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Eltharion Anar, Alto Elfo Mago - Foresta di Y'Sanora - Mattino

L'Alto elfo aveva una espressione indecifrabile. Una statua di sale di serafica bellezza. Era la prima volta che utilizzava un incantesimo di necromanzia contro un essere vivente. La Torre Bianca aveva un sezione della sua biblioteca dedicata alle branche proibite. Incanti considerati troppo pericolosi per essere utilizzati, amorali o maledizioni la cui natura obbligava i sapienti a proibirne la conoscenza ai maghi inesperti. Gli incantesimi oscuri della Piccola chiave di Salomone, le evocazioni del libro di Sayoga ed il Manoscritto di Voynich erano solo alcuni dei testi che i Maestri Grigi erano riusciti a mettere al sicuro nei secoli. Un modo per impedire che incantatori oscuri proliferassero per il mondo, ma anche per avere a portata di mano alcuni dei piú potenti incanti mai creati, se mai l'ordine arcano fosse chiamato a difendere i confini dei regni elfici di Ulthuan. Questo almeno pensava Eltharion, la conoscenza dopotutto è potere. 

Era riuscito a trascrivere alcuni incanti base dai tomi che aveva avuto modo di esaminare, ed esercitarsi abbastanza da padroneggiare almeno uno. Parole di potere in una lingua oscura, antica che i maghi della Torre Bianca si sarebbero sentiti a disagio solo a pronunciare. Eppure lui, che bramava il potere per riconquistare le sue terre piú di ogni altra cosa, non aveva esitato un attimo. Non era malvagio, non nel senso generale del termine, ma sicuramente aveva un oscurità dentro ben diversa da quella degli altri esponenti della sua razza. Tutti i sopravvissuti di Nagarythe l'avevano. ( Citazione non affatto velata)

 

Avanzò fino al resto del gruppo, scivolando con passi spettrali e silenziosi sull'erba bagnata,  il capo in parte coperto dal cappuccio della lunga ed ampia veste grigia. Un sottile cerchietto d'argento ne circondava la fronte. Gli occhi erano come pugnali, mentre studiavano ad uno ad uno i presenti, cercando d'intuirne la provenienza ( Utilizzo Storia 5 per vedere se riesco a sapere qualcosa al volo sui i miei nuovi compagni).  Sembra che il fato volesse che tu vivessi, Maestro Mescitore Selfic. Disse, estraendo un pugnale e liberandolo dalle corde.

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Inviato (modificato)
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Yauldir

Me ne esco dal mio rifugio di arbusti e cespugli, l'arco in mano, ma tutte le frecce nella faretra.

L'arco di legno chiaro è sapientemente intagliato, e raffigura la testa di un gufo, l'animale saggio e paziente che ama agire nel buio delle foreste.

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Yauldir è un mezz'elfo. Agli occhi di un Elfo, risulta indistinguibile da un umano, ma agli occhi degli Umani, mostra in modo ovvio la sacrale e mitica bellezza e lungimiranza di un Elfo, ed essi notano chiaramente il suo essere un mezzosangue. Presenta capelli dorati come i raggi del sole, vesti semplici e adatte alla vita nella foresta. Viso gentile ma fermo, sguardo attento con occhi chiari e limpidi come uno stagno a primavera dopo una nottata di pioggia. Ma come la rugiada del mattino, un velo di tristezza ne ricopre il volto.

Piacere, Selfic. Putroppo non ho con me un buon vino per rinfrancarti il cuore e brindare alla tua salvezza, ma se vuoi ho un po' di acqua raccolta in un fiume qui vicino; è fresca e trasparente come alla sorgente, e di sicuro ti guarirà della paura che ancora alberga in te.

Gli porgo l'otre con l'acqua che gli ho promesso, poi recupero la freccia conficcata nell'Arpia, la pulisco sull'erba e la rimetto nella faretra. Mentre osservo gli altri cercando di capire chi siano e cosa ci facciano qui, era da una vita che non incontravo così tanti sconosciuti tutti insieme..analizzo velocemente quella runa a me familiare: è proprio lei?!

Selfic, che mi dici di questo simbolo? Gli domando sorridente, dopo aver aspettato che si abbeveri dalla mia borraccia.

 

Modificato da Nicochan
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Iskaral

Ottimo, un idiota buono a lanciare incantesimi a casaccio… quello che ci vuole per il mio umore 

Bene, direi che l’unica cosa interessante qui sia morta. Ergo, vi lascio volentieri alle vostre ciance ignoro senza preoccuparmi il satiro e chi gli sta attorno, per concentrarmi sul cadavere dell’arpia, cercando di ispezionarlo il più a fondo possibile alla ricerca di indizi e segni di riconoscimento oltre il marchio 

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Investigare e Percezione, tutte le abilità di conoscenza; scusa ma non ho la scheda sotto mano 

 

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Silkar

Fisso ancora per qualche istante il corpo martoriato della creatura come se volessi essere sicuro della sua morte. Alzo lo sguardo e squadro dalla testa ai piedi chiunque esca dai propri nascondigli. Sto per rivolgermi al satiro quando un uomo incappucciato si avvicina con passo spettrale verso di noi per liberare l' ostaggio con un coltello. Gli occhi sono fermi su di lui, con un leggero movimento della spada sfruto la sua punta per tranciare tutte le funi risparmiando la fatica all'uomo. Raccolgo la sacca e la porgo a Selfic, mentre ripongo lo spadone nel fodero mi rivolgo all'uomo incappucciato. Suppongo che debba ringraziare voi per avermi aiutato prima. chino leggermente il capo come segno di gratitudine. Ne ho visti molti di incantatori... e voi ci sapete fare dico mentre osservo brevemente l'arpia.Ritorno all'uomo Avete un nome?

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Siegfried

Vado a recuperare l'arco che avevo lasciato a terra, issandomelo nuovamente sopra la spalla sinistra. Fatto ciò, mi avvicino verso il satiro, raggiungendolo in pochi passi e sovrastandolo dall'alto dei miei due metri e passa di altezza.

C'erano altre bestie del genere? chiedo, indicando il corpo dell'arpia poco distante E altri come te?

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Il bel faccione di Siegfried.

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Una volta sciolto Selfic fa un paio di saltelli sulle sue gambe caprine per la felicità. Ah Ah che bello essere ancora vivo! Si porta dietro un dolciastro profumo di legno. 

Dopo aver bevuto con avidità il vino di Yauldir inizia a vomitare parole come un fiume in piena. Paura? Io? ahah nooo... mi sono proprio ca*ato sotto. Altri due minuti e sarei morto dal terrore. Quel simbolo significa guai in vista amico mio! Ogni volta che lo vedo sto ben attento dal passargli alla larga ma questa volta sono stato incauto e quell'arpia mi ha visto prima che potessi darmela silenziosamente a gambe. Fa un altro bel sorso di vino al ricordo. Non so che cosa significa me ci sono sempre più creature dei boschi che lo portano inciso addosso e tutte si comportano in modo insolito. Sono sicuro che Iomedes ne sa qualcosa o magari quella odiosa eremita dei boschi. Li conoscete? Chiede facendo un altro lungo sorso di vino per poi rispondersi da solo Noo, mi sembrate forestieri. Altrimenti mi avreste già chiesto dei soldi come compenso o per derubarmi. Ah e non fatevi venire strane idee ora che tanto non me ne vado in giro per i boschi con il borsello pieno, cosa dovrei comprare qui? Però vi sono riconoscente e voglio ricompensarvi tutti quanti regalandovi qualcuna delle mie pozioni. Ad Y'Sanora c'è la mia bottega, lì ho di tutto, basta che mi venite a trovare. Butta giù l'ultimo sorso restituendo l'otre a Yauldir Ho ancora un po' di paura, ne avresti altro per caso? 

Improvvisamente ha uno scatto come se si fosse ricordato di qualcosa Come ti chiami amico mio? E dove siete diretti? Se andate a Y'Sanora vi posso accompagnare e farò anche di più! Vi mostrerò la città in tutta la sua bellezza. Dice facendo un teatrale gesto con il braccio come se stesse mostrando qualcosa di grandioso. So esattamente dove trovare il vino e le donne migliori, entrambe non bastano mai. Sorride sornione con lo sguardo perso. Ma se è altro che vi interessa ve lo posso indicare volentieri, conosco Y'Sanora come il palmo della mia mano. Dice tendendola in direzione di Yalduir come per chiedere qualcosa.

Nel mentre Sigfried ha recuperato il suo Arco e si avvicina, Selfic abbassa sia lo sguardo che la mano facendo un balzetto indietro. Ero solo, lo sono sempre quando vengo a raccogliere gli ingredienti che mi servono. Credo che anche l'arpia era da sola, in genere sono creature solitarie e non ne ho viste altre. Ora che il pensiero lo ha riportato agli ingredienti recupera la sacca di pelle e se la rimette alla spalla. 

@Crees

Spoiler

Storia 7+5= 12 Sei in grado di capire a grandi linee la loro provenienza geografica. Solo che l'ambientazione non è così approfondita e questi luoghi non hanno un nome. Ma potete far correre la fantasia. 

@Voignar

Spoiler

Percezione 8+2= 10 Ad esclusione del simbolo ti sembra una normalissima Arpia.

 

Modificato da NinjaCow
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Iskaral

Sospiro, già voglioso di massacrare al satiro e gustarmi uno stufato di capra; ma in effetti una guida potrebbe essere utile una guida o simile 

Accetto volentieri. Credo che potrei perfino offrirti un giro in queste locande; facci pure strada, qualsiasi altra domanda può aspettare

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Yauldir

Ascolto con un sorriso sulle labbra le parole del Satiro.

Questa runa, scusa se insisto, chi la incide sulle creature dei boschi? Appartengono a un qualche culto che tu sappia? Incontrai e sconfissi una Aberrazione decine di anni fa a nord da qui, ed era marchiata con questo stesso simbolo. Anche qui il bosco in alcuni punti è...strano? Come se ribollisse livore e marciume, corrotto da chissà cosa? 

Poi guardo gli altri, come a sforzarmi di aggregarmi a qualcuno, per combattere la solitudine: Mi chiamo Yauldir, abito da anni a nord in questa foresta, ma ora ho preso a girovagare verso sud..sono in cerca di avventura, di un obiettivo. Potremmo tutti seguire il buon Selfic in città, magari lì qualche savio conosce il significato di questo simbolo..

Spero di non sembrare troppo disperato in cerca di compagnia. Patetico? Forse. Me ne farò una ragione..

Modificato da Nicochan
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Eltharion Anar, Alto Elfo Mago - Foresta di Y'Sanora - Mattino

Cita

 Silkar  - Suppongo che debba ringraziare voi per avermi aiutato prima.

-Ne ho visti molti di incantatori... e voi ci sapete fare 

-Avete un nome?

 

 

 

Eltharion. Non aggiunge altro l'elfo, limitandosi ad un gesto con la testa. Quell'insolito gruppo formatosi per caso sembra forse la via più sicura per raggiungere la città e poi la casa del Maestro Grigio si ritrova a pensare, mentre soppesa l'uomo, l'arciere mastodontico ed infine i due mezzosangue. Essi non hanno la luce dell'antico popolo, e nell'ultimo che si presenta ne può avvertire l'intrinseca tristezza. Lo osserva per un lungo attimo con i suoi occhi argentei per rivolgersi al satiro.

Io accetto volentieri una guida, sto cercando un incantatore e forse voi potreste aiutarmi. Oltre al fatto che se vi sono altre minacce sulla via, un piccolo gruppo potrebbe evitare meglio i guai. 

La voce è musicale, piacevole, con toni bassi che ricordano gli echi delle caverne ed accenti che richiamano alla vastità delle foreste.

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Silkar

Silkar rispondo all'uomo incappucciato senza aggiungere altro. MI rivolgo a Selfic Una guida? giusto quello che mi serve, ne appofitterò anche io della tua gentilezza. Ho bisogno che mi indichi alcuni posti, devo trovare una persona, da come hai detto frequntate gli stessi locali di sicuro il tuo aiuto sarà fondamentale.

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Siegfried

Capito... rispondo brevemente, allontanandomi di qualche passo per raggiungere Iskaral, a cui poggio la mano destra sulla spalla: Teniamo gli occhi aperti. Siamo più visibili e rumorosi di quando eravamo solo noi due, e non vorrei incontrare sorprese come quella. gli dico indacando l'arpia.

Pronto a ripartire, rimango al fiano di Iskaral con le braccia incrociate davanti al petto: Andiamo. Avremo tempo di parlare lungo la strada

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@Nicochan

Selfic fa spallucce Ogni tanto incrocio una di queste creature durante i miei giri di raccolta ma non so altro amico mio. Iomedes o l'eremita dei boschi ne sanno sicuramente qualcosa. Se vuoi posso spiegarti come trovarli.

Tutti

Riprendete il viaggio tutti insieme e forse grazie alla vostra cautela, forse grazie alla grandezza del gruppo nessuno o niente vi disturba durante il tragitto. 

Nel tardo pomeriggio arrivate a destinazione. La folta vegetazione della foresta nasconde le mura della città finché non ci siete praticamente sotto. Le alte mura in pietra sono ricoperte per buona parte di muschio e le fronde delle piante arrivano quasi a toccarle per quanto sono vicine. Queste mura vi spiega la vostra guida Sono relativamente nuove, hanno appena 90 anni, e ci stanno creando un sacco di problemi qui in città. "Ma vi tengono al sicuro" direte voi, ed è quello che penso anche io e la maggior parte della gente qui in città. Visti i tempi che corrono mi fanno dormire tranquillo, ma venite. 

Facendo ancora pochi passi lungo il sentiero, largo appena da far passare un carro, raggiungete la porta nord di Y'Sanora. Le guardie sono due mezzelfi annoiati che vedendovi si ricompongono Non sono abituato a vederti in compagnia di così tanti maschi, non è che hai cambiato sponda Selfic? Gli dice il più anziano Visto che ti interessi tanto quando lo farò sarai il primo che vengo a trovare. Gli risponde con un sorriso. Sono viaggiatori, mi hanno salvato da un'arpia e ora sono miei amici. Le guardie vi fanno passare senza alcun controllo o domanda. 

Una volta dentro le mura siete circondati da case in terracotta con il tetto di legno e paglia alte anche due o tre piani. Le pareti sono tutte pitturate in varie sfumature di azzurro o verde chiaro. Le strade sembrano essere insolitamente pulite per una città e brulicano di gente indaffarata anche se visto l'orario immaginate che la maggior parte sta tornano alla propria casa. Quasi tutti sono elfi o mezzelfi ma le eccezioni non sono affatto rare.  Questa è la parte vecchia della città, il quartiere degli elfi che l'hanno fondata. Sono loro che protestano di continuo per la presenza delle mura. Dicono che bisogna vivere in armonia con la natura come sempre hanno fatto e questo muro è un affronto contro la loro cultura e le loro tradizioni. Non tutti gli elfi la pensano così Fa spallucce Ma con i più vecchi non si può ragionare. Oramai arrivati avanti ad una costruzione di un solo piano ma più estesa delle altre e a forma di "U" con al centro un giardino curato nel minimo particolare aggiunge. Tanya in particolare, la grande sacerdotessa di questo tempio di Ehlonna. Ma non vi voglio annoiare troppo con questa storia. Proseguiamo. 

Attraversando il quartiere elfico vi mostra anche varie botteghe artigiane tra cui la sua. Qui il lavoro del legno è di qualità altissima e la maggior parte delle botteghe di questa zona riguardano quel settore. Particolarmente famosa la produzione di Archi e mobilio. 

Scavallando nella città nuova la differenza di architettonica colpisce subito all'occhio. Qui le case sono fatte in mattoncini, sono molto più moderne e alte. Le strade sono più affollate, sporche e puzzolenti. La città nuova si divide nel quartiere dei mercanti e nel quartiere del popolo. Il luogo principale del primo è appunto la piazza del mercato intorno alla quale ci sono numerose stalle e magazzini, le lussuose case dei mercanti più ricchi e influenti della città e due locande molto costose, un tempio dedicato a Fharlanghn e uno a Mouqol. Divinità minore del commercio che ha molti seguaci in tutta Agiaca.

Nel quartiere del popolo le case sono più piccole e fatte di materiali molto economici in città, ovvero legno e paia. Qui vive la maggior parte degli abitanti della città con lavori ordinari. La maggior parte sono umani e halfling ma ci sono anche piccole comunità di altre razze. Qui le strade sono le più affollate e spuntano dietro ad ogni angolo bancarelle che vendono cibo di tutti i tipi, spesso cotto sul momento. Ci sono numerose locande dove alloggiare e Selfic vi consiglia caldamente il Pollo Spennato dicendovi che il loro rapporto qualità prezzo è il migliore e verrete trattati bene dal proprietario suo amico. Poi passa a lamentarsi del fatto che sfortunatamente in città manca un tipo di attività che secondo lui è fondamentale, non c'è un bordello. Si lamenta fin troppo di questa mancanza lungo il tragitto fino ad una locanda vicino al "confine" con il quartiere elfico. Sulla parete ingiallita c'è scritto a caratteri cubitali Olidammarra benedici questo bicchiere e dall'interno proviene un rumore di voci sovrapposte che parlano e cantano in allegria. Ormai è il tramonto e le strade si sono svuotate in favore di questo tipo di locale o delle proprie case. Qui è dove di solito vengo a divertirmi la sera. Il giro della città è finito amici miei. Se non siete troppo stanchi vi invito per un bicchiere, altrimenti passate da me domani mattina e vi darò le pozioni che vi ho promesso. 

Spoiler

Dunque, l'introduzione è finita ed inizia il sandbox vero e proprio. Al risveglio del giorno seguente i vostri personaggi saranno già di livello 2. Ora siete liberi di muovervi ed esplorare a vostro piacimento. Per comodità propongo che alloggiate tutti al Pollo spennato così anche se vi dividete avete sempre un punto di ritrovo comune in città. Ogniuno ha le sue questioni aperte da seguire e io non voglio dare assolutamente direzioni a nessuno per cui aspetto di sapere da voi che fate. Chi eventualmente rifiuta l'invito e va direttamente a dormire può scrivermi di già cosa vuole fare il giorno seguente. 

PS: I prossimi Punti Esperienza verranno assegnati in modo classico. 

Per riassumere

Luoghi nella città:

Quartiere elfico: Archi fantastici, pozioni, artigiani vari, Tempio di Elhonna. 

Quartiere mercanti: Piazza del mercato, Tempio di Fharlanghn, Tempio di Mouqol.

Quartiere popolare: Pollo spennato, Olidammarra benedici questo bicchiere. 

 

 

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Iskaral

Ottimo, ottimo, il tempio di Elhonna mi interessa molto dico, seguendo il fauno all’interno della locanda allora, direi di festeggiare il tuo salvataggio, quindi un giro lo offro volentieri a tutti, dopo di te ovvio!

Una volta al tavolo, chiamo la cameriera più vicina e chiedo un boccale di birra Allora, Selfic, di solito cosa fai per divertirti la sera? Dei fauni ne so poco, ma siete famosi per le vostre feste… ammicco e sorrido, buttando un occhio alle cameriere lì intorno per cercare una carina 

Spoiler

Percezione +3, Persuasione +5 se serve 

 

Modificato da Voignar
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Yauldir

Mi guardo intorno un po' spaesato, non abituato a insediamenti di questo tipo o a condividere una bevuta con sconosciuti. Vedendo la situazione rilassata e pensando al fatto di dovermi lasciare il passato alle spalle, mi accomodo con i miei compagni di avventura, cercando di capire se condivideremo ancora qualche avventura o se saranno un semplice ricordo già da domani. 

Accetto volentieri l'offerta, chissà se si beve qualcosa di peculiare qui? Nel mio villaggio avevamo alcuni "omuri" fermentati che producevamo dai frutti selvatici che nascono spontaneamente nel bosco: se vi piacciono i gusti aspri e molto amari, sono spiriti che possono rimettervi in vita dopo una dura giornata di lavoro..

Sto parlando troppo..forse la loquacità è una sorta di schermo per nascondere il nervosismo che provo in questo nuovo contesto..

Sorrido, mentre guardo negli occhi gli avventurieri. Io..io domani pensavo di fare un salto tra gli elfi per osservare i loro archi, e magari qualche freccia speciale. Anch'io intaglio il legno, quest'arco l'ho fatto io! Lo mostro orgoglioso. Ci ho intagliato il viso di un "kudù" perché sono i miei animali preferiti, e mi somigliano: pigri quando vogliono, predatori quando necessario..e poi adoro il buio, il sole mi infastidisce..anche per questo adoro l'ombra del sottobosco!

Mi accorgo dai loro sguardi di risultare piuttosto noioso, senza contare che ogni tanto non mi vengono le parole in comune e uso quelle del mio dialetto, che figura..

E poi, beh e poi voglio andare all'avventura. Posso aggregarmi a qualcuno di voi? Sarebbe interessante indagare su quella runa: il buon Selfic qui diceva che Iomedes o l'Eremita ne sanno qualcosa. O avete altre proposte?

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Iskaral

sorrido all’arciere, dando un cenno del capo a Siegfried 

A malapena so il tuo nome, tizio appena incontrato, e di certo non mi aggregherò a gente incontrata a casaccio così facilmente 

Io ho alcuni piani per domani, ad essere onesto. Tuttavia indagare sulla runa non pare una brutta idea; da quanto diceva Selfic il problema non è recente, quindi credo, o temo, che i governanti della città non lo reputino un dramma d’imminente importanza

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Siegfried

Seguo Selfic e Iskaral all'interno della locanda, prendendomi un paio di boccali in più rispetto agli altri, dato che ho molto più spazio da riempire in corpo. Naturalmente approfitto del momento per guardarmi attorno e studiare i presenti, facendo particolare attenzione ad eventuali viaggiatori.

Se con "indagare" intendete studiare la runa, passo: lascio fare a chi ne capisce di più. dico agli altri presenti al tavolo, buttando un occhio verso Iskaral Penso mi farò un giro nella zona del mercato, se a qualcuno importa.

Spoiler

Se serve Percezione +6 per studiare gli altri avventori della locanda

 

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Silkar

Finalmente un meritato riposo dico stravaccandomi davanti al tavolo mentre muovo le spalle doloranti e stiro la schiena. Appoggio la spada sul bordo del tavolo e non perdo tempo ad ordinare sia da bere che da mangiare. Dopo il lungo viaggio la mia intenzione è quella di rilassarmi, consumare bevande su bevande e fare del chiacchericcio con viaggiatori appena conosciuti.

Il 20/11/2022 at 18:19, Nicochan ha scritto:

Anch'io intaglio il legno, quest'arco l'ho fatto io! Lo mostro orgoglioso.

Noto che Yauldir ha un modo strano e impacciato per conversare il che mi fa provare curiosità e compassione, provo a rispondergli. Uuuuh, complimenti amico... è un bell arco, se stato bravo. Anche io pratico questo passatempo, o meglio, era il mio lavoro. Non mi occupavo del legno ma intagliavo persone o esseri viventi in generale, a discrezione del committente. non riesco a finire la frase che rido della mia stessa battuta scusate per la triste battuta forse sto bevendo un po troppo.

Il 20/11/2022 at 18:19, Nicochan ha scritto:

Posso aggregarmi a qualcuno di voi? Sarebbe interessante indagare su quella runa: il buon Selfic qui diceva che Iomedes o l'Eremita ne sanno qualcosa. O avete altre proposte?

Per quanto strano sia hai dimostrato di saper il fatto tuo, ho delle cose importanti da sbrigare in questa regione straniere e, non mi vergogni di ammattere che potrei aver bisogno di aiuto. Ho quasi esaurito i miei risparmi durante il viaggio ma è un' avventura quella che cerchi ed è proprio un'avventura quella che io devo intraprendere. Pensaci, hai tempo per farlo e se sei interessato ne riparleremo a quattrocchi. Per quanto riguarda la runa purtoppo anche io sarò impegnato per le prossime ore ma sono disposto a darvi una mano e mettere al servizio la mia spada  se avete la pazienza di aspettare. Consiglio di chiedere alle guardie cittadine, magari la città è già a conoscenza di quello che succede nei pressi delle loro mura, dopotutto se le vie per raggiungere la città non sono sicuro il commercio ne risente. Forse sono già alla ricerca di qualcuno che possa risolvere il problema con la giusta ricompensa. Incrocio lo sguardo con quello del satiro consiglierei anche di consultare qualche libro che tratti questo genere di simboli, suppingo ci sia una biblioteca in città no?

Mentre i miei compagni sono immersi nella loro discussione ne approfitto per parlare con Selfic senza troppe orecchie che ci ascoltino, allungo il braccio dietro la sua spalla e avvicino il suo viso al mio. Parlo sottovoce in modo che il frastuono della locanda copra le mie parole. è stata una fortuna averti incontrato amico mio, io credo che tu possa essermi utile. Sono qui, straniero in questa regione, per trovare delle persone. ( elenco i nomi dei miei ex compagno d'arme) come me vengono dal lontano ovest, dalle regioni dilaniate dalle guerre, sono mercenari del peggior tipo e so che hanno viaggiato fino a queste terre. Loro hanno 2 cose che io voglio, uno è un oggetto pericoloso che gli va assolutamente tolto dalle mani e l altro è un cuore pulsante che gli va tolto dal petto. Non so dove siano e non so quali affari li hanno portati fino a qui, so solo che sono arrivati qualche mese fa.Capisco che sia passato del tempo e che tali informazioni possano essere ormai svanite ma fortunatamente so che in queste terre sta viaggiando un amico. Il suo nome è Garett, forse lui potrebbe saperne qualcosa. è un bardo amante delle belle cose e dei vizi, è impossibile non notarlo: vesti sgargianti, parlantina istancabile è bravo a fare il suo lavoro quanto è bravo a infilarsi nei guai... insomma, lo si nota come se fosse un sole nel cielo notturno. Tu sei come lui ma con le corne, è un complimento, mi piacciono quelli che sanno godersi la vita. Allora, sai qualcosa?

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11 ore fa, MaxEaster93 ha scritto:

Per quanto strano sia hai dimostrato di saper il fatto tuo, ho delle cose importanti da sbrigare in questa regione straniere e, non mi vergogni di ammattere che potrei aver bisogno di aiuto. Ho quasi esaurito i miei risparmi durante il viaggio ma è un' avventura quella che cerchi ed è proprio un'avventura quella che io devo intraprendere. Pensaci, hai tempo per farlo e se sei interessato ne riparleremo a quattrocchi. Per quanto riguarda la runa purtoppo anche io sarò impegnato per le prossime ore ma sono disposto a darvi una mano e mettere al servizio la mia spada  se avete la pazienza di aspettare. Consiglio di chiedere alle guardie cittadine, magari la città è già a conoscenza di quello che succede nei pressi delle loro mura, dopotutto se le vie per raggiungere la città non sono sicuro il commercio ne risente. Forse sono già alla ricerca di qualcuno che possa risolvere il problema con la giusta ricompensa. Incrocio lo sguardo con quello del satiro consiglierei anche di consultare qualche libro che tratti questo genere di simboli, suppingo ci sia una biblioteca in città no?

Domani mattina mi recherò al quartiere elfico, e tra un acquisto e l'altro chiederò loro informazioni. La questione della runa per quanto mi riguarda ha aspettato già decenni, se tu hai questioni più urgenti, ti accompagno volentieri..mi serve qualcosa per distrarmi e un obiettivo da raggiungere. Aiutarti può diventarlo. Domani a tarda mattinata possiamo ritrovarci qui e mi spiegherai di che si tratta.

Dopo aver stretto questo patto, mi sento già più rilassato, e mi do all'alcol per festeggiare. Con una pacca sulla spalla del mio nuovo amico, a fine serata mi reco nelle mie stanze fantasticando tra i fumi dell'alcol su cosa troveremo di fronte a noi in questa avventura. Non avendo chiesto nulla, mi voglio gustare la sorpresa della scoperta. 

Mi sdraio e mi addormento dopo una breve preghiera rivolta agli spiriti della foresta che quasi arriva ad abbracciare la città.

 

 

 

Inviato (modificato)

Eltharion Anar, Alto Elfo Mago - Cittá di Y'Sanora - Notte, Pollo Spennato

 

Finalmente solo nella sua stanza, dopo essersi congedato dal gruppo prima che finissero a bere nella locanda, l'elfo si sveste. Appende l'ampia cappa da viaggio grigia all'attaccapanni, si sfila gli stivali e lava le vesti come può prima di metterle ad asciugare difronte al piccolo camino. La sua camera ha dimensioni insospettabilmente dignitose, così come l'arredamento seppur spartano é funzionale ai suoi scopi. Forse il Locandiere, l'amico del Fauno, si è voluto sdebitare per aver salvato Selfic, o è rimasto impietrito dalla solennità elfica e da quell'intimo disprezzo e rabbia che Eltharion porta sempre con se. A dispetto degli altri elfi infatti, egli è più freddo, distante. Il suo bruciante desiderio di vendetta e riconquista, totalizza il suo essere, mettendo in secondo piano la sua sete di sapere.

Siede a meditare sul suo libro degli incantesimi. La trance porta con se incubi, desideri e aspettative. Visioni del passato e del futuro, di quelle che solo chi è toccato dal divino o dall'arcano, hanno. E da qualche parte, dal qualche luogo nascosto nel tempo, un entità od una divinità annoiata sembra ascoltare, forse incuriosita dal quel principe senza palazzo, da quella oscurità intimamente accettata e così rara nella sua gente. Quando apre gli occhi è mattino e con sua sorpresa, il suo tomo ha acquisito un aspetto inquietante. La copertina, che prima era morbida e finemente decorata con rune dorate, ha un aspetto piú rigido, terribilmente fredda al tatto, con l'oro che ha lasciato il posto per una superficie liscia e completamente nera. All'interno, scritta nella lingua antica della magia proibita, un unica parola. Necronomicon

 

Spoiler

Ho messo un poco di enfasi sulla scelta della specializzazione, necromanzia. Riguardo il da farsi, per adesso esploro il quartiere elfico, per poi raggiungere il Tempio di Elhonna. Di base voglio provare ad ottenere il supporto degli elfi prima di andare a cercare il Maestro Grigio che abita queste terre. Forse al tempio sanno qualcosa di lui. Sarei anche interessato a fare acquisti ma aspetto di avere qualche soldo da spendere.

p.s.

Utilizzo l'incantesimo Find Familiar prima di uscire, come rituale ed evoco un corvo. Se ti va bene ti ruolo la cosa nel prossimo post.

 

Cita

Find Familiar (Ritual)
1 conjuration 
Casting Time: 1 hour
Range: 10 feet
Target: An unoccupied space within range
Components: V S M (10 gp worth of charcoal, incense, and herbs that must be consumed by fire in a brass brazier)
Duration: Instantaneous
Classes: Wizard
You gain the service of a familiar, a spirit that takes an animal form you choose: bat, cat, crab, frog (toad), hawk, lizard, octopus, owl, poisonous snake, fish (quipper), rat, raven, sea horse, spider, or weasel. Appearing in an unoccupied space within range, the familiar has the statistics of the chosen form, though it is a celestial, fey, or fiend (your choice) instead of a beast.
Your familiar acts independently of you, but it always obeys your commands. In combat, it rolls its own initiative and acts on its own turn. A familiar can’t attack, but it can take other actions as normal.
When the familiar drops to 0 hit points, it disappears, leaving behind no physical form. It reappears after you cast this spell again
While your familiar is within 100 feet of you, you can communicate with it telepathically. Additionally, as an action, you can see through your familiar’s eyes and hear what it hears until the start of your next turn, gaining the benefits of any special senses that the familiar has. During this time, you are deaf and blind with regard to your own senses.
As an action, you can temporarily dismiss your familiar. It disappears into a pocket dimension where it awaits your summons. Alternatively, you can dismiss it forever. As an action while it is temporarily dismissed, you can cause it to reappear in any unoccupied space within 30 feet of you.
You can’t have more than one familiar at a time. If you cast this spell while you already have a familiar, you instead cause it to adopt a new form. Choose one of the forms from the above list. Your familiar transforms into the chosen creature.
Finally, when you cast a spell with a range of touch, your familiar can deliver the spell as if it had cast the spell. Your familiar must be within 100 feet of you, and it must use its reaction to deliver the spell when you cast it. If the spell requires an attack roll, you use your attack modifier for the roll.


 

 

 

Modificato da Crees
Inviato

Olidammarra benedici questo bicchiere

L'osteria è gestita da una famiglia di Halfling vi spiega Selfic avvicinandosi all'ingresso sulla carta Eldon è il proprietario ma la vera padrona è sua moglie Vani, se ne sta sempre in cucina ma vi consiglio di non farla arrabbiare. Ha già rotto parecchi nasi con le sue padelle. E infine aprendo la porta chiude la sua presentazione Ma l'anima di questo posto sono le loro figlie.

L'osteria è stracolma, in un angolo un folto gruppo di umani sono in piedi intorno ad un tavolo e urlano in coro BEVI! BEVI! BEVI! Mentre altri due seduti al centro scolano boccali di birra uno dietro lanciandosi gesti di sfida. Altri stanno mangiando, giocando a dadi o chiacchierando ad alta voce. Il chiasso è forte e le voci sono alte perché è difficile farsi sentire con chiarezza da chi è a più di un passo. Due Halfling dai capelli rossi e gli occhi verdi girano freneticamente tra i tavoli servendo cibo e bevande. I loro visi sorridenti sembrano quasi identici proprio come gli orecchini d'argento che li abbelliscono. La terza sorella, la maggiore a giudicare dai tratti del volto, appena vede Selfic entrare lancia le birre su un tavolo e lo raggiunge a muso duro facendo ondeggiare i lunghi capelli neri. Arrivata da lui gli molla un lesto pugno all'inguine Dove diamine sei stato gli ultimi due giorni? Maledetto Caprone, non lo hai ancora capito che devi avvisarmi quando te ne vai a spasso? Lui, ancora piegato a metà, le risponde con tono mellifuo. Stellina, ma lo sai che ho la memoria corta. Già a "Stellina" lei inizia ad abbandonare l'espressione truce Se vuoi farti perdonare dovrai suonare stasera. E vi fa cenno di seguirla. 

Nonostante l'osteria sia stracolma e ci sono persino persone a bere in piedi c'è un tavolo vuoto. Questo è sempre riservato a me! Dice Selfic con grande orgoglio mentre vi vengono portate cibo e bevande. 

Il 20/11/2022 at 16:32, Voignar ha scritto:

allora, direi di festeggiare il tuo salvataggio, quindi un giro lo offro volentieri a tutti, dopo di te ovvio!

Questa sera siete miei ospiti, mi avete salvato la vita dopotutto. Tu pagherai la prossima! Ti fa un occhiolino. 

Il 20/11/2022 at 16:32, Voignar ha scritto:

Allora, Selfic, di solito cosa fai per divertirti la sera? Dei fauni ne so poco, ma siete famosi per le vostre feste…

Ooh, lo vedrai! 

Il 20/11/2022 at 18:19, Nicochan ha scritto:

il buon Selfic qui diceva che Iomedes o l'Eremita ne sanno qualcosa. O avete altre proposte?

Tra un boccone e l'altro ti spiega dove trovarli. (In serata aggiorno la mappa nel topic con l'ambientazione)

21 ore fa, MaxEaster93 ha scritto:

Il suo nome è Garett, forse lui potrebbe saperne qualcosa. è un bardo amante delle belle cose e dei vizi, è impossibile non notarlo: vesti sgargianti, parlantina istancabile è bravo a fare il suo lavoro quanto è bravo a infilarsi nei guai... insomma, lo si nota come se fosse un sole nel cielo notturno. Tu sei come lui ma con le corne, è un complimento, mi piacciono quelli che sanno godersi la vita. Allora, sai qualcosa?

Selfic scoppia in una risata e ti propone un brindisi in onore di Garett. Se lo conosco? Quando è in città siamo beviamo e suoniamo sempre insieme! Quella canaglia ci sa fare con la musica e con le donne più di me, sembra un uomo ma nello spirito è un Satiro pure lui. Ad Agiaca sta diventando famoso, tutti i mercanti più ricchi se lo contendono per farlo esibire alle loro grandi serate mondane. Poi ogni tanto ad una di quelle serate viene beccato a montare la donna sbagliata e sparisce dalla città per far calmare le acque. Mi viene sempre a trovare in quei casi e se lo conosco bene potrebbe varcare quella porta da un giorno all'altro. Conclude scolandosi il bicchiere di vino. 

 

Cibo e bevande vi vengono servite in abbondanza dalle tre cameriere. Passando con i piatti ogni altro odore viene offuscato dai loro piacevoli profumi floreali, tutti con una base simile ma differenti nei toni. Selfic vi dice di averli preparati lui stesso. Quando avete la pancia piena Bree, l'halfling dai capelli scuri, salta sul vostro tavolo porgendo al Satiro un liuto. Ora lei indossa un abito scollato dai colori sgargianti, stretto lungo la vita e i fianchi, largo nella parte inferiore. La donna balla girando su se stessa al frenetico ritmo della musica di Selfic. L'abito lungo, per le giravolte, crea giochi di colori quasi ipnotici mentre volteggia con eleganza. Nella stanza le voci si fanno più basse e l'attenzione è tutta rivolta allo spettacolo. Anche le due sorelle si uniscono alla danza e la serata inizia a degenerare tra fiumi di alcolici e toccatine moleste non sempre ben accette. Piano a piano la gente inizia a tornare a casa o collassa semplicemente sul pavimento mentre quando finisce la musica spariscono dalla sala sia il Satiro che Bree. 

(Chi non vuole fare altro in questa serata può passare direttamente a dirmi cosa vorrebbe fare il giorno dopo)

@Voignar @Bartimeus

Spoiler

Iskaral percezione 19+3= 22

Siegfried percezione 18+6= 24

Qui nessuno cerca di nascondere veramente i propri affari anche perché per parlare è necessario urlare. Per lo stesso motivo è veramente difficile ascoltare i tavoli vicini e tutti si esprimono senza fare troppa attenzione. Tutti tranne che un gruppetto di persone che bevono in piedi vicino alla finestra. Il loro tono è più basso di tutti e coprono le loro bocche con la mano quando parlano. 

A guardare bene una di loro è una donna. Non sapete dire se sia un caso o sia fatto di proposito ma i tuoi abiti scucri nascono molto bene le sue forme femminili e gran parte del volto e la testa sono coperte da un cappuccio grigio. Se non fosse stato per i suoi occhi violetti, colore che si vede raramente, probabilmente non gli avreste mai dedicato così tanta attenzione da notare il resto. 

@Voignar

Spoiler

Conoscenze Religione 17+4= 21

Ehlonna protegge tutta la vita all'interno delle foreste e insegna ai suoi seguaci a vivere in armonia con quello che circonda loro e le loro case e a prendere solo il necessario da quello che offre la natura. Per Ehlonna infatti la foresta rappresenta un dono e come tale deve essere tenuta cara e apprezzata.

Elhonna ha un'accesa rivalità con Obad-Hai.

Le tipiche preghiere ad Ehlonna hanno almeno due riferimenti ad aspetti positivi della foresta. Le sue cerimonie si svolgono nella foresta dove possibile e coinvolgono i vari aspetti della fertilità. I bambini prendono parte a quelli più innocenti.

Il clero di Ehlonna è esclusivamente di sesso femminile, che siano umani, elfi o folletti.

I chierici di Ehlonna portano in genere vesti color verde pallido. Ogni chierico di Ehlonna sceglie una specie di pianta come sua speciale tutela. Deve fare in modo che la sua specie fiorisca e che le sue proprietà siano rispettate dalla gente comune. I chierici di Ehlonna spesso portano i semi della loro pianta scelta con loro durante i viaggi.

Gli aspiranti chierici di Ehlonna vengono singolarmente addestrati da un chierico di grado superiore, il loro campo di addestramento è la foresta e anche un novizio può riconoscere un albero dalle sue foglie o un uccello dal suo canto.

@Crees

Spoiler

Il Pollo Spennato è una Locanda piccola ma accogliente e pulita. E' gestita da una famiglia di mezzelfi che ti trattano con rispetto e forse anche un po' di timore. L'amicizia di Selfic ti frutta un modesto sconto sul costo per notte della tua stanza. 4ma invece di 5 colazione inclusa.

Il Necronomicon è un oggetto che appartiene alla leggenda, tutti i necromanti sognano di metterci sopra le mani e mi sembra un po' troppo semplice ottenerlo così. Però l'ho inserito in gioco e un giorno potrebbe essere tuo.

Al tuo risveglio il tuo libro degli incantesimi è rimasto invariato, ma non la pagina che avevi lasciato aperta d'avanti ai tuoi occhi. Quella pagina è ingiallita e fragile come se fossero passati cento anni e al centro c'è disegnato con sangue ormai rappreso un teschio con sotto una falce.

Tipo questo ma meno elaborato nei dettagli:

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Aspetto di conoscere il tuo famiglio.

 

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