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[PbF Maztica] - La Piuma e l'Artiglio


Samirah

Messaggio consigliato

Inviata

"Zaltec celebrò la sua potenza inondando la piramide con il sangue di diecimila guerrieri sacrificati, Qotal liberò tredici farfalle colorate che diffusero la vita su Maztica"

Benvenuti in una terra in cui si respira l'atmosfera degli antichi Maya, dove la tecnologia e le conoscenze del Cormyr e della Costa della Spada sono distanti quasi quanto il sole stesso.

Non troverete spade e mazze ferrate, ma affilati maca di nera ossidiana e scudi di legni esotici.

E' nell'Impero di Nexal che si svolge la nostra storia, nella valle chiamata Pachtli Draxa (Valle della Giungla Sussurrante). Qui la terra appartiene alla giungla tropicale, la pioggia scende quasi giornalmente sulle fronde verdeggianti e spesso la nebbia si raccoglie in nuvole impenetrabili allo sguardo, finché il caldo afoso non li fa levare al di sopra della distesa arborea. Il caldo soffocante dei mesi estivi avvolge le foreste di Pachtli Draxa come una coperta di lana d'inverno.

E ora, trepidanti viaggiatori, lasciate che vi dica qualcosa sulla vita in questo mondo sconosciuto ed affascinate. ;-)

(estratto dell'Appendice A)

LA GENTE E LA CULTURA

Maztica tende ad avere delle culture diverse a seconda della regione in cui ci si trova. Molte caratteristiche sono tuttavia comuni a questa gente, in particolar modo per chi proviene da Nexal, come nel vostro caso. La gente di Maztica è generalmente di statura bassa, fisico muscoloso e asciutto, dipendente soprattutto dal fatto che la maggior parte della popolazione è "guerriera". L'aspetto è una caratteristica molto importante e si riflette anche nelle grandiose opere architettoniche o nei mosaici sgargianti delle costruzioni, che spesso raffigurano scenen di battaglia o eroi nell'atto di compiere importanti vittorie. La cultura guerresca è così radicata (dovuta alla storia passata) che anche i più giovani vengono educati all'arte del combattimento. Il maggiore prestigio risiede infatti nelle caratteristiche militari, con particolare nota per i Cavalieri dell'Aquila, i migliori combattenti facenti parte della fazione di Qotal, e i Cavalieri del Giaguaro, élite del culto di Zaltec. Anche i sacerdoti rivestono un ruolo molto importante. Le celebrazioni e la devozione alle divinità riveste un'importanza fondamentale nella cultura mazticana e molti vivono seguendo i ritmi e le influenze della propria fazione.

DIVINITA'

Sebbene vi sia un diffuso politeismo, le maggiori divinità venerate sono Zaltec e Qotal. Maztica è la madre delle divinità e sta al di sopra delle parti. Per questo essa rappresenta la Terra, poiché ogni cosa poggia sulla terra, tutto dipende da essa come il figlio da una madre.

Zaltec e Qotal sono in aperto contrasto. Mosse dalla propria religione, le due fazioni si scontrano per i credo totalmente opposti. Zaltec è un dio cattivo, riconosciuto per la sua malvagità, ma i credenti ritengono che esso possa dare il maggiore benessere se viene appagato mediante i sacrifici umani. I sacerdoti di Zaltec ottengono vari poteri tra cui quello di hishna, la magia di zanna e artiglio - vipera e giaguaro sono animali simbolo del dio. Qotal promuove la prosperità e la vita, l'armonia di ogni creatura e la pace tra esse. Simboleggiato dalla farfalla o dal plumazotl, un particolare uccello dalle ali multicolori, è anche rappresentato come il serpente piumato. Nella cultura di Qotal, il serpente è un animale sacro in quanto è sempre in contatto con la Terra, cioè Maztica. I sacerdoti di Qotal possiedono le abilità di piuma e fiore, equivalenti a quelli di hishna.

MONETE ED EQUIPAGGIAMENTO

La moneta ufficiale è la "noce di cacao" (cocoa bean, abbreviato cb) e ha una equivalenza pari alla moneta di rame standard. Una "lama di rame" è una fascia sottile che ha un valore di 10 cb e spesso ha un foro, per essere infilata in una corda in modo da tenere raggruppate tutte le lame. La moneta superiore è la gemma di giada, del valore di 100 cb; generalmente si tratta di una pietra grezza, ma se le dimensioni e la qualità migliorano, il valore può aumentare fino a 1000 cb (in rarissimi casi). Commerciando con questo tipo di moneta si ricorre spesso alla stima e alla valutazione approssimativa. La moneta più pregiata è tuttavia la "piuma di polvere d'oro" (quill of gold dust, abbr. gq), che vale 500 cb.

A Maztica vi sono delle armi particolari, solitamente costruite in legno, pietra o eventualmente artiglio (grazie alla magia hishna). Le armi più caratteristiche, come la spada lunga e il maca, sono in realtà bastoni di legno cosparsi di taglienti punte di pietra o ossidiana. Non esistono armi o armature in ferro, a parte alcune rare eccezioni (solitamente di fattura nanica).

NB per chi non gioca il PbF: essendo un'avventura già pronta, il vostro DM potrebbe leggerla e deciderla di farla giocare al vostro gruppo; se contemplate questa possibilità, NON LEGGETE IL PBF!!!

Edit: allego la mappa della Valle di Pachtli Draxa

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Inviato

Sono passati ormai diciotto giorni da quando avete lasciato la grande città di Nexal, capitale della vasta regione di Maztica, assieme alla carovana alla quale vi siete uniti. Il viaggio non è stato affatto tranquillo purtroppo. O meglio, gli ultimi tre giorni sono stati di fuoco: infatti, la carovana, composta inizialmente da una quarantina di portatori e circa venticinque guardie, ha precorso a fatica il difficile tragitto attraverso la fitta vegetazione della giungla pluviale, collegando i piccoli villaggi sperduti nella foresta e portando rifornimenti dalla capitale. Spesso vi siete dovuti fermare a causa di ostacoli imprevisti, zone pericolose da aggirare, assalti di creature affamate come i temibili giaguari. Ogni giorno e ogni notte era un'estenuante sorveglianza per difendere il prezioso carico e gli indifesi portatori. Sotto la guida del capo della spedizione, il ricco Mouhac, assieme al figlio Xitepecl, il vostro gruppo di guardie ha dato filo da torcere alle insidie che hanno minacciato la sicurezza della carovana.

Dopo i primi giorni di viaggio, durante i quali avevate potuto fare qualche amicizia e condividere la felicità della buona paga di Mouhac, vi siete resi conto che la missione non era facile. A rendervi difficile la vita non c'erano solo le insidie innumerevoli che il gruppo doveva affrontare, ma anche l'odioso figlio Xitepecl, dal carattere orrendo quasi quanto la sua faccia. Ha maltrattato i portatori e vi ha trattati come servitori, sbraitando e urlando imprecazioni solo per il gusto di provocare.

Più volte avete avuto, come altri, la tentazione di reagire, rischiando anche la paga che a fatica stavate riuscendo a guadagnare, ma il buonsenso alla fine vi ha sempre trattenuti. A metà viaggio avevate impostato una sorta di routine, abituati ai ritmi di lavoro. Ma le maledizioni che Xitepecl lanciava a tutti quanti alla fine hanno portato alla sventura sulla compagnia. Qualcosa doveva per forza andare male!

Infatti, a soli tre giorni dall'arrivo a Palexe, il gruppo ha subito un feroce attacco da parte di un gruppo di banditi, che ha messo a dura prova le vostre abilità. Purtroppo molti sono caduti, ma alla fine siete riusciti a mettere in fuga gli aggressori. La cosa strana è che i portatori e il carico non sono neanche stati mai minacciati dai predoni, che, al contrario del normale, sembravano ben organizzati e validi combattenti e si sono accaniti sulle guardie. Pare inoltre che tra loro vi fosse un capo sacerdote del dio Giaguaro Zaltec e ciò ha destato molti dubbi; qualcuno dei vostri ha avanzato delle lamentele chiedendo una paga maggiore, ma né Mouhac né Xitepecl hanno voluto sentire scuse.

Alla fine siete giunti sani e salvi al villaggio di Palexe, un piccolo posto ai margini della Giungla Sussurrante. Stanchi degli ultimi avvenimenti, siete ben contenti di passare qualche giorno qui prima di ripartire, divertendovi alla Festa della Natura Benevola celebrata oggi, e trascorrendo la mattinata girando nel mercato pieno di gente.

In effetti, la parte centrale del villaggio è piena di gente, venditori di qualunque genere hanno delle bancarelle o semplicemente mostrano la loro mercanzia stesa su un telo per terra. Molti urlano e sbraitano per attirare la folla che si muove ondeggiando lentamente. Altri inseguono i potenziali ricchi per cercare di attirare la loro attenzione. Gente di ogni tipo si incrocia passando tra le file del mercato, come anche poveri ammantati di stracci. Molte persone, per celebrare la festa, portano fasci di foglie verdi intrecciate come copricapo, decorate con fiori variopinti, altri portano larghe foglie di felce infilate semplicemente alla cintura in vita o avvolte attorno alle braccia. La festa rende onore alla natura, che fornisce ogni risorsa per aiutare la vita del villaggio.

In mezzo a tanta gente, alla musica dei suonatori e ai profumi delle spezie, sentite atmosfera di casa.

Inviato

Dopo un pò di riposo ed una buona lavata, chiedo ai miei compagni di viaggio se sono interessati a dare un occhiata al centro del villaggio per distrarci un pò. E chissà, concludere qualche buon affare :bye:

Inviato

Mi sembra una buona idea. Un po' di svago è quello che ci vuole prima di ripartire.

Se anche i miei due buoni amici sono d'accordo possiamo dirigerci verso il mercato.

Mi piacerebbe trovare un bel copricapo colorato per entrare nel vivo dei festeggiamenti, quest'atmosfera mi rende di ottimo umore.

Inviato

Teoxipac, il giovane umano dai capelli neri che incorniciano un viso in cui spiccano occhi azzurri come l'oceano e una corta barba incolta, apre la strada in mezzo alla folla del mercato insieme a Yuma, la ragazza combattente che è sempre stata in prima linea in ogni situazione di pericolo in cui vi siete trovati. I suoi lunghi capelli neri sono raccolti in un'alta coda acconciata con lacci di cuoio ed i suoi occhi, altrettanto neri, osservano curiosi la gente e la gioia della festa.

Dietro di loro vengono Chitlacan, il sacerdoti di Qotal, con la testa rasata ricoperta di tatuaggi e il viso solcato dalle prime rughe, in contrasto con i neri occhi carichi di serenità. Di fianco a lui cammina Oxizotl il nano, l'unico del gruppo a far mostra di folti capelli biondi.

Camminate in mezzo alla folla e ogni venditore cerca di farvi girare verso la propria bancarella.

"Signore, ehi, signore, guarda che belli questi stivali. Sono comodi e robusti!", grida un venditore di pellame dal ventre prominente e la barba ispida.

"Bella signora, ho dei bellissimi orecchini che farebbero splendere ancora di più i tuoi occhi!", le fa eco una vecchia donna rugosa, che ha steso davanti a sé un telo di cotone multicolore, su cui sono esposti gioielli di ogni tipo, ovviamente di poco valore.

Inviato

Seguo gli amici al mercato, guardando in maniera distaccata le mercanzie, senza niente che attiri davvero la mia attenzione, riflettendo su ciò che è successo e sui compagni di viaggio...

"Xitepecl sta imboccando una cattiva strada, in lui scorre forte il sangue di Zaltec, Qotal è solo un'ombra nel suo cuore. Quel ragazza farà una brutta fine se non abbraccia presto il mio amorevole dio. Mi preoccupa il fatto che quei banditi fossero ben organizzati e guidati da un sacerdote di Zaltec, non lo trovate strano? Oltre a questo, nella confusione dello scontro avrebbero potuto portare via parecchia merce ma l'hanno ignorata. Ritengo che il loro obiettivo fosse un altro... ma quale?"

Inviato

Mi avvicino alla bancarella della vecchietta, mi chino per vedere meglio la mercanzia; osservo la "saggia signora" e con un sorriso chiedo che orecchini consiglierebbe alla mia amica Yuma ed il prezzo.

Quando sto per pagare(se il prezzo è ragionevole) chiedo alla mercante se è del posto; in caso di risposta affermativa mi faccio raccontare prima della festa che si sta celebrando, poi le chiedo se per caso negli ultimi giorni sono circolate voci riguardo ad assalti od una maggiore presenza di guerrieri o sacerdoti "Giaguaro" (NdM. prendo per valido il fatto che i seguaci di Zaltec abbiano pelli / ornamenti o tatuaggi riconducibili agli animali simbolo del dio).

P.S.: Prendo per valido che un minimo di conoscenza base religiosa si abbia.

Inviato

Sorrido alla signora che mi ha offerto la sua mercanzia e proseguo oltre guardandomi intorno in cerca di qualcosa che possa interessarmi.

Mentre camminno il mio sguardo finisce sul viso corrucciato di Chitlacan.

"Chitlacan ti vedo pensieroso quest'oggi. C'è qualcosa che ti preoccupa?"

Inviato

"tanti pensieri disturbano la mia comunione con Qotal, Yuma... L'attacco di oggi è stato decisamente anomalo. Perchè nessuno dei razziatori ha cercato di sottrarre le mercanzie sfruttando la confusione del combattimento? Solo briganti inesperti non avrebbero sfruttato l'occasione ma da come combattevano sembravano organizzati e allenati all'uso delle armi, forse anche troppo per dei briganti. Oltre a questo tutti abbiamo visto il sacerdote di Zaltec, normalmente non si mischiano a semplici furfanti, abbassandosi a derubare carovane. Ritengo che l'obiettivo non fossero le merci e mi sto chiedendo cosa li abbia attirati. Forse il mercante trasporta qualcosa di più di quello che crediamo? Oltre a questo anche Xitepecl mi turba.

Inviato

L'anziana venditrice mostra a Teoxipac un paio di orecchini di un legno chiaro, dalle sfumature rossicce, intagliati a triangolo, simili a punte di frecce. Nel centro è incastonata una piccola pietra chiara, forse un quarzo.

"Questi, mio bel giovane, sono perfetti per una donna giovane e forte come la tua amica. Sono orecchini che le cacciatrici della Giungla del Tramonto indossano sempre durante la caccia e i riti di ringraziamento per le prede catturate. Il loro prezzo è di 200 noci, ma mi sei simpatico giovanotto, per cui te li do a 150!"

[PS: consiglio a Massimo di usare il dialogo diretto, il PbF ne guadagnerà ;-)]

Inviato

[@Samira messaggio ricevuto :-)]

Allungo 15 lame di rame alla vecchietta e dico:

<Grazie mille saggia signora. Mi stavo chiedendo, essendo forestiero, se poteva raccontarmi della festa che sta avendo luogo nel paese; vista la folla qua attorno, non saranno tutti del luogo. Chissà se si riesce a capire dai lineamenti o tatuaggi la loro provenienza, sicuramente lei è molto più esperta di me, le andrebbe di insegnarmi qualche trucco per avere una vaga idea da dove provengano? Spero di non aprofittarne troppo della vostra gentilezza>

Inviato

Teoxipac, la donna prende le lame di rame e, mentre le infila con cura in una corda in cui ve ne sono già altre, ti risponde tutta contenta: "La Festa della Natura Benevola è la nostra festa più importante, giovanotto, e... ma che succede?".

La donna si volta di scatto, osservando qualcosa dietro alle vostre spalle, mentre alcune esclamazioni della folla attirano la vostra attenzione. Molte persone si spostano e vedete un figuro venire proprio nella vostra direzione. Indossa un saio azzurro e un corto mantello strappato, porta diverse collane al collo e a un bicipite il tipico bracciale di piume colorate dei fedeli di Qotal, il dio buono del Dragone Piumato. Lo riconoscete: è Ipacli, un membro della vostra compagnia. Vedete che il suo saio è macchiato di sangue e l'andatura zoppicante e l'aspetto stremato vi fanno capire che è gravemente ferito. Ansimando, mentre la folla si sposta aprendo un varco, si avvicina porgendovi un piccolo sacco di iuta.

"Lo spirito non deve risorgere, la leggenda si sta avverando. Il Divinatore!"

Lo sventurato biascica queste parole mentre il suo corpo viene colto da smasmi violenti e in un istante cade a terra, morto.

Interdetti da ciò che è accaduto, non avete il tempo di pensare all'accaduto che un pesante rumore di passi sul selciato attira la vostra attenzione. Diversi individui dall'aspetto di bruti si avvicinano di corsa, bloccandosi a pochi metri da voi. Maneggiando minacciosamente le armi, hanno l'aria di volervi fare la pelle.

"Il sacco!" ordina uno di loro, un tipo basso ma massiccio, con il corpo ricoperto di tatuaggi. Improvvisamente vi ricordate: quelli sono gli stessi banditi che vi hanno assaliti tre giorni fa nella giungla!

Pare che vi abbiano seguiti e ora vogliono sbarazzarsi di voi senza alcun rimorso.

Inviato

Sento il trambusto proveniente dalle bancarelle vicine e mi distraggo da un breve scambio di battute col mercante di liquori e bevande. Sentendo le grida, mi volto e avvicino le mani all'impugnatura di Gorak, il mio pesante martello da guerra, mentre cerco di allontanarmi leggermente dai miei amici. Vedendo la minaccia, penso sia meglio spostarsi un po' e colpire al primo cenno.

"Venite a prenderlo!" ringhio.

(scusate il ritardo ^^')

(ps: quanti sono i simpaticoni?)

Inviato

Dopo la sorpresa iniziale estraggo la mia alabarda e mi fiondo tra il cadavere di Ipacli e i banditi cercando di recuperare il sacco di iuta.

Se quell'uomo ha dato la sua vita per proteggerlo deve essere importante, non permetterò che cada in mano loro, e poi lo vedicherò.

Inviato

Mi guardo attorno, cerco di valutare se posso infilarmi tra la folla per cogliere di sorpresa gli avversari, rivolgendomi alla vecchia mercante: <è meglio spostarsi da qua, la situazione diventa rischiosa, non vorrei che innocenti si facciano male>

Giro la testa verso Chitlacan:

<il sacco penso sia appropriato che lo tenga tu> (se chitlacan è abbastanza vicino, non voglio che sentano i nemici)

In caso non sia possibile divincolarsi tra la folla, metto mano al mio bastone

Inviato

Corro fino al corpo del compagno caduto per recuperare il sacco e portarlo al sicuro, forse c'è la risposta a tutti i miei quesiti lì dentro. Spero di riuscirci prima che i banditi mi ingaggino in corpo a corpo, per fortuna Yuma e Oxizod si sono già lanciati in combattimento

Inviato

La vostra risposta all'intimidazione del bandito sono armi sguainate e riflessi pronti al combattimento. Il bandito che a parlato prima, forse il loro capito, ordina quindi l'attacco. Tutti impugnano delle spade lunghe e indossano delle armature di pelle.

I primi a muoversi sono i banditi nelle retrovie, che si mettono al fianco del primo bandito, uno su ogni lato. Quello alla vostra sinistra, sfruttando la spinta del movimento, cala un fendente micidiale su Yuma, provocandole una profonda ferita sul fianco sinistro, centrando un punto non difeso dalla corazza di pelle [20 danni]. L'altro bandito riesce a ferire Oxizotl alla spalla destra [10 danni].

Oxizotl, incurante del dolore, scarica la sua furia di combattente sul bandito che l'ha ferito, sfondandogli il petto col proprio martello da guerra.

Intanto le lame continuano a roteare e il presunto capo dei banditi sferra un attacco verso Yuma, ferendola al braccio destro [8 danni], mentre un altro combattente, sfruttando la confusione, cerca di intrufolarsi oltre la linea di combattimento, per arrivare al cadavere di Ipacli e quindi al sacco. Ma Yuma, nonostante il dolore, riesce ad intercettarlo e a piantargli l'alabarda nel ventre. L'uomo si accascia, mentre fiotti di sangue escono insieme alle viscere.

Intanto, dalle vostre retrovie, si sente una cantilena in parole a voi sconosciute provenire da Teoxipac, dalle cui mani prende forma una saetta di energia luminosa, che si alza in cielo qualche secondo, per poi piombare come una freccia sul petto del primo bandito. L'uomo grida per il dolore, mentre Teoxipac si prepara a combattere corpo a corpo col proprio bastone.

Anche Chitlacan si sta concentrando e sapete che quella che sta pronunciando è una preghiera a Qotal, perché lo infonda di potere sacro. Quando la preghiera ha termine, vedete il primo bandito bloccarsi, completamente paralizzato, con la spada alzata a mezz'aria e la bocca ancora spalancata nell'urlo di dolore.

Yuma, ferita e sanguinante, continua a destreggiarsi tra colpi di spada e, sfruttando l'occasione offertagli da Chitlacan, affonda la punta della sua alabarda nel petto del nemico, puntando dritta al cuore.

Ma ecco che anche la valorosa guerriera improvvisamente si immobilizza, con la punta dell'alabarda ancora conficcata nel corpo del bandito morente. Soltanto in questo momento vi accorgente della presenza di una figura che finora non avevate notato: lo riconoscete subito come un sacerdote di Zaltec, per il tatuaggio di un giaguaro sul suo petto e gli orecchini ricavati da artigli. Dopo aver lanciato l'incantesimo, si ritrae tra la folla che, spaventata, non osa ostacolarlo.

I banditi rimasti partono al contrattacco, riuscendo a ferire sia Yuma [5 danni] che Oxizotl [5 danni].

Inviato

Il bandito a sinistra di Yuma si muove di un passo verso Ipacli, tentando di sferrare un ennesimo colpo di spada verso la ragazza, ma il movimento gli fa perdere stabilità e non riesce neanche a sfiorarla con la lama. Teoxipac si fa quindi avanti, per colpirlo col suo bastone, assestandogli un colpo secco al naso e mandandolo in terra con il viso coperto di sangue. Al che Chitlacan, che stava per dirigere la sua energia sacra verso l'avversario atterrato da Teoxipac, si sposta alla destra di Ipacli e apre la mano contro il nemico che sta minacciando Yuma. Un raggio di luce solare si spande dal palmo aperto, avvolgendo l'uomo come in una fiamma bianca ma rovente. Il bandito urla in preda al dolore e finisce a terra, il suo corpo completamente bruciato dalla luce sacra.

Il nano intanto continua a sferrare colpi micidiali col suo martello, riuscendo a sfondare il cranio del suo avversario.

Yuma intanto sente i propri muscoli sciogliersi dalla paralisi che li aveva bloccati e può finalmente guardarsi intorno.

I cadaveri dei nemici sconfitti sono attorno a voi, mentre la folla intorno è rimasta ferma a guardare, troppo timorosa per intervenire.

Inviato

Riprendo fiato guardandomi intorno, assicurandomi che nessuno dei banditi sia ancora capace di respirare.

"Chitaclan, credo che abbiamo proprio bisogno di te ora, amico mio." dico indicando Yuma e il mio braccio. "Ah, e in quel sacchetto che diamine c'è? Povero Ipacli, ha detto qualcosa di strano prima di morire.."

Inviato

faccio un cenno con il capo a Teoxipac "occupati tu del sacco amico" e mi dirigo verso Yuma. "Benevolo Qotal, concedimi il potere per curare questa coraggiosa combattente, rimasta ferita difendendo un amico caduto".

Qundo vedo che il sanguinamento cessa e la ferita si rimargina a sufficienza mi avvicino anche a Oxizotl. "Mio Signore Qotal, ancora ti chiedo il tuo potere per risanare il forte braccio di Oxizotl, che da lungo tempo ha combattuto al mio fianco con lealtà e valore".

Fatto questo mi avvicino a di Ipacli, cerco di capire se un soffio di vita ancora risieda nelle sue immote membra, anche se in cuor mio conosco già la risposta. (tiro di guarire)

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