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Inviato

Andr osserva con cura la pittura. Raffigura Yesna, dea della terra e del focolare. Poco comune tra i dwir, ma da molti urkyr è ritenuta la madre della loro genia. A volte la nuda fiamma le è attribuita in contrapposizione al fuoco più distruttivo del Nemico. Sicuramente ci sono qui altri elementi che però il dwir non riesce a identificare. Capisce solo che ci sono elementi archetipici che stanno a rappresentare un qualche significato. 

Più facile è capire da cosa derivi il tepore: è l'effetto di una magia. Tra gli urkyr ci doveva essere un qualche sciamano o sacerdote capace di operare un poco di rozza magia, e un incantesimo che altera la temperatura della pietra non è poi così difficile. Andr comprende anche che rovinare la rappresentazione di Yesna spegnerà per sempre il calore della fiamma. 

Inviato

Andr Ruhn

Guardo stupito la fontana: a giudicare dalle condizioni dell'acqua, l'impianto deve essere ancora funzionante. Un vero prodigio degli artigiani dwir del passato! Studio quindi l'affresco su invito di Chazia, che mi ricorda alcune storie che ho imparato. Quella dovrebbe essere Yesna, la dea della terra e del focolare. La fiamma, invece, è frutto di una magia molto semplice: gli urkyr hanno infuso del potere direttamente nella pietra, facendole emanare calore. Un po' come viene fatto con le rune, sebbene sia molto più rozzo e meno elegante. Spiego ai miei compagni, avvicinandomi quindi alla porta socchiusa per provare a guardare cosa ci sia oltre. 

Inviato

Moggo Din

"Questo posto è vivo" in qualsiasi altra situazione questa frase potrebbe essere un lume di speranza. Ma non qui.

Nessuna meraviglia resta intatta se non c'è qualcuno a godersela. Stringo l'ascia tra le mani e grugnisco. Sento nelle ossa che il pericolo è dietro l'angolo.

Inviato

Certamente questo posto era vivo, abitato, almeno fino a qualche tempo fa. 
Gli invasori dalla pelle scarlatta hanno chiaramente usato la violenza e nell'altra sala ci sono i segni dello scontro; nel piazzale le ossa bruciate dei caduti. 
Hanno però lasciato intatto tutto ciò, segno che forse hanno considerazione per ciò che è sacro? Avete visto anche degli urkyr tra le loro fila, sebbene diversi da quelli di queste regioni. Forse c'è qualche parentela di cultura.

La stanza successiva è grande, la più grande che abbiate visto fino ad ora. Il soffitto a cupola dava spazio a più livelli, ora parzialmente collassati e sicuramente poco stabili. Qui ci sono altri oggetti tipici di uno stanziamento permanente: pannelli divisori fatti di legno sottile e cuoio, coperti di pellicce; pagliericci; bruciature là dove i focolari venivano accesi sovente; altre pitture paretali. Queste sono differenti: ogni "sezione" di muro ha dipinto verso la cima un corpo urkyr femmineo. Ma dove dovrebbe esserci il petto e il ventre di ciascuna urkyr ci sono decine e decine di volti. Forse è come ciascuno ricorda i propri familiari?

Tre porte: due sigillate (sinistra e basso) e una aperta (alto). Ma c'è qualcos'altro, e Moggo sente i peli rizzarsi. In un angolo ci sono resti di un focolare, una ciotola di legno con della materia vegetale, e delle piccole ossa di lepre o qualcosa di simile. Un pasto... recente. Qualcuno è stato qui non più tardi di un'ora fa!

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Inviato

Chazia

Magari è solo rimasta qui da prima degli scontri osservo ancora per qualche secondo il "dipinto" per poi proseguire nelle stanze successive quello? indico il piccolo focolare non mi piace

Inviato

Andr Ruhn

La stanza in cui entriamo sembrerebbe essere una sorta di ristoro per gli urkyr. Ma, questa volta, troviamo dei segni più chiari della presenza di qualcuno: un pasto recente, che non può risalire alla battaglia tra il sankh e i selvaggi. Muoviamoci con cautela. Dico ai miei compagni, aiutando Chazia a cercare delle tracce che possano portarci da chiunque abbia mangiato qui dentro. 

Inviato

Moggo Din

Ringhio a denti stretti verso le ossa spolpate. Mi avvicino, le annuso e mi guardo attorno, cercando di capire se posso riconoscere qualche traccia di odore lasciata da chiunque si sia fermato a fare quello spuntino.

È proprio mentre osservo attorno che noto la grottesca figura della urkyr. "Càzzo che brutta"  mormoro distrattamente.

Cita
  • Indagare: 8 [Cerco di capire chi/cosa è rimasto a mangiare lì]

 

Inviato

I tre Adnur, armi in pugno, fanno la guardia. Moggo si china sui resti del pasto e può dedurre che si tratta di qualche tipo di animaletto (spolpato totalmente) mentre la ciotola contiene ancora un paio di cucchiaiate di una sorta di zuppa densa con fibre vegetali e pezzi di verdure ignote. L'odore non è male. Moggo tenendo in mano la ciotola si accorge che non è di fattura dwir, ma è comunque ben fatta, liscia all'interno e volutamente ruvida all'esterno: il legno coi nodi e i disegni naturali forma un'immagine astratta ma geometrica. 

Chazia invece si sofferma sul pavimento e trova alcune tracce di polvere smossa vicino alla porta aperta (alto). Sembra il tipo di traccia lasciata da un paio o al massimo tre individui che si muovono assieme, quasi in fila. Proprio mentre sta osservando questo elemento la dwira avverte un sottile refolo d'aria provenire dalla porta; è un filo continuo.

Inviato

Andr Ruhn

Potrebbe essere un piccolo gruppo di urkyr superstiti. Commento dopo aver sentito le parole dei miei compagni, aggiungendo Forse la prossima stanza ha un passaggio che dà verso l'esterno. Mi avvicino quindi alla porta con cautela e provo ad appoggiare l'orecchio, per capire se riesco a sentire qualcosa oltre al refolo di vento. 

Inviato

Per lunghi istanti non si sente nulla, poi l'orecchio di Andr sente in lontananza un leggerissimo rumore regolare. Difficile definire cosa possa essere... passi? il battere di una pietra su un'altra? qualcosa che sbatte al vento? il rumore si affievolisce fino a sparire in meno di un minuto. 

Con cautela si sporge all'interno della stanza successiva e la trova vuota, ma tenuamente illuminata dalla luce del sole. Una scala sale verso l'esterno!

Il resto della sala ricorda quella in cui vi trovate ora, con pitture sulle pareti e pochi oggetti personali sparpagliati in giro per il pavimento. C'è una sorta di tavolo di pietra dirimpetto alla porta, sul quale è posato un teschio coperto di lamine di metallo. Dalla distanza non si riesce a vedere meglio, ma sembra ci siano altri oggetti posati ai piedi del tavolo stesso. 

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Nota

Spoiler

Mentre la porta nella stanza 3x3 l'avete provata ed è chiusa (con tanto di tiri di Investigare), vi ricordo che non avete fatto lo stesso nella stanza dove siete ora, 4x5, né nel corridoio in basso. 
Piuttosto, volete che numeri le stanze per comodità?

 

  • Mi piace 1
Inviato (modificato)

Moggo Din

"Non mi piace avere le spalle scoperte. Diamo una rapida occhiata qui, poi torniamo indietro, e mentre noi esploriamo le altre porte gli Adnur tengono d'occhio le entrate. Quando finiamo, usciamo in superficie." suggerisco ai miei compagni, forse con un po' troppa autorità. Prima di incontrare chiunque fosse qui prima di noi sarebbe meglio avere un quadro completo della situazione.

Cita
  • Aiuto su chi usa Indagare

 

Modificato da Bellerofonte
Inviato (modificato)

Andr Ruhn

È un buon piano. Dico a Moggo, entrando quindi nella stanza davanti a noi per avvicinarmi al tavolo e osservarlo con cautela, evitando di spostare oggetti. Questo posto sembrerebbe quasi un altare per le offerte. Forse gli urkyr celebravano delle cerimonie di qualche tipo qui dentro?

Modificato da Ian Morgenvelt
Inviato

Il tavolo di pietra sorregge in effetti un teschio coperto da lamine d'argento, incise in modo decisamente non-dwir ma comunque con precisione e regolarità. Forse è una forma di scrittura, oppure mera decorazione? A lato di questo cranio e per terra ci sono altri teschi, tutti di urkyr, tutti incisi in modo simile ma senza la copertura metallica. 

Una mano forte e ferma ha parimenti inciso il supporto del tavolo stesso, e qui diventa chiaro che si tratta di una vera e propria lingua, una scrittura divisa in linee verticali disposte in quattro paragrafi. 

Ad un esame veloce è chiaro che gli invasori scarlatti non hanno toccato questo altare. Sulla parete subito dietro ai teschi è di nuovo rappresentata l'urkyr gigantesca, ammantata da una pelle d'orso e con la fiamma in mano e un randello nell'altra. L'accompagnano due figure più piccole: un'urkyr anziana dai lunghi capelli bianchi che le coprono tutto il corpo con un fiore in mano, e un'urkyr giovane, nuda, pitturata di sangue che gocciola per terra e con un cuore in mano. Questo è un luogo di culto. 

Tornate indietro seguendo il consiglio di Moggo, e qui trovate che la porta nel primo corridoio si apre senza difficoltà. Un secondo corridoio con tre aperture vi si para davanti. Una porta sigillata, una scala che scende una che sale. 
Affrontate la prima con l'usuale cautela, e guadagnate una nuova stanza (7). Ma non è vuota. Ancora prima che vi affacciate sentite un trapestio, e poi una voce che vi apostrofa in una lingua che non capite. 

Nella stanza c'è una donna urkyr accovacciata in un angolo, una lancia dalla lama a foglia puntellata contro il terreno. Indossa però una pelle d'animale sopra semplici abiti di stoffa, macchiati di sangue in più punti. Alle sue spalle ci sono tre cuccioli di urkyr spaventati. La stanza sembra essere stata usata come rifugio, con un po' di cibo e dei pagliericci malconci. 

"Non hanno finito il lavoro" dice Waflin sguainando la spada e sistemando lo scudo. Gli altri due lo imitano immediatamente. 

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Inviato

Chazia 

O forse sono tornati dico mentre una fiamma si forma nella mia mano che trema per un secondo Al suo posto potresti esserci tu e loro non avrebbero pietà scaccio qualsiasi forma  di dubbio dalla mia mente mentre lancio una magia sul gruppetto

Spoiler

Lancio mani brucianti sul gruppo

 

Inviato

Moggo Din

Non è vero che non ho pietà: ma questa è casa nostra, e questi urkyr hanno fatto i comodi loro anche troppo! Lasciarne in vita qualcuno significherebbe, un domani, che altri potrebbero tentare la sorte e ripetere l'impresa sicuri della nostra pietà. E tra cento vite orchesche oggi o il rischio di una nanica domani, non posso esitare.

So che Andr avrà da ridire, lui che prova sempre compassione per gli altri. Mi avvicino a lui e gli metto una mano sulla spalla, ricordandogli: "È per la missione. Non è il suo lato migliore, lo so. Anche io preferirei affrontarne un paio in forze e ben armati. Ma qui non siamo a Kel Boldar e il forte mangia il debole."

Mi fa piacere che Chazia la pensi come me. "Indietro, fratelli" dico agli altri, appena vedo le scintille sulle dita. 

Poi porto un braccio davanti, a proteggermi la barba dalle scintille.

Inviato

Andr Ruhn

Non riesco a capire a cosa servisse l'altare, ma è chiaro che si tratta di un qualche luogo di culto dedicato a Yesna. Non ci sono però pericoli nell'immediato: torno sui miei passi e controllo le altre porte assieme agli altri.
Scendo circospetto lungo il nuovo corridoio, fermandomi appena vedo la urkyr e i tre bambini. Sono il nemico del mio popolo e hanno sempre creato problemi sia al mio clan che ai klaya con cui commerciavamo, ma al momento non riesco a vederli come un pericolo. 
Ma se li facciamo fuggire li condanneremo solo ad una vita orribile tra le montagne. E i loro discendenti torneranno qui a reclamare questo posto. Cercate di fare velocemente. Dico semplicemente a Moggo, voltandomi e coprendomi il naso: non penso di poter reggere il puzzo dei loro corpi in fiamme. 

Inviato

Le fiamme avvolgono il quartetto in fretta, ma per quanto ferita e malconcia la donna non cede immediatamente. In fiamme, la lancia spezzata tra le mani, avanza di qualche passo. La bocca spalancata per dire qualcosa, ma il fuoco le ruba l'aria. La leggendaria resistenza urkyr la tiene in piedi ancora qualche istante... e poi i tre guerrieri le sono addosso. Un colpo rapido, e la donna crolla morta. 
Non c'è bisogno di fare lo stesso per i cuccioli. 

La scena non è stata edificante, ma se non altro si è fatto come voleva Andr: è stato veloce. 

Ospite
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