Pentolino Inviato 3 Febbraio Segnala Inviato 3 Febbraio (modificato) Ludwig Piu' passava il tempo piu' aumentava nel giovane la voglia di prendere l elfo a pugni in faccia, siamo tutti elfi col cuxo degli altri penso'. "Peccato che se e' stato mal consigliato, gli stessi mal consiglieri lo informeranno di quanto buona e giusta sia quella tassa" commento' sarcastico "Da quando e' entratsa in vigore questa cosa?" Modificato 3 Febbraio da Pentolino
Ghal Maraz Inviato 3 Febbraio Segnala Inviato 3 Febbraio Mìa "Non è tempo per i consigli sbagliati", aggiunse Mía. "Forse, da qui non ve ne accorgete. Ma il vostro Impero è più diviso che mai: mettere Sigmariti e Ulricani gli uni contro gli altri potrebbe essere facile... e tremendo. Soprattutto, perché, per quanto questa città sia inespugnabile, il Culto di Sigmar avrebbe gioco facile altrove, magari con l'ausilio dei Nani, a cui è da sempre legato. E non c'è bisogno di una guerra aperta: basta uno scontro politico, per spezzare il regno". 1
AndreaP Inviato 5 Febbraio Autore Segnala Inviato 5 Febbraio Bezhaltag 26 Sommerzeit 2512 i.c. - sera [sole - inizio estate] "Pochi giorni: pare lo abbiano voluto fare prima della festa" rispose Kristen "Mi ripeto: non vi preoccupate. Il graf ci ripenserà" aggiunse Dieter
Ghal Maraz Inviato 11 Febbraio Segnala Inviato 11 Febbraio Mìa "Come dite voi. Lo spero. E adesso, dunque, pensiamo solo alle gioie di questa festa", Mìa cercò di cambiare improvvisamente discorso, sentendosi a disagio.
AndreaP Inviato 16 Febbraio Autore Segnala Inviato 16 Febbraio Bezhaltag 26 Sommerzeit 2512 i.c. - sera [sole - inizio estate] "Avete guardato il programma di domani? E deciso cosa vedere?" chiese Kristen "Anche solo girare per gli stand può essere interessante" intervenne Dieter "Nel pomeriggio c'è il Matinee con Bardi e Poeti" aggiunse Rallane "E Dieter al mattino difenderà il titolo di campione della gara di combattimento" concluse Kristen
Ghal Maraz Inviato 18 Febbraio Segnala Inviato 18 Febbraio Mìa "Mi sembra tutto molto interessante", commentò Mìa, riflettendo sul fatto che tenersi care queste persone potesse essere un sincero vantaggio. Non erano nelle condizioni di rifiutare possibili alleati, soprattutto se abbastanza influenti. "Da sacerdotessa di Myrmidia, non potrei mancare né allo scontro armato del mattino, né alla esibizione del Matinee. La mia signora è patrona sia delle armi, che delle arti. Almeno da noi, in Estalia!", concluse, con un sorriso.
Pentolino Inviato 19 Febbraio Segnala Inviato 19 Febbraio (modificato) Ludwig La serata procedeva tra chiacchiere e libagioni fino a quando fu il momento di decidere cosa fare il giorno dopo. "Ovunque, lontano di qui, inebriatevi: di vino, musica e poesia. Diceva mio nonno...siccome io di musica e poesia non e' che ci capisca molto credo che mi dedichero' alla difesa del titolo di messer Dieter" disse Modificato 19 Febbraio da Pentolino
AndreaP Inviato 22 Febbraio Autore Segnala Inviato 22 Febbraio Bezhaltag 26 Sommerzeit 2512 i.c. - sera [sole - inizio estate] "Allora ci vedremo domani mattina: e mi raccomando fate il tifo per me" disse Dieter "Ora noi dobbiamo andare. Ci scuserete. A domani allora." aggiunse Kristen Rallane intanto era stato chiamato per suonare ancora e intrattenere il pubblico
Ghal Maraz Inviato 27 Febbraio Segnala Inviato 27 Febbraio (modificato) Mìa "Molto bene, grazie! ¡Adios!", salutò Mìa, per poi rivolgersi ai compagni: "Godiamoci ancora un poco di musica, prima di tornare alla locanda. È incredibile pensare a quale mostruoso incubo siamo sfuggiti, solo pochi giorni fa". Modificato 27 Febbraio da Ghal Maraz
OcramGandish Inviato 9 Marzo Segnala Inviato 9 Marzo Jacob Il pirata rimase in silenzio arricchendo la conversazione con frasi scontate e di circostanza senza dire nulla di importante. "... ambiente nuovo ... profilo basso ..." Gli sembrava strano che una nobile cercasse un mozzo, e la storia della morte del cugino non lo convinceva affatto. Appena siamo soli parlo sottovoce. Nobili che parlano con noi e siamo appena arrivati... la situazione é molto sospetta... la faccenda del cugino non se la berrebbe nemmeno un bambino... Sorseggio lentamente. A voi non sembra?
AndreaP Inviato 22 ore fa Autore Segnala Inviato 22 ore fa Bezhaltag 26 Sommerzeit 2512 i.c. - sera [sole - inizio estate] I tre compagni stavano decidendo di lasciare il locale e tornare in locanda a riposare, quando la porta si aprì e due figuri entrarono: uno era chiaramente uno studioso e l'altro aveva un portamento militare Subito Jacob riconobbe Dijmitri, un giovane che anni prima aveva conosciuto a Marienburg: i due si abbracciarono subito. Erano anni che non si incontravano e Dijmitri aveva sentito che il contrabbandiere fosse morto nelle paludi del Wasteland Il gruppetto tornò a sedersi al tavolo @all Spoiler Ho deciso di seguire entrambe le strade. Conoscenza con Jacob e con Dieter. Partiamo con l'incontro con Jacob. Buon inizio 1
OcramGandish Inviato 11 ore fa Segnala Inviato 11 ore fa (modificato) Jacob La domanda del pirata era caduta nel vuoto, era tardi e la giornata impegnativa. Forse era il caso di andare. In silenzio i tre compagni si alzarono, Jacob stava dando fine al boccale di birra, quando una figura urto per il marienburghese, facendogli quasi finire la birra per terra. Il contrabbandiere imprecò nella sua lingua natale "ANIMIMMIMORTI!!!" Ma prima che potesse voltarsi la risposta fu inaspettata "TO POVERI VIVI!" Solo chi conosce la lingua di Marienburg e frequenta gentaglia come Jacob poteva sapere la giusta risposta. Il Pirata si voltò di scatto e vide una figura che mai avrebbe pensato di trovarsi qui. Erano passati anni, ma se percorri le stesse vecchie strade prima o poi ti incroci. Dijmitri! L'abbraccio fu caloroso e subito si girò verso l'oste. Oste 4 ... ehm .... 5 boccali qui al tavolo! Ma siediti e pure il tuo amico. Si voltò verso i suoi compagni mentre faceva accomodare i due. Questi è Dijmitri, abbiamo passato del tempo a Marienburg ... tempi interessanti... Modificato 6 ore fa da OcramGandish
Pretzel Jack Inviato 6 ore fa Segnala Inviato 6 ore fa Varian Darevic - Cavaliere Pantera Ritorno a Middenheim Il grande portale di Middenheim appariva come una bocca spalancata nella pietra, severa e oscura, con le mura massicce che sussurravano di guerre antiche e resistenze disperate. Il cavaliere avanzava lentamente, il passo cadenzato del suo destriero grigio, Galahad, risuonava come il battito lontano di un tamburo. Accanto a lui cavalcava Dijmitri, il mago d'ombra incontrato lungo la strada quando erano stati assaliti da un branco feroce di Uomini Bestia. La lotta fianco a fianco aveva creato un'alleanza silenziosa e provvisoria, nata sul filo della morte e che solo il tempo avrebbe potuto cementare con la fiducia. Mentre si avvicinava al portale, sentiva un nodo formarsi alla base della gola. I ricordi tornarono vividi: la prima volta che aveva attraversato quella stessa soglia era poco più che un ragazzo, scudiero inesperto carico delle armi e dei simboli del suo mentore, Sir Dieter Krauss. Il peso di quegli oggetti era stato opprimente come colpe mai commesse, il freddo pungente dell'aria aveva accompagnato ogni suo passo fino al cuore della città. Allora tutto era sembrato immenso ed estraneo, lontano dal brutale calore familiare dell’Ostland. Strinse leggermente le redini, sfiorando con le dita la pelle ruvida del giaguaro delle nevi sotto la sella. L'armatura, spessa ma segnata dalle battaglie, brillava debolmente alla luce della sera, avvolta nel pesante mantello blu scuro, colore del suo ordine. Sul petto portava due piccoli medaglioni, uno con il simbolo del suo casato e l'altro inciso con il nome di Sigmar. Lo scudo, decorato con l'emblema dell'Ordine Pantera, era agganciato saldamente alla sella accanto all'elmo sormontato dall'effigie minacciosa di un uomo bestia, come voleva la tradizione. Anche la sua spada, un cimelio di famiglia leggermente più lunga delle normali lame da soldato, era fissata con cura al fianco della sella. La sua impugnatura permetteva di utilizzarla ad una o due mani. Il suo peso di affondare l'arma anche nelle armature piu' coriacee. Di foggia semplice ma elegante, aveva un incisione sulla lama. Giuramento del Nord. Il cavaliere appariva imponente, una figura dalla bellezza austera, severa e solenne. I capelli lunghi ricordavano quelli dei cavallieri delle ballate. La barba incolta quella di chi passava molto tempo nelle terre selvagge. Al suo passaggio sotto il portale, le guardie cittadine sollevarono le lance in segno di rispetto, salutando silenziosamente il suo ritorno. L’Ordine Pantera godeva di grande prestigio, e i soldati riconoscevano la forza e l'onore di coloro che combattevano instancabilmente contro le minacce dell'Impero. La città si apriva davanti a lui, le luci già brillavano nelle prime ore della sera, promettendo riposo. Con una strana, dolce amarezza, comprese che nonostante oramai vivesse li da tempo, non riusciva ancora a sentirla casa, ma soltanto l'ennesima pausa fra una battaglia e l'altra. Il carnevale era alle porte, e questo si poteva respirare sia nel clima che nel variopinto assortimento di persone da ogni parte dell'impero. Accogliendo la proposta del suo compagno, lo segui' all'interno di una taverna. Non fecero in tempo a superare la soglia che Dijmitri venne accolto da una voce che parlava la lingua di Marienburg. Varian riconobbe immediatamente quel dialetto familiare, avendo servito fianco a fianco con cavalieri provenienti da quelle terre. Ripensò brevemente a Marienburg, una città di opportunità e pericoli, ambizioni e tradimenti; un luogo che, come Middenheim, rappresentava un incrocio tra il destino e le scelte personali.
Pentolino Inviato 5 ore fa Segnala Inviato 5 ore fa (modificato) Ludwig Che giornata stupenda stava passando. L incontro con la giovane nobildonna aveva di certo portato grandi benefici al gruppo di avventurieri che, in una situazione normale, nonm avrebbe certo potuto godere di tali privilegi durante un evento come quello. Saluto' Kristen e Dieter con un grande sorriso per poi rimettersi seduto sorseggiando la sua bevanda e godendosi ancora un po di quella bella musica. Dun tratto, vide il pirata voltarsi con una faccia molto sorpresa per poi alzarsi e salutare una coppia appena entrata, Ludwig rimase impressionato nel vedere un guerriero forse ancora piu' austero ed imponente di Dieter. Era armato e bardato di tutto punto come se fosse tornato dalla guerra poco prima e fosse pronto a gettarsi di nuovo nella mischia, sulle spalle, portava una pelliccia di una qualche bestia esotica di cui il giovane non riusciva a capire la provenienze. Sorrise timido ringranziando Sigmar che, una volta tanto, una figura cosi spaventosa era dalla loro parte. "Salute...sono Ludwig von Shtupp" disse cercando di darsi un contegno ma sentendosi terribilmente fuori luogo Descrizione Spoiler Ludwig e' ben piazzato ma non imponente, mani grandi e callose ha il fisico di chi ha dovuto lavorare tutta la vita per portare il pane sulla tavola. I lineamenti delicati e i capelli color paglia tagliati in modo grossolano non lo aiutano a nascondere la sua giovane eta. Indossa abiti semplici e pratici coperti da vari pezzi di armatura che hanno visto diverse battaglie e che palesemente non sono stati fatti su misura per lui. Nonostante cio' sulla schiena ed al fianco porta uno scudo ed una spada lunga di fattura incredibile. Modificato 3 ore fa da Pentolino 1
Kensei Inviato 3 minuti fa Segnala Inviato 3 minuti fa Djmitri Karamazov Djmitri è cresciuto tra le mura cittadine di Altdorf un uomo dalla mente brillante dotato di una curiosità naturale. Figlio di una famiglia di piccoli intellettuali, ha ereditato da loro l'amore per la conoscenza, ma il suo animo irrequieto lo ha trascinato ben oltre le biblioteche. E' un uomo di mondo a suo agio tanto nei circoli di intellettuali quanto nelle peggiori taverne. Il gioco d'azzardo è la sua dannazione e la sua benedizione. Lo ha portato a vincere grande fortune e anche a perderle in una sola notte aprendogli le porte di ambienti meno decorosi. Ed è la frequentazione di questi luoghi che lo ha portato a conoscere molti personaggi interessanti, come ad esempio Jacob. Jacob lo abbraccia con forza e lui lo ricambia con un sorriso sornione e una pacca sulle spalle. "Ah Jacob, vecchio bastardo. E' bello rivederti! E' passato fin troppo tempo dall'ultima volta" Djmitri si lascia cadere sulla sedia con la consueta eleganza noncurante, il suo sguardo ancora vivace per l’incontro con Jacob. Con un gesto fluido, indica l’uomo accanto a lui: un cavaliere dall’armatura ben curata, con il simbolo della Pantera sul petto, e uno sguardo fiero che sembra scolpito nella pietra. "Permettetemi di presentarvi Sir Darievic" Dopo una breve pausa si rivolge nuovamente al Pirata "Dimmi Jacob" inizia "cos'è che ti ha portato fino a Middenhein? Non è esattamente la tua solita rotta" Mentre parla, la sua attenzione è tutta per il pirata, ma i suoi occhi si muovono appena, toccando con discrezione anche gli altri presenti al tavolo. "o dovrei chiedere cosa o chi ti ha portato qui?" L'ultima frase una provocazione amichevole utile ad avviare la conversazione.
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