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Buone usanze davanti a Re e nobili


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Buonsalve, è da tempo che ho in testa un dubbio, se il gruppo di giocatori o il singolo personaggio davanti ad un Re, nobile o altro individuo dalla carica alta o importante si comporta in maniera non consona che si dovrebbe avere davanti a individui così, quali potrebbero essere le ritorsioni?

Per farvi un esempio, il gruppo viene chiamato dal Re per fare una missione, ma questi davanti a lui sputano a terra, gli danno del tu, e si comportano come se stessero parlando con un contadino, il Re cosa dovrebbe fare? sicuramente indignarsi e magari farglielo notare, ma se persistono?

Grazie in anticipo delle risposte ^.^

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dipende da alcuni fattori.

ad esempio quanto il re ha bisogno di loro. inoltre alcuni dei dignitari potrebbero far presente al gruppo il dover tenere un comportamento consono.

Ritorsioni? come detto dipende, potrebbe non dire nulla, ma pagarli dopo molto meno (o non farlo proprio), come farli frustare in piazza o sbatterli dentro al loro ritorno.

Dipende quanto è "permaloso" il sovrano, e quanto disposto (al momento) a passare oltre.

Tempo fa mi trovai in una situazione simile. I pg erano soldati dell'esercito reale, e  uno di loro si mise  a insultare il loro superiore. lo sbattei dentro per un paio di giorni. Non contento poi insultò anche il re. Venne degradato e gli tolsi parte dell'equipaggiamento.

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Secondo me è una questione di coerenza dell'ambientazione. A seconda del tipo di regno, di leggi in vigore e della personalità del regnante (nonché della necessità che hanno degli avventurieri) le possibilità sono diverse, ma in nessun caso la mancanza di rispetto dovrebbe essere tollerata. In genere i re non sono esseri potenti, nel senso che la gerarchia sociale non corrisponde ad un livello, anche se alcuni possono esserlo. Comunque in entrambi i casi (che il re abbia un livello adeguato, o che abbia sottoposti del livello adeguato) la mancanza di rispetto non può essere tollerata.

Nella situazione di minor impatto secondo me gli avventurieri dovrebbero essere congedati e almeno multati o arrestati per una qualche notte. Nel peggiore condannati a morte e perseguitati legalmente da parte di tutte le guardie del regno.

Oltretutto questo potrebbe creare gioco, con avversari dei PG che manovrano politicamente per screditarli ulteriormente o farli avvicinare da soggetti poco raccomandabili. Ma NON ESISTE che non vi siano ritorsioni. E ricordate, esiste sempre un pesce più grande.

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2 ore fa, Lord Danarc ha scritto:

esiste sempre un pesce più grande

Sacrosanto.

2 ore fa, Lord Danarc ha scritto:

è una questione di coerenza dell'ambientazione

quindi la situazione può cambiare radicalmente da luogo a luogo e da mondo a mondo, ma di solito un Re se anche non ha un grande livello di personaggio e non rappresenta una sfida, ha a disposizione un campione (o un'intera compagnia di avventurieri fedeli) disposto a combattere per preservare il suo onore.

Un buon esempio di comportamento di un campione è quello di Sparhawk nella saga degli Eleni.

Modificato da Dracomilan
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Ora, è abbastanza frequente che i PG non manifestino il comportamento consono verso figure di rango e status superiore. Penso dipenda da una questione fuori dal gioco, ovvero che i giocatori non si sentano in dovere di avere un comportamento di sottomissione o riverenza nei confronti di un personaggio all'interno del gioco, senza rendersi conto che non sarebbero loro, ma i loro personaggi, a "sottomettersi" (il che in realtà è spesso solo "buon viso a cattivo gioco"). 

Di base evito incontri diretti tra i PG e il sovrano/governatore/reggente locale: molto meglio farli interloquire con un intermediario, che può svolgere la stessa funzione senza che però si creino situazioni antipatiche. Se ci pensi, ha anche senso che un sovrano, a maggior ragione se "vulnerabile" (= PNG di basso livello) non voglia incontrare faccia a faccia persone armate fino ai denti e con la nomea di "cacciatori di mostri". 

Modificato da Le Fantome
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Da master sto giocando una campagna in cui i personaggi hanno a che fare addirittura con png che sono, notoriamente, delle divinità. Camminano fra la gente e sono riconosciuti da tutti come divini, quindi non si tratta di finzione o altro. Bene, spesso capita che non manifestino rispetto neanche nei confronti di entità del genere, quindi boh, l'argomento è delicato e andrebbe visto caso per caso.

In linea di massima quel che ti consiglio è, se nella tua campagna c'è in programma un'incontro del genere, valutare fin da subito le possibili conseguenze e come affrontarle. Mettere in cella un personaggio come punizione può essere una soluzione, ma nei tempi in cui quello sta chiuso in gabbia gli altri che fanno (sia in gioco che fuori gioco)?

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Io dissento dai consigli forniti finora. Se un re (o la sua corte) è "raffinato" perché è raffinato, se è "grezzo" perché è grezzo, il primo che si mette le mani in tasca o che si gratta i gioielli di famiglia in presenza del re (altro che sputare per terra o dare del tu), una sua guardia tira una randellata al ventre al personaggio in questione, ma da piegarlo a terra. E se si azzarda a rifare lo si uccide o quanto meno gli si taglia la lingua (Gengis Khan a uno che gridava troppo, non a lui personalmente ovviamente, gli fece tagliare un tendine d'achille).
Puoi avere l'ambientazione che ti pare, ma io non ho mai letto in nessun romanzo storico o fantasy che un'intemperanza del genere passa con un rimbrotto.

Ciao, MadLuke.

Modificato da MadLuke
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25 minuti fa, MadLuke ha scritto:

Io dissento dai consigli forniti finora. Se un re (o la sua corte) è "raffinato" perché è raffinato, se è "grezzo" perché è grezzo, il primo che si mette le mani in tasca o che si gratta i gioielli di famiglia in presenza del re (altro che sputare per terra o dare del tu), una sua guardia tira una randellata al ventre al personaggio in questione, ma da piegarlo a terra. E se si azzarda a rifare lo si uccide o quanto meno gli si taglia la lingua (Gengis Khan a uno che gridava troppo, non a lui personalmente ovviamente, gli fece tagliare un tendine d'achille).
Puoi avere l'ambientazione che ti pare, ma io non ho mai letto in nessun romanzo storico o fantasy che un'intemperanza del genere passa con un rimbrotto.

Ciao, MadLuke.

Vero ma dipende quanto il re al momento ha bisogno di loro.quindi al momento può passarci sopra e farla pagare dopo.

Se ti una randellata all'unico tizio che può salvare la tua adorata figliola... È altamente probabile che l'adorata figliola non la rivedrai più.

Ma quando sarà z casetta potrai fare marcire il villico in cella 

Modificato da Albedo
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Ho una considerazione forse superflua, ma ci tengo a farla: bisogna innanzitutto capire se parliamo di comportamento dei PG o di comportamento dei giocatori.

 

Se i giocatori hanno un comportamento buffonesco, strafottente o sopra le righe, semplicemente perché si divertono a giocare così (per riderci su, tra loro), ma non intendono veramente far comportare i loro PG in modo offensivo, basta intendersi in questo senso.

Non bisogna per forza supporre che il PG ripeta parola per parola tutto ciò che dice il giocatore. Si può presumere che comunichi lo stesso messaggio ma adottando modi e maniere più consoni per la società e la situazione (in fondo il PG si trova lì, il giocatore no). Per esempio, il giocatore dice "chiedo al vecchio caprone rompiscatole quanto ci sgancia, stavolta, per levargli le castagne dal fuoco", ma possiamo assumere che il PG dica: "sire, posso chiedervi a quanto ammonterebbe la ricompensa per questo servigio?". The Angry GM chiama questa tecnica il "murky mirror".

 

Se invece i giocatori vogliono proprio che i loro PG si comportino, in game, in maniera offensiva o maleducata, bisogna capire perché. Direi che ci sono grossomodo due possibilità:

  1. Non si rendono conto delle conseguenze (cioè, pensano che la cosa non avrà ripercussioni).
  2. Si rendono conto delle conseguenze e le accettano (rischio calcolato, per qualunque motivo abbiano in testa).

La cosa giusta da fare, come master, è chiarire ai giocatori quali rischi stanno correndo e poi chiedere se confermano il loro corso di azione. Insomma, il classico: "sei sicuro di volerlo fare?" (preceduto da: "se lo fai rischi questo e quest'altro: ti è chiaro?").

Questo perché la possibiltà 1 denota un problema di comunicazione che andrebbe evitato. La possibilità 2, invece, è normale gioco: a quel punto, il tuo compito è stabilire qualsiasi conseguenza verosimile (incluso l'arresto dei PG), considerando la situazione con obiettività, come hanno detto i commentatori precedenti.

 

Come puoi capire in quale di questi casi ti trovi? Parlando off game con i giocatori.

Appena si presenta una situazione del genere, ferma il gioco e chiedi. Perché stanno facendo così? È per scherzarci su o vogliono farlo sul serio nel gioco? Si rendono conto dei rischi? Che cosa cercano di ottenere i loro PG con quell'approccio? Eccetera.

Modificato da Bille Boo
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1 minuto fa, Albedo ha scritto:

Vero ma dipende quanto il re al momento ha bisogno di loro.quindi al momento può passarci sopra e farla pagare dopo.

Se è proprio indispensabile (cioè mondi dipendenti dai personaggi, specificatamente dai PG, vabbe'...) allora fai un incontro estremamente riservato, senza neanche le guardie. Coi personaggi incatenati se non li conosci/fidi oppure "liberi" se ti fidi. In quel caso però nessuno può testimoniare eventuali intemperanze, e passi. Il fatto è che nessuno può mancare pubblicamente di rispetto a nessun nobile, passerebbe un messaggio deleterio per il rispetto dell'autorità alla massa.

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Wow! grazie mille dei tantissimi consigli! ^.^ si, effettivamente è una questione che varia da caso a caso, aggiungo allora postilla, mi è capitato di avere giocatori in passato ( e quindi PG) che davanti a un nobile o png importante dopo essersi comportato e il nobile averglielo fatto presente dicendo che deve avere un comportamento meno volgare il Pg rispondesse "Perchè?", ecco, perchè?

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3 ore fa, Lopolipo.96 ha scritto:

Wow! grazie mille dei tantissimi consigli! ^.^ si, effettivamente è una questione che varia da caso a caso, aggiungo allora postilla, mi è capitato di avere giocatori in passato ( e quindi PG) che davanti a un nobile o png importante dopo essersi comportato e il nobile averglielo fatto presente dicendo che deve avere un comportamento meno volgare il Pg rispondesse "Perchè?", ecco, perchè?

Credo (imho) che il problema sia il seguente: i tuoi giocatori pensano che i loro pg, essendo "eroi" (anche sono magari solo al 1° livello), sono al di sopra di tutti (compresi re ed imperatori... o, come nel caso descritto da @Graham_89, divinità).
Bisogna fargli capire che non è così, prima con le buone ("Non è così che funziona", oppure "Ne sei sicuro? Guarda che poi il re chiama le guardie!"), e se continuano con l'atteggiamento sbagliato con le cattive ("Altro che salvare la Principessa dal drago... ora dovete salvare voi stessi dalle segrete del re, o domattina vi fustigheranno in piazza! E, anche se fuggite, in questo regno sarete sempre considerati dei criminali, cacciati a vista!").

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5 hours ago, Lopolipo.96 said:

mi è capitato di avere giocatori in passato ( e quindi PG) che davanti a un nobile o png importante dopo essersi comportato e il nobile averglielo fatto presente dicendo che deve avere un comportamento meno volgare il Pg rispondesse "Perchè?", ecco, perchè?

Il problema (credo: ma sto facendo delle supposizioni, non sono al tuo tavolo) è che il dialogo è rimasto in game, quindi non si è sciolta l'incertezza che dicevo prima. Mi sbaglio?

Nel senso, era il PNG che diceva al PG di essere meno volgare, giusto? E il giocatore rispondeva "perché?" rimanendo in character, giusto?

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6 ore fa, Lopolipo.96 ha scritto:

"Perchè?", ecco, perchè?

Perché la forma è sostanza! Ogni personaggio sa che un nobile qualunque, a parte la vanità smisurata (di solito i nobili sono considerate creature ontologicamente superiori alla plebe) se si fa mancare di rispetto, allora non è buono neanche a combattere, a mantenere l'ordine o difendere i confini (forse neanche a fare figli e quelli che ha non sono suoi). Il giorno dopo nessuno gli paga i tributi e i territori confinanti gli muovono guerra (tanto è un codardo che non sa difendersi).

Mica è come oggi che anche se insulti il Primo Ministro rimane la Finanza che ti indaga e lo Stato Maggiore che dispone le armate.

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11 ore fa, MattoMatteo ha scritto:

... o, come nel caso descritto da @Graham_89, divinità).

nel mio caso in particolare i personaggi dei giocatori sono i prescelti di una profezia.. come diceva qualcuno nelle risposte precedenti, di fatto tutti (divinità comprese) hanno bisogno di loro perché è il "fato" ad aver richiesto il loro intervento. Poi se ci aggiungiamo anche il fatto che i personaggi giocati non sono proprio lo stereotipo dell'eroe senza macchia e senza paura, buono e che farebbe di tutto pur di salvare le vite altrui, vediamo che scene come quelle presentate nel topic di apertura non sono poi così rare.

Cerco di arginarle il più possibile, facendo capire gli eventuali rischi nel proseguire in determinate azioni (sia in gioco ma anche fuori gioco, parlando direttamente al giocatore).. mi impongo mentalmente un limite alle azioni dei personaggi, superato il quale ci sono effettivamente delle conseguenze.

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16 ore fa, MadLuke ha scritto:

Io dissento dai consigli forniti finora. Se un re (o la sua corte) è "raffinato" perché è raffinato, se è "grezzo" perché è grezzo, il primo che si mette le mani in tasca o che si gratta i gioielli di famiglia in presenza del re (altro che sputare per terra o dare del tu), una sua guardia tira una randellata al ventre al personaggio in questione, ma da piegarlo a terra. E se si azzarda a rifare lo si uccide o quanto meno gli si taglia la lingua (Gengis Khan a uno che gridava troppo, non a lui personalmente ovviamente, gli fece tagliare un tendine d'achille).
Puoi avere l'ambientazione che ti pare, ma io non ho mai letto in nessun romanzo storico o fantasy che un'intemperanza del genere passa con un rimbrotto.

Ciao, MadLuke.

In realtà no. Se consideri la possibile esistenza di un anche vago stato di diritto. Ci sono regni "illuminati" in cui la legge va applicata quindi in caso di insulto al re non si reagisce con la violenza ma con l'applicazione della legge. Una notte di guardina e non siete più persone ben accette a palazzo. 

15 ore fa, Lopolipo.96 ha scritto:

Wow! grazie mille dei tantissimi consigli! ^.^ si, effettivamente è una questione che varia da caso a caso, aggiungo allora postilla, mi è capitato di avere giocatori in passato ( e quindi PG) che davanti a un nobile o png importante dopo essersi comportato e il nobile averglielo fatto presente dicendo che deve avere un comportamento meno volgare il Pg rispondesse "Perchè?", ecco, perchè?

Risposta in game: Perchè a palazzo si utilizza un comportamento consono e se non lo avete non vi potete rimanere. 

Risposta off game: perchè se vai da un dignitario esiste un'etichetta, e se non la rispetti sei fuori. Le regole da rispettare in game non sono solo quelle del manuale, ma quelle poste dall'ambientazione. Se in un villaggio di barbari ruttate di fronte al capotribù magari lui rutta più forte o vi regala un'ascia, se lo fate di fronte al re di un paese civilizzato finite in prigione. Se lo fate di fronte a un potente mago malvagio fissato con l'educazione potreste morire.

56 minuti fa, Graham_89 ha scritto:

nel mio caso in particolare i personaggi dei giocatori sono i prescelti di una profezia.. come diceva qualcuno nelle risposte precedenti, di fatto tutti (divinità comprese) hanno bisogno di loro perché è il "fato" ad aver richiesto il loro intervento. Poi se ci aggiungiamo anche il fatto che i personaggi giocati non sono proprio lo stereotipo dell'eroe senza macchia e senza paura, buono e che farebbe di tutto pur di salvare le vite altrui, vediamo che scene come quelle presentate nel topic di apertura non sono poi così rare.

Cerco di arginarle il più possibile, facendo capire gli eventuali rischi nel proseguire in determinate azioni (sia in gioco ma anche fuori gioco, parlando direttamente al giocatore).. mi impongo mentalmente un limite alle azioni dei personaggi, superato il quale ci sono effettivamente delle conseguenze.

L'essere salti da una profezia non implica che possano fare il ca**o che gli pare. Altrimenti potrebbero derubare, uccidere e anche andare contro quanto previsto dalla profezia impunemente. Se sono stati scelti e sono dei stolti significa che per essere degni della profezia dovranno fare un cammino che li renda tali. Essere "il prescelto" non implica mai solo benefici. Anzi.

Secondo me non devi porti alcun limite alle azioni dei personaggi. Ogni azione ha una conseguenza. Può essere mitigata dal fatto che sono i prescelti ma non modificare il loro impatto sul mondo. Un re che si fa mancare di rispetto di fronte alla corte dimostra debolezza e questo può essere sfruttato dai suoi avversari interni e nemici esterni. Sopratutto se i PG non sono "eroi". Devono diventarlo. Se non lo diventano la profezia era sbagliata o è suscettibile di modifiche. Da queste cose vengono fuori ottimi spunti di gioco oltretutto.

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vedo che c'è già molta gente che ha risposto a questo topic, di solito la maggior parte delle volte come ha detto il buon @Le Fantome mando più che altro un gregario, poi a missione finita gli faccio incontrare il re o comunque il nobile di spicco che gli ha dato la missione che vorrà complimentarsi con loro ecc ecc, 

per certe cose come non per forza inchinarsi all'arrivo o dargli del tu , gli faccio passare sopra , la maggior parte degli avventurieri x  le buone maniere non sanno manco cosa siano, non ti puoi di certo aspettare che il monaco autodidatta giramondo che sfida il primo per strada o il druido che se ne è sempre stato dentro un buco nella terra ne sappia qualcosa. ovviamente per tutto c'è un limite. 

di solito evito di fare arresti perché praticamente si costringe al giocatore di cambiare personaggio , quindi sto adottato la situazione dove si , verrà arrestato , ma potrà essere liberato andando a completare la quest di turno senza la paga originale, lo stavo facendo giusto in una mia gilda pbf qui. si pagano la libertà ecco. 

 

poi ammetto che di solito con i miei giocatori in generale problemi del genere non si sono mai verificati, si contano giusto sulle dita della mano. 

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