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Inviato
6 minuti fa, Bille Boo ha scritto:

Prima di uscire sul balcone, però, lo saggiò con prudenza per assicurarsi che reggesse il suo peso: al minimo segno di cedimento si tenne pronta a ritrarsi.

La taumaturga tastò con attenzione la grata della balconata: nonostante l'aspetto gravemente ammalorato e l'onnipresente ruggine, le parve solida. Mise con attenzione un piede fuori, poi un altro: sembrava reggesse bene il suo peso.

Spoiler
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Dice MaidenBOTOggi alle 23:12

DM Request: [1d2] Roll: [2] Result: 2 Reason: Tiro ignoto del DM, si verifica la condizione con un risultato uguale a "1".

 

3 minuti fa, licet_insanire ha scritto:

"Che ne pensi, Popovic?", chiese intanto l'alienista, sconsolata. "Pensi che sarebbe possibile ricavare qualche materiale utile da questi rottami? Oppure l'unica cosa che potremmo farci se riuscissimo a raccoglierli sarebbe utilizzarli come rottami per armature?"

Il tecnomante si grattò la testa pelata: le strumentazioni nella torre erano certamente state molto avanzate: a naso poteva azzardare si trattasse di antichi strumenti radio. Tuttavia, le condizioni di profondo degrado nel quale versavano rendevano arduo si potesse recuperare qualcosa di utile che non fossero rottami di metallo e qualche componente elettronica. In ogni caso avrebbe avuto bisogno di qualche strumento per "smontare" il tutto o farlo per lo meno a pezzi.


Inviato (modificato)
19 minuti fa, Bille Boo ha scritto:
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Prendo 20 alla prova di osservazione, per un totale di 30 (+4 per via di "sintonia naturale").

Daphne si prese tutto il tempo necessario per scorgere fin dove potesse: da quell'altezza, grazie al binocolo del tecnomante e alla sua notevole capacità di scrutare l'ambiente naturale, aveva una visuale stupenda.
Osservò la loro nave, vicino al molo, e scorse, poco più in là sulla riva, i resti di una trireme, forse la famigerata nave Kronos che si arenò sull'isola anni prima. Vide anche alcune strutture ancora più in là sulla riva e in mezzo al mare, ma non capì cosa potessero essere. Poi guardò dalla parte opposta: la selva proseguiva per circa un altro chilometro, poi iniziava a diradarsi per lasciare spazio a un villaggio abbandonato e diroccato, proprio come intravisto da Popovič durante la traversata in mare. Il villaggio era piccolo, contò una dozzina di case, ma forse vi erano edifici che non riusciva a scorgere. Più in là ancora vide una collina: era cinta da una rete metallica e sembrava che sulla sommità vi fosse un enorme "botola", forse l'entrata a un complesso sotterraneo. Più lontano ancora, vide una zona apparentemente desertica e, sul limitare del suo campo visivo, intravide un'altra torre e lo "skyline" di quella che sembrava una piccola cittadella. 
La donna aveva potuto avere una panoramica davvero notevole di quanto vi fosse sull'isola e di cosa li attendesse più avanti.

(Daphne supera la prova in modo eccellente e ottiene +3 exp.)

GIORNO 2, ORE 13:25.

Modificato da Le Fantome

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