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Nash Kelling

Dopo esserci ripresi tutti dallo scontro con gli orchi raggiungiamo finalmente le rovine di Axeholm. L'ingresso della montagna è impressionante, sebbene questo luogo abbia un'atmosfera quasi spettrale. Lucretia, tu sei l'esperta di rovine naniche tra noi. C'è qualcosa che dobbiamo sapere prima di entrare? Chiedo alla donna, prima di concentrarmi sulla mia scintilla di magia e creare dei fuochi fatui che illuminino la strada davanti a noi. 

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Lucretia Mejias Oyarzabal

 

Ancora un po dolorante per le ferite subite arrivo di fronte alla fortezza con un pò di timore...

Fatemi vedere un pò cosa riesco a ricordare...e detto questo mi metto ad osservare la fortezza...

 

 @ DM

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Il gruppo ha raggiunto la fortezza nanica, ma il combattimento con i mezzorchi ha lasciato tutti sfiniti, così Dumaas, Lucretia e Nash decidono di accamparsi all'entrata, dove sono almeno parzialmente nascosti e protetti dagli elementi. Certo, Axeholm sarà infestata dai nonmorti, ma se il portone di pietra li ha tenuti rinchiusi per più di un secolo, non usciranno certo ora.

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Il riposo è tutto fuorché sereno. Fin dall’inizio, una sensazione strisciante attanaglia gli avventurieri, un’ansia indefinita che stringe i loro stomaci come una morsa. Sussurri spezzati, echi di parole incomprensibili e flebili lamenti risuonano nell’aria a intervalli irregolari, svegliando chi riposa e innervosendo chi è di guardia. Eppure, nessuna minaccia si manifesta. Nessun ghoul striscia fuori dalle rovine, nessuna figura spettrale emerge dalle ombre.

Lucretia passa le ultime ore cercando di ricordare dettagli sulla storia di Axeholm e a studiare l'entrata. 

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La saracinesca sembra troppo pesante e arrugginita per essere sollevata, e anche una creatura di taglia piccola avrebbe difficoltà a passarvi attraverso. Potrebbe essere distrutta, facendo un gran rumore.
Passare attraverso le feritoie potrebbe essere più fattibile, ma non per una creatura di taglia media.
Uscendo a prendere un po' d'aria, Nash nota delle strane fessure sulla parete della montagna. Lucretia riesce a riconoscerle: si tratta di ciminiere, e potrebbero essere il metodo migliore per entrare.

Edited by Enaluxeme

comment_1911126

Dumaas

Non è un riposo tranquillo, tutt'altro: funesti e sinistri rumori provengono dall'interno della fortezza, rimbombano per i suoi corridoi e mi fanno rizzare pure i peli della nuca. Io odio le storie di fantasmi. borbotto tra me e me rialzandomi in piedi. Non possiamo passare da qui. stringo tra le mani le grate, saggiandone la resistenza. E nemmeno da lì, credo. indico le feritoie. Diamine, questo posto mette i brividi. commento alla fine guardandomi intorno. 

comment_1911216

Lucretia Mejias Oyarzabal

 

Il riposo è si ristoratore ma per nulla tranquillo e quando siamo pronti il mio umore non è dei migliori...

temo che per entrare dovremo entrare da lì...ed indico le ciminiere...ma non so se abbiamo l'attrezzatura per arrivarci è per scendere fino alle fucine...

detto questo mando il mio famiglio a controllare per scegliere quale sia la migliore da utilizzare...

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comment_1911252

Si è già fatta piena notte quando gli avventurieri si sentono pronti a ripartire. Poco male per la mancanza di luminosità, poiché il sole non sarebbe comunque arrivato all'interno dell'antica fortezza nanica.

Il famiglio di Lucretia è perfetto per andare in avanscoperta: vola senza far rumore, vede bene al buio, ed è molto più piccolo di una persona. Il gufo si alza in volo e plana sopra la montagna, osservando le pareti rocciose mentre condivide i suoi occhi con la sua padrona. Ci sono molti punti d’appoggio, abbastanza per permettere una scalata anche a mani nude a chiunque sia esperto e prudente. Le ciminiere, inoltre, sembrano abbastanza larghe da lasciar passare un nano adulto, ma abbastanza strette da permettere di mantenersi in equilibrio. Tuttavia, sarebbe comunque più sicuro usare delle corde per evitare di scivolare accidentalmente.

C’è un’altra opzione: far entrare il gufo direttamente nella fortezza, facendolo passare attraverso le ciminiere o una delle feritoie. Potrebbe fornire preziose informazioni sugli interni e sui pericoli che attendono nell'ombra, ma il rischio è evidente.

comment_1911389

Nash Kelling

Non posso dire di essermi riposato benissimo: i rumori provenienti dall'interno della fortezza mi mettono una profonda inquietudine e, allo stesso tempo, mi incuriosiscono. Le vecchie rovine infestate da fantasmi funzionano sempre nelle storie d'avventura ed esplorarne una potrebbe dare un netto vantaggio al mio romanzo a puntate. Decido di fare un giro per sgranchirmi le gambe, notando subito un possibile ingresso, che mi porta alla mente il mio passato tra le ombre di Neverwinter. La scalata non sembra troppo complessa. E, in ogni caso, ho una corda. Dico ai miei compagni, indicando le ciminiere. E non so se il tuo gufo sarebbe in grado di tornare indietro senza disturbare qualsiasi cosa infesti questa fortezza, Lucretia.

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Dumaas

Mi tocco il mento pensieroso. Nash ha ragione. Il gufo potrebbe allertare le creature all'interno. alzo lo sguardo verso le ciminiere. Sospiro. E va bene! Iniziamo la scalata. datemi una corda: cercherò di legarla alla sommità. 

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comment_1911734

Lucretia Mejias Oyarzabal

 

Non credo sia il caso di mandare il mio famiglio in svan scoperta potrebbe destare i non morti  meglio scendere ed usarlo quando saremo anche noi giù , ho solo un timore , se due orchi ci hanno quasi ucciso non so come potremmo affrontare un numero non quantificato di ghoul ed una Banshee, ci penso da quando ho ripreso conoscenza ed ho una brutta sensazione che non mi vuole abbandonare...

Detto questo cominciamo pure la scalata....

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comment_1911894

I tre cominciano a salire la montagna per raggiungere le ciminiere. Effettivamente la scalata è molto più semplice di quanto non si direbbe. Nash sale agilmente, Lucretia e Dumaas si bloccano di tanto in tanto non trovando appigli appropriati, ma alla fine anche loro trovano la via. Una volta arrivati alle ciminiere, iniziano a ispezionarle una per una, muovendosi con cautela tra le aperture scure che si aprono nella pietra.

Dumaas e Nash, grazie alla loro vista nel buio, analizzano con precisione ogni condotto, individuando quelli troppo stretti o ostruiti da detriti accumulati nel tempo. Lucretia, invece, sfrutta la connessione con il suo gufo, osservando attraverso i suoi occhi mentre l’animale plana silenziosamente tra le ciminiere. Dopo qualche minuto di esplorazione, identificano due passaggi utilizzabili: uno a nord-est e l’altro a nord-ovest. Entrambi sembrano abbastanza larghi da permettere loro di calarsi senza rischiare di rimanere incastrati e, soprattutto, non scendono troppo in profondità, suggerendo che conducano direttamente al piano superiore della fortezza.

Dumaas rimuove la corda dal suo zaino e la srotola con attenzione mentre guarda giù, calcolando a spanne la lunghezza necessaria. Sembra piuttosto certo che la ciminiera sia meno profonda di quanto la corda sia lunga. Il tiefling lega saldamente un'estremità a una sporgenza rocciosa stabile, e dopo aver tirato un paio di volte per testarne la resistenza, annuisce soddisfatto e lascia pendere la corda lungo il condotto.

La luce della luna illumina per un istante il sottile filo che scende nell’oscurità, un piccolo ma prezioso appiglio che non solo aiuterà nella discesa ma offrirà una possibilità di fuga. Con la via assicurata, il gruppo si scambia un cenno d’intesa: è il momento di scendere. Ma in quale ordine? E come superare le limitazioni visive di Lucretia?

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Nash Kelling

Mi concentro sulla magia che scorre nel mio sangue e creo delle piccole lanterne, che illuminano i passaggi per noi. Non vedo particolari differenze tra le due possibilità ed eviterei di inviare il gufo ad esplorarli: come abbiamo detto, potrebbe allertare i... Padroni di casa. Dico ai miei compagni, aggiungendo Preferite tirare una moneta per scegliere?