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Gilda aperta  ·  6 membri  ·  Regole

Mondo Oscuro

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Inviato

Jebbeddo riprende fiato e, rinvigorito, si lancia nuovamente all'attacco, schivando un affondo dell'avversario e trafiggendolo con la sua lama. La guardia rimane impalata, quindi crolla a terra esanime. 

Spoiler

curi 7pf, mancato da attacco opportunità e colpisci (10+5) infliggendo 4+5 danni. 1 morto.

Anche Morn e il mezzorco continuano il loro assalto all'ultima guardia ponendo fine alla sua vita.

Il mago, spaventato ed evidentemente ultimo rimasto a proteggere il forte, decide che la paga non è abbastanza buona e fugge verso la taverna, lasciando spalancate le porte. 

Le bestie ringhiano e ululano al di là del turbine di sabbia che per ora resta al suo posto, ma spaventate restano a distanza. 


Inviato

"Miei stimati sodali, forse è la nostra opportunità.. prendiamoci un attimo per controllare ciò che resta nel baule e scappiamo in taverna finchè le bestie sono bloccate dall' incantesimo.. è un peccato non poter controllare il magazzino dove si è chiuso mastro Bayle, ma credo che le nostre vite valgano di più."

Ciò detto dà un'occhiata al baule aperto, ma sa che ciò che gli preme è già in possesso del chierico, a cui fa un cenno di intesa.. la sua frase era più per soddisfare il mezzorco e la sua brama di bottino.

@simo.bob

Spoiler

Farei una prova di percezione (+2) giusto per vedere se vedo qualcosa spuntare dal baule.

In caso negativo mi muovo verso l'uscita!

Inviato

Morn passa le pergamene a Jebbeddo e quindi continua a cercare equipaggiamento per meglio affrontare la fuga. Dalla porta si sente arrivare il tipico vociare da taverna, anche se sembra esserci un particolare trambusto. Nessun segno di allarme comunque.

Jebbeddo intanto, incuriosito da un oggetto in particolare, lo prende per analizzarlo meglio più tardi. 

Un latrato inferocito preannuncia l'arrivo di una delle bestie che, presa dal coraggio, inizia con fatica ad attraversare il turbine, patendone le conseguenze che però sembrano solo aumentarne la ferocia. 

Inviato

Lo gnomo annuisce soddisfatto mentre ripone in una delle sue svariate tasche il berretto da notte e si impedisce di congetturarci su già adesso, anche se è veramente curioso di capire come mai un simile oggetto di fattura Calimshita (a giudicare dagli ornamenti) sia finito in un baule di equipaggiamento di prigionieri e pendagli da forca.. chissà che storia nasconde..

"Presto compagni.. raggiungiamo la taverna prima delle bestie e preghiamo Tymora che lo scompiglio ci aiuti nella fuga!!"

@simo.bob

Spoiler

Movimento doppio se possibile!!

 

Inviato

Jebbeddo dà il via alla fuga dei suoi compagni. Lo gnomo è il primo ad entrare nella taverna vera e propria, piena all'inverosimile di avventori e cameriere. Avventurieri, cittadini comuni di basso ceto sociale, servi e domestici, qualche piccolo mercante: sono tutti al Diadema per godere dei loschi piaceri che può offrire accompagnati da una pessima selezione di alcolici. Un gruppetto di guardie si sta radunando a pochi metri dallo gnomo e, non appena avvistati i fuggitivi, si prepara allo scontro, generando scompiglio tra gli presenti più vicini che si accorgono del pericolo. 

Lo scontro viene evitato per un soffio da un violento tremore della terra: i bicchieri si rovesciano, qualche ornamento crolla dalle pareti, gli avventori meno stabili sulle gambe cascano a terra e alcuni calcinacci si staccano dal soffitto, sbriciolandosi all'impatto con il pavimento, i tavoli, i commensali. Il terremoto è seguito da un profondo e potente boato, accompagnato da rumori di crolli provenienti dalle immediate vicinanze del Diadema di Rame. Il panico si diffonde nella taverna mentre tutti si alzano dalle loro sedie e si dirigono verso le uscite. Un altro rumore spaventoso si aggiunge al caos: un misto tra un urlo e un ruggito, come di migliaia di bocche di altrettanti tipi di creature diverse che contemporaneamente emettono il loro verso più terribile. 

Tutti sono sconvolti mentre crepe profonde si aprono sulle pareti della locanda. 

Inviato

La prima reazione di Jebeddo è pensare alla strana sfera, se la sua presenza possa essere collegata agli ultimi avvenimenti.. ma le crepe sulle pareti e il terribile rumore alieno lo riportano presto alla mera realtà, bisogna salvare la pelle.

"Presto presto, usciamo subito di qua" urla genericamente, ai suoi compagni di fuga ma anche a tutti gli avventori.

Giusto il tempo di valutare la più rapida via di fuga dalla bettola, e ci si dirige a spron battuto.

@simo.bob

Spoiler

Se è una porta, si corre alla porta.. se è una finestra acrobatizzabile.. si corre alla finestra

 

Inviato (modificato)

Il caos regna per tutta la locanda. Clienti e tavernieri fuggono calpestando chi cade a terra. Ma le due porte sono piccole e presto si crea un intasamento di corpi, aggravato dal fatto che forse un crollo blocca una delle uscite. 

Dal corridoio balza fuori una bestia, resa ancor più folle dalla paura di cui è piena l'atmosfera della taverna. Atterra sulla schiena del mezzorco e inizia a lacelarla con gli artigli e ad azzannarla con le mostruose fauci.

Jebbeddo vede lì vicino una finestra socchiusa e ci si tuffa, cercando la salvezza per strada. L'ultima cosa che vede all'interno della taverna prima che il suo corpo impatti sui vetri mandandoli in frantumi, è il pelle verde che cade a terra spinto dal mostruoso canide feroce e Morn che si volta a fronteggiare l'altra creatura appena uscita dal corridoio.

L'impatto a terra quasi toglie il fiato allo gnomo che, appena ripreso, si ritrova in un vicolo. L'aria è piena di polvere dovuta a diversi crolli che ci sono stati tutto intorno. Jebbeddo si toglie presto da lì per finire in una piazza poco distante, vicino all'ingresso principale del Diadema di Rame. Guardandosi intorno rimane senza fiato: la città è sconvolta da incendi, un velo di oscurità nasconde il sole e fulmini verdastri dardeggiano in un cielo senza nubi. Un tentacolo immane, dalla dimensioni così esagerate che sembra impossibile possa esistere davvero, si allunga verso il cielo, espandendo una perversa oscurità dalla sua sommità.

Spoiler

Jebbeddo conosce abbastanza bene Baldur's Gate e capisce che quel tentacolo sembra spuntare dalla Passeggiata di Waukeen. Il diametro stesso del tentacolo sembra essere paragonabile con la dimensione della passeggiata. 
La sfera planare giace immutata al suo posto.

 

Modificato da simo.bob
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Inviato

Guardandosi attorno come istupidito dalla scena che pare uscita da un orrore cosmico lo gnomo affronta una raffica di sensazioni disparate: il rammarico di non poter aiutare i suoi compagni,a cui si era affezionato in fretta; lo stupore verso l'immane e mostruoso tentacolo che squarcia la città; uno strano sollievo nel vedere la sfera ancora al suo posto; il dispiacere di non avere avuto il tempo di visitare la casa delle meraviglie di Gond.

Ma tutto diventa secondario rispetto all'unico quesito impellente: deve documentare ciò di cui e partecipe, troverà un posto rialzato e sufficientemente sicuro da cui poter osservare il propagarsi di questo caos?

Jebeddo si guarda intorno e cerca mentalmente un luogo solido e adatto alla sua nuova missione dove potersi dirigere

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Inviato

Jebbeddo si guarda intorno e vede anguste scalette arrampicarsi sulla facciata del Diadema. Li le strutture sono tutte una aggettante sull'altra, so sorreggono tra loro compenetrandosi, come le strutture dei vicoli di alcune città di mare che crescono sconnessi insieme alla prosperità del suo popolo, cercando di ospitare tutti i suoi abitanti. I tetti sono altrettanto variegati e mischiati tra loro. Lo gnomo trova quello più alto e utile ai suoi scopi e lo raggiunge in fretta, evitando i crolli che hanno reso instabili la maggior parte delle strutture.

Poco prima di arrivare a destinazione, una grande creatura alata sfreccia sopra la sua testa emettendo un rantolo raccapricciante. È una specie di gigantesco pipistrello colore carne, con una piccola testa che sembra essere mozzata all'altezza delle narici, esponendo i tessuti molli al suo interno. Le ali sembrano stracciate e macilente, ma malgrado questa condizione la creatura sembra perfettamente in grado di governare le sue manovre. Con un rapido cambio di rotta, si tuffa in picchiata sulla piazza appena lasciata da Jebbeddo e attacca a casaccio tutto ciò che si muove.

Lo gnomo riesce comunque a raggiungere il punto più elevato e ad osservare la scena dall'alto. Ciò che vede quasi gli fa mancare la forza di reggersi in piedi. Una enorme voragine ha inghiottito la Passeggiata di Waukeen. Il tentacolo esce dalla voragine e sale fino a lambire il cielo. Da lì escono mostri e creature immonde mai che Jebbeddo mai ha visto prima e di cui non ha neppure mai sentito parlare.  Altri pipistrelli come quello che lo ha appena sfiorato, strani esseri dalle molte zampe che scalano pareti verticali come fossero semplici gradini, ammassi di carne senza un capo né arti riconoscibili che inglobano tutto ciò che incontrano e mille altre mostruosità uscite dal peggiore degli incubi: uccidono e devastano tutto ciò che incontrano. La città sembra perduta, il mondo intero sembra non avere scampo. 

Il Faerun di prima non esiste più. 

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