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Il barbuto e quasi rinsecchito uomo, avvolto nelle sue vesti di un certo pregio, che quasi stonano con l'umido boschetto nel quale siete, trema alle parole di minaccia di Alexis, il cui sguardo truce è reso ancora più spaventoso dai brandelli di ragno che ancora la ricoprono.

"No, v..vi prego, n..non portiamo armi con noi...q-questa umile staffa.."

Mentre proferisce tremante queste parole, la gemma esagonale posta in cima al bastone riluce in modo simile alle antenne luminose delle Salamandre. Esse stesse paiono intimorite. La loro luce si affievolisce, ed indietreggiano scomparendo nella nebbia.

"..questa staffa è..è solo s..strumento di fede, illuminata dall'essenza del sommo Arkat stesso.."

Le sue parole ora si fanno più sicure, quasi rincuorate dal ricordo del dio caduto.

A rendere meno teso l'incontro, le frasi riappacificanti di Vanesh. L'uomo smette di tremare, si schiarisce la voce, e aggiunge:

"La mia, la nostra domanda non voleva essere una sfida: ma da questa sponda del ruscello, quello che chiamiamo Lacrima Eterna, non gradiamo Profanatori. Che continuino il loro scempio più a sud, nelle loro miniere blasfeme e nelle loro città le cui fondamenta sono intrise del sangue del povero Arkat! 

Ma se è vero quanto dite che siete dei forestieri di passaggio, e che non avete intenzioni blasfeme, chiediamo perdono.."

@Vanesh discernere realtà 

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@Mithralan declamare conoscenze

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L'uomo vi osserva, in attesa di capire cosa farete, dopo che lui e le Salamandre vi hanno scambiato per qualcuno di queste terre..

Cosa fate?

Edited by Nicochan

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  • Il barbuto e quasi rinsecchito uomo, avvolto nelle sue vesti di un certo pregio, che quasi stonano con l'umido boschetto nel quale siete, trema alle parole di minaccia di Alexis, il cui sguardo truce

  • Donne accorrono a sorreggere il giovane Yan, che alla vista di casa si accascia a terra, abbandonato dalle ultime riserve di energia derivanti dalla disperazione e dallo sgomento per quanto accaduto.

  • Le creature incedono lente verso di voi, da quasi ogni direzione, tranne quella che si trova alle vostre spalle, dove scorre il ruscello. Non sapreste dire cosa sono; anche il druido, pur nella s

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Alexis 

"non mi interessa la vostra staffa , vogliamo solo arrivare all'accampamento più vicino, e tu con i tuoi piccoli tirapiedi , ci stai solo facendo perdere tempo! a nessuno interessa un oggetto appartenuto ad un dio debole come il vostro." vedendo che il vecchio e i suoi amici salamandra hanno capito il loro posto, Alexis se ne sta più tranquilla poggiando la lancia a terra ed usandola come sostegno per appoggiarsi sopra , anche se la spada al contrario rimane più salda. 

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Vanesh,guerriero

Con occhio più attento e una mente più lucida osservo meglio la scena, accorgendomi che la gravità della situazione era un risultato delle mie paranoie. Lascio la presa sull'arma e con un movimento del gomito muovo il mio manto per celarla alla vista. Nel mentre tiro un sospiro di sollievo rimproverandomi le mie paranoie. Assumo un atteggiamento più socievole e mi avvicino ulteriormente allo sconosciuto,approfitto della sua gentilezza per avanzare una proposta .

" Ovviamente c'é stato un malinteso,accettiamo le scuse e be le porgiamo a nostra volta. Mi dispiace per il comportamento e le dure parole della mia amica ma abbiamo viaggiato per ore, siamo nervosi e stanchi é comprensibile no? Prima di fare questo curioso incontro eravamo alla ricerca di un luogo sicuro dove accamparci per la notte, purtroppo abbiamo perso tempo, dubito troveremo un posto dove pernottare. A tal proposito vorrei farvi una proposta, mi sembrate una persona alla mano ed abbiamo chiarito in nostri malintesi ,pensavo quindi di chiedervi ospitalità nella vostra dimora per la notte. Potremmo condividere racconti,conoscenze, storie, cultura e...cibo, qui con me ho del buon pane elfico, dubito l'abbiate mai provato é ancora morbido ed é un po' più dolce del normale pane. Non saremo un fastidio e ripartiremo la mattina seguente. Che ne dite?

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Mithralan, Elfo Druido Le Colline del Dolce Naufragio - Primo pomeriggio.

Incrocio le braccia sul petto, mentre osservo la donna mostrare i muscoli ed il guerriero cercare una strada con le parole. La situazione sembra meno tesa, ma non direi che ci troviamo al sicuro. Anzi. La nebbia rimane un luogo pericoloso, quelle creature ed il controllo che l'uomo ha su di loro un mistero. Potrebbe aver senso indagare, se non avessi altri impegni che mi aspettano a sud. 

Il ricordo di Arkat benedice sicuramente queste terre. Forse persino le creature che vi seguono ed il bizzarro scorrere del tempo. Eppure il nostro viaggio ci porta a sud, dove gli uomini sfruttano ogni dono loro concesso. 

Sfrutto i miei ricordi riguardo il suo credo senza uno scopo specifico, solo per non creare inutili conflitti mentre spingo per procedere oltre il fiume. Se é vero che il tempo non é quello che sembra, non vorrei perderne troppo qui.

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Nonostante le parole melliflue e riconcilianti di Vanesh, il chierico senza nome comprende che la volontà del gruppo  nel suo complesso è quella di proseguire verso su, nelle terre ricche e civilizzate dei suoi antagonisti blasfemi.

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"Ebbene, alla fin fine la verità affiora: siete viaggiatori sì, ma desiderate solamente le ricchezze che quei profanatori di Dio possono offrirvi. Assetati anche voi di fama e potere, senza RISPETTO e senza TIMORE per ciò che Arkat rappresenta, per ciò che offre:

EGLI, DIO DEL FUOCO CHE NASCE E CHE DIVIENE, PATRONO DI OGNI SCINTILLA CHE DA' INIZIO AD OGNI ALTRO FUOCO.

EGLI, IL CUI SANGUE NEBULIZZATO DAL COLPO MORTALE  CHE LO ANNIENTO', ANCORA AVVOLGE E PROTEGGE I SUOI FIGLI: NEBBIA CHE RICORDA IL PASSATO, NEBBIA CHE PROMETTE UN FUTURO.

IERI-OGGI-DOMANI. DALLA PRIMA SCINTILLA DEL FOCOLARE, AL FUMO DI UN FUOCO SPENTO.

UCCISO DA DIVINITA' AMBIZIOSE E VIGLIACCHE.

ORA CORPO MARTORIATO DAI SUOI STESSI FIGLI.

SIANO MALEDETTI! 

E voi...

Voi..."

Si calma, la sua voce torna innocua e innocente:

"Voglio seguire l'esempio del saggio Arkat. Non vi caccio. Accampatevi qui, stanotte. Sarete al sicuro. Domani attraversate la Lacrima Eterna, ma se vorrete tornare qui, alle Colline del Dolce Naufragio, dove dimorano i veri Figli di Arkat, fatelo da puri. Fatelo da nemici del nostro nemico. Altrimenti conoscerete un altro volto del potere del nostro Dio."

Enunciato ciò con voce calma ma minacciosa, l'uomo batte a terra il proprio bastone. La gemma esagonale si illumina, e le geometrie ricamate sulla sua veste paiono cambiare forma. 

La luce della gemma vi acceca.

Un istante dopo, l'uomo è sparito.

Capite chiaramente che in quell'istante è passata almeno un'ora: vedete infatti attorno a voi il buio totale. Nebbia e oscurità. Pensate di potervi fidare delle parole del chierico, e di potervi accampare qui, nella boscaglia, senza pericolo.

L'alternativa sarebbe proseguire verso sud, attraversando la Lacrima Eterna -nome alquanto altisonante per un ruscello di queste esigue dimensioni-...d'altronde Alexis aveva notato luce di torce provenienti da quella direzione..

Cosa fate?

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Vanesh, guerriero

" è andata" dico tra me e me osservando il punto in cui l uomo è sparito mentre penso all'occasione persa.Sospiro mentre mi siedo su di una roccia per riposare le gambe e rilassare i muscoli.

"Non mi sarebbe dispiaciuto passare la notte comodo tra quattro mura davanti un pasto caldo... d'altronde stare qui ha un certo fascino e viaggiare di notte nella foschia ha il suo perchè" dico sarcasticamente ai miei compagni.

"Da quello che ho capito volete proseguire il viaggo, speriamo che oltre il fiume la nebbia sia piu clemente con noi e che ci faccia proseguire senza intoppi. Se continueremo verso sud probabilmente incontreremo chiunque sia a portare quelle torce, oppure possiamo aggirarli.Cosa dite di fare?"

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Alexis Barbaro 

"Andata un corno , questo vecchio osa chiamare meschino il mio dio , se lo ritrovo lo spacco in due come il fuscello ambulante come è, è Facile insultare qualcuno e poi andarsene come un vigliacco"

La barbara è piuttosto arrabbiata. Mette la spada a posto e si rigira tra le mani la lancia. "Di chi è questa ? Me la tengo io ? Comunque non saprei , se volete possiamo dormire qui ma non fido preferirei camminare ancora per un po , gli alberi che ho trovato.. i rami sembrano robusti"

 

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Mithralan, Elfo Druido , Le Colline del Dolce Naufragio - Primo pomeriggio.

 

Dammi la lancia. 

Faccio un cenno esaustivo verso la barbara. 

Il tempo non scorre in modo normale in questo luogo. Dormire qua rischierebbe di farci perdere, o peggio... Non trovare più la strada per uscirne. Guadiamo il fiume. 

Dico agli altri mentre li precedo. 

Edited by Crees

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Vi avvicinate quasi a tentoni, disorientati dalla nebbia e dall'oscurità, al piccolo ruscello che quel chierico chiama Lacrima Eterna. Ne seguite il dolce gorgoglio, l'unico punto di riferimento in questo dannato posto. Sperate anche che la focosa Primordiale abbia davvero visto ciò che dice: dove c'è fuoco c'è gente, e dove c'è gente, ci sono risposte..a meno che non spariscano in un istante alterando lo scorrere del tempo!

Giungete in qualche modo al fiumiciattolo: il suo attraversamento sarebbe un gioco da ragazzi, se non fosse per la scarsa visibilità ed il viscidume delle pietre fluviali che lo lastricano.

Procedete con cautela, cercando di rimanere in equilibrio: chi si aiuta con la lancia, chi con la spada a mo' di bastone..ad aprire il gruppo è Mithralan. Dopo il primo passo sicuro, il secondo non è altrettanto elegante: quasi cade scivolando, ma poi appoggiandosi alla propria lancia, riacquista l'equilibrio, non senza aver perso nella corrente e nell'oscurità una corda che portava sé. 

A seguire Vanesh, che senza esitazioni attraversa rapidamente la lingua d'acqua..

Alexis, per ultima, capitombola al primo passo, e sparisce alla vista dei due compagni, portata via a mo' di scivolo dalla corrente e dalle rocce scivolose...ritrovarvi non sarà semplicissimo, anche se probabilmente vi trovate a poche decine di metri di distanza.

 

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Intanto, con il gorgoglio del ruscello non più tra voi e le presunte torce, vi sembra di sentire una voce, forse due. Sono ancora lontane, ma se voi potete sentirle, loro possono fare altrettanto se non prestate attenzione. Della luce delle torce, tuttavia, nessuna traccia: o sono state spente, o sono coperte da qualcosa..

Cosa fate?

 

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Vanesh, guerriero

Sarà meglio controllare, forse sono quei profanatori di cui parlava il chierico o magari viaggiatori che come noi si sono persi nella boscaglia.

COn la mano faccio segno a Mithralan di non fare rumore e che mi avvicinerò per controllare. Metto il cappuccio della mia cappa per potermi mimetizzate meglio con l'oscurità della notte. silenziosamente mi incammino verso le due figure con l'intenzione di esser abbastanza vicino per ascoltare le loro parole.

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Mithralan, Elfo Druido , Le Colline del Dolce Naufragio - Primo pomeriggio. Forse notte, difficile dirlo con certezza.

Osservo la guerriera fino a vederla scomparire nella nebbia. Quella sciocca donna continua a rallentarci da quando siamo entrati nei territori del sud.  Scuoto la testa per poi tornare a guardare avanti dove l'altro elfo sembra non curarsene proprio. Lo lascio precedere mentre lo seguo cercando di non far rumore a mia volta. I miei piedi si muovono lenti, appoggiandosi dolcemente sul prato umido. Cerco di non distanziarmi troppo da lui, dopotutto questa nebbia sembra alterare la percezione del tempo e non vorrei rimanervi bloccato. Comincio ad essere stanco di questo luogo aberrante. Mentre avanzo cerco di capire le parole delle voci in lontananza. Acuisco i sensi, facendo pause nel respiro in accordo con quello che riesco a sentire. Saremmo giá fortunati se parlassero il nostro idioma e se non fossero altri zeloti. Mi stupisco di come il chierico alla fine sia stato solamente "un ritardo" e non un reale impedimento. Oltre a cercare di capire le loro parole, cerco di capire il numero di persone e soprattutto..se, come con le salamandre, i loro discorsi si riferiscano al nostro presente o siano distorte nel flusso temporale.

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Edited by Crees

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Alexis Barbaro 

 

"Certo tappo tieni la tua lancia" passondogliela magari in maniera troppo brusca. Subito dopo qualche metro più avanti scivolando bruscamente "cosa ca**o è stato?!! Rggghhhhh!!!" Dopo aver imprecato e sbraitato come solo gli dei sanno cosa. Si ritrova lontana dal gruppo immersa nel silenzio. Almeno più o meno sente del voci estranee.. cerca di farsi spazio con la lama in pugno a colpire qualsiasi cosa che abbia la parvenza di essere ostile e nemico, si acquatta come un predatore sulla prossima preda da sventrare. 

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Vanesh e Mithralan avanzano quatte quatte, sfruttando l'ambiente circostante e incedendo a passi lenti, ma sicuri: un elfo poco attento non meriterebbe di chiamarsi tale..

..di contro, il baccano della Primordiale, ruzzolata e scivolata via, sembra attirare l'attenzione delle misteriose figure:

"CHI VA' LA'?!"

Tuona uno di loro. Ad accompagnare la sua esclamazione, l'abbaiare feroce di cani.

"SE SEI UNA DI QUEI SPORCHI FANATICI A NORD DI QUELLA PISCIATINA, TORNATENE DA DOVE SEI VENUTA! ALTRIMENTI....LIBERIAMO I CANI"

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Udite, tra il ringhiare e l'abbaiare degli animali, chiaramente i rumori di chi sta raccogliendo o quantomeno muovendo degli attrezzi metallici. 

@Mithralan, che per osservare per bene la situazione si avvicina notevolmente, tanto da notare delle sagome che si stagliano proiettate dalla luce delle torce sulla "tela" della nebbia..nonostante la vicinanza, non sembrano notarti: probabilmente guardano in direzione della voce di Alexis.

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La situazione è in stallo: le figure non accennano a spostarsi. Alexis è separata dai due elfi, ma pur essendo nascosta ora, prima è stata udita imprecare, perciò la sua direzione è sotto controllo. Gli elfi sono leggermente separati, con Mithralan più avanzato per osservare meglio la situazione. 

"HAI 5 SECONDI PER ANDARTENE O FARTI RICONOSCERE! 5......4......3....."

Cosa fate?

 

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Alexis Barbaro 

"non so di chi state parlando, adesso esco... ma voglio essere lasciata in pace, mettetemi contro i cani e vi assicuro che non rimarrà niente di voi!" esco dal cespuglio e mi dirigo verso i due uomini "voglio essere lasciata in pace e continuare per la mia strada, ho bisogno di un posto dove dormire" la spada rimane in pugno presa salda. "avete capito?" 

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Vanesh,Guerriero

"E adesso che si fa?" sussurro all elfo accanto a me. Mentre attendo la sua risposta osservo meglio le figure per capire quali sono le intenzioni del gruppo di uomini dopo che Alexis ha rivelato le sue intenzioni.

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Mithralan, Elfo Druido , Le Colline del Dolce Naufragio -  Forse notte, difficile dirlo con certezza.

 

Rimaniamo nascosti e vediamo che succede. 

Alexis ha attirato l'attenzione degli uomini e dei cani. Non dovremmo avere problemi a coglierli di sorpresa se serve. La nebbia m'impedisce di vedere chiaramente e non mi arrischio a provare ad accerchiarli. 

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"STRANIERA!"

Ti urla con tono meno minaccioso. Immagini abbia colto nelle tue parole una cadenza, un accento diverso dalle persone di questo luogo, ma forse è un fatto positivo..

"Quest' area ricade sotto la giurisdizione della città di Caligh: abbiamo l'ordine di non far avvicinare nessuno che non appartenga alle Gilde preposte o i nostri camerati dell' Armata della Fratellanza. Girate al largo da questa ed altre Miniere dello Scibile e non vi saranno conseguenze........spiacevoli!"

Non sembrano intenzionati a volere guai, pur non volendovi qui; i cani continuano a ringhiare minacciosi, ancora al guinzaglio o ingabbiati a fianco dei soldati immaginate.

Parlano di Caligh, una delle città-stato di questi uomini, presumete. Non sapete quanto lontana sia però, né se prima di essa potreste trovare riparo in qualche villaggio di poco conto. Ha parlato di GIlde legate a queste "miniere dello scibile", e di un esercito della "Fratellanza", termine che da quanto riferito da qualche mercante e cantastorie, si riferisce all'alleanza delle molteplici città-stato di queste terre. 

Un quadro complicato da comprendere per voi stranieri, ma forse proprio per questo allettante: una cultura organizzata è una cultura ricca e con tante opportunità per tutti.

Credete che se voleste indagare su queste miniere, dovreste rendervi amiche le guardie, oppure ammazzarle come fossero animali, se il vostro cuore non teme pentimento.

@Vanesh - avvicinandoti, raggiungendo il fianco di Mithralan, riesci ad origliare il sussurro di un secondo soldato

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"CAPITO, STRANIERA?!"

Ad accompagnare questo ultimatum del soldato, uno strano e profondo verso animalesco, un ringhio, un bramito forse.. riecheggiante, proveniente dalla loro direzione, ma quasi amplificato..

@Vanesh e Mithralan che siete lì vicini e avete un'idea della conformazione del terreno:

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Cosa fate, lasciate perdere tutto o siete troppo incuriositi da questa "Miniera dello Scibile", che il chierico senza nome aveva definito "blasfeme [...] intrise del sangue del povero Arkat! "?

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Mithralan, Elfo Druido , Le Colline del Dolce Naufragio - Forse notte, difficile dirlo con certezza.

 

Siamo giunti richiamati dalla richiesta di mercenari al soldo delle città stato. Attaccarne le milizie non ha alcun senso logico, così come non sono particolarmente interessato alle miniere. Io cerco risposte, non ulteriori domande. Per questo motivo ho lasciato perdere il chierico e le sue creature. Per questo mi sono accompagnato a questi cuccioli, che di certo possono offrirmi un occasione per infiltrarmi come avventuriero che si vende per soldi. 

Ma quel richiamo ferale che ho avvertito prima... Quello è qualcosa che potrebbe interessarmi. Quale natura si nasconde in una miniera? 

Lascio che sia la donna a parlare, perché rivelare la nostra presenza ora  potrebbe spingerli ulteriormente sulla difensiva. Metto una mano aperta difronte a l'elfo, come ad impedirne eventuali iniziative. 

 

 

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vanesh, guerriero

Sono teso,la situazione sembra degenerando al più presto bisognerà prendere una decisione ed agire. Per ora sono d'accordo con il mio compagno,attendo la risposta del barbaro rimanendo in silenzio.

comment_1824228

Alexis Barbaro 

"ripeto, non sono qui per nessuna miniera branco di fessi. sto solo cercando un posto dove dormire lo volete capire o no? ditemi quale è il villaggio più vicino , così non devo andare a zonzo" 

le parole della guerriera escono annoiate e piuttosto irritate dai modi delle due guardie, non sanno con chi hanno a che fare, ma potrebbero scoprirlo se altre minacce uscissero della loro bocca, ma lei aspetta risposta, in piedi con le braccia alzate in segno di resa, e la spada incastrata in mezzo al suo perizoma , legato bello stretto.