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Mondo Oscuro

Mondo Oscuro - La Resistenza


simo.bob

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Né Keidros né Jebeddo obiettano alla decisione del mago, la sua è una decisione ragionevole; inoltre Jebeddo vuole tenersi buono Edwin e spera anche che lasciandogli più meriti in questa missione faccia migliore figura con gli Sceptanar per ottenere aiuti per il Thay.

Lo scricchiolio e il rumore mettono ancora più in allerta i due. Keidros inizia a mormorare qualche affermazione nella sua lingua atavica, ma Jebeddo lo ferma subito. Non riesce subito a capire se il rumore sia un lamento umano o di bestia e tende l'orecchio.

Nel frattempo prova a sintonizzarsi col suo nuovo stocco, cercando di capire se è carico e ha del fuoco da emettere 

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Nel silenzio si sentono ancora leggeri scricchiolii provenienti da poppa, ma nessun lamento o altro rumore. 
Jebbeddo sente che la sua arma è carica e piena di potere. 

Edwin si avvicina lento alla porta, svelando segni insanguinati come di qualcosa che viene trascinato al di là della porta. 

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Dalla stanzetta dentro la porta si sente un urlo spaventato seguito da un accesso di tosse. 
La stanzatta subito dopo la porta è distrutta con una violenza senza eguali. Resti di mobilio sono sparsi ovunque. Sul fondo alla luce di Edwin compare la cella, formata da solide sbarre ancorate allo scafo della nave con una pesante porta ferrata a chiudere. Dentro due persone, un vecchio quasi sicuramente thayan che tossisce con violenza e un giovane soldato a terra, ferito molto gravemente all'altezza del ginocchio destro. 

"Balorak, sei vivo!" Esclama Edwin. "Che gioia vederti Edwin. Sono vivo solo grazie a Kiram, questo valoroso giovine. Soccorretelo quanto prima."  Eldon si sbriga ad aprire la porta, chiusa col chiavistello, e una volta dentro si adopera per tamponare la ferita e rimettere in sesto la guardia. "Avete ucciso la bestia? E' terrificante Edwin. Uscita dal peggiore degli incubi. Non c'è stato niente da fare." 

 

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Jebeddo si compiace per la prontezza di Eldon e scorge Keidros che si avvicina alla porta, per proteggere l'accesso nella stanza di poppa. Si limita a seguire la discussione, lasciando la gestione del discorso ad Edwin. Si tiene pronto comunque a fare domande.

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Edwin sollevato dal ritrovamento decide rapido il da farsi. "Facciamoli uscire subito, il Ferus potrebbe tornare da un momento all'altro." Eldon intanto ha fasciato la ferita e invocato la sua divinità per dare sollievo al soldato, che ora può alzarsi. "Andiamo subito." Il gruppo si avvia verso il boccaporto sprangato quando tutti si fermano al suono terribile che proviene dal ponte inferiore. "E' lui..." dice Balorak. Sembra un misto tra il frinire di migliaia di cicale, lo stridere di roccia su roccia e l'infrangersi di centinaia di vetri. Un verso terrificante seguito dal rumore di qualcosa che si sposta noncurante di tutto ciò che gli sta intorno. 

Il gruppo arriva rapido al boccaporto e bussa. "Aprite, abbiamo trovato dei sopravvissuti."  intima Edwin, e subito la botola si spalanca. I movimenti più in basso aumentano e si fanno sempre più vicini. 

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"Su su, forza!" Grida Keidros, mentre si avvicina alla botola che porta di sotto "odio le cicale" 

Recita una breve supplica al suo patrono e subito un'aura rinvigorente lo circonda.

Jebeddo è rimasto un po' scosso e affascinato dal verso della Ferus, mentre riflette sulle incredibili diverse sfaccettature nell'aspetto di queste creature; poi si rende conto che Keidros si è mosso,fa un cenno e lo si muove per raggiungerlo

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Inviato (modificato)

Passano pochi istanti e il gruppo si organizza per accogliere il mostro. Edwin ha la bacchetta ben alta per illuminare le scale che scendono al piano inferiore mentre Eldon ha l'arma in una mano e il simbolo di Urogalan nell'altra, pronto ad invocare la divinità contro il Ferus. 

I rumori aumentano finchè dalla scale spunta il nemico, aggrappato con diversi arti uncinati alla parete. E' completamente diverso da quelli già affrontati dai tre nelle loro passate scorribande, davvero simile ad un enorme insetto mostruoso e aberrante. Il suo colore varia dall'azzurro su al blu scuro, ha diversi arti davanti ad un volto alieno, molto simile a quello di un gamberetto abnorme, con grandi occhi che scintillano di arancione alla luce della verga di Edwin. 

Con un verso sibilante e raschiato entra nell'area illuminata, visibilmente infastidito. Ma questo non lo ferma dall'avanzare deciso in direzione del gruppo.

Spoiler

Inizia per ultimo vista la luce che lo infastidisce. 

Iniziativa: Jebbeddo (20 sul dado), Eldon, Edwin, Keidros, Ferus

 

Modificato da simo.bob
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Jebeddo reagisce prima di quanto credesse alla sorpresa di vedere la creatura, così aliena e spaventosa; valuta che non sarebbe opportuno scendere in corpo a corpo e precludere il supporto dei compagni e decide di spostarsi alla sinistra di Eldon.

Si concentra per cercare la connessione magica con lo stocco e prova a dirigere la fiamma verso il nemico.

Anche Keidros preferisce non scendere dove il suo numero non conta ed evoca una deflagrazione occulta sul bersaglio 

Spoiler

Vampa per Jebeddo, nel post precedente non ti ho spoilerato che Keidros ha lanciato vita falsata (supplica di Vigore Immondo) per aumentare i pf (ha già armatura magica castata)

 

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La fiamma saetta giù per le scale, investendo il ferus che emette quel suo verso graffiante. Riesce comunque a spostarsi rapidamente per limitare i danni, ma un odore misto a pesce bruciato e pece invade la sala.

Eldon invoca il nome della sua divinità e da lui si irradia una luce che per un attimo supera anche quella della verga di Edwin. I suoi compagni non subiscono nessun effetto, ma la creatura ne è sicuramente disturbata o addirittura danneggiata. 

Edwin si sposta per poter meglio bersagliare il nemico e lancia tanti piccoli globi luminosi in sua direzione, ferendolo in diversi punti, mentre un raggio di energia oscura e crepitante si infrange contro la corazza chitinosa del ferus. 

La creatura con un salto impressionante si stacca dalle scale e si attacca al soffitto del ponte, a circa due metri di altezza, rivelandosi in tutta la sua terribile forma. Sul carapace posteriore, con un suono molto simile a quello delle ossa frantumate misto al gorgogliare di uno scarico di cloaca, si aprono due grandi placche dalle quali sciama un fiume di piccoli insetti mostruosi che si dirigono su Jebbeddo ed Edwin. Sono molto simili a grandi vespe azzurre, con molti arti chitinosi snodati simili a tentacoli uncinati. 
Sciamano intorno ai due che vengono completamente accecati, pizzicandoli, morsicandoli e tagliandoli su tutto il corpo. 

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Jebeddo totalmente colto alla sprovvista dalla manovra del Ferus  non riesce a reagire istantaneamente e si sforza di non urlare , per paura che lo sciame gli entri in bocca. La reazione però avviene prontamente, e lo gnomo retrocede di un passo per distanziarsi da Eldon e pronuncia una formula magica; subito un'onda di forza tonante si sprigiona intorno a lui. 

Keidros d'altra parte è profondamente schifato da ciò a cui ha assistito "Io odio gli insetti" esclama, mentre lancia una saetta violacea contro il Ferus

Spoiler

Onda tonante per Jebeddo, per liberarsi dallo sciame. Keidros lancia dardo stregato sul Ferus 

 

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L'idea di Jebbeddo è efficace, la nuvola di insetti si disperde e gli lascia un attimo di respiro, consentendogli di vedere meglio la situazione. Vede uno degli arti della creatura tranciarsi di netto colpita dalla saetta di Keidros, vede la sua bocca da insetto spalancarsi ed emettere quel verso atroce colpita da un altro raggio di luce lanciato da Eldon, e vede Edwin tentare invano di liberarsi dallo sciame, evocando una fiamma che lo avvolge ed uccide parecchi insetti ma non tutti. Poi lo sciame torna a tormentarlo, meno numeroso ma ugualmente fastidioso. 

La creatura intanto salta a terra, addosso a Keidros, scaricando contro di lui tutta la sua bestiale violenza. Le fauci si stringono intorno alla spalla del tiefling e ben due artigli lo colpiscono in vari punti del corpo. 

Spoiler

Keidros colpito dal morso, 8 danni e TS su tempra, superato per un soffio. 
Due dei quattro artigli lo colpiscono, infliggendo altri 11 danni. 

3 danni anche a Jebbeddo che ha iniziato il turno nel quadretto con lo sciame. 

 

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Keidros urla per il dolore, nonostante sia rinvigorito dalla supplica capisce che le ferite sono abbassate profonde. Stringe comunque i denti e mantiene l'incantesimo; le saette continuano a sfolgorare tra lui e il suo bersaglio. 

Jebeddo accorre in aiuto del suo amico, cercando di evitare le punture dello sciame e attaccando il Ferus con lo stocco

Spoiler

Credo che Jebeddo si becchi un attacco di opportunità, nel caso reagisce castando scudo (se l'attacco andasse a segno).

 

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Il ferus sembra accusare le saette che continuano a sferzargli il corpo, facendogli emettere versi terrificanti. Lo sciame che attorniava Edwin viene completamente decimato dal suo incantesimo che continua ad avvolgerlo in fiamme vivide. Il mago ne approfitta e scaglia una palla di luce che si va ad incollare al soffitto, illuminando tutto il ponte coperto e parte di quello sottostante. Gli insetti ne vengono fortemente danneggiati e crollano al suolo fumanti e inermi, mentre la superficie del mostro inizia a sfrigolare come fosse a contatto con olio bollente, devastandola tanto da staccargli parti del carapace. L'attacco di Jebbeddo va a segno recidendo di netto parte della mandibola del Ferus che con le poche forse rimaste, tenta la fuga nel ponte inferiore. 

Un attacco combinato dello gnomo e del tiefling lo prendono però alle spalle, inchiodandolo definitivamente sulle scale. 

Eldon intanto si premura di curare le ferite di Keidros. 

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Keidros ringrazia Eldon, mentre controlla lo stato delle sue ferite "Questo bestione picchiava duro.Mi toccherà portare la veste da un sarto, guardate che squarcio sulla spalla!!"

Jebeddo nel frattempo si è complimentato con Edwin per la scelta dell'incantesimo e si avvicina al cadavere del Ferus per esaminarlo "Questa bestia ci era ignota, proviamo a vedere se scopriamo qualcosa sul suo conto. Al suo interno conteneva anche un nugolo di insetti, una cosa incredibile. Sarà meglio esplorare anche sotto, non vorrei tralasciare qualche dato. È d'accordo messer Odesseiron?"

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Edwin apprezza molto il complimento e i suggerimenti di Jebbeddo. "Sono incantesimi molto potenti contro questi esseri, nel Thay abbiamo imparato a sfruttare le loro debolezze. Potrei insegnarvi qualcosa a riguardo, dopotutto questo è il nemico comune contro il quale tutto il Faerun deve unirsi." 

Da un esame sommario la creatura è decisamente strana. Non sono visibili organi riconoscibili o punti deboli, se non la testa. Le sacche dietro la schiena sembrano alveari organici nei quali brulicano morenti alcune larve. Un pungiglione sotto al corpo preoccupa particolarmente Eldon: non è stato utilizzato in battaglia quindi ha sicuramente un altro utilizzo, per ora ignoto. 

Il gruppo scende al piano inferiore lasciando il cadavere sul fondo delle scale. Illuminati dalla verga di Edwin, gli spazi dell'ultimo ponte coperto rivelano lo sfacelo provocato dalla furia del Ferus. Casse e sacchi sono squarciati, il loro contenuto mischiato al suolo. Manufatti e oggetti d'arte sono sparsi qua e là, danneggiati e resi inservibili. Ma fortunatamente la maggior parte della merce è integra. Ma sul fondo della stiva Jebbeddo per primo scopre uno spettacolo raccapricciante. Diversi corpi dilaniati sono ammucchiati sul fondo, in una foggia che ricorda lontanamente quella di un nido. Al centro di quell'ammasso di carne macilenta una massa di piccole uova biancastre pulsa debolmente, ritraendosi quasi dalla luce. Sono centinaia, più piccole all'esterno e più grandi verso l'interno, con quelle che sembrano sottili radici rossastra che si insinuano nei corpi sottostanti. Edwin non ha mai visto nè sentito nulla del genere ed è senza parole.

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"Per Garl Glittergold!!" esclama Jebeddo, attirando l'attenzione dei compagni mentre osserva un po' disgustato la scena "non smettono mai di crearci problemi queste creature" . Keidros senza battere ciglio risponde "prendiamo una torcia e chiudiamola"

Lo gnomo nel frattempo si protende più vicino alla nidiata del Ferus, incuriosito dalla scena "E nel caso dei secchi d'acqua, per non bruciare la nave.." replica, ma in maniera distratta. Keidros sa che lo gnomo sta facendo lavorare la curiosità e l'immaginazione pensando alle implicazioni della scoperta, e rivolge lo sguardo verso Edwin, attendendo il benestare del mago "Bisogna ucciderli, subito"

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Edwin rimane in silenzio, assorto nei pensieri e con lo sguardo fisso su quella massa pulsante. 

"Non si era mai scoperto il metodo di riproduzione dei Ferus. Questa scoperta è preoccupante, si pensava ci fosse qualche creatura simile ad un organo madre che generava questi mostri. Le implicazioni di tutto questo sono innumerevoli. Non possiamo distruggere tutto, dobbiamo studiare questi esseri il più possibile per sapere come meglio colpirli. Jebbeddo tu vai su e spiega la situazione al kej-hab, i tuoi compagni ed io rimarremo qui a sorvegliare questa...cosa. Chiedi aiuto, che mandino facchini per liberare la nave e dotti per studiare la situazione."

Poi rivolgendosi a Keidros prova a spiegare: "Se scopriamo il loro ciclo vitale, la loro evoluzione e maturazione, forse potremmo trovare un punto debole. Avrai molte altre occasioni per distruggere questi mostri." 

Mentre discutono, Keidros nota che le uova più esterne e più piccole sembrano iniziare a seccare e spezzarsi, come se la luce continuasse a danneggiarli.

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Jebeddo annuisce alle parole del mago, diviso tra la comprensione verso l'amico e il suo odio verso le creature dei Cerchi e l'interesse scientifico verso le creature stesse..poi si rammenta una cosa "Negli altri Ferus catturati vivi non era mai stato notato questo apparato riproduttivo?.. teniamo conto che questa creatura è in qualche modo diversa dalle altre che abbiamo incontrato.. comunque meglio avvertire il Kej-hab.." attende la risposta di Edwin ma già retrocede verso l'uscita.

Keidros non avverte nessuno di ciò che ha notato e si finge accondiscendente per proseguire il discorso "Capisco le tue richieste, e quello gnomo mangialibri è d'accordo, ne son sicuro. Ma Hatreyus non lo perdonerebbe e dovete capire la mia missione. È giusto preservare qualche uovo, ma altri li devo distruggere"

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"No, molti hanno studiato i cadaveri che difficilmente sono stati reperiti, ma nessuno ha mai trovato organi riproduttivi, tantomeno uova. Questa evoluzione è drammatica. Significa che dobbiamo aspettarci che questi esseri possano colonizzare anche la superficie e che non escano solo dai Cerchi di Vuoto.

Keidros capisco la tua avversione verso questi abomini. Ti chiedo di aspettare che altri dotti possano vedere questo spettacolo immondo, poi potremo sicuramente distruggerli e liberare questo mondo dalla loro vile presenza. Pensa a quanti nemici potremmo evitare che nascano se scoprissimo qualche particolare debolezza."

Jebbeddo intanto esce, chiama le scialuppe e spiega rapidamente la situazione. Uno degli incantatori di supporto invia un messaggio a terra e subito altre piccole imbarcazioni si staccano dai moli e procedono verso il galeone. 

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