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TdG - La maledizione di Sar Ubhar


Pippomaster92

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Inviato (modificato)

Con cautela attraversate il ponte. Il calore è insopportabile, la cenere vi entra nel naso e nella bocca anche se ve li coprite con panni e stoffa. Ma il percorso è breve e presto siete dall'altro lato. Un secondo arco con postazioni di guardia, sempre vuote. E poi la strada continua. 

Oltre il ponte le fiamme si fanno molto più rarefatte: focolai qui e là, colonne di fumo e scintille sparse per la spianata. Spuntano altre rovine, spesso poco più che muri sbrecciati, raggruppate in piccoli nuclei. La strada si snoda davanti a voi per chilometri, ben delineata dall'apertura tra il fuoco, ma ad un certo punto si divide in due. Controllando la vostra mappa vedete che una probabilmente conduce alle rovine di cui avete sentito parlare, l'altra a Forte Aguemont. 

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Modificato da Pippomaster92
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Jalrai e-Ziin

Passiamo tutto sommato indenni il ponte e, una volta dall'altra parte, ci si pare di fronte un bivio. Rovine dunque? Domando quasi in contemporanea a Shihab.

Manterrei comunque alta la guardia. Aggiungo. Non è detto che ci siano cascati...

Modificato da Cuppo
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Shihab e'Ravaan

L'enigma di quel misterioso miraggio non trova risposta né sul ponte né oltre. Il paesaggio continua ad essere una distesa desolata di fiamme e pietre in rovina, sebbene le fiamme stiano man mano diminuendo. Dovremmo andare alle rovine. Se il nostro tranello è andato a buon fine, ci attenderanno sulla strada per il Forte. 

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Queste sono le fiamme di cui vi ha parlato il sacerdote, quelle che hanno fatto ammalare suo figlio. Procedete cauti. Qui e là sulla pianura si levano pennacchi di fumo o lingue di fuoco. 

Passa un'ora e incappate nei cadaveri. Gli uomini e le donne, sei in totale, sono posti ai due lati della strada, in ginocchio e con le mani giunte e sollevate verso l'alto, in atto di offerta. Tra le mani reggono ciascuno la propria testa, avvolta dalle fiamme ma quasi del tutto intatta. Quando siete a pochi metri i volti si contraggono e si animano pronunciando alcune parole.
"Sia lode al signore! Sia lode al Sar Ubhar" le voci sono un continuo crescendo, e più gridano più la polvere si alza in mulinelli e spirali, il vento vi sferza e tra la polvere e la sabbia vi pare di vedere in mezzo alla strada la stessa figura di prima con la lanterna tra le mani. 

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Ivellios, elfo ranger 

La scena dei cadaveri che offrono la propria testa a questo Sarabumbar è disgustosa. Mi fa venire il voltastomaco.

Poi ricompare quella visione.

"Altro miraggio?"

Dico senza nemmeno attendere una risposta, e scagliando una freccia!

Spoiler

Tiro normale per colpire, senza metterci nulla.

+7 a colpire, 1d6+3

 

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  • Supermoderatore

Darhum

Che triste fine dico vedendo le figure decapitate dovremmo cercare di dare loro una degna sepoltura, fosse anche solo per salvarli dalle grinfie di Sar Ubhar nell'aldilà.

Aspetta Ivellios dico al mio compagno prima che scagli la freccia contro lo strano miraggio che si palesa di nuovo. Se riesco a fermarlo provo ad avvicinarmi alla figura per vedere se mi nota o prova a parlare.

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Shihab e'Ravaan

Lo spettacolo a cui assistiamo è spaventoso. Metto mano all'arma che abbiamo trovato sul corpo del sacerdote: il suo potere dovrebbe porre fine a questo scempio. Temo che ormai sia troppo tardi per le loro anime. Possiamo però mettere fine a questo spettacolo. Rispondo a Darhum, sperando che il suo avviso sia sufficiente a fermare la mano di Ivellios. Dobbiamo capire cosa siano questi "miraggi". E non possiamo farlo se svaniscono nel nulla. 

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Ivellios trattiene lo strale, anche se l'aelfyr non sembra molto contento della cosa.
Ma questo permette a Darhum di avvicinarsi all'immagine. La sabbia calda lo sferza in volto, il fumo lo soffoca, ma avanza imperterrito. Finché il vento non crea una vera e propria cortina grigiastra che lo maschera alla vostra vista.

Le teste continuano a innalzare al cielo il nome di Sar Ubhar. 

Darhum

Spoiler

Ad ogni passo l'immagine si fa più nitida, ma i tuoi compagni più sfocati. Sei avvolto in una sfera di sabbia e polvere, isolato dal resto del mondo. L'essere sta a pochi passi da te.
Sotto il velo vedi un volto umano, un uomo giovane dalla pelle chiara appena abbronzata dal sole, con gli occhi dorati che splendono come stelle. Ha un sorriso incantevole, denti chiari e dritti, un volto franco. Solleva la lanterna all'altezza del petto per fare luce e permetterti di vedere meglio. Ti parla in una lingua che non conosci, eppure capisci ogni cosa "Cosa vi spinge attraverso le fiamme e il deserto? Altri avrebbero desistito. Dimmi cosa desideri, e forse intercederò per te col mio signore"

 

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  • Supermoderatore

Darhum

Mentre mi avvicino al miraggio il mio sguardo si fa distante.

@Pippomaster92

Spoiler

Chi sei tu? Sei forse un emissario di Sar Ubhar, è lui il tuo signore? Stiamo cercando informazioni su di esso, abbiamo sentito pronunciare il suo nome con timore e rispetto dalle genti di queste lande.

 

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Jalrai e-Ziin

La scena davanti a noi non mi piace per niente...e ancora meno il fatto che Darhum si stia avvicinando così tanto alla figura. Ahimè temo però che sia necessario.

Stringo forte la balestra e, anche se la tengo bassa, sono pronto a sparare in caso di pericolo.

 

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Dall'esterno non riuscite a vedere molto, e più vi avvicinate più il vento si fa forte e le voci dei cadaveri si levano con toni di ansia. [Potete provare ad avvicinarvi superando un TS prova di Forza].

Darhum

Spoiler

"Io sono il na'ib, il suo araldo e alfiere. Io sorveglio la sua terra da mille e mille anni, e la preparo al suo ritorno. Volete conoscere Sar Ubhar? Venite a noi, e saprete ciò che c'è da sapere" risponde ieratico "timore e rispetto ben si sposano con il mio signore; egli è il vento del deserto, il fuoco del sole, l'argento che scorre libero nella terra"

 

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Darhum

Spoiler

"Il suo ritorno è stato predetto, ed egli è già qui. Presto si presenterà ai popoli tutti ed essi, vedendo la sua gloria, lo accoglieranno come signore e padrone. Ma chi viene a lui nell'ora più presta, passando le fiamme e piegando il capo, siederà alla sua destra nei tempi a venire" il tono si fa sempre più sognante ed esaltato. Ti accorgi che l'uomo è qui, e non è qui. Sta parlandoti tramite una grande distanza, avverte a mala pena la tua presenza. Non è un incantesimo di illusione, ma non stai nemmeno parlando con una persona in carne ed ossa.
La tua esperienza con gli Onorati Padri ti fa intuire che probabilmente stai operando tuo malgrado una sorta di vaticinio parlando con una specie di oracolo. Otterrai risposte correlate alle tue domande, ma fino ad un certo punto.
"Le fiamme non sono che un segno, il secondo, della sua venuta. Dopo le luci nella notte, vengono le fiamme. Poi la terra tremerà e l'antico palazzo si leverà verso il cielo. Chi passa le fiamme e piega il capo sarà ben voluto. Ma chi fugge o disprezza il mio signore pagherà con la propria testa" 

 

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