Vai al contenuto

Gilda aperta  ·  6 membri  ·  Regole

Mondo Oscuro

Messaggio consigliato

Inviato

Jebeddo si aspettava che qualcosa nel loro portamento o modo di fare avrebbe insospettito il loro bersaglio, ma non che prendesse l'iniziativa. Di sicuro aveva previsto questa evenienza, e lo gnomo decide di prenderlo con le molle.

"Felice notte, messere. È stato più fortunato della sua compagna, a quanto dicono i gendarmi.

Lungi da noi cercare guai, preferiamo di gran lunga un educato scambio di vedute. Immagino sappia già  da tempo che siamo stati ingaggiati per la sicurezza del carico, e informarci sulla natura dei rischi che corre fa parte del nostro lavoro. Quindi se fosse così cortese da illuminarci sulle ragioni e le trame che si celano dietro a questo attacco notturno, beh ecco, ne saremo lieti, e potremmo andarcene tutti da questo maleodorante e freddo stabile."

Jebeddo opta per non parlare della refurtiva; non sa se effettivamente manca qualcosa al carico ma non vuole che questo trapeli. Spera che se messo alle strette sia il loro bersaglio a scoprirsi.

  • Mi piace 1

Inviato

Il misterioso straniero si toglie lentamente il cappuccio, rivelando un volto che raramente si vede in superficie. Il ragazzino si sbagliava: l'astuzia del suo datore di lavoro e forse la propria stupidità lo avevano tratto in ingannando facendogli vedere tratti di elfo nel viso di quello che in realtà è un drow. 

"Sapevo che l'halfling ci teneva a questo carico ma non credevo avesse assunto appositamente qualche mercenario. Devo rivedere i contratti che ho con i miei informatori in Thay. E' un peccato, sapete? I due ragazzi avrebbero guadagnato qualcosa, il piedelesto avrebbe perso qualcosa ma le sue finanze avrebbero retto e io avrei già finito. E invece la caccia continua." 

Mentre parla si sposta davanti alla porta sud del magazzino. 

"Vi propongo un affare. E avrete parecchio tempo per pensarci. Quei bauli non devono arrivare a destinazione. Non mi interessa come, potete tenervi tutto il contenuto, potete buttarlo in fondo al mare per quanto mi riguarda. Ma non devono arrivare intatti. Questa è la paga del ragazzino... " e lancia un sacchetto tintinnante ai vostri piedi, mentre cerca altro nel mantello. "Altrettanti vi aspettano se vi comporterete come si deve."

  • Mi piace 1
Inviato (modificato)

Jebeddo è talmente sorpreso di trovarsi faccia a faccia con un drow (solo il terzo che incontra nella sua vita) che per un paio di secondi stenta a seguire il nesso delle sue parole, e si limita a fissarlo. Sembra tornare concentrato solo quando il drow mette le mani dentro il mantello 

Keidros,come di consueto, è meno interessato della natura del suo interlocutore; che sia esso un contadino, un nobile o una creatura esotica il suo atteggiamento è sempre lo stesso e infatti stava già rispondendo con la consueta spacconeria.

"Prendiamo i soldi e torniamo sulla bagnarola. E i bauli non si toccano. Ma ti pare che uno arrivi e ci proponga..." 

Jebeddo lo ferma, appoggiandogli una mano sul braccio.

"Messere, deve essere veramente un carico pericoloso.." esordisce  cercando di soppesare le parole; forse inconsciamente sta cercando di prendere tempo, o forse la curiosità sta prendendo il sopravvento? "..se è disposto a pagare per vedere il contenuto inabissarsi piuttosto che consegnato. Per quale ragione dovremmo rinunciare ad una paga, al nostro buon nome e ai buoni rapporti con mastro Fruitlight?"

Modificato da SIIP
Inviato

Il drow sorride, beffardo, sia alle parole di Keidros che a quelle di Jebbeddo. 

"Tieni a bada il tuo amico, gnomo. Difficile assicurarvi l'impunità altrimenti, avete saputo che fine ha fatto la piccola ladra...una disgrazia.
Il vostro buon nome da mercenari può andare al diavolo, per quanto mi riguarda. O potete anche usare qualche trucco per non risultare colpevoli, non è affar mio.

Se invece la paga dell'halfling...beh, lo vedremo prima che questo carico tocchi terra. A presto, mercenari." e detto questo il drow butta a terra un piccolo sasso che esplode con violenza in un lampo di luce e un rombo di tuono, terminati i quali il misterioso mandante del furto è scomparso. 

Urla di spavento e imprecazioni si alzano dalle persone ammassate nel magazzino, che si voltano verso i due e iniziano ad alzarsi. Qualcuno scappa, forse andando a chiamare le guardie.  

Inviato

Mentre la luce svanisce Jebeddo sta ancora riflettendo sulle parole del drow e non sembra accorgersi del parapiglia che si è creato nel magazzino. È la voce di Keidros a scuoterlo.

"È l'ora di levare le tende. Qui c'è troppa agitazione e di sicuro arriveranno i gendarmi. Dobbiamo rientrare alla nave e senza dare nell' occhio."

IL tiefling si dirige speditamente verso la vicina porta di uscita , con lo gnomo che lo segue passo passo.

Una controllata di sicurezza che non ci siano sorprese, o guardie, e poi si muovono per rientrare alla nave.

Inviato

I due si allontanano di fretta e non sono gli unici. Parecchi straccioni e perdigiorno scappano dal capannone e il Molo Vecchio è nel panico. Riescono a uscirne proprio quando un piccolo contingente armato giunge dalla città per vedere cosa sta succedendo. Senza una buona dose di fortuna Jebbeddo e Keidros arrivano alla nave senza destare ulteriori sospetti. Ad attenderli c'è un Eldon sveglio, ma ancora debole e pallido a causa del veleno.

"Non vi si può lasciare un attimo soli vero? Che succede sui moli?" chiede divertito.

Inviato

Keidros si limita a rispondere con un ghigno sarcastico, mentre riprende fiato dopo il frettoloso rientro.

Jebeddo è molto contento di vedere il suo amico in forze

"Lieto di vederti già in forma, mio buon Eldon. Ebbene sì, a quanto pare saltiamo da un periglio all' altro. Abbiamo avuto un amichevole incontro col mandante dei ladri. Pare che dovrai rimetterti in sentimenti prima possibile, perché qualcuno non vuole che i bauli arrivino a destinazione..e per di più è un Ilythiiri, con dei contatti nel Thay. Ha provato perfino a corromperci per sabotare il carico. Vado a riferire al capitano e torniamo subito a controllare il carico. Keidros, se vuoi fare un po' compagnia ad Eldon e ragguagliarlo.." termina mentre esce.

Keidros racconta gli avvenimenti ad Eldon e si informa sulle sue condizioni "...comunque dovevamo prenderli quei soldi!!" conclude.

Nel frattempo Jebeddo và dal capitano.

  • Mi piace 1
Inviato

Eldon sorride alle parole di Keidros:" Questa volta amico mio sono d'accordo. Lì a terra servono a poco e in mano all'elfo scuro possono solo fare danni. Ma forse avete fatto bene a non mischiarvi a quei malvagi adoratori della Regina Ragno. 

Bisogna pensare ad un piano ed aspettarsi nuovi assalti prima del prossimo sbarco."

Il capitano intanto si fa ragguagliare e ringrazia del servigi Jebbeddo. 

"Un drow, morte alla sua stirpe. Che diavolo vuole un drow da Cookie? Quei bauli non mi sono piaciuti da subito, non è da lui commerciare così. Avrà fatto un favore a qualcuno e si sarà messo in qualche guaio. Ma perché proprio sulla mia nave, maledizione. Raddoppiate le guardie, due uomini sempre di piantone alla stiva, dimezzata la razione di rhum fino al prossimo porto. Pagheremo una volta e mezza i marinai ma voglio che siano sobri e pronti allo scontro, sempre in allerta.

Ed ora, se non c'è altro, riposiamo. Domani partiremo non appena questa dannata foschia si dissolverà."

I marinai mugugnano un po' per le nuove regole, ma la paga aumentata li tiene calmi. Il giovane ladro viene messo ai lavori forzati e accetta di buon grado i compiti assegnatigli, sempre meglio della forca o di un giro di chiglia. 

La notte scorre tranquilla e lascia il posto ad un mattino debolmente luminoso. Il disco del sole si intravede appena tra le nubi, ma la nebbia si sta alzando tanto da permettere al vascello di ripartire senza troppi intoppi. 

 

Inviato

Jebeddo concorda a pieno con la linea decisa dal comandante, gli propone di torchiare ed eventualmente lasciare a terra i marinai coinvolti nel casino della notte (soprattutto Keats e Durwin, che si erano interessati ai bauli).

Propone a Skat di individuare tra i marinai i più leali e portati al combattimento per fare i turni.

Soddisfatto di sapere che l'halfling ha accettato di buon grado il nuovo compito torna dai compagni a riferire, e si apprestano a proseguire il viaggio.

Inviato

Il capitano fa andare subito a chiamare i due marinai, ma nessuno riesce a trovarli tanto che si desume siano tornati a terra. L'ordine adesso è quello di non farli più salire: ormai hanno perso la fiducia del capitano e la loro parte di paga sarà suddivisa con i marinai rimasti. 

La visibilità migliorata, ma non ottimale, permette comunque di salpare e poco prima dell'ora di pranzo il vascello lascia il porto di Spandeliyon in direzione Chessenta. Il mare è buono e il freddo dell'inverno che sta arrivando viene ammorbidito man mano che la nave si dirige a sud. L'ultimo tratto di mare è il più pericoloso: fin'ora hanno viaggiato sotto costa, tenendo sempre a babordo la terraferma, ma ora devono affrontare il salto nel blu, la traversata del Mare delle Stelle Cadute. Uno, forse due giorni in mare aperto e poi finalmente vedranno le coste del Chessenta, destinazione Airspur, il porto più importante dello stato. La sera i marinai sono inquieti, il vento è poco e spinge lentamente a sud il vascello. Durante il rancio le storie di assalti pirata e mostri marini si rincorrono. 

Una in particolare sembra raccogliere parecchia attenzione. Un marinaio, un certo Oridil delle Valli, ha sentito parlare da un marinaio del nord di un sopravvissuto ad un grande disastro mercantile. Una colonna di vascelli è stata investita da una tempesta a largo delle Costa della Spada. Solo uno dei vascelli, a galla per miracolo, è riuscito ad attraccare o forse arenarsi poco prima di Baldur's Gate. I pochi sopravvissuti erano in fin di vita, resi folli da qualcosa che avevano visto durante il loro naufragio. Alcuni dei loro compagni di viaggio sono stati trovati impiccati o con le vene tagliate. 

Le poche informazioni che riuscirono ad estorcere loro erano agghiaccianti: dopo la tempesta vagarono giorni e giorni, le vele distrutte, nel mare senza punti di riferimento. Poi qualcosa hanno attraccato in un isola, ma non si capì dove? Nessuno parlò di cosa successe, ma qualcosa li fece scappare dall'isola e tornare in mare aperto, ormai impazziti. 

Molti marinai aggiungono dettagli alla storia, sentita in diverse taverne, riportata da bardi e poeti. Mostri marini enormi, piovre gigantesche, riti oscuri e sacrifici umani arricchiscono il racconto dell'esperienza dei naufraghi sull'isola, ma le notizie a questo punto si fanno contrastanti e addirittura poco credibili, tanto da generare spesso l'ilarità dei marinai. 

Eldon sembra particolarmente affascinato dalla storia, mentre qualcuno chiede a Keidros di raccontare qualcosa di spaventoso: dopotutto uno della sua stirpe fa paura già solo a guardarlo. 

  • Mi piace 1
Inviato (modificato)

Jebeddo segue con particolare interesse la storia dei marinai, cercando come di consueto di discernere il fondo di verità che si cela sempre dietro ai fantasiosi resoconti da taverna. E, inutile a dirsi, pagherebbe oro per parlare con i marinai folli.

Poi tramite un' inconscia relazione di pensieri si scopre a riflettere sui casi di omicidio dovuti a raptus di follia e successivamente a ciò che dovranno fare in Chessenta; dovrà costruire una storia solida per seguire la debole pista che li ha condotti lì.

Keidros non si fa pregare due volte e dà libero sfogo alla sua vena istrionica..e, usando la sua taumaturgia per alterare la voce o abbassare all'improvviso le luci delle lanterne nella sala, racconta una delle storie che ricorda da quando era bambino, e viveva in un villaggio montano tra il Thay e il Mulhorand.

"Si raccontava dalle mie parti la triste storia dei Blaasvyl, una famiglia di antico lignaggio che risiedeva a 2 giorni dal mio villaggio , verso il bosco di Ganath, un secolo fa. Possedevano tanti terreni e usavano schiavi per lavorarli. Le ultime 6 discendenti della famiglia erano molto affiatate ma, frutto di accoppiamenti incrociati tra consanguinei, davano qualche segno di squilibrio; la peggiore era la più giovane, Nulara. Era molto sadica con gli schiavi e si diceva fosse una Mahnya, seguace di un'antica entità di nome Layssa.

Più e più volte portò con la sua crudeltà alcuni schiavi alla pazzia, molti sparivano semplicemente nel nulla e lo squilibrio di Nulara sembrava aumentare.

Ma una delle schiave, nativa dello Shaar, scoprì il suo segreto: una stanza nascosta da un passaggio segreto all' interno della magione , sconosciuta perfino alle sorelle, che Nulara usava per torturare gli schiavi; per vendicarsi le fece bere a sua insaputa una pozione che trasformò la donna in un abominio; una creatura viva,e al contempo morta, con la pelle pallida e tirata, lunghe dita adunche ,assetata di sangue ma vincolata alla magione. Apparentemente scomparve, e la diedero per morta. Ma si era solo rintanata nella sua stanza segreta e nell'arco di pochi mesi uccise le sue stesse sorelle , nei modi più cruenti, smembrandole e impiccandole .

Gli schiavi fuggirono, nessuno passò più nei terreni dei Blaasvyl e andò tutto in malora. L'unica sopravvissuta delle sorelle scappò, e visse per anni nel terrore e in una specie di follia. Scriveva terrorizzata su un diario dell'affievolirsi delle luci, della sensazione di freddo e del rumore simile ad un sibilo che si sentiva quando la creatura si destava.

Col passare del tempo, non avendo più notizie del mostro ed essendo ormai ridotta in miseria decise di tornare nella magione di famiglia. Ma la creatura era in perenne attesa e massacrò anche l'ultima di quella che erano le sue sorelle.

L'ultima uccisione liberò dalla vita anche il corpo di Nulara, ma non il suo spirito, che vaga ancora in perenne ricerca di vendetta, pronto a torturare chiunque lo evochi!"

Mentre il tiefling pronuncia le ultime parole, la luce si affievolisce e un sibilo strisciante rieccheggia nella stanza!!

Spoiler

Un po' di taumaturgia per dare un po' di effetto spaventoso 😄😄

 

Modificato da SIIP
  • Mi piace 1
Inviato

I marinai restano particolarmente turbati dalla storia del tiefling. Qualcuno mormora che è una leggenda già sentita, un altro che un marinaio ha perso un fratello in quei luoghi, forse a causa di quel mostro. 
La serata scorre comunque piacevolmente tra racconti e chiacchierate, mentre la nave si allontana dalle coste. 

In piena notte un urlo sveglia tutti: il marinaio sulla coffa ha avvistato qualcosa.

"ONDA ANOMALA, ONDA ANOMALA A POPPA..." urla, dall'alto del suo pennone. Chi ha la sfortuna di trovarsi sul ponte vede avvicinarsi ad una velocità smodata un'onda di svariati metri che si solleva dalla calma superficie del mare. I marinai bloccano tutti i carichi mobili e cercano di liberare il ponte, ma qualcuno è ancora indaffarato quando l'onda li colpisce. Il vascello si impenna, l'acqua entra dai boccaporti, la povera vedetta viene sbalzata fuoribordo e fa un volo di 30 metri a causa dell'effetto fionda generato dall'albero. Una volta sulla cima dell'onda, lo scafo scivola in picchiata sull'altra sponda dell'onda, raggiungendo una velocità incredibile fino allo schianto contro la superficie del mare che irrompe sul ponte, strappando cime e trascinando con sè altri due marinai. 

Così come è arrivata, l'onda si allontana, dirigendosi verso le coste del Chessenta. Subito vengono calate delle scialuppe per cercare di recuperare i dispersi, mentre sul ponte fervono i lavori per ripristinare tutti i danni provocati. 

Purtroppo la vedetta viene trovata morta, spezzata dalla caduta, mentre gli altri due vengono recuperati senza problemi grazie al mare calmo e la forte luce lunare. Fradici ma felici di essere vivi, i membri dell'equipaggio si adoperano per riprendere la rotta, preoccupati per quello che li aspetterà una volta giunti a destinazione.  

Il giorno dopo passa senza eventi degni di nota e il giorno ancora successivo, a metà mattina, il vascello giunge in vista della terra. Il Chessenta li aspetta. 

Inviato

Jebeddo al momento dell'arrivo dell'onda anomala si trova nella stiva delle merci. Imprecando in gnomesco per la sfacchinata si adopera per fissare meglio il carico. Poi per fortuna trova un appiglio per fissarsi durante la picchiata.

Keidros è più sfortunato perché si trova sul ponte. Mette in sicurezza alla meglio un barile e poi si precipita nella nave, rotola giù per le scale e viene sbalzato qua e là durante la picchiata.

Passata la baraonda scende in stiva dolorante e con uno squarcio sul braccio e trova un Jebeddo un po' bagnato e lamentoso che controlla i bauli.

"E ti sembra che dovevo beccarmi le lamentele di questo gnomo fortunato, imbragato e all'asciutto, mentre io vengo sballottato qua e là e rischio l'osso del collo. La prossima volta ci muoviamo a piedi, per Hatreyus" replica il tiefling ancora dolorante.

Una volta data una mano come possono agli altri marinai riprendono le loro mansioni di guardie del carico per l'ultima parte del viaggio.

  • Mi piace 1
Inviato

Il resto del viaggio serve a Keidros per riprendersi e agli altri per verificare che tutto sia a posto sul vascello. Fortunatamente il porto di Airspur è protetto dalla geografia del luogo, altrimenti l'onda avrebbe fatto molti più danni. Alcuni moli sono stati danneggiati e le piccole imbarcazioni sono state strappate dai loro ormeggi, ma oltre a un piccolo allagamento delle zone dell'angiporto la situazione sembra non troppo grave. I lavori comunque fervono in città per riprendersi da quella sventura mentre il vascello entra in porto, salutato dal suono di un corno. Prima dell'attracco una lancia si accosta e un ufficiale doganale chiede di salire a bordo. 

Viene fatta la scala di corda e l'uomo si presenta al capitano. E' sulla quarantina, ispidi capelli brizzolati e un cappotto di lana cotta sdrucito ma adornato da alcune spille. I due discutono un pò, quindi Weird'o si rivolge alla ciurma. 

"Non mi si dica che non sono un buon capitano. Ci aspetta una scelta e voglio che siate voi a farla. Una o più notti in rada, fuori dal porto, in attesa che i lavori di ripristino terminino e che possiamo scaricare il nostro vascello. Oppure un giorno di navigazione verso Cimbar, per vedere se lì siamo più fortunati. La paga, purtroppo, sarà la stessa, ma stasera doppia razione di rhum. Cosa mi dite?"

Iniziano le chiacchiere, mentre i marinai discutono sul da farsi lamentandosi della mala sorte. Skat inizia a girare con due cappelli. Ogni marinaio dovrà mettere un sassolino in uno o nell'altro cappello, a seconda della scelta fatta. 

Anche Jebbeddo, Keidros ed Eldon sono invitati a votare. 

Inviato

Keidros, decisamente propenso a navigare meno possibile e allettato da una doppia razione di rum serale ancorati in rada, decide subito per votare per fermarsi lì.

Jebeddo invece cerca di mettersi nel punto più distante possibile da Skat e si prende il tempo per pensare alle varie evenienze. Di sicuro questo ritardo permetterà ai soci del drow di approntare un piano per attaccare il carico della nave, mentre il viaggio imprevisto verso Cimbar potrebbe sparigliare le carte e favorire lo scarico senza ulteriori preoccupazioni. Una volta effettuato saranno liberi dall'impegno con cookie e già nella città meta del viaggio. Skat gli è già molto vicino quando decide, e vota per Cimbar. Ovviamente Keidros lo guarda in tralice!

  • Mi piace 1
Inviato

Mentre i voti vengono raccolti i marinai mormorano tra loro. Chi vorrebbe restare ad Airspur perché porto predestinato, vicino e sicuro. Chi invece non vuole restare in rada temendo altre onde anomale. Chi accoglie felice la possibilità di andare a Cimbar, grande capitale che sicuro fornirà più possibilità di lavoro ai marinari. Eldon non sa bene cosa fare, ma al suo turno getta il sasso nel cappello di Cimbar.

La conta dura pochi minuti. Il risultato è abbastanza netto, quasi due terzi contro uno sono per andare a Cimbar. Il capitano ne sembra felice e ordina subito di ripartire. Viaggeranno anche di notte a vele spiegate. Doppia razione di rhum e doppia colazione. I marinai si mettono subito in moto per ripartire. 

Skat si avvicina a Jebbeddo. "Ebbene, gnomo, sembra che solcheremo il mare ancora insieme per qualche miglio. Cosa farete a Cimbar?"

 

Inviato

Jebeddo è molto soddisfatto della decisione della ciurma; nota che Keidros sta borbottando il suo malcontento a qualche marinaio, ma conosce il carattere del tiefling..tra un paio di minuti sarà di nuovo allegro e spensierato.

Lo gnomo non è di turno e approfitta per caricare la pipa e appoggiarsi al parapetto, mentre Skat gli parla.

"Sarà un sommo piacere, mastro Skat. Penso che la ciurma abbia scelto la soluzione migliore" Stranamente lo gnomo è in vena di confidenze (in futuro si chiederà spesso il perché) "Indagheremo. Stiamo seguendo una debole pista che potrebbe farci scoprire qualcosa sui cerchi di vuoto e sulle entità che ci vessano da anni, spero." Risponde a Skat, mentre accende la pipa

Inviato

Skat non si aspettava una risposta del genere e rimane genuinamente sorpreso. 

"Il giovane Cookie ci ha visto lungo con voi. Non siete dei semplici mercenari ma qualcosa di più, dopotutto. E immagino che la vostra destinazione, a Cimbar, siano gli archivi dell'antica biblioteca. Vero? Peccato sorga sulle rovine della vecchia scuola di magia, dicono non sia un luogo fortunato."

Inviato

"Credo inizieremo da lì, da qualche parte bisogna pur cominciare. Speriamo di trovare qualcosa di utile per capire meglio chi dobbiamo affrontare e come.

Ho sentito dire qualcosa a riguardo della storia della biblioteca.. chissà che non sia un'altro pezzo di storia che si connette col tutto, aldilà di sfortuna e coincidenze.

Com'è la gente qui in Chessenta?..voi che siete uomo di mondo saprete sicuramente qualcosa su come se la passano.."

Inviato

Skat è abbastanza ben disposto e decide di continuare la chiacchierata. La notizia della deviazione verso Cimbar lo ha reso particolarmente di buon umore. 

"Beh, la biblioteca è quanto resta dell'antico collegio di Magia. Nessuno ha mai scoperto perché sia esplosa, ci sono diverse versioni: incantesimi proibiti andati a finire male, guerra tra maghi, componenti alchemici instabili. Qualcuno dice che i maghi si sacrificarono per distruggere uno di loro, divenuto troppo potente e malvagio, un pericolo per l'intero Faerun. Sicuramente lì troverete tutte le informazioni possibili: la biblioteca è una delle più fornite ed è frequentata da sapienti di tutto il continente, anche se dicono che i bibliotecari siano gelosi dei loro libri. 

Per quanto riguarda gli abitanti beh, Cimbar è nota per essere la più pulita e meglio mantenuta del Faerun, una città di arte e filosofia. Sicuramente troverete un ambiente più disteso che nel Thay. Anche perchè i Cerchi di Vuoto qui sono molto distanti, fortunatamente. 

Dovete provare il carpaccio di coccodrillo. Una specialità. I cacciatori vengono pagati a peso d'oro per esemplari puliti e non corrotti provenienti dalla Palude della Vipera. Un tempo anche io ho fatto parte di una spedizione. Ma era tutto dannatamente umido e fetido, da quelle parti. Meglio il vento e il sale." 

Si prende quindi una pausa per godersi la brezza marina. Quindi saluta Jebbeddo e si rimette al lavoro, organizzando i marinai per le loro diverse mansioni fino al prossimo approdo a Cimbar. La navigazione riprende verso levante. 

×
×
  • Crea nuovo...