Vai al contenuto

Messaggio consigliato

Inviato (modificato)
19 hours ago, Lord Danarc said:

Un matrimonio non ha effetti se non nelle regole di convivenza e il dio non c’entra nulla, ma viene officiato di fronte al dio.

Ma parli del matrimonio cristiano?

Perché dire che Dio (in maiuscolo, quello cristiano) non c'entra nulla in un matrimonio mi sembra una castroneria.

Se da cristiano (non da uno che si sposa in chiesa per far contenta la mamma) non mi aspettassi un qualcosa in più rispetto al matrimonio civile, non lo farei in chiesa, ma al municipio

 

 

19 hours ago, Lord Danarc said:

Io contesto questo assunto. Un rito non deve avere necessariamente un effetto.

Questa posizione è lecita, ma che differenza c'è tra un rito vero fatto da un sacerdote ed un rito falso fatto da un impostore?

E come la mettiamo col privilegio che non è un privilegio?

E anche sai cosa ti dico caro dio: sono un tuo sacerdote, ma i riti non ho voglia di farli tanto non cambia nulla!

Modificato da Casa

Inviato
8 ore fa, Casa ha scritto:

Certo, è un'idea mia che (oltre che logica in quanto è così che funziona nel nostro mondo per chi ci crede) mi fa "tornare" il privilegio dell'accolito.

Perché al background accolito non manca coerenza perché io ho una visione diversa,  ma proprio perché  mi dà un privilegio che non "privilegia" secondo nessun'altra visione fin qui vista.

 

Come ho scritto sopra, il privilegio dell'Accolito è un altro, l'ho anche citato. Non è "fare riti" ma "essere aiutato dal culto". Il privilegio ""meccanico"" c'è già ed è questo. 

E comunque un matrimonio cristiano, per esempio, ha un valore ma non un effetto. Salvo quello di riconoscere ufficialmente una relazione e un legame agli occhi del culto. Al termine del rito per la Chiesa Cattolica la coppia è legittimata a convivere, mettere su famiglia e (in senso ortodosso) avere una relazione sessuale. A livello strettamente religioso non sono cose possibili senza il rito; vivresti nel peccato. 

Inviato
7 ore fa, Casa ha scritto:

Questa posizione è lecita, ma che differenza c'è tra un rito vero fatto da un sacerdote ed un rito falso fatto da un impostore?

E come la mettiamo col privilegio che non è un privilegio?

E anche sai cosa ti dico caro dio: sono un tuo sacerdote, ma i riti non ho voglia di farli tanto non cambia nulla!

Da un punto di vista meccanico non c’é differenza. Perché dovrebbe? C’é se il rito ha una conseguenza burocratica e l’impostore non ha accesso al sistema, ma se é bravo a essere un impostore ha anche quelle conseguenze, tipo falsificazione di un documento. Anche in questo caso non vedo perché dovrebbe esserci una differenza. Mica il dio é un poliziotto che punisce chi impersona i suoi preti. Soetterä alla chiesa mettere qualscuno sulle tracce dell’impostore.

il privilegio é un privilegio. Il pg conosce i riti. Un impostore deve impararli rubandoli o sottraendoli a qualcuno e rischia sempre di essere perseguitato. Se vuoi una conseguenza favorevole inoltre i riti possono essere a pagamento.

Non è vero che non cambia nulla, cambia per la comunitá di fedeli. Se ci sono obblighi la chiesa ne terrá conto, se é una chiesa legale. Se è una chiesa caotica non ci sono obblighi e può fare quello che vuole. Ripeto, il fatto che il dio esiste non significa che é un poliziotto pronto a sanzionare. E se lo è (perchè molto legale ad esempio) basta che gli toglie i poteri o lo fa cacciare (inteso sia come espellere che come perseguitare) dalla chiesa 

Inviato
11 minuti fa, Pippomaster92 ha scritto:

Come ho scritto sopra, il privilegio dell'Accolito è un altro, l'ho anche citato. Non è "fare riti" ma "essere aiutato dal culto". Il privilegio ""meccanico"" c'è già ed è questo. 

Non capisco perché ignori una parte del testo del privilegio dicendo che non conta.

Nel ciarlatano cosa fai prendi il privilegio di avere una falsa identità e ignori la capacità di ricreare i documenti falsi perché il privilegio è già il primo?

Non penso!

Privilegio è quello che è scritto nel privilegio, e soprattutto deve essere un privilegio. 

Nel merito del matrimonio (non vorrei aprire un nuovo fronte) non è solo un valore, col matrimonio stai facendo entrare Dio nella tua famiglia, ed è chiaro che per chi non è credente è indifferente, ma un cristiano non direbbe mai che non serve a niente.  

18 minuti fa, Lord Danarc ha scritto:

Da un punto di vista meccanico non c’é differenza. Perché dovrebbe? C’é se il rito ha una conseguenza burocratica e l’impostore non ha accesso al sistema, ma se é bravo a essere un impostore ha anche quelle conseguenze, tipo falsificazione di un documento. Anche in questo caso non vedo perché dovrebbe esserci una differenza. Mica il dio é un poliziotto che punisce chi impersona i suoi preti. Soetterä alla chiesa mettere qualscuno sulle tracce dell’impostore.

Chissenefrega della parte burocratica, è la parte legata al dio che viene a mancare

Se un impostore ed un chierico preparano entrambi una fialetta di acqua santa facendo "le stesse mosse" credo la differenza ci sia.

32 minuti fa, Lord Danarc ha scritto:

Se vuoi una conseguenza favorevole inoltre i riti possono essere a pagamento.

Questo l'avevo pensata anche io, ma è solo un spostare il problema: 

Da chi farebbe i riti se non hanno effetti pratici a chi pagherebbe per un rito che non ha effetti per lui.

34 minuti fa, Lord Danarc ha scritto:

il privilegio é un privilegio. Il pg conosce i riti. Un impostore deve impararli rubandoli o sottraendoli a qualcuno

Questo è uno spunto interessante se lo "metto a sistema" con una delle mie ipotesi di qualche post fa.

Ipotizzavo che il background era il passato del PG: il PG era un sacerdote ordinato, ora non lo è più (e i suoi riti quindi non hanno più un efficacia) ma il "è il grado di celebrare le cerimonie" può essere inteso come "conosce le procedure per fare..." E questo serve per la seconda parte del privilegio ovvero per farsi riconoscere come ex sacerdote della divinità e ricevere assistenza.

Mi piace come "via d'uscita" a questa discussione che si sta attorcigliando sempre più come è stato fatto notare già da tanto tempo.

Quindi il discorso del privilegio sarebbe sistemato e, per quel che mi riguarda, anche l'efficacia pratica dei riti che, essendo eventualmente relegata ai PNG, non ha bisogno di nessuna meccanica particolare, ma diventa parte della scena presentata dal DM. 

Inviato
15 minuti fa, Casa ha scritto:

Non capisco perché ignori una parte del testo del privilegio dicendo che non conta.

Nel ciarlatano cosa fai prendi il privilegio di avere una falsa identità e ignori la capacità di ricreare i documenti falsi perché il privilegio è già il primo?

Non penso!

Privilegio è quello che è scritto nel privilegio, e soprattutto deve essere un privilegio. 

Il privilegio "meccanico" che equivale a falsa identità e documenti, è l'accesso al tempio e ai suoi servizi. È simile ai privilegi dati dall'Artigiano e del Saggio e dal Soldato.

La parte dei riti è un'aggiunta: dato che i riti RAW non sono contemplati da D&D come magie o interventi divini, non vengono discussi particolarmente nel BG. La dicitura è inclusa per intendere che l'Accolito faccia parte effettivamente del clero e possa officiare questo riti. Ha la sua importanza narrativa: in una città con un culto legalizzato, se il personaggio non ne fa parte non può entrare nel tempio e officiare un matrimonio o un funerale come se niente fosse. Un prete non può entrare in una sinagoga e fare la messa cristiana così, solo perché il Dio del Vecchio e del Nuovo testamento è la stessa entità. Ci sono regole, leggi, correnti religiose, tradizioni. 

Non c'è una valenza meccanica in questo BG, come del resto non c'è nel Ciarlatano: avere documenti falsi e un'identità falsa =/= Disguise Self o capacità simili. Non ti rende impervio alla divinazione o ad un esame approfondito. Così come essere un Soldato di livello alto non ti mette al comando di un esercito, né essere un Saggio ti conferisca dei bonus meccanici ai tiri legati alle conoscenze. 

I privilegi hanno valenza narrativa, sono spunti. Ripeto, se poi vuoi aggiungere una parte magico-divina ai riti puoi benissimo farlo, io contesto solo che sia una cosa "dovuta".

24 minuti fa, Casa ha scritto:

Nel merito del matrimonio (non vorrei aprire un nuovo fronte) non è solo un valore, col matrimonio stai facendo entrare Dio nella tua famiglia, ed è chiaro che per chi non è credente è indifferente, ma un cristiano non direbbe mai che non serve a niente.  

Non ho detto che non serve a niente, per favore cerca di seguire il discorso. Sono stato decisamente chiaro. Il matrimonio cristiano (lo stiamo usando come esempio) ha un valore per chi vi partecipa e per chi vi crede. Ma non ha un effetto mistico e magico. Il rito del matrimonio non cambia lo stato delle cose per intervento divino, ma sancisce un'alleanza e sottolinea l'adesione dei partecipanti al culto e a tutto ciò che rappresenta.

  • Mi piace 3
Inviato (modificato)

Allora...sono andato a rileggermi bene sto maledetto privilegio.

Che cosa offre "Shelter of the faithful":
cure gratis e riparo, oltre che possibile aiuto per faccende non pericolose.
Quindi dire che è un privilegio che non da privilegi mi sembra quindi un tantino eccessivo.

Le prime righe a cui tu ti stai attaccando così veemente dicono semplicemente che puoi prendere parte alle cerimonie della chiesa del tuo dio. Ora..una cerimonia può benissimo essere una messa, che è evidente che non ha lo scopo di ottenere qualcosa, se non aumentare i fedeli della divinità.

Un accolito quindi, escluse le classi divine, può benissimo essere un fedele che segue i dettami della chiesa di quella divinità e che magari fa qualche oratoria per far aumentare i fedeli della sua divinità.
Ma in un mondo in cui esistono chierici in grado di comunicare con le divinità mi sembra anche normale che, se cerco un aiuto immediato, mi rivolga ad un chierico invece di fare in autonomia senza aver la certezza di ottenere un risultato.
 

Modificato da Von
  • Mi piace 1
Inviato
2 ore fa, Von ha scritto:

Che cosa offre "Shelter of the faithful":
cure gratis e riparo, oltre che possibile aiuto per faccende non pericolose.
Quindi dire che è un privilegio che non da privilegi mi sembra quindi un tantino eccessivo.

Che, tra l'altro, grosso modo è esattamente quello che offrono anche i bg Intrattenitore e Eroe popolare...
@Casa direi che, a questo punto, "pretendere" che essere Accolito dia anche altri vantaggi (riti e preghiere che permettono di ottenere l'aiuto di un dio), lo renderebbe un bg sgravo, che dà (gratis) alcune capacità di chierici/druidi!

  • Mi piace 2

Crea un account o accedi per commentare

Devi essere un utente registrato per poter lasciare un commento

Crea un account

Crea un nuovo account e registrati nella nostra comunità. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Hai già un account? Accedi qui.
 

Accedi ora
×
×
  • Crea nuovo...