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TdG - La maledizione di Sar Ubhar


Pippomaster92

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Guardinghi raggiungete il posto indicato, e qui incappate in un gruppetto di wasi intento ad ascoltare le parole di un uomo. Mentre di solito sono arroganti e baldanzosi, ora li vedete seri, disciplinati e insolitamente silenziosi. Sono una decina, e quasi la metà ha qualcosa nello sguardo... no, l'assenza di qualcosa nello sguardo, che vi ricorda quelli incontrati nel villaggio di Bdadh. 

L'uomo che parla con loro è subito identificato da Darhum come colui che gli ha parlato indirettamente attraverso la lanterna. Ha la pelle chiara appena abbronzata, i capelli biondi e un sorriso ampio e cordiale. Gli occhi sono dorati e anche dalla distanza li vedete mobili, vivi, luminosi. Sta parlando agli wasi con familiarità e pur dando loro ordini e indicazioni lo fa senza imporsi e senza risultare autoritario. Poco dopo l'incontro finisce, gli wasi si allontanano e lui vi rivolge parzialmente la schiena, voltandosi verso gli scavi per osservarli con attenzione. Pur avendo il sole dritto in faccia non si scherma la vista, e scruta la piramide come in cerca di qualcosa. 

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Shihab e'Ravaan

Il docile gruppetto di wasi rende la scena ancora più inquietante di quanto non faccia già questo posto: mi chiedo se anche noi finiremo in condizioni simili dopo aver discusso con lui. Quando gli uomini si allontanano faccio qualche passo verso quello che penso essere il na'ib, facendo una piccola riverenza per salutarlo. Salve, na'ib. Siamo viaggiatori appena giunti, guidati dalla lanterna fino a questo luogo. Ci è stato consigliato di presentarci a lei. Sembra sicuro: anche tralasciando l'esercito che ha radunato, attaccarlo non sembra una grande idea. 

Modificato da Ian Morgenvelt
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Il na'ib si volge del tutto verso di voi, quando gli parlate. Per un istante sembra ancora perso nei suoi pensieri, poi si illumina e sorride "Certamente, avevo avvertito una presenza di recente. Benvenuti, cari compagni di viaggio. Spero che possiate ottenere qui tutto ciò che la vita vi ha negato. C'è sempre bisogno di braccia pronte a prestarsi alla causa... accomodatevi, piantate le tende, e poi lavorate secondo desiderio e capacità. Se avete domande, potete farle a me: il mio ruolo qui è quello di accomodatore e guida, non di comandante o signore"

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Shihab e'Ravaan

Eppure poco fa sembrava proprio un signore. Vi ringrazio per l'accoglienza, na'ib. Dico alla figura cercando di mantenere un tono umile. Vorremmo chiederle qualche informazione sullo stato dei lavori. Sappiamo che serviranno a far sorgere il palazzo del signore, ma non ci è stato detto nulla sul loro stato e su quali compiti servano al campo. Concludo, evitando di parlare subito della domanda più importante. E non nego che siamo curiosi su ciò che ci attenderà al termine di questa grande opera, ma temo che l'unico modo per scoprirlo sia quello di pazientare e armarsi della propria fede. 

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"Far risorgere il palazzo, si. In parte sprofondato nel suolo, ricoperto dalle sabbie e le polveri del tempo. Dovremo liberarlo come si toglie un diamante dalla roccia che lo contiene, e renderlo di nuovo grandioso. Per ora stiamo liberando due delle facciate, ma presto cominceremo con la terza, quella nord-occidentale. Chiunque possa smuovere la terra, in un modo o nell'altro, è bene accetto" 

La seconda domanda di Shihab disegna un sorriso più caldo sul volto del na'ib "Il nostro signore è già tra noi, ma è certamente indegno che risieda in un palazzo in rovina. Deve mostrarsi al mondo in tutto il suo splendore, perché per molti l'apparenza è più importante della sostanza. Una triste verità, ma quando verrà il momento di diffondere la vera fede dovremo convertire anche queste persone superficiali"

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Shihab e'Ravaan

La spiegazione del na'ib non è molto utile: sembra un mercante che decanta le qualità di una carico difettoso. Si trova tra noi, in questo campo? Se lo avessimo saputo saremmo corsi subito a rendergli onore, na'ib. Dico all'uomo, sfruttando lo spunto più interessante della discussione. Almeno per aiutarci a capire lo stato attuale di Sar Ubhar. Come possiamo farci perdonare per questa mancanza?

Modificato da Ian Morgenvelt
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"Egli non si mostra ancora ai suoi fedeli, ma solo ai pochi che hanno sacrificato ogni cosa per lui. Come il sottoscritto" il suo sorriso ora è decisamente meno caloroso "per ora riposa nel suo palazzo, recuperando le energie che ogni giorno si fanno più forti. Questa terra è arida e sterile e inadatta a sostentare un dio. Per fortuna, però, il fuoco purificatore sistemerà ogni cosa"

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Shihab e'Ravaan

Cosa intenderà con questa espressione? Questa terra tornerà a dare frutti? Deve perdonare la mia incredulità, ma in questi tempi non siamo abituati a simili prodigi. Dico al na'ib, provando a raccogliere informazioni su questo "fuoco purificatore": è l'unica cosa che possiamo fare, al momento. 

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  • Supermoderatore

Darhum

Questo è proprio un tempo di grandi portenti, faremo del nostro meglio per contribuire agli scavi intorno al palazzo. E speriamo di avere la grande fortuna in futuro di gettare lo sguardo sul grande signore dico mordendomi internamente le labbra.

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Jalrai e-Ziin

La situazione decisamente preoccupante e l'impressione è di esserci infilati direttamente in pentola. Già belli marinati. Non che avessimo altre alternative in effetti...

Non aggiungo altro, ma mi limito a continuare a guardarmi intorno alla ricerca di qualche particolare che mi salti all'occhio.

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Ivellios, elfo ranger

Me ne sto buono e tranquillo. Faccio un cenno di assenso quando la circostanza lo richiede, scuoto la testa quando necessario.

Ma la mente è concentrata principalmente a scovare punti deboli, di forza, luoghi significativi.

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"Si, un tempo questa terra era verde e ricca. La luce concedeva la vita anche nel mezzo del deserto. La Lanterna mostrava la via sia per quanto riguarda la ricchezza materiale che per quella spirituale. Ahimè, un mago oscuro giunse qui mosso dall'invidia e dalla malizia, e con una malefica lama pose fine al nostro signore" china il capo triste, cupo "una fine temporanea, ma non per questo meno dura" 
Sembra però che il vostro tempo con il na'ib sia finito: altri wasi vengono qui per parlargli e lui vi congeda.

Avete modo e tempo di girovagare per la zona e ottenere alcune informazioni. Ciascuno di voi tiene d'occhio una zona, indaga, fa qualche domanda innocente. Verso il tramonto mettete assieme queste informazioni:

  • Gli scavi sono in realtà a buon punto, nel senso che è già possibile accedere alla piramide sepolta. Hanno anche portato fuori dalla stessa molta sabbia e terra liberando probabilmente le sale all'ingresso. 
  • Ci sono in totale 34 wasi che fungono da guardie e osservatori. Non badano troppo a ciò che accade al campo ma sono molto vigili su ciò che avviene all'esterno. 
  • Oltre ad essi ci sono altri 41 wasi "braccianti" e 28 uomini e donne di altra origine, sempre lavoratori. 
  • Il na'ib vive nella piramide sepolta. Alcuni servitori lo hanno seguito portando delle casse e dei sacchi. 
  • L'acqua del pozzo è limpida e pulita, fresca e non contaminata né da magia né da droghe. 
  • Il cibo non è eccessivamente abbondante ma viene servito senza riserve. Non trovate però delle scorte.

Alcune cose cambiano al calare del sole:

  • Si accendono spontaneamente dei fuochi che sembrano uscire dal terreno, illuminando un po' la zona e scaldando l'accampamento. 
  • Gli sciacalli si allontanano in grandi mute uggiolanti. 
  • Alcune luci tenui emergono dalla parte esposta della piramide e si alzano in cielo confondendosi con le stelle. 
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  • Supermoderatore

Darhum

A questo punto secondo dobbiamo valutare se vogliamo provare ad infiltrarci nella piramide ora oppure più tardi. Aspettare potrebbe voler dire dare più tempo a Sar Ubhar di risvegliarsi e raccogliere altri seguaci. D'altro canto ci potrebbe dare tempo per trovare alleati o aiuto di varia natura. Per esempio il mago "oscuro" di cui parlava il Na'ib e la sua "malefica lama" potrebbe essere cose interessanti su cui indagare dico agli altri quando sono sicuro che nessuno possa ascoltarci.

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Shihab e'Ravaan

La situazione non mi piace per niente. I lavori sono ad ottimo punto e ha già radunato un esercito, oltre ad aver soggiogato un intero villaggio. Commento dopo le parole di Uwais, lanciando ancora una volta un'occhiata verso le persone che si trovano nel campo. Stando alle informazioni che abbiamo raccolto a casa, il mago oscuro dovrebbe essere uno degli Onorati Padri. E sappiamo che Sar Ubhar ha bisogno dei suoi discendenti per risvegliarsi. Io penso che dovremmo provare a fare qualche ricerca sulla figlia del capovillaggio: viste queste informazioni, l'ossessione di "Lanterna" per la ragazza è decisamente sospetta. 

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