Massimo1975 Inviato 22 Ottobre 2007 Segnala Inviato 22 Ottobre 2007 Non mi fido molto di questo sacerdote, appena inizierà a parlare con Chitlacan, cercherò di capire se le sue parole sono sincere (ab.: percepire intenzioni).
Jalavier Inviato 22 Ottobre 2007 Segnala Inviato 22 Ottobre 2007 "Sono Chitaclan, fedele servitore di Qotal. Vengo in cerca di ospitalità per me e i miei compagni, in taverna non hanno più camere disponibili. Con me ci sono yuma, una guerriera dall'abilità ineguagliabile, Oxizotl il cui martello colpisce i nemici come fulmini dal cielo e Teoxipacl, esperto nelle arti arcane e dotato di un'agilità e un'intelligenza fuori dal comune. Non tema, sono tutti amici fidati"
Samirah Inviato 23 Ottobre 2007 Autore Segnala Inviato 23 Ottobre 2007 L'anziano sacerdote vi scruta in silenzio per alcuni secondi, sistemandosi meglio sulla sua sedia. "Dunque, voi siete le persone che si sono trovate coinvolte nella brutta faccenda di questa mattina al mercato. E non è affatto il caso che vi ha portati qui da me, ne sono certo. E' stata la volontà di Qotal." Le sue parole decise ma pacate vi suonano come un'affermazione che non ammette dubbi. Poi prosegue. "Se è di un rifugio sicuro, ciò di cui avete bisogno, qui potrete riposare membra e menti stanche, ma sappiate che presto dovrete ripartire. Questo piccolo tempio non ha difese sufficienti per mantenervi nascosti a lungo. Ma ora, vi prego, riposate."
Jalavier Inviato 23 Ottobre 2007 Segnala Inviato 23 Ottobre 2007 "Sembri sapere molto di più di quanto sappiamo noi, riposeremo volentieri e ripartiremo presto per non mettere in pericolo la casa di Qotal ma spero che domani vorrai dirci ciò che è in tua conoscenza"
Samirah Inviato 24 Ottobre 2007 Autore Segnala Inviato 24 Ottobre 2007 "Io so semplicemente ciò che il sacro serpente piumato mi comunica, mio caro Chitlacan. E so che voi avete qualcosa di importante con voi. Non voglio forzarvi, ma se ciò che ho visto è vero, forse è meglio parlarne questa sera stessa. Tra due ore noi servitori di Qotal ci raduniamo per una cena frugale. Se vorrete essere dei nostri, sarò ben lieto di affrontare qualunque argomento spinoso vogliate mostrarmi." Mentre parla, vi conduce verso due cellette vuote, con un paio di giacigli in ciascuna. Vi fa quindi segno di accomodarvi. "Mi dispiace che non possiate avere le comodità di una locanda, ma il nostro piccolo tempio non ha altro da offrire."
Jalavier Inviato 24 Ottobre 2007 Segnala Inviato 24 Ottobre 2007 "Un posto sicuro dove poter riposare è molto di più di quanto le comodità delle taverne possano offrirci"
Sirya Oaksounding Inviato 26 Ottobre 2007 Segnala Inviato 26 Ottobre 2007 "I miei ringraziamenti per l'ospitalità e per l'aiuto che hai offerto di darci. Che Qotal vegli sempre su di te." Mi faccio avanti e faccio un piccolo inchino. (Si usa fare l'inchino? Altrimenti faccio un gesto equivalente per ringraziarlo)
Samirah Inviato 27 Ottobre 2007 Autore Segnala Inviato 27 Ottobre 2007 Il sacerdote vi saluta con un cenno del capo e vi lascia soli. Prima di allontanarsi, vi dice: "Vi farò venire a chiamare da un accolito per la cena."
Lothavier Inviato 27 Ottobre 2007 Segnala Inviato 27 Ottobre 2007 Aspetto che siamo rimasti soli e che oltre la porta non ci sia più nessuno, prima di rivolgermi ai miei compagni a bassa voce. "Bene, amici. Ora che siamo soli, che ne dite di dare un'occhiata a questa roba che abbiamo racimolato? Mi preoccupa avere con me oggetti che non conosco, o che qualcuno potrebbe cercare."
Jalavier Inviato 28 Ottobre 2007 Segnala Inviato 28 Ottobre 2007 "Sono d'accordo... Non sono in grado di capire quali siano le proprietà magiche del pugnale ma possiamo cercare di comprendere la pergamena"
Samirah Inviato 30 Ottobre 2007 Autore Segnala Inviato 30 Ottobre 2007 Entrate in una delle due piccole stanze. Ci sono solo due giacigli per terra e nessuna sedia, per cui vi accomodate alla bell'e meglio. Aprendo il sacco, il primo oggetto che compare è la pergamena. Su di essa sono riportati simboli in un linguaggio che nessuno di voi riesce a comprendere, ma Chitlacan coglie la somiglianza con i codici segreti usati dalla fazione di Qotal, sebbene questi gli siano sconosciuti. Nella sacca vi sono anche un pugnale dalla lama di pietra, 12 lame d'argento e 3 giade da 100 cb, razioni di frutta secca e bacche per 2 giorni.
Massimo1975 Inviato 7 Novembre 2007 Segnala Inviato 7 Novembre 2007 Se i miei compagni sono d'accordo prenderei le lame d'argento Poi rivolgendomi a Chitlacan: <Sai cosa c'è scritto?>
Jalavier Inviato 7 Novembre 2007 Segnala Inviato 7 Novembre 2007 Se i miei compagni sono d'accordo prenderei le lame d'argento Poi rivolgendomi a Chitlacan: <Sai cosa c'è scritto?> osservo con attenzione la pergamena e cerco di decifrarla... Nel frattempo dico agli altri "Ipacli voleva abbandonare la carovana con questo pugnale secondo me, all'interno del sacco aveva messo di che nutrirsi per 2 - 3 giorni almeno. Povero Ipacli... l'hanno preso prima che potesse sfuggire agli spietati seguaci del dio giaguaro" Detto ciò, la mia attenzione torna tutta alla pergamena.
Samirah Inviato 8 Novembre 2007 Autore Segnala Inviato 8 Novembre 2007 La pergamena è indecifrabile, nonostante gli studi di Chitlacan. Il tempo trascorre veloce, mentre ripensate agli avvenimenti della giornata e osservate quella sorta di triste bottino, un'eredità che vi siete ritrovati tra le mani senza volerlo. Il sangue di Ipacli è ancora davanti ai vostri occhi, mentre una porta socchiusa è apparsa davanti al vostro cammino. Il lieve bussare alla porta della stanzetta vi ricorda che siete attesi per cena. I sacerdoti non sono numerosi e sono a sedere attorno a due tavoli di legno, in una piccola stanza satura degli odori della zuppa calda e del pane fragrante. Il Divinatore ha fatto approntare un tavolo provvisorio, costituito da una larga asse di legno appoggiata a due cavalletti, e lui stesso prende posto su uno degli sgabelli allineati lungo i fianche. "Prego, sedete, si parla sempre meglio a pancia piena", vi dice sorridendo e invitandovi, con un cenno della mano, a prendere posto di fianco a lui.
Sirya Oaksounding Inviato 15 Novembre 2007 Segnala Inviato 15 Novembre 2007 Accetto l'invito e in silenzio mi siedo dove indica. Se pregano prima di mangiare mi unisco a loro poi aspetto che i sacerdoti inizino a mangiare prima di farlo io.
Samirah Inviato 19 Novembre 2007 Autore Segnala Inviato 19 Novembre 2007 La preghiera di ringraziamento è semplice e breve, ma esprime tutto l'amore di questi sacerdoti nei confronti del loro dio luminoso. Anche la cena si presenta frugale, ma i cibi sono cucinati con cura e si respira un'atmosfera pacata. Infine, la cena termina e il Divinatore invita gli altri a lasciarvi soli. La sua stanza è troppo piccola perché possiate starci tutti comodi, per cui dovrete parlare nel refettorio. "Bene, ora che abbiamo goduto dei doni di Qotal, possiamo parlare più sereni. Dunque, quali strade gli dei hanno intrecciato per condurvi qui?"
Lothavier Inviato 22 Novembre 2007 Segnala Inviato 22 Novembre 2007 Io aspetto che qualcuno (magari Chitaclan) parli e in caso intervenire. Nonostante tutto non mi fido troppo di lui/loro, e poi ho la diplomazia di martello, non vorrei rivelare troppo. Mi siedo a braccia incrociate e squadro il tipo.
Jalavier Inviato 23 Novembre 2007 Segnala Inviato 23 Novembre 2007 "La nostra strada ha incrociato quella dei malvagi seguaci di Zaltec. Accompagnavamo una carovana ma mentre eravamo qui in città al mercato è stata attaccata, un nostro compagno ha sacrificato la sua vita per portarci alcuni oggetti che abbiamo ora con noi, uno sicuramente permeato di malvagio potere. Siamo riusciti a sconfiggere i seguaci del dio giaguaro in questo scontro ma tornati al campo abbiamo scoperto che anche loro erano stati assaliti. E' stato un massacro e ci hanno cacciato via. Avevamo bisogno di un posto sicuro dove riposare e dove cercare di capire bene i motivi che hanno portato a questi avvenimenti, il locandiere ci ha detto di non avere alloggi liberi e ci ha indirizzato qui, ma ora capisco che è stata la benevolenza di Qotal a farci giungere da te, fratello" Dicendo questo, porgo a lui pergamena e pugnale
Samirah Inviato 23 Novembre 2007 Autore Segnala Inviato 23 Novembre 2007 Il vecchio sacerdote esamina la pergamena per alcuni minuti, poi annuisce: "Riconosco questo codice, ma che parole tenebrose sono quelle che leggo..." La sua voce diventa più profonda, rotta dalla commozione, mentre comincia a tradurvi il testo: "Il male sta per risvegliarsi. Il nero artiglio è destinato a tornare al punto di origine. I sacerdoti del Giaguaro attraversano le lande per riportare il nero artiglio dal loro padrone che minaccia ancora una volta la pace e la serenità della vita. Occorre trovare il nero artiglio e recuperarlo prima delle forze maligne, così da poter sconfiggere il pericolo dei sotterfugi del dio Giaguaro. E' compito tuo Ipacli trovare l'artiglio e impedire ai fedeli del male di raggiungere i loro scopi." Con calma, poggia la pergamena sul tavolo e comincia ad esaminare l'artiglio. Aggrotta le sopracciglia preoccupato, poi appoggia anche questo e si alza: "Ho una cosa da mostrarvi, attendete un minuto." Si allontana e torna dopo poco con un alcune tavolette di rame, che vi mostra: "Queste sono state incise da un antico Divinatore, di cui non sappiamo nulla, ma che ci ha voluto tramandare la leggenda dell'Artiglio." Si risiede e comincia a narrarvi una storia che si perde nelle nebbie impenetrabili di un antico passato, a cui però il presente è prepotentemente legato. "Vedete, noi oggi ci rivolgiamo agli dei come a entità lontane dal mondo, che ci osservano e ci ascoltano, ma che non poggiano i loro piedi su questa terra. Ma c'è stata un'epoca remota in cui Qotal e Zaltec giunsero persino a scontrarsi fisicamente. Dopo aver fatto erigere dai mortali una grande piramide, le due divinità si batterono, scatenando terremoti e nubifragi su tutto il mondo, finché Zaltec fu sconfitto. Nel corso del tempo il predominio di Qotal però diminuì progressivamente, mentre il malvagio Zaltec riprese potere fino a dominare con il tradimento tutto il nostro pantheon, grazie anche al maggior numero di fedeli che seguivano la sua religione caratterizzata dai sacrifici umani in suo onore. Dato il potere di Zaltec, Qotal e le altre divinità non potevano fare nulla, ma i mortali invece non erano in una situazione di così grande disparità. Le fazioni religiose in continuo contrasto tessevano piani e strategie per riuscire a prevalere l'una sull'altra senza però riuscire a scalfire il potere dei fedeli di Zaltec." Geran si interrompe qualche secondo, scrutandovi uno ad uno, per essere certo che lo stiate ascoltando attentamente, poi prosegue: "Accadde così che dopo secoli gli eventi si manifestarono per volontà dei mortali e non per quella degli dei: i capi delle due maggiori fazioni si trovarono in aperto contrasto e ne nacque una sanguinosa guerra che ripercorse gli eventi accaduti durante la battaglia dei due fratelli. L'Alto Sacerdote di Qotal, Maqta Huaman, e il Sommo Figlio di Zaltec, Huarahxi, si sfidarono come un tempo fecero le due divinità, presso la Piramide dei Titani. I due sacerdoti, supportati dai loro patroni, si batterono sulla sommità della torre per molti giorni, finché Huarahxi alla fine cedette. Durante quello scontro Huarahxi, sotto forma di uno spaventoso giaguaro, simbolo del potere di Zaltec, venne ferito e Maqta Huaman, con un poderoso colpo del suo maca incantato, gli tranciò un artiglio, facendolo volare dalla piramide. L'Artiglio si perse nella giungla che circondava la zona... Dopo lo scontro Maqta Huaman prese il corpo del nemico ucciso e lo gettò in una profonda faglia creatasi all'interno della piramide durante il selvaggio combattimento. Pose quindi un sigillo magico per bloccare per l'eternità lo spirito del Sommo Figlio. Per lungo tempo il bene tornò a prevalere grazie alle gesta di Maqta Huaman. L'Alto Sacerdote infine donò il suo spirito a Qotal e in suo onore fu eretto a Oratlas un grande sepolcro, ove le sue spoglie furono conservate dai sacerdoti di Qotal." Il sacerdote termina il suo racconto, riponendo le tavolette che ha osservato per tutto il tempo. Poi sospira: "Il Divinatore predisse che Huarajxi sarebbe tornato per minacciare un'altra volta la valle." Vi guarda dritto negli occhi, uno ad uno, come indagando i vostri pensieri, e rimane in silenzio, in attesa di una vostra parola.
Massimo1975 Inviato 27 Novembre 2007 Segnala Inviato 27 Novembre 2007 < Da come dici allora questo è il famoso artiglio che si è staccato da Huarahxi? Se così fosse non meraviglierei che i seguaci di zaltec lo vogliano così insistentemente. Ma non mi è chiaro cosa dovremmo fare con un oggetto così pericoloso e potente. Distruggerlo? Nasconderlo?>
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