte precedente Morrslieb, la piccola rossa luna del Chaos dall'andamento erratico, fosse improvvisamente sorta sopra la città, Per la gente dell'Impero, particolarmente superstiziosa, questo era un segno di sventura imminente.

La padrona si dimostrò invece molto pragmatica, recandosi dagli amici e ricordando loro "Dovete sgombrare la stanza, quanto chiesto dal Magistrato l'ho fatto. Se volte fermarvi dovete pagare: anticipato!"

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Octo 

Brava donna, lei ha ragione, ma decideremo dove restare solo nel tardo pomeriggio, magari ci rivedremo, magari no! 

lasciò inteso che avrebbero lasciata la stanza

La discussione sulla piccola luna rossa interesso il giovane mago così cercò di affiancare quello che sembrava il più colto o preparato fra i presenti per parlarne Questa Luna porterà sventura o l'ha già portata? Cosa potrebbe averla "risvegliata" secondo lei? 

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Gruttag

Il nano ingollò l'uovo in un solo boccone, non vedeva l'ora di allontanarsi da tutti quei discorsi su lune e sfortuna.

L'unica cosa che voleva era procurarsi una buona volta un lavoro che gli portasse in tasca più soldi di quanti ne dovesse spendere per saziarsi.

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Dieter Halb

"Sgombreremo certo la stanza. E senza farci pregare, stai sicura, a meno che il magistrato non ci garantisca un'altra notte qui", Dieter faticò non poco a trattenersi dal rispondere alla maleducazione della donna con ancora maggiore cipiglio, limitandosi a mettere in chiaro che la decisione sarebbe potuta dipendere anche da fattori esterni. 

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Andimus

Il vecchio servo ascoltò a malapena la richiesta della locandiera.

La luna rossa! Sciagura!

Cos'altro li aspettava? Che la pioggia si trasformasse in sangue? Che dal cielo cominciasse a piovere fuoco e zolfo?

Affondando la testa nelle mani si abbasso ad appoggiare la fronte sul tavolo, cominciando a singhiozzare sommessamente.

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Augentag 1 Pflugzeit 2512 i.c. - Alba [pioggia - metà primavera]

Mentre la donna soddisfatta della risposta si allentava, Octo approfondì le voci inerenti Mòrrslieb

Parlare con i presenti non fece altro che confermare che a Bögenhafen, nel Reikland di confine, l luna rossa era vista nello stesso modo  delle terre natie dei compagni.

Morrslieb era rossa ed erratica, non prevedibile ne nei suoi movimenti ne nella dimensione in cui compariva.

La gente credeva che fosse la luna del Caos 
La leggenda, detta solo sottovoce in quanto di per se eretica ma creduta fra il popolino, narrava che quando il Chaos penetrò nel mondo la prima volta, un grosso pezzo di Warpstone, la sostanza del Caos, fosse stato scagliato nel cielo e da allora si muova perpetuamente spargendo il Caos nella terra su cui posava la sua ombra. Per questo si diceva fosse fatta della materia pura con cui il Chaos era fatto.

Un'altra leggenda, diffusa soprattutto in ambienti ecclesiastici ed accademici, raccontava che un tempo esistesse un varco nel cielo attraverso cui i demoni potevano entrare nel mondo per spargere il terrore. Mòrr stesso, dio dei morti, li colpì distruggendoli e creò Mòrrslieb per chiudere questo varco cosicché i mortali si ricordassero di ciò che gli Dei avevano fatto per loro. Ma seppur il varco fosse chiuso l'apparizione di Mòrrslieb non poteva che purare con sè l'ombra del Caos sui luoghi dove transitava

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Maus

Ascoltò i discorsi sulla luna rossa, nonostante non avesse studiato nulla in vita sua, non credeva a queste dicerie. 

Mentre ragionava su come fosse possibile che la luna fosse rossa si fece pallido in volto. Come morso da un serpente si alzò dal tavolo e corse alla latrina scaricando la cena della sera prima in versione semi-liquida. Con la sofferenza nel volto tornò dai compagni dopo essersi ricomposto e pulito. Si sedette e mangiò solamente il pane per non appesantire l'intestino. Herz ai suoi piedi, si limitava a guardarlo e a guaire come se dispiaciuta dalla malattia del suo padrone

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Lulu Lamour 

La bella Lulu chiese alla locandiera una tazza di acqua bollente per Maus e poi vi mise a decantare le foglie datale da Elvyra: non preoccuparti, l'erborista ha detto che ci vorranno almeno otto giorni per far passare del tutto il malessere.  Intanto prendi le erbe che abbiamo comperato, dovrebbero rallentare le tue corse in bagno.

E ora che facciamo? Chiese poi agli altri, torniamo dal magistrato o lasciamo la città?

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Andimus

Questi continuano a parlare di lavori pagati! Sono pazzi!

Pensò Andimus sentendo parlare i suoi compagni.

Continuò ad accompagnarsi agli altri, ma era pronto a darsela a gambe, se le cose si fossero messe male...

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Lulù Lamour 

La giovane mise le sue cose nello zaino e liberò la stanza.

Mentre sistemava l'attrezzatura per cucire le tremavano le mani: quei semplici oggetti potevano essere il primo passo verso la sua nuova vita e lei non vedeva l'ora di compierlo. 

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Augentag 1 Pflugzeit 2512 i.c. - Alba [pioggia - metà primavera]

Terminata la colazione gli amici lasciarono la taverna dopo aver raccolto le proprie cose e si diressero di nuovo verso la Shaffenfest attraverso la Pusterla che permetteva di raggiungere la corte del festival senza attraversare il mercato delle bestie

La pioggia scendeva leggera e la gente in questa parte della festa, anche data l'ora, era poca e molti degli espositori presenti approfittavano del momento per sistemare i loro stand nella speranza che nel pomeriggio un tempo più clemente permettesse al pubblico di venire.

Stavano camminando quando videro un uomo venire incontro a loro: dopo un istante lo riconobbero, era il Docktor Malthusius

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"Eccovi, vi ho visto arrivare e vi ho riconosciuti subito" disse loro sorridendo "Perché non venite nel mio carro e parliamo un po'? Magari vi offro qualcosa da bere, che ne dite?" 

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Dieter Halb

Alla vista e, soprattutto, all'invito del circense, Dieter dovette soffocare un ghigno: cosa voleva adesso da loro, quel miserabile venditore di fumo?

Ma le opportunità andavano colte, o almeno così pensava il bravaccio, che ancora non era riuscito a togliersi la polvere della vita di strada dai pantaloni logori.

"Chiacchiere e bere andranno bene, amico, ma spero tu non voglia farci perdere tempo per niente", Dieter rispose quindi all'offerta di Malthusius.

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Octo

non mi piace essere in ritardo, se hai da dire qualcosa dilla in fretta soprattutto se ci sono delle opportunità.

l'apprendista non voleva deviare il loro percorso, d'altronde il magistrato era stato chiaro dovevano presentarrsi l'indomani di prima mattina, ma se gli altri volevano valutare la proposta del dottore gli avrebbe assecondati per il momento.

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Andimus

Silenzioso, Andimus si aggregò agli altri, con una leggera speranza nel fatto che il circense avrebbe potuto ingaggiarli per qualcosa di meno pericoloso che mettersi sulle tracce del demone infernale che avevano visto il giorno prima.

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Augentag 1 Pflugzeit 2512 i.c. - Alba [pioggia - metà primavera]

"No, non vi farò perdere tempo, ve lo assicuro" rispose mellifluo herr Doktor "ma meglio che parliamo nel mio carro "staremo in pace, e ho un buon brandy Bretone. So che è mattino, ma vi assicuro che è adatto a tutte le ore" aggiunse rivolto a Octo.

Malthusius condusse il gruppo verso lo stand del freak show da dove era fuggito il giorno prima il goblin a tre zampe. Gunni, il nano che lo aiutava, si aggirava fra le gabbie nutrendo le creature contenute

Lì affianco vi era il carro chiuso del dottore a cui si accedeva attraverso una piccola scala. All'interno era arredato come una piccola stanza, con un letto, un armadio, una cassapanca ed un tavolo. Il dottore dispose tre sgabelli ed invitò gli altri a sedersi sul letto. Poi mise sul tavolo una bottiglia bruna e una piccola ciotola contenente quello che pareva tabacco.

Sorridendo inizio "So che avete fatto del vostro meglio nel cercare il mio goblin, ma purtroppo era da un'altra parte, in un magazzino mi dicono... D'altra parte non potevate fare di più e vi sono grato per averci provato. Mi sarebbe piaciuto che mi consegnassero almeno il cadavere, per impagliarlo, sapete... Ma è andata così e non me l'hanno consegnato"

"Io però volevo essere certo che fra noi non ci fossero fraintendimenti..." aggiunse.
 

@all

Spoiler

Dal posto di Octo mi pare di aver capito che accettasse di andare nel carro del dottore.

 

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Gruttag

Il nano accettò di entrare nel carro con il circense, ma per niente al mondo avrebbe accettato da bere da quel tizio. Cominciava a pensare che fosse qualcun altro... magari una strega sotto mentite spoglie. Avrebbe toccato il meno possibile qualsiasi cosa, in quella carrozza. Perfino il letto. Tanto anche in piedi un botolo come lui avrebbe occupato poco spazio.

Inviato

Dieter Halb

Tutte quelle cortesie cominciavano a sembrare sospette, per l'esperienza di Dieter. E quella frase finale, lasciata lì sospesa, tra il detto e il non detto, rafforzò inevitabilmente il convincimento del bravaccio. 

"Bene, allora... sono assolutamente d'accordo, non lasciamo in mezzo nessun fraintendimento: dicci chiaramente quello che vuoi dirci e smetti di girarci attorno", tagliò molto corto Dieter, prima di arrivare a spazientirsi del tutto. 

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