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Jacob

Annuisco verso la mia compagna

Mi pare un'ottima idea. Così cominceremo a prendere contatto con qualcuno di potente, che male non fa. Ricordiamoci che abbiamo anche un altro contatto qui, me lo ha passato Belladonna, e non vorrei far aspettare anche lui. 

Mi guardo attorno, controllando se qualcuno ci sta osservando con troppa insistenza

AdG

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Perception

 


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Bezhaltag 26 Sommerzeit 2512 i.c. - pomeriggio [sole - inizio estate]

I compagni si mossero dirigendosi al tempio di Ulric.

La struttura era fatta in solida pietra e assomigliava moltissimo ad un castello: una gigantesca porta doppia con sopra incisa la testa di un lupo era aperta e dava accesso alla grossa sala principale di culto

Era una sala di dimensioni notevole, che poteva ospitare un migliaio di persone in piedi: come altri templi del dio dell'inverno le panche erano accostate alle pareti

Sui lati vi erano delle cappelle in cui erano appesi degli stendardi e vi erano delle lapidi

Sul fondo del tempio vi era una statua alta sei metri del Dio affiancato da due lupi e al suo lato dal pavimento fuoriusciva una fiamma alta un paio di metri

Una cinquantina di fedeli affollavano gli spazi 

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Mìa

"Porgiamo omaggio, come dovuto, poi cerchiamo un sacerdote: inutile perdere tempo altrimenti", propose Mìa. 

"Immagino che non ci crederanno sulla parola e che ľAr-Ulric non sia solito ricevere gli sconosciuti con facilità: teniamoci pronti a qualche resistenza".

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Ludwig

il giovane mozzo girava per la città con l espressione di un bambino alla sua festa di compleanno. le parole della bella sacerdotessa lo riportarono alla realtà.

Mia signora, le parole del sant’uomo al tempietto lasciavano intendere una certa riservatezza nel maneggiare quella lettera. Pensate ci lasceranno vedere l Ar Ulric per poterla consegnare direttamente nelle sue mani?”

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Bezhaltag 26 Sommerzeit 2512 i.c. - pomeriggio [sole - inizio estate]

Mentre i compagni discutevano sul da farsi videro che vicino alla statua vi erano due preti, intenti a parlare con tre donne. Vestiti di nero con un lupo ricamato in bianco sul petto, erano chiaramente preti del Dio delle battaglie

I due presto finirono la conversazione e si guardarono intorno per capire se qualcuno aveva bisogno di loro

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Mìa

Mìa decise di non lasciarsi scappare l'opportunità e subito si diresse verso i preti, chiedendo loro se potessero concederle qualche minuto del loro tempo, perché doveva parlare di una questione abbastanza importante. 

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Bezhaltag 26 Sommerzeit 2512 i.c. - pomeriggio [sole - inizio estate]

I due preti in silenzio ascoltarono le parole di Mia, poi il più anziano, sulle 40 primavere con una leggera barba bianca e i capelli brizzolati, rispose "Certo. Se una fedele della dea combattente vuole il nostro coniglio avrà la nostra attenzione"

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Mìa

"Vi ringrazio e la farò breve. Ci è stato dato incarico di far pervenire una missiva al vostro alto sacerdote, ľAr-Ulric in persona. So bene che avrà mille impegni e io non sono nessuno, ma mi chiedo ugualmente se sia possibile fissare un incontro con lui per consegnarli il plico", spiegò Mía. 

"Ho dato la mia parola che lo avrei fatto personalmente, per quanto possibile", aggiunse la sacerdotessa, ritenendo che fosse cosa importante il ridurre al minimo gli intermediari. 

"Mi rendo perfettamente conto di non chiedere poco, padri,  ma vi domando comunque l'indulgenza di prendere in considerazione questa mia richiesta".

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Bezhaltag 26 Sommerzeit 2512 i.c. - pomeriggio [sole - inizio estate]

I due preti parvero molto stupiti dalle parole della sacerdotessa, ma nel dubbio annuirono

"Vi condurrò dai secondi dell'Ar Ulric" e nel dir questo indirizzo il gruppo verso una porta che usciva dalla sala grande del Tempio

L'edificio era costituito come un vero e proprio castello, con scale a chiocciola, torri cirocolari, tetri corridoio, presidiati da preti che parevano più guerrieri che religiosi, e da templari dell'ordine del Lupo Bianco, l'ordine templare di Ulric

Giunti infine ad una piccola porta, presidiata da un templare, il chierico vi entrò per uscirne poco dopo lasciando al gruppo la possibilità di accedere

Al di là vi era una piccola stanza, talmente piccola che il dubbio che ci sarebbero stati in quattro subito sorse, con due tavoli messi uno di fronte all'altro, ai quali sedevano due sacerdoti entrambi sulle trenta primari. Una sacerdotessa bionda con i capelli lunghi e un sacerdote corvino con un vago accenno di barba. Per il resto la stanza era spoglia e non pareva degna di personalità importanti

Fu la donna a parlare "Sono Gilda Heinzer e lui è Franz Fassbinder. Siamo i secondi dell'Ar Ulric. Dite di avere una missiva per lui. Posso sapere chi ve l'ha data da consegnare?" disse subito diretta squadrando con lo sguardo i compagni

Modificato da AndreaP
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Mìa

"Un alto prelato del vostro dio imperatore", rispose convinta Mìa, senza mentire, ma anche senza svelare tutta la verità. 

"La missiva è per ľAr-Ulric stesso, da quanto ci è stato spiegato".

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Bezhaltag 26 Sommerzeit 2512 i.c. - pomeriggio [sole - inizio estate]

"Il "Nostro" dio imperatore?" chiese con fare fortemente dubbioso la sacerdotessa, mentre anche l'altro prete alzava lo sguardo con un fare non nascosto di stupore

"Credo che dobbiate meglio chiarirvi le idee, su dove siete. In ogni caso se volete lasciarci la lettera, la consegneremo noi all'Ar Ulric" 

@all

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sono tornato dalle ferie 🙂

 

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Mìa

"So benissimo dove sono. Nell'Impero. E mi risulta che Sigmar sia il dio patrono del culto imperiale ufficiale, no? In Estalia, come a vostra volta saprete bene, non esistono chiese ufficiali di Sigmar, ma ne esistono del Lupo Bianco, seppur non con la stessa considerazione con cui è venerata la mia dea", rispose Mìa, studiando i sacerdoti con apprensione. 

"D'altronde, molti culti hanno diversa forza, in base ai luoghi. Nel vostro Impero, Myrmidia è una dea minore, ma non me ne rammarico. Così come è giusto che a Middenheim il culto principale sia quello di Ulric", proseguì la sacerdotessa, curiosa di scoprire le reazioni dei suoi interlocutori a quel discorso, impeccabile da un punto di vista formale. Mía non ignorava il disprezzo di molti ulricani nei confronti dei sigmariti e aveva quindi desiderio di valutare meglio da che parte pendessero quei collaboratori delľAr-Ulric.

"In ogni caso, sono rammaricata, ma non possiamo consegnare la missiva a nessun altro, che non sia ľAr-Ulric in persona. L'incarico che ci è stato dato parlava chiaro e mi sono impegnata, su tutto ciò che è sacro, a non deluderlo".

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Bezhaltag 26 Sommerzeit 2512 i.c. - pomeriggio [sole - inizio estate]

La sacerdotessa stava per rispondere quando la porta del piccolo studio si aprì di scatto e un uomo, alto quasi due metri e di corporatura robusta si affacciò nella stanza: indossava una pelle di lupo che gli faceva anche da cappuccio. Aveva l'aria molto tesa

https://1drv.ms/f/s!AlRSc6RBx9u9j914RjTduLo0y1uQhA?e=18dA6G

I due sacerdoti subito si alzarono in piedi

"Allora io torno ai miei appartamenti a palazzo" disse per poi bloccarsi quando vide gli estranei quasi spaventato

"Ar Urlic, mio signore. Questi stranieri la cercavano: hanno un messaggio per voi" rispose la preposta

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Mìa

"Eccellenza, è un onore conoscervi.  Il mio nome è Mía Aguilar, consacrata di Myrmidia", disse subito la sacerdotessa estaliana, mentre si inchinava.

"È un dono prezioso degli dèi potervi incontrare così, poiché abbiamo ricevuto l'incarico non poco oneroso di consegnare la missiva solo nelle vostre sante mani".

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Bezhaltag 26 Sommerzeit 2512 i.c. - pomeriggio [sole - inizio estate]

L'Ar Ulric parve sorpreso e spaventato "Ah capisco beh chi me lo manda? Forza datemelo, che ho fretta" disse nervosamente distogliendo lo sguardo dalla ragazza e guardando gli altri due compagni

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Mìa

"Non sta a me dirvelo, eccellenza, poiché ho giurato discrezione. Ma il sigillo è autentico, posso assicurarvelo. Abbiamo incontrato il mittente presso un tempietto lungo la strada per Middenheim, dove si era fermato a pregare. Era accompagnato da alcuni Templari armati", spiegò allora Mìa, inchinandosi e porgendo il plico all'alto sacerdote di Ulric.

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Ludwig

Il giovane mozzo restò in silenzio per gran parte della discussione. Sapeva bene che, parlare di religione, era come parlare di corde in casa di un impiccato.

Giunti in quello che sembrava più un fortilizio che un tempio, incontrarono finalmente il destinatario della loro missiva.

Ludwig aveva viaggiato molto da quando si era unito al pirata ed alla bella sacerdotessa, incontrato e affrontato nemici e mostruosità di ogni genere ma la vista del Ar-Ulric basto per incutergli un timore mai provato fin ora.

Un po’ in imbarazzo,rimase in disparte lasciando che Mia si occupasse di quella faccenda 

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Bezhaltag 26 Sommerzeit 2512 i.c. - pomeriggio [sole - inizio estate]

L'Ar Ulric con titubanza allungò la mano e prese la lettera osservandone il sigillo in silenzio

Poi disse "Torno nel mio studio" e velocemente uscì dalla porta tornando sui suoi passi

I due preposti lo guardarono andarsene e poi la faccia dei compagno

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Ludwig

Il giovane rimase un po sorpreso dall’ atteggiamento dell alto prelato ma fu comunque felice di aver portato a termine quel fastidioso incarico.

La missiva è stata consegnata mia signora… che facciamo? Togliamo il disturbo?”

disse sperando di aggiungersi ai festeggiamenti del carnevale quanto prima

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Mìa

"Credo di sì, amico mio. Se anche bisognasse consegnare una risposta, noi non saremmo in grado di portarla. Ma chiediamo ai nostri padroni di casa se siamo congedati o meno", Mìa rispose al dubbio del ragazzo. 


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