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TdG - La maledizione di Sar Ubhar


Pippomaster92

Messaggio consigliato

Darhum identifica facilmente i pendagli: sono una versione locale di Falos, dio del viaggio e della protezione dal male. 
Prendete ciò che potete e proseguite fino ad arrivare al bivio: 

  • ad est tornereste ad Awhad, il villaggio in festa perenne. Qui l'afandi è un servo del na'ib e quindi di Sar Ubhar.
  • ad ovest c'è la strada che conduce al misterioso villaggio di Gasshi. La vostra guida ne sa poco, se non che anni fa il vecchio cenobio abbandonato che sorge nella cittadina venne riaperto da uno straniero. 

Ma proprio mentre state decidendo quale delle due opzioni prendere, vi si presenta una terza via. In lontananza vedete una coppia di dromedari procedere lentamente verso nord. Quello dietro trasporta pacchi o sacchi o bagagli. Quello davanti ha una sella con un palanchino. Siete troppo distanti (250-330m) per capire meglio, ma sembra che sopra ci sia qualcuno. 

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Shihab e'Ravaan

Buona idea. Non credo si stiano dirigendo da Sar Ubhar, al campo non sembravano esserne informati. Ma, in teoria, in queste terre non dovrebbero esserci traffici commerciali. Dico in risposta a Darhum, provando a mandare il mio ayaru verso la carovana, per controllare la loro identità. 

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Vi nascondete meglio che potete e mandate l'animale spirituale di Shihab a fare una perlustrazione.

Shihab

Spoiler

Avvicinandosi il tuo ayaru può vedere che la piccola carovana di dromedari ha un solo membro umano: la persona nel palanchino. Abbigliata con abiti adatti al clima e all'ambiente, la persona ti pare piuttosto peculiare.
Ha la pelle abbronzata tipica dei samudhi, però i suoi occhi sono azzurri e sotto il turbante da viaggio i capelli sono biondi, molto corti. Sebbene indossi abiti da uomo dopo qualche istante decidi che si tratta di una donna. Porta alcuni gioielli alle mani e alle orecchie e una spada al fianco nella fusciacca. L'elemento più peculiare è che una delle gambe è finta, fatta di metallo dorato e traforato, una fattura squisita ma probabilmente anche molto funzionale.
La donna sta consultando una vecchia pergamena srotolata davanti a sé, ma per poterla vedere il tuo ayaru dovrebbe avvicinarsi davvero troppo. 

 

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Shihab e'Ravaan

Far avvicinare il mio ayaru sarebbe troppo pericoloso: gli ordino di tornare da noi, spezzando il legame per parlare ai miei compagni. La carovana è guidata da una donna. E' armata, ma non sembra essere ostile: sta consultando una pergamena, forse una mappa. E non sono sicuro sia samudhi, ma non sembra essere wasi o venire dalle terre della Teania. Dico ai miei compagni, aggiungendo Penso che dovremmo avvicinarci e provare a parlarle. Forse è stata attirata anche lei da qualche storia su Sar Ubhar. 

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In effetti la situazione è meno semplice del previsto. Come alcuni di voi sono allarmati dalla presenza di una donna che viaggia da sola... beh, una donna che viaggia da sola è certamente allarmata da cinque uomini armati che puntano su di lei!

La donna prende una balestra posata tra le stoffe del palanchino, la carica e la punta in vostra direzione. La solleva e prende la mira. E poi l'abbassa e la disarma. Invece fa cenni amichevoli con la mano facendo cenno di avvicinarsi.

Quando siete abbastanza vicini vedete una donna con la pelle abbronzata, i capelli biondi corti come quelli di un uomo e abiti maschili. Dalla stoffa del vestito da viaggio fa capolino una gamba finta, metallica, che luccica assieme ad alcuni gioielli che porta su di sé. Potrebbe essere una sanguemisto samudhi-tean, come molti samudhi delle terre settentrionali. 

"Jalrai! Ivellios? Ma siete voi? Che gli dei vi proteggano dal deserto, chi avrebbe mai pensato di incontrarci così? E Gregor, lui sta bene?"

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Shihab e'Ravaan

Il primo incontro con la donna va anche meglio di quanto sperato: sembra che conosca Jalrai e Ivellios e, a giudicare dal suo tono, sembra essere in buoni rapporti con loro. Guardo i miei compagni in cerca di una spiegazione, iniziando intanto a presentarmi alla donna. E' un piacere incontrare una vecchia conoscenza di Jalrai e Ivellios. Io sono Shihab, uno dei loro nuovi associati. Dico, chiedendomi comunque se sia possibile fidarsi di questa persona: Jalrai e Ivellios sono venuti da noi da soli e non avevano parlato di altre persone a caccia di Sar Ubhar. 

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Jalrai e-Ziin

Ma...Majida? Domando stupito fissando la donna, squadrandola dalla testa ai piedi mentre, quasi inconsapevolmente, mi metto a giocare con l'anello comprato nella sua bottega..."secoli" fa. Non è possibile, sei davvero tu?! Come stai? Stila? L'occhio mi cade inevitabilmente sulla gamba, ma per ora non chiedo.

Mi volto poi verso i miei compagni notando giustamente spuntare grossi punti interrogativi sui loro volti. Vi abbiamo parlato della nostra...precedente missione. Lei è Majida. E' stata, suo malgrado, coinvolta. Poi mi volto di nuovo verso di lei. Cosa ci fai qui?!

Al sentire il nome di Gregor, infine, spiego alla ex (?) gioielliera come Gregor abbia deciso di proseguire lungo una strada diversa dalla nostra.

 

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Ivellios, elfo ranger 

Sollevo incredulo un sopracciglio.

Cosa ci fa qui la gazza?

"Salute, Majida. Che sorpresa vederti qui!"

Già. Un'incredibile coincidenza.

Spoiler

Sensi all'erta. 

Percezione +7, ma soprattutto indagare +5...

Diciamo che sospetto possa essere un'illusione, o che la Gazza Ladra sia controllata.

Cose così...

 

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