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Grosso Guaio a Borgoratto


Voignar

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Alle parole di Fernando, la ragazza salta in aria, salvo poi tornare “alla carica” con due occhioni a cuoricino Bellissimo! Un gatto che parla! È vostri signori? Venite, venite al tavolo vi scorta verso uno dei tavoli messi meglio nel locale, e poco dopo arriva anche la vostra ordinazione, con la cameriera rossa che continua a saltellare euforica attorno a Fernando, fino a quando non viene richiamata in cucina dall’oste

Al suo posto, subito dopo che lei è uscita dalla sala, al vostro tavolo arriva un uomo grande e grosso, coi capelli rossi anche lui, con un’accetta al fianco ed un grosso coltello da caccia in mano, che usa per pulirsi le unghie Ziori, annamo zubito ar punto: chi zete, che volete, quanno ve ne annate. Nell’ordine che ve pare, se ve volete arza’ subbito nun ve fermamo pur rimanendo seduti, un terzetto di grossi energumeni annuisce verso il vostro tavolo 

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Frate Prosciutto

Guardo storto il nuovo arrivato... interrompermi addirittura PRIMA del pasto, che villania... persino Trottolone ha avuto la decenza di lasciarmi mangiare qualcosa, prima!
"Guagliò... noi semo noi, quello che volemo sò ca##i nostri, e ce ne annamo dopo avè magnato! Si nunte stà bene, te ne poi pure annà affà 'ncul, tanto a noi 'un ce ne frega un ca##o de te!"

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Intimidire +1

 

Modificato da MattoMatteo
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Fernando Guglielmo Rodrigo Ramon, Principe de Mendoza

Ogni volta che la cameriera rossa passa, ne approfitto per avvicinare il collo e fare due fusa per farle capire che stasera sarà la mia suddita preferita.

Quando arrivo l'energumeno, l'annuso schifato mostrando tutto il mio sdegno in concomitanza con Prosciutto.

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Aiuto il morgante

 

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Bene, famola più chiara l’uomo ficca gli occhi dritto in faccia a Fernando non ho so da che circo sei uscito, palla de pelo, ma vedi de smetterla de fare ‘l’occhi dorci a mi’ sorella. E uno. Due, finite de magna’ e annatevene, che qua stranieri non ne vuole nessuno 

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Fernando Guglielmo Rodrigo Ramon, Principe de Mendoza

Rispondo allo sguardo con la medesima intensità, gonfio la coda, mi alzo sui tacchi dei miei stivali arrivando al buon metro e trenta e gli rispondo per le rime. Cambiando completamente accento, pure. "Eeeeeh senti, palletta glabra, uno. Vedi di andare a rompere los cojones a qualcuno che riesca a sopportare il tuo alito, che già qui bastava..." mi guardo intorno "...questo. Due. Se a tu' sorella piace 'a palla de pelo, se vede che ha bon gusto rispetto a te. Cabròn."

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Frate Prosciutto

Annuisco alle parole di Fernando, poi aggiungo:
"A me me sembra che è tu sorella che fà l'occhi dolci al micio, quindi vedi de non scassà 'a min##ia a noi!"
Poi, come ripensandoci:
"Noi semo quì solo perchè cercamo nu posto chiamato Borgoratto, e ce semo persi; se sai dov'è, basta che ce lo dici... finito de magnà partimo e nun c'arvedi più" gli dico, sperando che l'offerta lo interessi.

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Gasparino lo Zuzzurro

"Ora pro nobis, busilli busillis! Ego te absolvo in nomine Padre Terno! Etcetera etcetera!"

Dico alzandomi in piedi e sfoderando il mio draconiano migliore.

"Omino de pace siamo nobis, et in pace venimos qua onde siccome suole!

Fate li bravi, facemolos tutti. Ma con gioia!"

Faccio due tre segni magico religiosi alla volta dell'oste.

"Per favore e per piacere, mai per comando! Donde sta lo loculo chiamatolo Borgoratto?

Voi ditelo nobis, voi ringraziamo vobis, e ce ne andiamo in quel luogo famoso che fa rima con ranuculo!"

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Persuasione +3...

 

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Non so l’omini che me preoccupano, è ‘a palla de pelo che ve portate dietro dice il ragazzo, per poi fermarsi a ponderare le dimensioni di Prosciutto e l’eventualità di una rissa allora… Borgoratto dovrebbe essere a sud de qui, più o meno due, tre giorni co’ nu cavallo bono. Se ve tenete sur sentiero fino ae montagne, girate a destra alla Quercia Guercia, ve dovreste trova’ al bosco della Merlamorta. E Borgoratto sta la dentro, almeno così me diceva mi’ nonno. Io nun ce so mai stato

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Dopo esservi rifocillati, ed aver saldato il conto, vi rimettete in cammino lungo il sentiero indicato dal ragazzo

Le indicazioni sono molto più precise di quelle del vostro capobanda, difficile fossero peggio, ed in breve arrivate a quello che pare un grosso tronco di quercia sfregiato da intemperie, anni e ragazzini armati di coltellini e frasi d’amore

ai piedi della quercia c’è un corpo, un ammasso di ossa e pelle mal tenuti insieme, avvolto in un sudario di stracci. Il fetore che vi arriva alle narici è un misto di vomito, birra da quattro soldi, sudore e sporcizia varia

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Frate Prosciutto

"Poro iovine..." dico guardando il corpo a terra, e facendomi il segno della croce.
"Gasperì, Guriut, mentre voi gli fate i riti, io e 'o gatto je scavamme 'a fossa..."

@ tutti

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Sò che (probabilmente) il tizio è ancora vivo, ma l'idea di scambiarlo per un cadavere è troppo divertente per non usarla! 🤣

 

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Guriut il barbuto

Prendo in mano una croce di legno dalla mia collezione di chincaglierie sacre e mi avvicino al cadavere.

Guardate come è ridotto, deve essere un poverello morto de stenti

Mi inginocchio, cingo le mani in preghiera e dico.

U corpu deve esser liberato da li spiriti maligni, userò u rituale de l'esorciccio

Mi alzo e faccio tre giri in senso orario e tre in senso antiorario intorno al cadavere, poi mi risiedo e agito la croce in maniera insensata. Una volta finito faccio il gesto dell'ombrello seguito da un dito medio dicendo.

Maligno, ti prendess' un colp' esci da questo corpo, fetenchion!

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